venerdì 1 gennaio 2021

xxx zzz... tilt!

Avevo intraletto qualcosa sulla morte di Agitu Idea Gudeta e intravisto la solita caterva di demenze razziste anti e una sorta di linciaggio pregiudiziale (il vicino fassista rassista leghista che la minacciò...). L'assassino è stato un ghanese. Immaginate l'iradidio razzista anti se invece che un negro fosse stato un bianco!?

Quale è il modello che questi coglioni invasati di città vogliono realizzare? Un modello razzista in cui, a priori, i colpevoli sono i bianchi, i locali, i borghesi, i padroni, la comunità invasa xenofoba. Non è il crimine o le modalità in cui esso è stato commesso ma i sospetti sul colore, i pregiudizi (il solito fascistoide bianco locale razzista...) etc. .
Stendo pietosi veli su questa cacca apologetica dei paradisi multiculturali, sui relativi razzismi anti, sulle sinistre narrazioni tanto apologetiche quanto artefatte. La circuitazione di queste piccole menti scadenti è evidente, la vittima viveva nella provincia reazionaria, era capitalista, era padrona, doveva pagare stipendi, l'assassino un negro.

zzzzz xxxxx  zzz xxx zzz... tilt!

Rimando alle riflessioni di Gaia che rimane lucida, equa e con una visione ecologica.

81 commenti:

  1. Eccomi, niente da ridire!
    Riposi in pace, comunque.
    Se veramente ci fosse di mezzo uno stipendio non dovuto o altro non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai.

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    1. Io tendo ad un pregiudizio positivo nei confronti di contadini, di pastori, di allevatori. Tendo ad avere maggiori empatia / pregiudizio positivo nei confronti di donne belle (trovo che Agitu fosse abbastanza bella, viso fine, bel seno e fianchi larghi come ho intravisto in un video e un certo carattere che dà bellezza).
      Essere uccisi a martellate deve essere orribile, atroce.
      Un assassinio efferato.
      Ecco, il giudizio si dovrebbe occupare di questo.
      Certamente alla politica compete la decisione sul fatto che un'etiope nella valle dei Mòcheni sia "giusto" (e per me non lo è), come un ghanese sia anche giunto in quel luogo e sia ivi rimasto (secondo punto sul quale non sono per nulla d'accordo) e sul fatto che la nostra società "civile" (oppure decadente, plastificata, sclerotizzata) abbia giovamento a importare masse di barbari brutali. Anche le kompagne femministe che si sdilinquiscono per il bel maschione machista esotico dovrebbero farsi certe domande, ma ciò violerebbe l'ortodossia della quale hanno la testa piena.

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    2. Purtroppo i femminicidi vengono commessi da uomini di tutte le nazionalità, età e classi sociali. Per motivi culturali o demografici (es. lo squilibrio maschi-femmine in India) in certe zone sembrano essere particolarmente atroci, frequenti e impuniti, ma basta leggere i giornali per capire quanto siano frequenti anche qui.
      Riguardo al resto, per me il problema non è UN(') etiope in UNA valle (non pretendo che ognuno passi tutta la sua vita nel posto in cui è nato), ma un progetto di espansione di questa cosa fino ad occupare tutti i terreni "abbandonati" (imboschiti e rinselvatichiti, pieni di specie) delle nostre Alpi, e se non lo fanno gli autoctoni, importare chiunque purché lo faccia.

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    3. Ho apprezzato molto la sua riflessione.

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    4. Ecco un esempio, l'ho trovato nei commenti proprio alla morte di Agitu, di un'altra donna uccisa da un uomo -italiano - di cui si fidava: https://www.lanazione.it/cronaca/benetti-assassinata-1.4256280
      (Ovviamente io non trovo giusto che ricchi del nord possiedano immense tenute al sud per andarci ogni tanto, tra l'altro magari terreni fertili dove la gente ha bisogno di vivere di agricoltura, ma questo è un altro argomento e ce ne sarebbe da dire, inglesi in Toscana, italiani in Romania...)

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    5. Gaia
      A me non piace femminicidio perché esso tende a creare una fattispecie e quindi a connotare (nelle intenzioni, generalmente, come aggravante) il reato di omicidio. Se i femminicidi fossero più gravi, allora, per logica, i maschicidi sarebbero meno gravi.
      Si tratta, quindi, di un lessico che sottende una grave ingiustizia e che io rifiuto in toto.

      In quanto al fatto che anche qui ci sono omicidi che riguardano donne, direi che tempo addietro detti una sbirciata ad un'analisi statistica nella quale risultava che l'incidenza di questi reati relativa è molto più grave negli stranieri (penetrati in Italia) che negli italiani.
      Dovrei recuperare quel lavoro. Se avrò tempo lo cerchero' in rete.

      Rimando, inoltre, al commento sotto di Nessuno, nella quale si evidenzia che anche i reati di violenza sessuale sono deprecati e condannati solo se i violenti appartengono ad una certa parte, altrimenti vengono ignorati o nascosti, come in quest'altro orribile caso di stupro commesso dagli antifa a Parma.

      Idealmente ti dico che al terra dovrebbe essere di chi la coltiva ma questa e' un'utopia che non ha riscontro nella realtà dove vigono le leggi di mercato ovvero se hai denari acquisti quegli ettari altrimenti rimani senza.
      Come scrissi in passato, i latifondi, specie se trascurati o coltivati blandamente (estensivamente, solo su parte della superficie) sono eccezzionalmente positivi in termini di ecologia, uno dei molti casi nei quali la "giustizia" umana e l'ecologia sono antitetici.

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    6. Non sono d'accordo: "femminicidio" non significa che l'atto è più grave (sulle aggravanti sono d'accordo con te, non hanno senso), solo che si tratta di un omicidio compiuto da un uomo su una donna per motivi in qualche modo relativi alla differenza di sesso (violenza sessuale, omicidio in famiglia, ecc). Secondo il tuo ragionamento allora non dovrebbero esistere fattispecie quali l'infanticidio, la strage, l'atto terroristico, ecc... solo omicidio x numero di morti.
      Io li condanno tutti allo stesso modo, chiunque sia l'autore, per gli altri non rispondo.

      Riguardo ai latifondi, dipende quanta gente c'è! Se gli abitanti sono pochissimi si può anche vivere di caccia e raccolta, ma più sono, più o intensifichi la produzione o estendi le terre a produzione. Il problema della ricchezza nel caso che tu citi, comunque, non è solo che uno ha tanta terra e l'altro poca, ma anche che il latifondista vive da nababbo con consumi ben più che inutili, e l'altro da poveraccio. Se il latifondista vive con il necessario e qualche piacere in più, e il resto delle terre le lascia ai cervi, è un discorso diverso.
      (Se ti interessa l'argomento, leggi di Isabella Tree e del suo "rewilding" - idea magnifica e lei può farlo perché è un'ereditiera, peccato però che il Regno Unito avendo tanta gente e poca terra, se vuol far così, sia costretto poi come è ora a importare quasi tutto)

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    7. Se equipariamo il "femminicidio" allo infanticidio dobbiamo premettere che la "femmina" è nella condizione dell'infante, cioè una persona che non è in condizione di intendere e di volere e/o si trova in una condizione di incapacità fisica e mentale.

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      Le aggravanti circa il "terrorismo" non sono nella uccisione ma nella fase precedente, cioè della premeditazione. Infatti è palese che oltre l'ergastolo non puoi comminare e quindi che uno ammazzi X o Y persone e le ammazzi col coltello o con una bomba non fa differenza. Lo scopo della "norma" su un caso specifico è addivenire a "leggi speciali" secondo cui è lecito sfondare la porta di casa tua appena ci sia il sospetto che tu sia coinvolta nella preparazione di una strage, è lecito leggere la tua posta, arrestarti e sottoporti ad un certo tipo di interrogatorio, viceversa bisognerebbe prima indagare, sorvegliare, raccogliere prove e il magistrato dovrebbe approvare una perquisizione e l'arresto, poi avresti diritto alla difesa eccetera.

      Farei presente che in Italia esistono da sempre "leggi speciali", ignorando la condizione attuale di legge marziale e dittatura mascherate con "emergenza sanitaria, si sono fatti leggi speciali e tribunali speciali per gli "anni di piombo" e tutt'ora in certe regioni basta una informativa di Polizia circa la possibile (non provata) contiguità mafiosa perché una persona si veda sospendere certe garanzie costituzionali.

      Il "femminicidio" è una delle tante aggravanti con cui non si vuole affatto perseguire l'omicidio ma affermare il principio di inversione per cui ci sono persone che sono PIU UGUALI degli altri. In poche parole io devo pagare un "peccato originale" che mi fa nascere maschio caucasico eterosessuale cristiano, eccetera. In qualsiasi condizione si deve applicare una tara per "risarcire" donne, africani, omosessuali, islamici, eccetera rispetto agli ultimi trecentomila anni di Storia. Non vale palesemente solo per l'omicidio ma vale per qualsiasi cosa, facciamo il caso, che ne so, dell'ambito lavorativo dove si devono applicare le "quote", come nelle vecchie barzellette, una donna, un africano, un omosessuale e un islamico entrano in un bar... e ci deve essere tutta una prassi di "tutele" per cui io posso essere licenziato con un calcio nel culo mentre le sopra elencate categorie sono intoccabili, previa minaccia di rappresaglia in sede giudiziaria.

      Per vedere dove stiamo andando basta guardare, lo ripeto, gli USA. Cioè un posto dove io e Gaia facciamo lo stesso test di ammissione all'università e io lo faccio meglio ma vengo escluso perché Gaia è donna, nera, omosessuale, islamica. Per non parlare di cose ancora più ridicole come ficcare donne nane e culone nelle Forze Armate e poi cercare qualcosa da fargli fare senza che si noti troppo che sono nane e culone. Tipo la famosa barzelletta dell'Esercito tedesco che ha dovuto riprogettare i carri armati per fare in modo che potessero imbarcare soldati donna incinte.

      La vecchia storia della Fattoria degli Animali ed è un modo di pensare inculcato negli automi della "sinistra".

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    8. Spero non sfugga al lettore la sublime ironia della donna "vittima" che viene raccontata da film e telefilm in cui le donne sono tutte spaccamontagna.

      Giusto ieri sera ho visto qualche puntata della serie TV Away, ennesima istanza di una storia dove le donne sono piene di risorse, moralmente, intellettualmente e fisicamente superiori mentre gli omuncoli sono pieni di tare e cedono alla prima difficoltà. Non solo danno di matto diventando pericolosi per se e per gli altri ma si ammalano, cadono a pezzi, si danno all'autolesionismo. In sostanza su un veicolo spaziale ci sono due donne, una omosessuale, cinese e tre uomini e le donne fanno tutto il lavoro, prendono tutte le decisioni, accudiscono tutti e tutto mentre gli uomini sono li solo per fare casino, combinare guai e farsi accudire. Da cui la NASA avrebbe molte più possibilità di successo mandando nello spazio solo le donne e qualche omosessuale. Se non fosse che verrebbe meno la necessità di raccontare la storia, dato che lo scopo è appunto quello di magnificare la Donna, gli omosessuali e mostrare quanto sia orribile il "patriarcato".

      Ah le risate.
      Appunto, l'infanticidio. Buona idea, non ci avevo pensato.
      Ovviamente sorvoliamo sull'altro tema, quello dell'utero è mio e lo gestisco io.

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    9. Mi viene in mente che esiste anche lo uxoricidio che, penalmente, ha una definizione non so se articolata oppure travagliata.

      Sul latifondo: l'ecologia e la giustizia umana sono evidentemente incompatibili. Latifondi enormi, addirittura rimboschimenti e "reinselvatichimenti" estesi riducono la pressione antropica e corrispondono SEMPRE ad aree nelle quali la vita biologica esplode.

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    10. La "vita biologica".
      Esiste la "vita non-biologica"?
      "biologia" significa "lo studio della vita".

