sabato 6 luglio 2019

Vacatio indeterminata

Ho chiuso tutto quello che dovevo chiudere dopo una lavorata appassionante parossistica.
Domenica (sarebbe stato oggi, ma con i miei quattro treni ad alta lentezza andrò alla Solidaria a Livorno) partiremo per le vacanze.
Per i nostri desideri di mare del Meridione c'è un problema: il caldo: luglio può essere infernale come fu a Sangineto in Calabria e a Ginostra, Stromboli.
Pensavamo, Rosa Canina ed io, al Salento poi ho letto del clima estivo: Gallipoli la località con le più alta temperatura media di tutto il Mediterraneo. La cottura al forno  non mi attira granché.
Aggiungo che qui c'è un paradiso oro (hanno trebbiato con ottimi raccolti) e verde intenso (dei boschi dopo le piogge di maggio e la bella innaffiata di mercoledì). E' oggettivamente splendido,  specie con qualche grado di meno (ieri, oggi è tornato il caldo africano).
Da quando non abito più in città la pressione elevata di andare in vacanza è semplicemente  svanita.
Mare con caldo "italiano" in tempi di merdosa africanizzazione anche del clima è una chimera.
Vedremo.
Nella mia vita assai organizzata non mi dispiace questa indeterminatezza.

11 commenti:

  1. Buone vacanze Uomo.
    Il Salento é bellissimo, anche se io a luglio eviterei il sud, che oggettivamente é un forno, e andrei in montagna.
    Ma é un'ottima destinazione comunque, quel mare è tra i più belli e trasparenti del mediterraneo.

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    1. Ancora qualche giorno in questo angolo di ubertosa e florida campagna molisana e poi giù. Fino al Finis Terrae di Santa Maria di Leuca? A me attirano quei posti estremi.

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  2. Mi sa che al mare c'è troppa gente per i tuoi gusti.

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    1. Fino a questo momento siamo stati a oziare in questo angolo di campagna, con uscite dalle 17 in poi su per i colli e i monti del Molise. Un posto in cui le fessure delle strade hanno la verde erbetta che le colora.
      GO-DU-RIA!

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    1. Anche la Corsica, direi.
      Ho visto le immagini di Lupo Libero, che meraviglia.
      Secondo me da fare a primavera o in autunno o in inverno.

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  4. Da motociclista riporto una cosa che hai sicuramente già notato: quando la temperatura dell'aria supera quella corporea, viaggiare in modo è peggio del peggio, altro che "almeno ti fai aria"! L'aria arroventata che ti "struscia" sulla pelle, anziché rinfrescare trasmette il suo calore ben più di quella ferma. Aggiungi pure l'effetto del sole addosso, che di strade all'ombra non credo ne esistano più...

    Morale: con certe "lune", la moto è meglio lasciarla perdere (senza contare che una moto col raffreddamento ad aria patisce lei per prima il surriscaldamento, con manifestazioni anche pesanti del suo "malessere").

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  5. Vi scrivo dalla Valle d'Aosta a 1441mt. Così caldo non ha mai fatto e vedo un ghiacciaio sciogliersi dal giardino di casa. Per la prima volta non serve la giacchetta per uscire la sera. Però rimane una meravigli. E i posti cho visto con Lorenzo e di cui parla sono altrettanto meravigliosi. Uomo, l'idea di Lorenzo è buona e sarai sempre benvenuto dalle mie parti. Oppure, ma ti saresti dovuto organizzare per tempo, un bel volo da Bologna per la Grecia, che c'è sempre vento nell'Egeo e il caldo mai troppo eccessivo.

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  6. MKS, siamo partiti dall'Emilia alle 17:47 e abbiamo viaggiato fino alle 0:30, scoperchiati, no traffico.
    Di giorno è impossibile viaggiare, direi. Il sole spacca la testa, le auto, l'asfalto.
    Stiamo al riparo, in casa, sotto gli alberi, all'ombra.
    Oppure sotto il diluvio, come oggi.
    Dopo giorni un senso di freddo! Divino!

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  7. Lorenzo, sei stato una lucertola, zio petardo!
    Ho imparato che anche le Alpi sono diventate proibitive per temperature e intensità dell' "elio-bombardamento".

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  8. Grazie Andrea.
    Cerco di viaggiare senza aereo per il terribile impatto che ciò comporta: ho dato nel 2003 a Cuba, nel 2016 a Stromboli, ora per un'altra decina di anni farei senza.
    In Sardegna si può arrivare (e molto meglio, viaggiare NON è spostarsi nel minor tempo possibile) in traghetto che io adoro.
    Prima o poi tornerò anche in Sardegna.

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