domenica 14 luglio 2019

Leucos - 2: il dolore degli ulivi

(Leucos - 1: alba)

Giungendo con la statale 16 e poi oltre avevamo visto chilometri e chilometri di campi morti di ulivi disseccati. Secoli di olive, di olio, di fatiche, secoli annientati. Questa pianta che è sacra per noi popoli del Mediterraneo, annichilita, disseccata a migliaia e migliaia.
Mi sono letto attentamente un po' di letteratura, sia sulla Xilella Fastidiosa, questo batterio gramnegativo che sul COmplesso del DIsseccamento Rapido dell'Olivo (CoDiRO).
Questo è un altro aspetto mortale della globalizzazione: le ricerche hanno appurato che sia stato un vivaio della zona di Gallipoli a introdurre il batterio, probabilmente con l'importazione di piante di oleandro dal Costa Rica.
Una terra che non naviga nell'oro ha questa fonte di reddito, l'olivo, con i suoi frutti e l'olio, azzerata.
Mi fa molto male tutto questo. Il senso di impotenza (in termini di tempi umani, un uliveto nuovo, con varietà resistenti, può impiegare venticinque anni ad arrivare a produzione) acuisce il dolore, come sempre fa l'impotenza.
L'ostilità italica a rimedi radicali/drastici ("il medico pietoso fa la piaga puzzolente!") ha aiutato la diffusione della fitopandemia.

Nell'immagine a corredo, alcuni ulivi secolari in fase avanzata di disseccamento, ripresi ieri dal treno, nel tratto tra Presicce / Acquarica e Ugentu / Taurisano, lato jonico del Salento.




4 commenti:

  1. A Lecce entriamo in una bottega "tessuteria".
    La tipa (non leccese/salentina ma del Sud) ci inizia a raccontare
    "un progetto di noi quattro bla bla bla un'architetta ha disegnato i vestiti bla bla bla, i tessuti li hanno tessuti delle donne anziane bla bla bla le hanno cucite delle sarte bla bla bla ora la Comunità Europea ci ha finanziato il progetto".
    Insomma, le quattro hanno avuto l'idea, le altre hanno fatto. La signora forse avrà fatto Economia e Commercio, ha avuto l'idea.
    Le faccio una domanda "Ma che origine ha la tradizione della Tessitura in Salento?" scena muta, si scusa e dice che è completamente ignorante in materia.

    Prezzi assai elevati (scommettiamo che a tessitrici e sarte arriva decisamente poco!?)

    Mah, mi sembra molto teatro e poca sostanza.

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  2. L'ecologia del PD: sì TAX, portare qui centinaia di milioni di africani ed asiatici, globalizzazione della plastica, di batteri, degli oleandri costarichegni e dei pizzazioli del Gambia.
    Proprio una... ecologia di plastica.

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  3. > a Puglia degli olivi viene lasciata marcire perché guai a fare qualcosa che non sia "sostenibile"

    Mie impressioni:
    o - variet' come la Oliarola salentina o "xyz" di nardo' che sono molto vulnerabili
    o - conflitto tra interesse collettivo (arginare la fitoepidemia) e quello privato (non abbattete i miei ulivi che sono [ancora per poco} sani)
    o - fonte di reddito cosi' importante: forse e' mancato un piano di compensazione (tu tagli i tuoi ulivi che sono ancora sani e se le rimpianti noi ti forniamo xy,z parte del reddito mancante per compensazione)
    o - speculazione agricola/enologica (vogliono far posto a vigneti che a breve sono piu' redditizi)
    o - altro.

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  4. Rosa Canina ed io avevamo visto qualcosa del genere dal treno invece che dall'auto.
    Un vero e proprio disastro!

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