      Comunque qui Coso col suo pensierino da scuola media voleva dire "varietà di specie", perché anche la vita umana è "vita biologica", senza contare i parassiti che vivono dentro e sopra le persone e che anche gli ambienti urbani sono ecosistemi con tutta una fauna specifica, come i citati ratti, i cani-figlio e gatti-figlio, i pappagalli milanesi, eccetera.

      Si potrebbe anche obbiettare che con qualche sforzo potremmo provare a colonizzare qualche altro pianeta con forme di vita terrestri, almeno coi batteri, espandendo cosi enormemente la "biosfera". Fatto sta che la NASA invece si sforza di disinfettare le sonde prima di lanciarle. Saranno specisti.

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    11. Sebbene dal punto di vista letterale avete ragione, dal punto di vista semantico no. Nel senso che gli esseri umani sono mammiferi, appartengono al regno animale, etc. ma non sono affatto paragonabili ad alcuna delle altre forme di vita.
      "Varietà di specie" mi piace, è preciso. Grazie.
      Quando vi arrampicate sui vetri paragonando la ricchezza di forme di vita nel centro di Milano a quelle di un bosco con radure in Valgrande, a quello di una vale del delta del Po, etc. siete ridicolo.
      Qualche giorno fa sono andato a trovare nella bassa un vecchio amico salsero che vive accanto ad alcuni ettari di una polveriera dismessa: è diventato bosco fitto e quell'area pullula di vita. funghi, mammiferi, uccelli, etc. .
      Camminando lungo una roggia lungo strada avevamo visto un poverio tasso investito da un'auto da non molto tempo (non era ancoa né gonfio né maleodorante). Non affatto un caso.

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    12. "... gli esseri umani sono mammiferi, appartengono al regno animale, etc. ma non sono affatto paragonabili ad alcuna delle altre forme di vita."

      "Quando vi arrampicate sui vetri paragonando ... siete ridicolo."

      Coso, tu non sei affatto ridicolo invece, sei tragico.
      Perché sei come un Testimone di Geova che mi ferma per dirmi che la fine del mondo è vicina e se gli faccio due domande gli si incrociano gli occhi. A me da fastidio ripetere le cose, anche se lo faccio spesso senza volere. Ti ho già detto cento volte che la "natura" di cui tu ti bei (cioè godi della, per i compagni lettori) è COMPLETAMENTE ARTIFICIALE. Non esiste un centimetro quadrato in Italia che non sia stato modificato dalla mano dell'uomo e calcato da piede umano nel corso dei millenni. L'Italia, anche nei boschi, nelle paludi, sulle montagne, è altrettanto "urbana" di Milano, solo ci hanno messo meno impegno e tigna nel lavorare sulla cosa per cui certi aspetti sono, come dire, automatici, girano un po' per conto loro.

      E' meglio vivere in campagna? Direi di si, per via delle quantità e delle qualità in gioco. Il troppo stroppia, come si dice. Nonostante questo, Lupolibero che per certi versi lo possiamo prendere ad esempio, per vivere in campagna ha la necessità che vicino ci sia la città, perché se ci fosse tutta campagna gli verrebbero a mancare le tecnologie che usa per abitare dove abita. Sopratutto, come ho detto altrove, considerato che lui occupa lo spazio che in origine era occupato da una famiglia e quindi deve supplire alla mancanza di braccia, oltre al fatto che probabilmente vuole anche un certo livello di comfort che "in natura" non c'è.

      Ignoro il deliro del "paragonabili - forme di vita" che è un'altra delle tue sparate su cui non hai riflettuto un nanosecondo. Ti dico solo che le "forme di vita" non sono state create da Dio ma sono il prodotto del caso, più specificamente dello adattamento al mutare delle condizioni al contorno. Anche se non ci fosse il discorso precedente della azione umana nel trasformare l'ambiente, la "natura" non è un quadro che rimane fisso, nel fantastico "equilibrio", al contrario la "natura" è il meteorite che cade e spazza via tutto tranne muffe, batteri e scarafaggi. Quello che tu guardi, anche togliendo l'Uomo dal quadro, è un caos che ribolle e che in ogni istante è diverso dall'istante precedente. I fenomeni avvengono a diverse velocità e quindi qualcuno è troppo veloce per te, qualcuno è alla tua scala e qualcuno è troppo lento perché tu lo noti. Però quando vai in montagna vedi le rocce che una volta erano il fondo del mare, per citare un luogo comune.

      L'Uomo è un fatto naturale come la deriva dei continenti, non appare dal nulla e non finisce nel nulla, come tutte le cose di cui parliamo. Fare discorsi religiosi, tipo immaginare che spariscano le persone con tutto quello che consegue, non ci aiuta a tirare fuori il meglio dal gioco che dobbiamo giocare. Forse aiuta te a vivere ma è un trucco.

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    13. "L'Italia, anche nei boschi, nelle paludi, sulle montagne, è altrettanto "urbana" di Milano"
      Io devo trovare un questo luogo degli ugualismi così!?

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    14. Siete così condizionato dalla conurbazione in cui vivete che non immaginate che ci siano luoghi nei quali non solo non c'è che qualche traccia dell'azione umana ma il poco di esse stanno venendo letteralmente fagocitata e biodegradate dal tempo e dalla natura.
      Osservo che per voi viale Padova o un ipermercato e certe zone di bosco ritornato a livelli primordiali (non sono luoghi piacevoli, a primavera presi una quarantina di zecche in uno di questi) sono ugualmente "artificiali".
      Perché dovrei farvi cambiare idea?
      I granbretannici si sono dichiarati "indipendenti" e senza le chilometriche file di TIR che portano loro risorse e cibo quotidianamente non tirerebbero avanti dieci giorni.
      Le persone sono immerse nella realtà che vivono e credono che sia l'unica possibile.
      La realtà che non asseconda le proprie tesi viene rimossa.

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    15. E' esattamente cosi. Viale Padova è uguale a qualsiasi bosco d'Italia, sono due ambienti ugualmente artificiali. Per ottenere un ambiente che non sia artificiale, cioè il risultato della azione umana, dovresti spazzare via tutto con un'era glaciale o una mega-eruzione e poi dare il tempo e il mondo all'aggeggio di rigenerare tutto l'insieme. Sarebbe differente dalle condizioni di partenza, ci sarebbero piante e animali diversi ma sarebbe "naturale" nel senso che gli dai tu.

      Vediamo se riesco a farti capire, a questo punto non posso più dire vediamo se riesco a spiegarmi.

      Viale Padova è come una lama di Damasco, intarsiata con oro e argento con figure mitologiche e iscrizioni, l'impugnatura d'avorio. Il bosco italiano, qualsiasi, è come una billetta di ferro. Sono due oggetti ugualmente artificiali, solo che nel primo ci hanno messo molto più lavoro che nel secondo, inoltre il secondo è la condizione necessaria per il primo. Questo è stato vero non ieri, non cent'anni fa ma da quando i primi uomini sono arrivati in Italia e ci sono arrivati per bruciare il legno, per cacciare certi animali, allevarne degli altri, per coltivare la terra. Il fatto che tu per ragioni tue voglia sovrapporre un sogno fantastico alla realtà tecnica è un tuo gioco non è la VERITA, che ti potrei facilmente dimostrare se ne avessi modo, tempo e voglia, indicandoti in ogni luogo di tua scelta i manufatti visibili, le specie vegetali ed animali eradicate e quelle introdotte.

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    16. Poi, c'è una cosa che mi fa sbellicare.

      Tu ti immagini come uno spirito disincarnato che con un atto di volontà si materializza in mezzo alla natura?
      Perché la domanda che smonta tutta la tua fantasia della "natura" è "come cazzo ci sei arrivato nel bosco?".

      La risposta e qui mi ricollego a certi deliri di anni fa, è che in mezzo al bosco c'è una strada, un sentiero e ci sono altri manufatti perché la strada, come un tubo, porta al rubinetto o alla fonte. La strada e il sentiero non li hai fatti tu nell'istante in cui hai deciso di immergerti nella "natura", sono li da secoli, millenni, perché il "bosco" è collocato in un contesto dove da secoli e millenni la gente brulica come le formiche.

      L'unica ragione per cui nel bosco tu ci trovi il sentiero e qualche raro manufatto invece di Viale Padova è che in quel luogo non c'è niente di utile. Se ci fosse stato ad esempio un torrente utile per muovere un mulino o un maglio e se non lontano ci fossero campi o miniere, ci avresti trovato un villaggio tutto attorno. I luoghi "incontaminati" di TUTTO IL PIANETA sono quelli INABITABILI e poi "incontaminati" è una iperbole, dato che ci sono basi permanenti anche in Antartide e nella neve di entrambi i Poli trovi facilmente le polveri dei processi industriali, portate dal vento (sulla costa anche i rifiuti che galleggiano).

      Che differenza c'è tra un altopiano dell'Antartide e Viale Padova? Che PER ADESSO non conviene abitare in Antartide, non che l'altipiano sia "naturale".
      Torno a dire, appena ci metti piede, sull'altipiano, hai determinato il fatto che non sia più "naturale", figurarsi se ci arrivi lungo una pista segnalata, che unisce la Base A alla Base B.

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    17. "Viale Padova è uguale a qualsiasi bosco d'Italia, sono due ambienti ugualmente artificiali."

      Continuate a ragionare come se la realtà fosse solo di estremi opposti: o artificiale o primigenio, zero / uno.
      Dalle parti dei miei si dice "Non perdere tempo a raddrizzare le gambe ai cani". Non ho alcun interesse né, presumo, possibilità di farvi osservare le differenze biologiche tra un marciapiede o un condominio di viale Padova o un bosco in qualche "buco di culo" d'Appennino.
      Il fatto che quest'ultimo sia stato abbandonato da tempo è causa ed effetto: sono posti che sono inabitabili o vengono ritenuti tali per molteplici e relative ragioni.
      Ad esempio, trovate una donna che voglia andare con un uomo a ricolonizzare un podere, metter su famiglia, etc. .
      Sono talmente rare che... ci hanno scritto addirittura dei romanzi (ad esempio Andrea De Carlo in "Due di due!").

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  2. Non credo affatto allo stipendio, sarà una bugia di quello schifo d'uomo.

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    1. Conosco il caso di in tale operaio islamico straniero al quale fu cambiato reparto perché non accettava che la persona ad egli superiore fosse una donna.
      Valvola di sfogo: cambio di reparto (per me la soluzione sarebbe il rimpatrio anticipato del lavoratore ospite).
      E se tale valvola non fosse esistita?
      Molte le possibili cause: un rifiuto sessuale e/o relazionale, motivi economici, gelosia per una relazione tanto idealizzata/mentaloide quanto inesistente.
      Questo assassinio smonta ancora una volta la catasta di demenzisli pregiudizi positivi tipici degli xenofili, dei razzisti anti.

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    2. Licenziamento: e dopo, cosa farebbe un lavoratore ospite (quasi certamente invasore) senza stipendio e senza lavoro? Di cosa vivrebbe? Spostiamo il problema in un'altra azienda? Prima licenziamento poi rimpatrio immediato.

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    3. Allora giochiamo a non capirci.

      Quando agli immigrati viene attribuiti il DIRITTO di entrare e soggiornare in Italia A DISPETTO degli Italiani, perché l'Italia "è di tutti" e la Costituzione più bella del mondo bla bla, il rimpatrio E' ESCLUSO. Non tanto e solo un problema logistico, che questi compaiono dal nulla, con identità fasulle, quindi non c'è un luogo di origine dove rimandarli, è la conseguenza della "missione" che una certa parte si è data, per conto terzi ovviamente, di cancellare Popolo, Nazione e Stato. Quindi i Magistrati, che come provato dal caso Palamara, vengono incaricati dietro garanzia che facciano un certo tipo di lavoro, MAI E POI MAI sentenzieranno contro l'immigrato. Non perché gli importi del singolo immigrato ma per principio, perché il FINE GIUSTIFICA I MEZZI. L'immigrato è un mezzo.

      Poi vabè, facciamo finta di esserci dimenticati i decenni della "sinistra" quando invece di essere "liberal" era marxista-leninista e quindi operaista, TUTTO PER LA CLASSE OPERAIA. In quegli anni la "sinistra" teneva il piede in due scarpe, da una parte colonizzava le istituzioni dello Stato e dall'altra faceva opera di proselitismo promettendo di abbattere lo Stato borghese, attuare la "rivoluzione" e instaurare la DITTATURA del Proletariato. Uno dei tanti paradossi, la "dittatura democratica" o la "democrazia dittatoriale", di cui abbiamo visto storicamente molti esempi, tutti catastrofici. In questa logica, tralasciando la natura africana del "lavoratore", MAI E POI MAI si potrebbe dare il caso del licenziamento. All'epoca c'erano i DIRITTI DEI LAVORATORI al posto dei DIRITTI DEI MIGRANTI e ancora, la "impresa" esisteva in funzione della sua "utilità sociale".

      Quindi, paradossalmente, si da il caso che un tizio possa essere omicida ma non potere essere ne licenziato ne rimpatriato. La propaganda vuole che la stessa donna quando venisse uccisa da un "fascista" debba essere santificata, viceversa se venisse uccisa da un "nuovo italiano" debba essere qualificata come zoccola, perché morendo in maniera provocatoria ha danneggiato la causa dei "diritti". Che poi è la stessa minestra per cui ad una compagna puoi solo fare i complimenti mentre ad una "fascista" puoi tranquillamente dare della cozza schifosa. Si sa che la Resistenza ce l'ha insegnato, uccidere un fascista non è reato. Eccetera.

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    4. Il blocco ferreo di qualsiasi misura pratica atta a contrastare lo sfascio sociale ottenuto mediante i crimini commessi da stranieri, la guerra con la fasce di popolazione italiana più esposte, povere, etc. è tanto evidente quanto negata dagli apologeti e mandanti. In tutto questo il ruolo della magistratura golpista e antidemocratica e autoreferenziale è ancora più evidente.
      La difficoltà nel rimpatriare gli stranieri non solo è creata e sostenuta in tutti i modi da cattolici e sinistranti ma è utilizzata come chiave di volta nel loro progetto di balcanizzazione, di banlieuizzazione e d'Italia e d'Europa.
      Nulla di nuovo rispetto ai Nuovi Mondi dei quali vaneggiavano Lenin, Stalin, Polpot, fino a Vendola, Fiano, Bergoglio, Bonino, D'Alema.

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    5. Te lo ripeto, sono i Magistrati oggi che fanno le leggi al posto del Parlamento. Le fanno coi precedenti, le sentenze, che sono giustificate o con la interpretazione della Legge italiana o, nei casi in cui non basta, con la sua sottomissione al "diritto internazionale".

      I Magistrati accedono alla carica per concorso e molto ci sarebbe da dire sui concorsi. Poi però vengono assegnati ai furti di pecore in Barbagia o a capo della Procura di Milano o di Roma, a seconda dei reami di cui sono vassalli. Non sono mie illazioni, sono fatti documentati.

      Quindi quando un immigrato finisce in tribunale, in linea generale si valuta l'opportunità politica prima di qualsiasi cosa. Serve fare il caso esemplare? C'è una "copertura mediatica" dello "evento"? C'è qualche ONLUS collegata a qualche Vescovo o qualche Banchiere che sponsorizza il tapino? Eccetera. Comunque, le galere sono piene, inevitabilmente perché uno che non sa dove sbattere la testa finisce per delinquere e nonostante questo, il problema non deve esistere.

      Leggete la chiosa questo editoriale. L'inevitabile provocazione fascista.

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  3. A me invece le riflessioni di Gaia sembrano in linea con le sue altre considerazioni, quindi tutto tranne che "lucide".
    Oppure, diciamo la stessa cosa in altri termini. Se questo livello di conformismo "a sinistra" significa essere "lucidi", vuol dire che si usa come riferimento la farneticazione propagandistica sul genere "liberi e uguali". Poi c'è questa propensione tutta cosica di leccare un po' la gente, specie un certo tipo di gente, per riscuotere feedback positivo.

    Per la faccenda del "femminicidio" farei sempre la stessa domanda: si domandano le signore come si regolano i maschi tra di loro? Perché se qualcuno ti da una botta in testa con un martello, che la testa sia femminile o maschile fa poca differenza. La risposta alla domanda è banale. I maschi riconoscono gli amici dai nemici. Non capita praticamente mai che si mettano in casa qualcuno che possa incarnare un pericolo, il pericolo lo incontrano fuori e anzi, normalmente fanno leva sugli amici contro i nemici. Viceversa, con le signore ci troviamo in due condizioni. Non riescono a riconoscere il pericolo quando ce l'hanno davanti oppure lo riconoscono ma invece di allontanarsene, ne vengono attirate. Questo passaggio, che pure è evidente, viene scavalcato a priori perché, come sempre, una delle premesse è che nessuno deve essere responsabile di decisioni e azioni. Le cose "capitano" oppure dipendono da meta-livelli come "la società" o "il patriarcato".

    Seconda considerazione ovvia: non esiste l'immigrato "regolare" o "legale". Tutti gli immigrati sono in Italia perché la cosiddetta "sinistra" ha prima di fatto e poi formalmente abolito i reati collegati all'ingresso di stranieri in Italia e al loro soggiorno. Lo scopo non è filantropico, perché la "sinistra" odia l'Umanità. Lo scopo è la sostituzione etnica e la realizzazione del famoso "meticciato" allo scopo di eliminare la base etnica si cui si fondano i concetti di Popolo, Nazione e Stato. Non ne fanno mistero, parallelamente alla prassi della immigrazione c'è tutta una produzione di dottrina proprio sulla esigenza di abolire i concetti sopra citati per realizzare una "Nuova Umanità" senza "confini" e senza "barriere", che siano topografiche, somatiche o concettuali. Incidentalmente, tutto questo passa attraverso la abolizione della "democrazia" intesa come "paghi le tasse, eleggi i tuoi rappresentanti". La "democrazia" diventa come quella cinese, cioè il "potere" viene esercitato dai "comitati" per conto del Popolo, senza chiedegli niente perché il Popolo, nel nostro caso la Nuova Umanità del "meticciato", deve comunque essere sottoposta a tutela.

    Terza cosa, chi compra il formaggio da un immigrato africano che vive in Trentino è un coglione, comunque la si giri.

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    1. Sul femminicidio ho risposto sopra.
      Per me dovrebbero esistere lavoratori ospiti che risiedono in Italia solo per il tempo per cui hanno un contratto di lavoro: no ricongiungimenti, no matrimoni "misti" etc. .
      Lo stipendio/il salario lo manda alla famiglia in patria contribuendo al miglioramento di questa.
      Al termine del contratto di lavoro torna in patria. Fine.

      Io boicotto regolarmente tutte le economie di non europei.
      Sapete, signor Nessuno, quante volte ho sentito lamentele sui ciani da coloro che vanno regolarmente nei bar o nei centri estetici gestiti da cinesi!?

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    2. Il "femminicidio".

      E' risaputo che la maggior parte delle violenze sulle donne non è opera di ignoti, sconosciuti ma avviene all'interno della cerchia delle persone con cui la donna ha delle relazioni abituali, famiglia, amici, in questo caso un "dipendente" (non sappiamo esattamente i rapporti tra i due).

      La "narrativa" sulla questione risolve questa osservazione con il principio che tutti i maschi sono violenti/perversi e che tutta la storia umana è fatta di sopraffazione e violenza contro l'intero creato, da scavare le miniere e abbattere le foreste violentando la terra alla caccia. Tutte cose connaturate alla natura maschile e al famoso "patriarcato". Mi ricordo che quando ero bambino le maestre, oltre a cercare di farmi marciare cantando "bandiera rossa", cercavano di convincermi dell'esistenza di fantastiche società matriarcali, collocate in un lontano passato dimenticato o cancellato di proposito dalla "cultura maschilista", collocate magari in qualche luogo esotico fuori dallo spazio/tempo, che erano l'immagine speculare del perverso e violento "patriarcato". Siamo nel 2020 anzi 21 e, come per tante altre cose, sento e leggo ancora l'eco delle cose che sentivo e leggevo negli anni Settanta, anche se adesso il "rosso" è sbiadito.

      Da questo racconto viene omessa tutta la parte per cui le donne SCELGONO le persone con cui si relazionano e SCELGONO che tipo di relazione vivere. Per non parlare del fatto che anche i violentatori e gli assassini hanno avuto una madre. Adesso mi si dirà "ecco, vuoi colpevolizzare la donna, se l'è andata a cercare". Non ho mai capito la faccenda. Se io mi butto da un ponte attaccato ad un elastico e l'elastico si rompe, dirò che "capita", che è colpa dell'elastico, oppure che avrei dovuto riconoscere che nel saltare da un ponte è implicito un certo rischio di finire spiaccicato di sotto? Oppure dobbiamo dire che è un "diritto" saltare giù dai ponti senza doversi preoccupare delle conseguenze?

      Faccio sempre lo stesso esempio. Tempo fa c'è stato il caso di un tizio che si era invaghito di una collega e per avere campo libero ha ammazzato la moglie e i figli. Siccome io non credo che uno capace di ammazzare moglie e figli per coltivare la relazione con la collega cambi d'improvviso, significa due cose, primo che un tizio cosi doveva essere riconosciuto da tutte le persone attorno come un pericoloso psicopatico e questo non succede, lo dico per esperienza diretta, perché tutti fanno finta di non vedere e di non sapere per evitare le rogne. Questa è la causa delle "tragedie" che avvengono nell'anonimato delle villette a schiera di cui leggiamo sui giornali. Secondo, che a maggior ragione doveva essere riconosciuto come un pericoloso psicopatico da qualcuno con cui si scambiava i fluidi corporei. Torniamo quindi alla domanda di cui sopra, non vedono il Male oppure lo vedono ma gli piace? Una ragazzina che va a cercare il brivido in un edificio diroccato in mezzo a tagliagole immigrati o la tipa che si porta a casa il buttafuori della discoteca di cui nessuno sa niente, che percezione del rischio avranno?

      Boh.

      Invece riguardo la figura santificata della signora africana che viene a fare la "pastora" in Trentino, è una manifestazione differente dello stesso masochismo. Chiaro che le Elite Apolidi hanno l'interesse a magnificare il "meticciato", una Gaia invece o una Sara, sono due automi, di quelli a cui sembra una buona idea ripopolare le campagne italiane con gli immigrati, vedi il "modello Riace", già magnificato da quel signore del Popolo Eletto che vive nell'attico su Central Park.

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    3. E' un fatto che esistono pulsioni masochistiche in molte donne.
      Dovrei indagare sulla faccenda, oltre alle mie possibili intuizioni.

      Signor Nessuno, non avete letto le riflessioni di Gaia e scrivete a casaccio: Gaia ha sottolineato in più punti l'insensatezza del ripopoliamo le campagne con stranieri in piuù punti di quella pagina.

      Ad esempio
      "Il Trentino ha una densità abitativa minore dell’Etiopia, ma l’Italia ce l’ha maggiore. L’accesso alla terra, ai fondi e alle strutture è più difficile e complesso di quanto uno potrebbe pensare. Il tanto celebrato rimboschimento italiano è minacciato proprio dai progetti che sostengono i pastori in zone “abbandonate”."

      Non riducetevi ad automa che spara delle cartucce sbilenche a obiettivi sbagliati!

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    4. Sei tu che non conosci o fai finta di non conoscere i tuoi polli. Falle una domanda diretta, alla nostra Gaia, circa i migranti/profughi/rifugiati. Perché il giro di parole sul Trentino non significa nulla, un po' come certi tuoi arzigogoli barocchi ed involuti super-aggettivati. Poi, dopo che ti sei fatto spiegare cosa ne pensa dei migranti, fatti raccontare come ci arriva lei in campagna e da dove viene.

      Niente di male, ben inteso, solo cose viste e riviste, sentite e risentite.
      Davvero, da una parte mi affascini e dall'altra sono un tantino orripilato, Coso.

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    5. UIC, grazie ma non c'è più sordo di chi non vuol sentire:) È chiaro da quello che ho scritto che non considero positivo il ripopolamento delle montagne come proposto dal progetto di Agitu, ma se uno vuole restare convinto del contrario, perché sprecare energie?

      Riguardo alle donne, tempo fa ho intervistato alcune donne vittime di violenza (grave) da parte dei compagni, e una cosa che mi ha colpito è che spesso erano le ultime da cui te lo aspetteresti: donne in gamba, sicure di sè, coraggiose... non che una donna insicura meriti un trattamento del genere, ovviamente, ma per dire che se uno non conosce il tema si fa idee sbagliate. Un'altra cosa è che spesso gli uomini che finivano per compiere maltrattamenti orrendi erano spesso considerate persone meravigliose da tutti gli altri - famiglia, amici, colleghi... questo per dire che è assurdo pensare che l'uomo violento sia sempre quello che va in giro con la canottiera i muscoli che gli scoppiano a fare battutacce maschiliste e menare ceffoni al primo appuntamento, e che sia scema la donna che ci casca. Se fosse così facile sapere tutto di una persona al primo sguardo ci risparmieremmo tutti un sacco di problemi, ma non è così.
      Senza contare due altre cose:
      1. quando una donna si accorge dell'errore e se ne va, è proprio lì che inizia la violenza più brutale e la persecuzione
      2. certe donne attirano l'attenzione di uomini violenti in maniera del tutto involontaria - viste per strada, passate in un posto normalissimo dove in quel momento c'era un maniaco, colleghe o conoscenti che rifiutano delle avance, scelte a caso da sadici malati...

      Attribuire la responsabilità alle vittime è assurdo, tanto più che si tratta di una situazione in cui, se uno ha fatto un errore (quasi sempre in buona fede, poi ci sono anche quelle masochiste che scelgono male, capita anche quello) è impossibile rimediare, come dimostrano i tanti femminicidi o aggressioni gravi avvenute DOPO il divorzio o la separazione. E che dire dei figli: colpa tua se sei nato da un violento?

      Veramente assurde certe cose che leggo qui.

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    6. Gaia ci sono dinamiche che sfuggono il controllo oggettivo o aspetti della normalità che sono una sorta di scotoma, impediscono di vedere ciò che non si vuol vedere.
      Quando studiai il neotantra di Elmar e Michaela Zadra ci fu uno passaggio (penso in "Tantra per due") in cui spiegavano molto bene i meccanismi per i quali noi attraiamo persone che vanno ad attivare le nostre zone oscure e fragili.
      Così succede che non solo non vediamo certe caratteristiche pericolose ma, addirittura, che ne veniamo attratti.
      Ci sono alcuni segnali che le persone violente o con pulsioni violente NON riescono a trattenere ma noi, quelle donne, li ignorano. Tutto questo NON avviene a livello conscio!
      Non si tratta di attribuire responsabilità alle vittime ma di osservare una realtà (sarebbe come incolpare un cieco di non aver visto la buca in cui si è slogato una caviglia: questo non vuol dire che i ciechi non incappino in alcuni problemi dovuti alla mancanza della vista).

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    7. ma poi, assolutamente, tra moje e marito mai mettere er dito.
      nun credo che ar giorno d'oggi qualsiasi essere debole non abbia i mezzi per sapersi difendere adeguatamente e al limite come facevano le nostre nonne contadine col veleno dei topi

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    8. Gaia: "[...] tempo fa ho intervistato alcune donne vittime di violenza (grave) da parte dei compagni, e una cosa che mi ha colpito è che spesso erano le ultime da cui te lo aspetteresti: donne in gamba, sicure di sè, coraggiose... [...]. Un'altra cosa è che spesso gli uomini che finivano per compiere maltrattamenti orrendi erano spesso considerate persone meravigliose da tutti gli altri [...]"

      E' un caso che dovrebbe far scattare una verifica: non è che la donna "in gamba, sicura di sè, coraggiosa" era in realtà una sorta di aguzzina manipolatrice nei confronti del marito "persona meravigliosa"? Ovvero, non è che il marito magari era veramente una persona meravigliosa, malauguratamente così malaccorta da essersi messa nelle mani della moglie sbagliata/aguzzina? Anche manipolando la creta se non sei un abile scultore fai dei danni, figuriamoci manipolando una persona. Una donna "in gamba, sicura di sè, coraggiosa" ma con pochi scrupoli e una personalità deviata può essere in grado di devastare, negli anni, un "uomo meraviglioso"? (mite? accomodante? remissivo? succube? ...) Risposta breve: sì. Cosa succede a una pentola a pressione posta su una fiamma molto calda se le si inchioda la valvola di sicurezza? Ecco, succede anche con le persone (donne incluse -- basta cercare e la cronaca offre casi significativi). Poi, il mostro...

      Il che non significa che una pacca sulla spalla e via, eh! Però per valutare il fenomeno bisogna prendere in considerazione un po' tutte le possibilità.

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    9. Rispondo a chi mi ha risposto, sarà il mio ultimo commento tra questi perché poi ognuno la penserà come vuole e sinceramente trovo anche un po' avvilente fare questi discorsi.

      Allora: che uno a livello inconscio e in totale buona fede attiri persone problematiche mi sembra una questione al limite dell'indimostrabile e comunque rilevante solo per lui e il suo psicologo. A livello di società e istituzioni, se c'è un uomo che commette violenze su una donna (o viceversa, ecc) va, a seconda di fin dove si è spinto/a, fermato, punito, invitato a fare un percorso per correggersi (niente di sovietico, ci sono dei centri in cui gli uomini violenti possono andare se si rendono conto di avere un problema). La società non può dire "sì ma tu sotto sotto volevi uno così", perché questo è indimostrabile e soprattutto perché questo significherebbe scaricare la colpa di qualsiasi reato sulla vittima e non sul responsabile. Io sono stato derubato perché avevo cose troppo belle o perché inconsciamente volevo privarmene, io sono stata stuprata perché ero troppo attraente, io sono stato picchiato perché mi piace la gente pericolosa... insomma, il mondo con questa logica si ribalta. Immagino che in un caso diverso sareste tutti qui a inveire contro ladri o delinquenti vari, ma per qualche motivo vi sentite di dover difendere uomini violenti. Mah...
      Certo, si può insegnare alle ragazze a stare attente, ma non girare il problema in modo che la colpa sia la loro, che è quello che si sta facendo qui. Avete per caso stuprato o minacciato di morte donne voi? Se sì, spero che vi becchino e la smettiate. Se no, perché state qui a difendere uomini che lo fanno e che danneggiano anche voi, perché poi le donne hanno paura e non si fidano neanche degli uomini che si comportano bene?

      Riguardo alla donna fintamente meravigliosa che rovina un uomo buono... ma di cosa stiamo parlando?? Certo, ci sono anche quelle. Ma non è questo l'argomento. Un uomo che era buono non finirà mai per gettare dell'acido in faccia a una donna o a farla fuori a coltellate, per quanto manipolato ed esasperato. Io sto parlando di donne che avevano subito violenze gravissime, erano in centri, cose così, non di gente che racconta quello che vuole.
      E poi, di nuovo, qui invece di riconoscere un problema che oggettivamente esiste, si sta dicendo di tutto e il contrario di tutto per scusare gli uomini: sì ma lei era una stronza, sì ma lei se lo è andata a cercare, sì ma lei poteva lasciarlo... ma vi rendete conto di che bassezza è questa? Se lei è una stronza la molli, nessuno si va a cercare di essere ucciso, e per quanto riguarda il lasciare l'uomo violento, come ho detto sopra è spesso a questo punto che la violenza peggiora.

      Conoscevo una ragazza autenticamente psicopatica che ha esasperato il suo ragazzo finché lui le ha dato un ceffone - mai fatto prima, mai fatto dopo. Lei lo trascinò in tribunale, poi per fortuna la cosa finì. Fummo tutti d'accordo tra gli amici che lui aveva sbagliato, ma lei aveva provocato. Secondo i ragionamenti fatti qui, però, dovrei concludere che era colpa di lui che si era fatto attrarre da una donna problematica? O di lei che lo aveva ridotto così?
      Comunque sia, se lui avesse continuato a perseguitarla, minacciarla, seguirla in giro, ecc, allora sarebbe stato decisamente dalla parte del torto. Invece cercò semplicemente di non averci più nulla a che fare. Capite la differenza con un uomo maltrattatore, che invece non molla mai?

      Io spero che le cose che scriviate qui siano perché non avete idea del fenomeno, perché non conoscete donne minacciate di morte, che hanno paura in casa propria, che sono state devastate di botte da un uomo, o Dio non voglia uccise brutalmente. Spero che parliate solo per ignoranza.

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    10. Mah... io non escludo che mi possa succedere di essere stuprata, ma so di poter escludere di esser picchiata - fosse anche solo uno schiaffo - da qualcuno che ho scelto di frequentare. Non sono un genio e non leggo la mente ma ascolto e guardo i dettagli. E no, non si arriva alla violenza dal giorno alla notte, ci sono sempre segni e manifestazioni prima. Ci sono discorsi, comportamenti, atteggiamenti, commenti, frasi, c'è un mondo prima che evidentemente fa fatica vedere e riconoscere.
      Quindi non è "colpa" di chi viene picchiato ma sicuramente non si può dire che non ci sia alcun modo per evitarlo.
      Pure tutta questa retorica sulle donne forti: una donna che lo è veramente sta attenta prima, non dopo.

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    11. "Quando studiai il neotantra di Elmar e Michaela Zadra"

      Ma in nome di tutti gli Dei, possibile che tu non sia consapevole di incarnare una barzelletta?

      Ora, non andiamo ad indagare perché hai studiato il "neotantra" invece dell'algebra delle matrici, ognuno è libero di fare come gli pare, il problema è che TE NE VANTI mentre io mi guarderei bene di raccontarlo in giro. Se te ne vanti è perché non ci vedi niente di sbagliato e se non ci vedi niente di sbagliato è perché SEI UN AUTOMA. Come altri qui presenti.

      Tristissimo il caso di Coso, che più lo indaghiamo e peggio diventa. Anzi, io lo sapevo perché certe cose sono evidenti ma un conto è passare sopra le cose un altro è quando te le sbattono in faccia e non puoi ignorarle. Il "neotantra". A questo punto la giuria si ritira per deliberare.

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    12. Gaia, lo ripeto, è un automa prodotto dal condizionamento "liberale" e "progressista", che non ha nessuna cognizione della differenza tra COLPA e RESPONSABILITA e che non fa una piega rispetto alla idea del mondo dei "diritti" che sono utopia e quindi non-luogo. Un mondo dove lei vuole essere nello stesso momento "infante" e "guerriero".

      Il resto è tutta letteratura ridicolmente barocca.
      Compreso il riflesso condizionato secondo cui Gaia è convinta di essere "dotta" (da cui "Classe Dirigente") e gli altri "ignoranti" (Classe Subordinata).
      E la mite pastorella, ancora e ancora.

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    13. Gaia, cercare di capire ciò che porta a certi crimini non è né tempo perso né un'inversione di responsabilità.

      Signor Nessuno, per usare una vostra espresssione che trovo simpatica, con gli attivi certe indagini e di certe "giurie" c'incarto le cozze. Sorrido solo a scriverlo!

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    14. Alahambra, sì, molto chiaro e preciso, sì, segni, segnali, che non si vedono, si fa fatica o si ignorano. Lo struzzo con la testa nella sabbia non è metafora recente.
      Il problema è molto più grande e grave: osservo svarioni pazzeschi dei più disparati tipi e ambiti, sotto segnali e cartelli enormi, su cose insegnate alle elementari.
      Macché, nulla, non sapevo, non ho visto, credevo che..., fan tutti così, etc. .
      Qui si tratta di psicologia prima, poi arrivano i patatrac, reati gravi, disastri.

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    15. Già, perché i tuoi studi sul "neotantra" sono una cosa serissima.
      Non solo e non tanto per le applicazioni di questi studi ma per il contesto che ad un certo punto ha prodotto l'idea stessa dello studio del "neotantra", tipo i soliti Beatles che soggiornano presso il sedicente "guru" indiano che gli scopa le moglie e fidanzate.

      Dimmi una cosa ma la gente che frequenti di solito quando gli racconti del Neotantra si mantiene seria?
      Pagherei per assistere a quello spettacolo circense.

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    16. UIC, sì, ma allora da entrambe le parti, non solo "perché le donne scelgono male" e "perché le donne esasperano gli uomini".

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    17. Ah certo, peccato che la pubblicità sia tutta per la lobby femminista però.

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    18. x Nessuno:
      Sono studi del tutto dilettantistici, come quello sul tango o in cucina. Non ho tempo per diventare esperto specialista tuttologo: prendo l'utile che c'è, cerco di metterlo da parte (non molto, visto la non buona memoria che ho) e di utilizzarlo per vivere decentemente.

      x Gaia:
      Io stesso scelsi male la madre di mio figlio e arrivai anche a zerbinarmi per lei, in varie occasioni. Scoprii la incredibile e insuperabile capacita' di violenza psicologica della quale sono capaci le femmine. Non commisi alcunche' per la mia autodisciplina.
      Alahambra ha sottolineato una dimensione che e' anche ideologica.

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  4. la cosa non ha interessato gli aspersori del sacro verbo, già non se ne parla se non in posti come questo gestiti da uomini di scarsa fantasia.
    Altra cosa sarebbe stata se i due non fossero stati dello stesso colore, allora gli aspersori avrebbero fatto quel minimo di ricerca che interessa NOI del partito degli under 70.000:
    La figliola era in regola con tutti i timbri, in ispecie quelli delle asl?
    Pagava stipendi regolari con relative trattenute irpef, inail, inps, etc ?
    Era sommersa da debiti?
    Magari si scopriva che si barcamenava come tutti i mortidifame senza reddito fisso e cercava di tirare avanti senza aiuti statali.
    Che riposi in pace, comunque, in ogni caso

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    1. Se io venissi a cercarti e ti dessi una botta in testa per accopparti, dubito che il caso finirebbe sulla homepage del Corriere, dato che tu non sei ne donna ne, presumo, africana. Potrebbe fare cronaca se tu fossi gaio.

      Al Corriere non interessa il caso se non per propagandare la tesi precostituita de:
      - il razzista/xenofobo
      - il maschio violento, prevaricatore, prodotto del patriarcato
      - il fascista o "di destra"

      Appena il caso non consente di effettuare la suddetta propaganda, viene immediatamente occultato.

      Tempo fa la signora Sara qui presente ci raccontava che i violentatori sono tutti "di destra". Al tempo qualcuno gli copioincollò un articolo di quelli in trentasettesima pagina, scritto in piccolo, circa un funzionario regionale del PD che era in galera per plurime e reiterate violenze sessuali.

      Va cosi. Quelli che cercano di vendersi come i "migliori" in realtà sono i peggiori, anzi i peggiorissimi. Infami, laidi, inguardabili, inascoltabili.

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    2. Piu' volte ho sottolineato che tra una bottiglia di piscio con su scritto Verdicchio e una bottiglia di piscio con su scritto Piscio, la prima è piu' pericolosa in quanto... rischi di berne un sorso.

      Un po' come gli odiatori della "sinistra" che hanno degli odi tremendi (sufficiente leggersi cosa fecero negli anni settanta, ad esempio, o nella resistenza, v. brigate Garibaldi) e le loro campagne allucinanti, da psicopatici, contro lo odio.
      Un po ' come gli omofobi feroci, che sono quasi tutti omosessuali latenti. Demoni che essi vogliono negare e che li agitano e li divorano. E' un pattern di tutti gli antagonisti, gli anti questo e anti quello.

      Messer Fracatz, mi pare di capire che una persona che ha una qualsiasi attività non puo' MAI essere in regola considerata la pletora di leggi, regolamenti, circolari assurde, molto spesso contraddittorie.
      In altre parole, una quasiasi visita della Guardia di Finanza, anche nella impresa piu' diligente, in regola, troverebbe qualcosa non in regola pur di spingere un poco piu' a fondo la ricerca di cavilli fuori posto.
      Un incubo!

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    3. Coso ma cosa scrivi?
      Tu ci andresti a fare il manovale presso la pastora africana in Trentino?
      No, non ci andresti.

      Ora, fermo restando che non sappiamo che rapporti ci fossero tra la signora deceduta e l'assassino, se tu donna "profuga" assumi un africano metti sui due piatti della bilancia da una parte che questi "fa un lavoro che gli Italiani non vogliono fare" e dall'altra parte che questi viene da un posto simile a quello da cui arrivi tu e quindi sai che la gerarchia uomo - donna è problematica. A parte che io non assumerei nemmeno Brevik, per le ragioni che dicevo circa la necessità di guardare chi hai davanti.

      E' un po' come le ditte dei Cinesi, nessuno sa cosa succede dentro. Mi diceva una signora cinese che la prassi consiste nel fatto che un Cinese che si è insediato da un po' paga il viaggio, vitto e alloggio a dei suoi compaesani che sottoscrivono un accordo di servitù che dura per un certo tempo. Il "datore di lavoro" si occupa di tutto e questi in sostanza non esistono verso il mondo esterno. Poi, se arrivano vivi alla scadenza del contratto, gli schiavi si emancipano, si mettono in proprio e ripetono il ciclo, facendo venire a loro volta dei compaesani alle stesse condizioni. C'è tutto un sistema di finanziamento dei prestiti e un sistema di ostaggi in Italia e in patria a garanzia. Il bello è che queste abitudini medievali sono supervisionate dal Governo.

      Ora tu mi fai il paragone tra la ditta Coso&Coso che potremmo mettere su noi due e la ditta degli stranieri, dicendo che tanto è impossibile essere "in regola". Come no, il signor Francesco ci metteva sopra il carico affermando che se tutti i bar sono dei Cinesi è perché hanno più voglia di lavorare. Sai, i Cinesi sgobbano e i neri hanno il ritmo nel sangue. La verità è che la "regola" si concretizza negli scartafacci, il Cinese e l'Africano vanno dal commercialista o da qualche associazione e si fanno preparare il necessario. Quello che c'è dietro gli scartafacci non lo sa nessuno, perché dovresti fare le ispezioni a sorpresa e non mi risulta che esista nemmeno una organizzazione o un ente fisicamente in grado di fare le suddette ispezioni. Quello che può succedere, come nei casi noti delle "indagini", è che qualcuno ti prenda di mira per ragioni sue, cioè che si monti un "caso", quando la prassi poi è tutta un'altra.

      Nota che il "caso" si monta quando conviene. Non conviene andare a smontare la figura dello "immigrato integrato" che ci nobilita e ci salva con il suo sacrificio. Nel caso in oggetto, che viene a ripopolare le montagne e recuperare le tradizioni (??). Cosi come nessuno si è mai posto UFFICIALMENTE il problema di cosa fanno quelli che i Prefetti distribuiscono nottetempo in tutti i Comuni italiani e che vedi ogni tanto bighellonare attorno alla piazza del paese o all'oratorio.

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    4. Ah coosooo nun hai visto l'ultima gazzetta la 100 del 29/12/2020 in cui ci sono tutti i concorsi per entrare a far parte dei favoriti thajathani, tutti iniziano con 3 pagine di "vista la legge xx", "visto il decreto YY", "visto er cazzo che te se scopetta l'occhi" ..... 3 pagine de riferimenti.
      Se chi comanna nun riesce a capì che tra 20 anni le pagine saranno diventate 6 e fra 50 anni 12 allora nun capirà neanche come sia possibile che un negozio intestato a una società che cambia ogni anno possa tirare avanti per 50 anni senza che nessuno abbia mai versato un contributo all'inps e chi ci lavorava 50 anni orsono oggi percepisce legalmente la pinzione sociale.
      E' l'ingegno thajathano che ancora tiene a galla tutti NOI e speriam che duri perlomeno fino alla MIA dipartita

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    5. Dove per "Tajano" si intende "terrone".
      L'errore catastrofico è stato quello di prendere il passato romano come elemento di propaganda per il Risorgimento ma non fare come facevano i Romani, cioè non decapitare i popoli conquistati ammazzando tutti gli aristocratici locali e/o prendendone i figli come ostaggi per assimilarli alla cultura romana. Era il sistema con cui veniva tutto "romanizzato". Invece in Italia è stato fatto il contrario, tanto i Piemontesi quanto, a maggior ragione, l'occupante straniero, hanno messo a capo del Meridione, nel caso degli Americani dell'Italia intera, gli aristocratici meridionali, che sono la causa vera del disastro. Poverini, in realtà loro punterebbero solo a divertirsi senza fare nulla, il guaio è che per farlo si affidano ai cortigiani e da li in poi è tutta discesa.

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    6. Io non farei il manovale di una pastora a meno che ciò i fornisse un reddito sufficiente. Io non riconosco autorità ai loffi, a prescindere dal loro genere.
      Insomma, ci sono molti maschi venditori di fumo e ben abili a scalare le posizioni delle aziende che io considero quasi.. pateticamente.
      Avere una donna, in gamba, sopra di me non mi creerebbe alcun problema.

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    7. UUIC: "Avere una donna, in gamba, sopra di me non mi creerebbe alcun problema."

      In quella situazione, a volte il problema è giusto trattenersi. Anche perché se non lo fai e ti lasci andare per primo ci son di quelle che si offendono e ti danno ancora dell'egoista. E hai voglia a dire: "dai che tra un po' ci riproviamo"...

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    8. Coso il tuo commento fa male a leggerlo tanto è superficiale, risaputo, inutile.

      Tu non fai il manovale PERCHE NON HAI LA NECESSITA di farlo. I poveri, tu mi insegni, non sono bella gente, nonostante le leggende sul Proletariato.
      Cosa ne consegue? Che nelle baracche di cui abbiamo ampia letteratura non ci trovi degli esempi di virtù, oppure sono eccezioni rarissime. Di solito ci trovi tutte le bassezze umane.

      Tradotto, è molto più facile che un immigrato africano che fa il manovale per la pastora in Trentino PER SOPRAVVIVERE sia propenso ad atti di violenza e in generale ad azioni che fuori dal suo contesto sembrano riprovevoli o ripugnanti.

      L'idea del "buon selvaggio" era una stronzata già quando fu concepita, a maggior ragione secoli dopo. Il "buon proletario" è una variante del "buon selvaggio" e infatti nelle menti confuse dei "liberal" le due figure si sovrappongono, cosi come la Dittatura del Proletariato si sovrappone al "meticciato" come "scopo della sinistra".

      Riguardo avere una donna come capo, dipende dal contesto. Io lo dico sempre, se devi conoscere qualcuno, lo conosci nelle difficoltà, tipo rincorrere un mammut con uno stecco appuntito in mano, non nel salotto dove parlate di "neotantra". Va nelle due direzioni, ovviamente, tu potresti non sopportare me e io potrei non sopportare te. Con una differenza, gli uomini hanno dei meccanismi ancestrali con cui regolano le loro gerarchie. Questi meccanismi funzionano a fatica con le donne, che tra di loro ne hanno degli altri per fare altre cose.

      Lo dico per esperienza diretta, non cosi per parlare. Tu mettiti in una situazione difficile, anche sul lavoro, anche in un "lavoro di concetto", non in miniera e poi vedi i meccanismi che regolano le relazioni tra le persone. Gestire gli uomini è completamente diverso da gestire le donne. Come ti potrebbe confermare un allenatore, per esempio.

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    9. Signor Nessuno, rigetto in toto l'equazione povero = brutta gente.
      La cronaca trabocca di crimini commessi da persone "ricche" di strumenti, risorse, potere.
      Anzi, in genere essi sono proporzionati, in gravità ad essi. Un manovale uccide agiti, Pol Pot ha massacrato moltitudini di borghesi, contadini per il Mondo Nuovo.
      Le persone fanno disastri per come possono.

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    10. Coso, a parte il fatto evidente che tu nasci compagno e morirai compagno, il problema è che non ragioni come una personcina grande ma come un ragazzino. E' ovvio che ogni singola persona è un caso a se e che ci sono buoni e cattivi ovunque nell'universo mondo, trasversalmente a qualsiasi classificazione. Detto questo, i poveri, come ho provato a dire, vivono una vita che tu non conosci, per altro quella che raccontavi circa l'ambiente montano dei tuoi avi. Le vite dei poveri sono contraddistinte dalla penuria, la mancanza, di qualsiasi cosa, comprese le idee e la comprensione del mondo e dal perenne stato di difficoltà fisica e psicologica. Se vuoi un paragone, è come dire "war is hell". Il soldato che è costretto all'esperienza traumatica e prolungata della guerra ne esce fisicamente e mentalmente alterato, tanto che spesso è difficile il re-inserimento nella "società". Oppure, se vuoi un altro paragone, pensa alle persone che vivono anni in un carcere. Non tutti i poveri sono uguali tra di loro e non tutti i gruppi di poveri sono uguali tra di loro, ovvero esistono tanto differenze individuali che culturali. Tuttavia le "regole" e i meccanismi azione-reazione dei poveri sono diversi in generale da quelli dei "benestanti". Mi sembra strano dovertelo dire ma gli eserciti e le galere sono pieni di poveri, non tanto e non solo perché la necessità fa l'uomo ladro ma anche perché nel loro mondo se uno ti guarda male è "normale", cioè è la "regola", dargli una coltellata. Mentre nel mondo tuo e di Gaia è "normale" rivolgersi all'avvocato. Don Rodrigo non frequenta, a meno che non si voglia divertire come il Marchese del Grillo, la osteria che frequentano i Bravi e in quella osteria c'è un morto al giorno. Lucia che viene concupita da Don Rodrigo si può aspettare comunque un trattamento migliore che se fosse concupita dai Bravi, tanto che c'è differenza tra "escort" e "battona". Lo stesso Renzo, che i Bravi aspetterebbero sottocasa e accopperebbero con una bastonata senza pensarci due volte, altro che Cardinali e Innominati.

      I poveri sono brutta gente, come i soldati e come i carcerati, perché è brutto il contesto e questo è meccanicamente inevitabile. Quando una soldataglia composta da poveri, soldati e carcerati viene mandata nelle Indie a cristianizzare i Pagani, l'effetto che ti puoi aspettare è che facciano brutte cose, abbastanza conformi al detto "homo homini lupus".

      Coso, giocare alla mite pastorella è abbastanza diverso da essere una vera pastorella.

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    11. Certamente la miseria fa commettere crimini che una persona con qualche minimo agio non commetterebbe.
      Anche cruenti, etc. .
      Le persone con via via più agio, risorse, potere, non sono affatto dei santi.
      Probabilmente non ti accoltellano per 50 euri ma, quando succede, non si fanno alcuno scrupolo ad ammazzare milioni di persone, a delocalizzare uno stabilimento, a impestarti l'ambiente con i risultati dei loro piani.
      Non muori dissanguato, muori per il PCB nell'acqua o per avere respirato fibre di amianto per anni oppure in un gulag.

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  5. eh poi i romani prendevano i truffatori e vendevano al mercato degli schiavi solo i veri mortidifame, perchè i falsi tiravano subito fuori il malloppo e sistemavano tutti i truffati.
    NOI del partito degli under 70.000, non potendo vendere, li mettiamo nei campi lavoro ecologici a riciclare la spazzatura, perchè la munnezza è danaro se la si ricicla

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    1. Putroppo la faccenda del riciclaggio è una delle tante menzogne post-sessantotto e "liberal".
      Sono pochissime le cose che si possono veramente riciclare, cioè rimettere in circolazione, negli altri casi si tratta di una procedura di smaltimento che può essere più o meno efficace. Prendiamo il caso del vetro. Non puoi fabbricare contenitori in vetro per alimenti con il vetro riciclato, puoi fabbricare per esempio gli elementi isolanti dei tralicci dell'alta tensione, che non richiedono le stesse caratteristiche igieniche. Lo stesso vale per la plastica, non puoi fare contenitori di plastica per alimenti con la plastica riciclata, ci puoi fare dei filati oppure degli oggetti di arredo. Non esiste niente dell'universo che abbia un andamento circolare, da cui "economia circolare", gli eventi sono tutti irreversibili. Quindi anche riciclare in realtà significa un meccanismo a spirale che ha comunque un punto di ingresso in alto e un punto di uscita in basso.

      Da questo ragionamento deriva la ovvia considerazione, vale per tutto, che in realtà bisogna puntare e consumare meno, sprecare meno. Il guaio è che la dottrina insiste sulla idea che l'economia si regga sul consumo e più si consuma, meglio si sta. E' una variante della famosa dottrina keynesiana secondo cui lo Stato pompa soldi nella economia e come conseguenza questa produce un surplus di risorse che puoi tassare, riprendendo i soldi spesi con un guadagno. Ecco perché il Governo terronista-sinistrone insiste coi "bonus". Nessuno si preoccupa del ciclo di vita del monopattino elettrico e aggeggi correlati, l'importante è "fare girare l'economia".

      Un altro esempio ovvio è la faccenda delle "energie rinnovabili" che in realtà non sono affatto rinnovabili. Una torre a pale con un generatore eolico ha un costo di costruzione, un costo di gestione e un costo di smaltimento, più il costo del terreno su cui sorge che non si può usare per altre cose. Prima non fa corrente, poi ne fa un tanto e dopo non fa corrente, quindi non c'è nessun "rinnovamento" ma c'è una produzione e un consumo che possono essere più o meno efficaci. Da cui la faccenda delle auto elettriche, che, senza considerare il problema irrisolto delle batterie, richiedono che l'energia consumata se non viene prodotta in loco sia prodotta da qualche altra parte e bisogna calcolare tutto nel rapporto costi-benefici, non solo gli aspetti positivi che l'auto non puzza e non fa rumore.

      Tutti questi discorsi si basano sulla superficialità e sullo infantilismo indotto proprio da quei "professori" che non solo si auto-santificano come filantropi ma millantano il monopolio della "cultura", vedi alla voce "fidati della scienza", che fa ridere considerato che "la scienza" non esiste ma esiste un metodo sperimentale altrimenti detto "scientifico" con cui si verificano le teorie.

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    2. Vetro riciclato non per usi alimentari?
      Non mi risulta.
      Il recupero di materia prima seconda è ormai piuttosto ben fatto e riesce a produrre materia che rientra nei limiti di legge (metalli ferrosi, non ferrosi, piombo, organici, etc. ).
      Ad esempio
      https://ilfattoalimentare.it/vetro-riciclato-raccolta-differenziata.html

      So che .ci sono problemi per il vetro trasparente che NON ha raccolta a sé come in certi paesi (io conosco la Germania, nella quale la raccolta del vetro avviene per colori).

      Mi sembra che siate drastico, facendo di ogni erba un fascio.
      Rinnovabili... non esistono, visto che il Sole che le fornisce ha una durata di alcuni miliardi di anni ancora. Si intendono rinnovabili comunque, per una scala storica (neppure biologica, direi).
      Il problema è che le rinnovabili si sono semplicemente aggiunte a quelle fossili, visto che la domanda di energia continua a crescere.
      Si torna al tabù (anche vostro) per cui si ignora la questione base ovvero la quantità di consumo di energia e la sua crescita illimitata.
      Ad esempio, fino agli anni 50 l'Italia, per la energia elettrica, era 100% rinnovabile (idroelettrico e qualcosa di geotermico), poi l'esplosione di consumi individuali e della popolazione ha mandato tutto in cacca.
      Una nazione che non è autosufficiente né per il cibo né per l'energia ha consegnato quei cappi in mani estere.
      Non è granché intelligente.

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    3. Invece, per la plastica, che non Vi dispiace, il riciclaggio NON esiste affatto per molteplici ragioni (ad esempio la separazione delle varie resine NON è economicamente affrontabile e per molti usi - e.g. quello alimentare - non è consentito dalle norme).

      Altri metalli, come ferro/acciaio, alluminio, rame, etc. dovrebbero essere riciclabili in modo illimitato, a parte gravi fonti di inquinamento come mareriali ferrosi radiattivi provenienti dall'Est in commerci illegali.

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    4. Coso, la differenza tra me e te è che io so di cosa parlo, non perché bisogni essere "professore" ma perché mi sono fatto venire il dubbio che le cose che mi raccontano siano vere.

      Vado a spiegarti due o tre cosette.
      La differenza tra "riutilizzo" e "riciclo" è che tu puoi prendere un copertone d'auto e farci le suole dei sandali (riutilizzo, utilizzo qualsiasi) ma non puoi farci un altro copertone d'auto (riciclo, cioè re-immissione nel ciclo, ergo andamento circolare). Questo implica che ad ogni passaggio di "riutilizzo" il materiale scende come "valore" perché ha delle proprietà inferiori e ci vuole molto poco per arrivare al punto che non serve più a niente, nella maggior parte dei casi non si va oltre il secondo giro.

      Come dicevo, non esiste praticamente materiale e non esiste procedura che consentano il recupero 1:1 di uno scarto, rifiuto, avanzo. Sia per ragioni chimiche, fisiche legate alle proprietà del materiale, sia per una ragione economica, perché il recupero, anche rimanendo molto lontani dal rapporto 1:1 costa molto più della fabbricazione ex-novo.

      Ci sono eccezioni che dipendono da fattori al contorno. Per esempio l'acciaio. Dato che si usa una quantità enorme di acciaio di tutti i tipi e qualità, non è un problema se un utensile costoso perché fatto con una lega particolare finisce nel calderone da cui si ricavano portiere di automobile. C'è più domanda di portiere di automobile che di utensili costosi. Viceversa, non c'è tanta domanda di sandali con la suola fatta di copertone d'automobile esausto, per cui i copertoni sono una grana.

      Nello stesso tempo, dal calderone con cui si fanno le portiere della auto non puoi ricavare l'acciaio speciale che serve a fare l'utensile costoso. Nemmeno da un calderone di utensili costosi puoi ricavare nuovi utensili costosi.

      Nel caso del vetro non è diverso da qualsiasi altra cosa, il problema sono le impurità che trovi nel materiale eterogeneo. Vai a vedere negli stabilimenti se usano il vetro che viene dalle campane del riciclo per fare il vetro ad uso alimentare.

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    5. A parte che io sono andato a vedere come fanno la raccolta differenziata nel mio Comune e ti assicuro che è una barzelletta. Sarebbe bello se qualcuno andasse veramente a fare delle ispezioni ma nessuno le fa perché, come in tutti i casi, nessuno ha interesse a smontare le favole del "politicamente corretto". La cosa migliore che possiamo dire è che piuttosto che niente è meglio piuttosto. Però non è la stessa cosa, a meno che uno non sia il "testimone di Geova" del circolino pseudo-ecologista delle miti pastorelle.

      Invece, le fonti rinnovabili sono una balla ancora più evidente. Grazie al cazzo che c'è il sole. Però il sole non fa energia elettrica senza il pannello fotovoltaico. Il pannello fotovoltaico non è rinnovabile per un cazzo, non appare dal nulla e non sparisce nel nulla quando è inservibile. Quello che bisogna considerare non è che il petrolio è una quantità finita (qui ci sarebbe il solito discorso sulla origine fossile degli idrocarburi contro l'origine geologica ma sorvoliamo), perché anche i pannelli fotovoltaici sono una quantità finita. Invece bisogna mettere tutto insieme, fare il conto e vedere quale soluzione è più conveniente. Se sei sulla Luna e vuoi alimentare una colonia, conviene il pannello fotovoltaico oppure un generatore ad isotopi e termocoppia? Dipende da quanto pesano, quando ingombrano, quanto durano e da quanta corrente producono. Se sei in Germania dove ci sono miniere di carbone conviene bruciare il carbone o piantare le torri eoliche? Dipende da quanto costa il carbone più eventuali filtri per abbattere i fumi e da quanto costano le torri eoliche considerato costruzione, manuntenzione, durata, smaltimento e terreno su cui insistono, il carbone inquina coi gas, le pale col rumore e con l'ingombro.

      In tutto il ragionamento NON C'E' NIENTE DI RINNOVABILE. Coso non sarebbe capace con le sue manine di costruire un motore/generatore elettrico per ricavare corrente dal vento, se anche ci fosse il vento. Perché serve come sempre la miniera, la fucina e gli utensili, ignorando il problema degli isolanti. A quel punto potrebbe costruire anche un generatore ad isotopi e termocoppia, certo sarebbe radioattivo ma solo da vicino.

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    6. Tra l'1:1 e lo 0virgola : 1 c'è una discreta differenza.
      La raccolta differenziata può essere una farsa, come vidi in Salento, il camioncino che svuotava tutti i bidoni giallo, verde, azzurro, grigio nella sua cassa.
      Purtroppo anche le cose semplici vengono fatte male dalla maggior parte delle persone ed organizzazioni.

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    7. Quindi, se tu vedi un problema puoi lavorare per risolverlo o mitigarlo.
      Invece raccontarci le favole non serve a risolvere nessun problema.

      I rifiuti come prima cosa non vanno prodotti e il "riuso" è il minore dei mali, non un bene.
      L'energia per prima cosa non va consumata e le "energie rinnovabili" non hanno nessun valore "etico" o "estetico", valgono tanto quanto qualsiasi altro modo di produrre energia, al netto delle considerazioni economiche e di opportunità concreta, materiale. Conviene o non conviene, punto, non c'è "bene" o "male" con le macchine.

      Per esempio, è palese che una bicicletta sia molto meglio, sotto ogni possibile punto di vista, di un monopattino elettrico. Fa bene al fisico del pedalatore, costa molto meno fabbricarla, il materiale è molto più riutilizzabile, dura quasi indefinitamente. Il monopattino ha solo delle controindicazioni.
      Cosi come è palese che per gli autoveicoli, a prescindere dalla tecnologia propulsiva, bisogni fabbricarne di più piccoli e leggeri e che vanno piano invece di grandi, pesanti e che vanno veloce. L'automobile come strumento della "mobilità" ci è stato imposto dall'occupazione militare, collegato a tutto un contesto socio-economico, come si dice. All'inizio eravamo poveri quindi l'automobile era la 500, progettata e costruita da gente che veniva dal Mondo di Prima. Adesso ci toccanoi SUV progettati da gente del Mondo Nuovo e che si collocano in un contesto immaginario di grandi praterie, foreste, fattorie eccetera, non nelle nostre città e paesi. Quindi metterci un motore elettrico e un mega-pacco di batterie è una scemenza a prescindere, il SUV rimane una cacchiata fuori contesto.

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    8. E' una delle più belle e sensate pagine di decrescita che ho letto.
      Non c'è alcun riciclaggio o riuso di oggetti che possa essere meglio di non averli prodotti perché inutili o, peggio, anche dannosi.

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    9. Si ma c'è un problema. Per me tu sei inutile. Ottimizzo il mio sistema rimuovendo lo spreco che tu rappresenti.

      Ti renderai conto, spero, che ci dobbiamo incontrare a mezza strada oppure ubi major minor cessat.

      I bambini non hanno nessuna "morale", vivono di assoluto egocentrismo, io, io, io e vivono nell'eterno presente del piacere o del dolore.
      La infantilizzazione forzata (vedi Gaia con lo "infanticidio") comporta che non ci sia modo di incontrarsi a mezza strada, ognuno si vede come il centro dell'universo e tutti gli altri sono uno spreco da rimuovere (vedi teratoma umano dei "professori") oppure, in subordine, irrilevanti da ignorare.
      Non cambia niente se mi dici che tu sei "parco" quando ti pare e godi dei tuoi "vizi" quando ti pare. Dal mio punto di vista la soluzione migliore è che tu non ci sia, ne "parco" ne "vizioso", a meno che tu non sia la mia mamma (pensioncine, lavoretti, festicciole, tatuaggi, alcol droga, ecc). A me serve la mamma e magari degli amichetti per i "vizi", tutto il resto è spreco perché non me lo posso infilare in un orifizio.
      L'alternativa all'infantilismo indotto sarebbe la maturazione, addivenire all'età adulta, che significa diventare "responsabili", cioè sapere e provare sulla pelle che ogni scelta implica un prezzo da pagare. L'inconveniente è che se uno paga la tassa e non è cretino, non accetta che ci sia la mamma a dirgli come vivere e non ha bisogno nemmeno degli amichetti per giocare.

      Faccio un esempio concreto: tornando alle "energie rinnovabili", che sono una balla, io scelgo di usare un RTG che è radioattivo perché considero che i vantaggi siano maggiori degli svantaggi. So che c'è un prezzo da pagare e lo pago. Oppure, scelgo di usare dei pannelli fotovoltaici con lo stesso ragionamento, arriva il conto e lo pago. PRETENDO che, visto che devo pagare il prezzo, DI DECIDERE.

      Mi si dirà "ma la gente non sa le cose, non può ragionare, quindi non può decidere". Ci deve pensare il "tutore", cioè la "autorità" di cui abbiamo un esempio storico in questo momento in cui ci impongono cose inimmaginabili in funzione dello "stato di emergenza". Si inverte la causa e l'effetto, fai in modo che la gente sia ignorante e impossibilitata a ragionare poi dici che non può decidere e ti proponi come "tutore". Caramba che sorpresa. Se mi vengono imposte le cose, mi posso trovare nella condizione di Gaia, che si aspetta la tutela della "società" come un infante oppure sono uno schiavo, costretto a subire le decisioni di altri, immobilizzato dalla catena e soggetto alla frusta. Dato che costa fatica tenere tutti schiavi, le Elite hanno convenuto che convenisse piuttosto rendere tutti bambini e poi raccontargli le favole, come quella che si salva lo "ambiente" vietando gli oggetti di plastica, cosi quando prendi l'aereo e vai a Londra per il weekend, nel "pub" ti servono l'acqua del Tamigi potabilizzata con il filtrino a carbone attivo. Poi l'unico virus è il razzismo e giallo-arancione-rosso. Oppure, tornando all'altra faccenda, racconti alle bambine che sono libere e crescendo possono fare qualsiasi cosa, andare in ogni luogo e poi le bambine ci rimangono male quando inciampano nelle conseguenze, cioè il prezzo delle decisioni e allora gli vendi la tutela contro gli abusi del fantomatico "patriarcato" che le solleva dal decidere. Bah. Come dicevo, è una commedia che finisce in tragedia, inevitabilmente.

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    10. Signor Nessuno, tutti noi siamo sostanzialmente "inutili" nelle vicende e nella storia dell'universo.
      Qualche persona come Dante, Aristotele, Beethoven, Shakespeare, Galileo, Newton, etc. hanno sopravvivenze piu' lunghe, lasciano qualche segno nella Storia fino a quando essa non sparirà.
      In un mondo cosi' gravemente sovrappopolato anche io sono un problema, oltre che inutile. Io mi sono limitato cercando di limitarmi: la madre di mio figlio ed io, avendo procreato una sola volta, ridurremo del 50% la nostra quota di inutilita'.
      Posso capire che, nei vostri ragionamenti zero/uno per i quali viale Padova e un bosco regredito a selva sono "ugualmente artificiali" non ci siano differenze tra vari stili di vita.
      Prego, se cosi' vi piace, continuare pure!

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  6. Risposte
    1. Caspita, che bel documento.
      Mi ricordo che quando andai in Turchia, nel 1992, in una città della costa (Izmir - Smirne) la speculazione edilizia era stat così violenta che le "strade" (agglomerati tra orrende palazzine/palazzoni) non avevano né il nome né i numeri civici. Fogne? Non so, probabile qualcosa che magari scaricava a mare direttamente.

      Qui la Roma in cui la conurbazione dovuta all'urbanismo violento era a livello di baraccopoli o poco più. Penso che la peggior antiurbanistica della capitale abbia avuto origine proprio in quel decennio e in quello precedente.
      Grazie!

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    2. Adesso dimmi la differenza tra quei "migranti" e quelli di oggi. Certo, differenze etniche, somatiche, religiose nei singoli ma il fenomeno di massa è lo stesso. Esistevano allora come esistono oggi sia leggi che motivi di opportunità per impedire le "migrazioni" con tutte le conseguenze, esistono allora come esistono oggi le ragioni "politiche" per incentivare il fenomeno invece di ostacolarlo. Ho letto un libro da ragazzo, intitolato "Un meridionale a Vigevano". Non c'è niente di nuovo nel 2021 rispetto al 1964, è questa la enormità.

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  7. "Una donna mi ha raccontato di aver dovuto chiedere aiuto ad un amico allevatore per riuscire a mandar via un suo aiutante che stava diventando pericoloso. Temeva per la sua incolumità. Ho pensato molto a questa storia, quando ho sentito della tragica fine di Agitu. Sono state diverse le donne che mi hanno raccontato di quanto sia difficile dover ricorrere ad aiutanti, specie se di altre culture. “Non accettano di prendere ordini da una donna” è una frase che ho sentito ripetere spesso."


    Storie di donne forti

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    1. Coso, in Italia è stato lo stesso fino a poco tempo fa. Il termine "patrimonio" indica "la competenza del padre", cioè tutte le questioni della famiglia verso l'esterno erano di competenza esclusiva degli uomini. Da cui la derivata del "delitto d'onore" che rientrava nel diritto di vita e di morte del "pater familias" e che serviva ancora a regolare i rapporti con l'esterno. Il termine "matrimonio" indica la "competenza della madre" e quindi, oltre il figliare, i lavori domestici. Per esempio credo di avere letto che per gli antichi romani la parola "donna" era collegata all'atto della mungitura, che era di stretta competenza delle donne, forse per qualche tabù legato alla gravidanza e all'allattamento. Fatto sta che da sempre quando si tratta di affari si va a parlare con "l'uomo di casa".

      Come dicevo per le faccende dei rifiuti e della energia, bisogna guardare le cose se vuoi cambiarle in meglio, non raccontarsi le favole.
      Per esempio, se tu sei donna e per forza devi comandare degli uomini che non accettano la tua autorità, ti conviene prendere un uomo che faccia da tramite, un po' come nell'Esercito il sottufficiale (tipo il Sergente) verso i soldati. Gestirne uno è più facile che gestirne dieci o cento. L'alternativa non è sognare che quegli uomini si sveglino una mattina con tutta un'altra idea o, citando Gaia, che vengano "educati" o "rieducati" dalla "società", l'alternativa è non gestire uomini che non accettano la tua autorità.

      Nel caso della "pastora", se economicamente non puoi assumere dei manovali che non siano immigrati, significa che non puoi fare la "pastora", oppure che lo fai sapendo di rischiare la pelle. E' implicito nel concetto del "manovale immigrato", come dicevo e come per inciso valeva anche per la maggior parte degli Italiani, che questi sia un brutto ceffo. Se fosse un ingegnere nucleare non farebbe il manovale di una "pastora".

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    2. Agitu non solo era pastora, un lavoro che anche le femmine hanno fatto dalla notte dei tempi ma anche capitalista/padrona.
      Infattisi scrive padrona da padre e non matrona.
      Allora, qui dobbiamo chiederci che ruolo devono avere uomini e donne e come questo si rapporta col mondo attuale.
      La soluzione degli islamici è quella di cercare di negare in toto la contemporaneità nei ruoli (e di utilizzarla in tutto il resto, non molto diverso dal loro antibiotico sì pillola no, Corano e Sunna sì eppure porno via rete).
      Vivere dissociati produce pessimi risultati.
      Non fa eccezione neppure avvocare ruoli rigidamente biologici per uomini e donne, patrimoni e matrimoni e poi scriverlo in rete in un sistema così artificiale come Internet.
      Come e quanto vogliamo adattarci al divenire?
      Il problema è massimamente evidenziato e presente nelle migrazioni di massa: l'assassino ghanese vuole il consumismo italiano, europeo ma non vuole leggi e usi italiani ed europei.
      Come dicevo i risultati sono pessimi.

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    3. e poi non aveva alcun interesse ad immolarsi per una giusta causa per via che le 72 vergini spettano solo ai maschi

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    4. Coso, mi fai un po' ridere a volte tanto sei abituato a parlare con degli scemi.
      Le donne facevano le "pastore" nel senso che accudivano le bestie MA NON LE POSSEDEVANO, perché tanto loro che le bestie erano "proprietà" dello "uomo di casa", che ne disponeva. La faccenda andava nelle due direzioni, non solo le donne erano soggette alla autorità maschile ma erano anche tesaurizzate come una risorsa. Le bestie si scambiavano con le mogli e le mogli con le bestie, tramite opportuni contratti tra clan familiari. Quando tu avessi voluto comprare una pecora dalla mite pastorella o sposare la mite pastorella, avresti dovuto in entrambi i casi andare a contrattare col padre di lei il "do ut des". Le donne che si trovavano nella condizione di vedova o di non-maritata erano una anomalia che andava corretta velocemente, tanto che nella Bibbia si impone di sposare la vedova di tuo fratello. Quanto scritto sopra è una delle ragioni per cui gli immigrati si trovano a disagio in Europa, dove questa organizzazione sociale, chiamiamola cosi, fondata sul clan familiare, è stata RECENTEMENTE sostituita con lo "individuo X".

      Ah, specifico che la "condizione femminile", dato che era "non-responsabile", da una parte toglieva la libertà ma dall'altra sollevava dalle conseguenze. Le donne di norma non avevano una vita pubblica ne i diritti e doveri collegati, erano vincolate solo ai diritti e doveri interni alla famiglia. Gli uomini, che erano tenuti al contrario ai diritti e doveri "pubblici", morivano molto più facilmente e questo è una cosa conseguente all'evoluzione, dato che gli uomini NON sono tesaurizzati, sono spendibili. Certo, c'era il problema del parto, che causa igiene approssimativa e nessun aiuto chirurgico, falcidiava le donne ma le donne non partivano per la guerra o per andare a cercare fortuna.

      E qui torniamo alla faccenda della "pastora". Nel Mondo di Prima lo "uomo di casa" avrebbe fatto a coltellate col manovale, non lei.

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    5. Fracatz, 'sta menata delle vergini io non le capisco. Osservando certi matrimoni islamici di cinquantenni con delle ottenni o delle novenni, che arrivarono agli onori della cronaca, posso solo osservare che c'e' del marcio.
      Con questo rispondo pure a messer Nessuno che da una parte parla di dispositivi radioattivi o di protocolli e strumenti di rete, dall'altra cita l'organizzazione sociale degli avi.
      Qui e ora abbiamo delle donne che sono proprietarie di greggi e aziende e di un crimine commesso da uno straniero che si è trasferito da luoghi dove ci sono usanze come quelle dei nostri avi alla Valle dei Mòcheni, in Trentino, che usano un furbofono e che ha ammazzato la sua padrona in quanto vuole le prime cose ma non le seconde.
      In un certo senso anche io ho forti riserve alla presenza di donne nella giustizia, specie in magistratura (ho una colonna "uteri togati") e a interpretazioni emozionali, sentimentali della giustizia da parte di alcune donne.

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    6. Coso, il punto è che se una donna fa, che ne so, il controllore sul treno, Gaia si aspetta che la "società" faccia in modo che incorra in alcun inconveniente mentre io mi aspetto che si imbatta in un malintenzionato che gli faccia la festa.

      Dal mio punto di vista il tutto si riduce ad osservare che la "società" di Gaia popola i treni di malintenzionati e poi li popola di donne controllore, come mettere la faina dentro il pollaio.

      Non solo, la "società" è "black lives matters" per cui la signora Boldrini si inginocchia in Parlamento scimmiottando i giocatori di football americano e la "società" è quella del "caso cucchi" per cui bisogna perseguire gli abusi degli "sbirri" mentre i Magistrati sostengono i "diritti", il tutto mentre non ci si preoccupa più di tanto dei criteri di selezione di entrambe le categorie e il risultato è che lo "sbirro" difficilmente darà una manganellata al malintenzionato, magari lo affiancherà.

      La propaganda "liberal" per conto delle Elite Apolidi non a caso ci vende l'immagine della donna spaccamontagne, cosi quando fosse controllore sul treno e incontrasse il malintenzionato, gli spaccherebbe le ossa. Ancora, io invece osservo che le donne rimangono basse e culone e comunque col fisico disegnato per tutte altre funzioni rispetto a combattere contro i malintenzionati, quindi non mi aspetto il trionfo della super-donna, mi aspetto che faccia una brutta fine.

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    7. Osserviamo quindi cosa fa il Corriere, per esempio. Conformemente alla idea di Sara per cui tutti i violentatori sono "di destra" e tutti quelli "di destra" sono violentatori, suonerebbe le trombe dell'Apocalisse se la donna fosse vittima del "razzista", del "fascista", eccetera. Quando invece la donna viene violentata e/o ammazzata dal "profugo", cala il silenzio oppure si fa un racconto generico su quanto fosse bella, brava e intelligente la poverina e la vita quanto è ingiusta, guarda un po', omettendo le circostanze perché irrilevanti. Un "uomo" ha fatto questo e quello. Altrimenti sarebbe stato tizio, nome e cognome, indirizzo e codice fiscale, militante di X, consigliere di Y, collegato a Z, simpatizzante di K, ha commesso un crimine inconcepibile per cui a lui spetta la condanna esemplare e poi bisogna fargli il deserto attorno, bruciando X, Y, Z o K.

      Qui siamo ad un giro ulteriore rispetto al discorso a monte circa il fatto che le violenze avvengono nella sfera familiare o amicale delle vittime, che evidentemente pone il quesito circa le ragioni che mettono le persone nello stesso posto. Tipo le donne che scrivono lettere d'amore ai serial killer in prigione.

      Per concludere, nel caso in oggetto guardiamo solo il triste epilogo ma non vogliamo guardare tutto quello che c'era prima e tutto quello che c'era intorno, tutto un meccanismo costruito apposta perché si arrivi a quell'epilogo.

      Facendo un esempio più convenzionale rispetto alla "pastora", alle ragazze di oggi viene detto che alle scuole medie possono uscire la sera agghindate da film porno, possono incontrare chiunque, possono fare qualsiasi cosa. Sono "libere". Poi tocca distribuire la "pillola del giorno dopo" come la cingomma, senza prescrizioni eccetera, altrimenti "ismofobia". Questo è il minore dei mali, perché quello che può succedere è che la ragazzina nel suo peregrinare trovi uno che la macella oppure che le da fuoco. Torno a dire, nella testa di Gaia non si pone il problema che la "libertà" comporta la necessità di fare delle scelte e pagare il prezzo e che Biancaneve possa incontrare il lupo, lei pensa che "libertà" sia passeggiare e fare l'amore in un parco giochi sorvegliato dalla "società" che magicamente rimuove e risolve ogni possibile inconveniente. Tutto questo, ripeto, mentre ogni istante ci martellano con l'idea di Biancaneve-WonderWoman-CapitanMarvel che sconfigge orde di nazisti, arresta arci-cattivi, pilota astronavi e ogni magia.

      In origine, tu ti mettevi in ghingheri per andare in chiesa e li sbirciare le ragazze che si fingevano modeste sotto il velo, coi loro parenti attorno. I quali parenti, come recita una canzone popolare irlandese, ti guardavano male perché possedevi poco bestiame.

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    8. per non parlare poi dei dritti garantiti dalla mejo carta (non igienica) ar monno. Per fare odienz mo' in TV cominciano a parlà del blocco degli sfratti, facendo intervenì er poro pinzionato che arrotondava cor misero affitto de un appartamentino o er poro genitore che con lo stesso campava 2 figli autistici che nonostante un contratto firmato dalle due parti, registrato all'ufficio delle tasse e garantito dalla mejo carta (non igienica) ar monno se aritrovano senza l'introito dell'affitto, ma con le spese delle tasse IRPEF sull'affitto, perché er ministero delle tasse dice che devi rifarti sur moroso, + la IMU, perché sei uno zozzo padrone che ha voluto investire i suoi risparmi nella sua amata patria, + le spese condominali e quelle del riscaldamento qualora fosse centralizzato.
      E poi vorrebbero fà tornà gli investitori dall'estero garantiti dalla mejore carta ar monno, che forse con un misero e volontario pizzo a don Ciccio se sentirebbero più garantiti e meno derubati

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    9. Proprio.
      Però non serve tirare in ballo il pensionato coi figli autistici.
      Consideriamo tutte le attività che sono chiuse, quindi non fatturano. Non fatturano ne loro ne i fornitori. Queste attività, quando va bene, pagano l'affitto. Quando va male e non pagano non puoi rivalerti su niente perché l'attività fallisce. Lo stesso, per inciso, quando un condomino non paga le spese condominiali e l'appartamento è vicolato ad un mutuo. Intanto la Agenzia delle Entrate fa finta di non capire e ti chiede di pagare le imposte sul "reddito presunto" che deriva dal contratto, che però una delle due parti non rispetta, volente o nolente. Tu dovresti operare lo sfratto e rimettere l'immobile sul mercato, peccato che non sia tanto facile trovare un'altra attività che subentri, visto che in partenza sono tutte chiuse o semi-chiuse.

      Infine, facciamo finta di non vedere la bomba che ticchetta. Le imposte servono a pagare gli stipendiucci agli Statali e le pensioni all'interno dello schema Ponzi dell'INPS. Poi ovviamente la Sanità, eccetera. In teoria se non produci reddito non paghi le imposte sul reddito. Però le imposte le devi pagare, quindi non saranno sul reddito. Cosa rimane? Rimangono i risparmi e la casa. Quindi nel prossimo futuro ci sarà la famosa "patrimoniale" e l'aumento vertiginoso delle tasse sugli immobili. A maggior ragione in funzione delle clausole capestro imposte contestualmente ai prestiti a strozzo che ci stiamo facendo erogare dalla cosiddetta "europa". In tutto questo, milioni di Italiani non solo stanno tranquilli ma si sentono ringalluzziti, come se fosse arrivata finalmente la loro rivalsa. Gli Italiani che sono garantiti o che credono di essere garantiti dal "sociale".

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    10. La gran parte delle persone crede che lo stato non possa fallire alias che il debito possa aumentare senza limiti.
      Hanno già dimenticato Grecia, Argentina, etc. .
      Mi sembra di vivere in un mondo di cretini.
      Mah.

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