venerdì 1 gennaio 2021

Da tirare la cinghia

 

Adoro questi giorni di tempo piovoso. Anzi, più su è nevoso. Dopo anni di orribili inverni siccitosi, dominati dall'anticiclone africano, quest'anno neve a josa e noi... bloccati, non si può andare a ciaspolare. °#§=(/%$xx!
Ieri abbiamo avuto una finestra di tempo sereno e soleggiato e, Rosa Canina, _zzz ed io ce ne siamo saliti sul monte sopra casa. Abbiamo camminato per cinque ore ca. con pause (saluti ad un conoscente vicino allevatore di capre) e altro, un bell'anello passando per campi, poderi isolati, piccole frazioni. Anche per case da tempo abbandonate, in avanzato stato di ammaloramento. Nella seconda metà del XIX secolo, inseguito alla una forte crescita demografica che portò al primo conflitto mondiale, vennero "colonizzati" aree agricole da... miseria. Alcuni toponimi (Ca' Fame, Ca' Sete, Ca' Inferno) non lasciano spazio all'immaginazione. Furono i primi poderi ad essere abbandonati nella fuga verso la città industriale nel dopoguerra: negli interni nei quali i "visitatori" hanno lasciato il passaggio dei loro segni, soliti nomi, cuori trafitti, etc. abbiamo letto date dei primi anni settanta: già cinquant'anni di abbandono ed edifici in rovina (prima cede il tetto poi va alla malora tutto il resto). Osservando i resti di magri prati, le esposizioni, l'assenza di una strada carrabile che li collegasse al resto del mondi, stalle piccole e fienili ancora più  magri, si capiva che erano posti da tirare la cinghia,
La camminata di San Silvestro o Capodanno è ormai una tradizione consolidata (v. 2019, 2016, 2015, 2014, 2013, 2012).

Cena alle 19, alle ventuno e qualcosa eravamo a letto, abbiamo ronfato fino alle sette di stamani. Abbiamo riso un sacco per alcune cose di ieri /stanotte e abbiamo fatto l'amore lussoriosamente. Viviamo un'epoca di incredibile abbondanza.

Oggi giorno di pigrizia, pioggia, pioggia, accanto al fuoco, slurpati gli avanzi di ieri e altroieri.

Buon 2021!

(immagine via appennino4p.it)

4 commenti:

  1. Cenare presto è UN'OTTIMA cosa. Si ha il tempo di digerire bene e ci si gode la serata. La cena alle 19 è una sana abitudine tipica del nord Europa. Deleterio è cenare alle 21 o oltre - oppure caricarsi subito dopo mangiato- usi più tipicamente mediterranei.

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    1. Suppongo che al Sud la tradizione derivi da... questioni termiche: necessario aspettare una certa ora affinché la diminuzione del caldo consenta di cenare.
      Forse sbaglio.

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    2. La gente che cena tardi è quella che durante la giornata non ha lavorato e che non si dovrà alzare prima del sorgere del sole per lavorare. Perché sono le necessità della sopravvivenza a dettare i ritmi per chi non vive di rendita come gli antichi filosofi e i più moderni Baroni. Oltre al fatto ovvio che non c'è tanto da tirarla per le lunghe quando la cena è una fetta di formaggio, olive e un po' di pane. Mio nonno, che nacque e crebbe tra Milano e il Comasco e che faceva il geometro, non il bracciante, era solito cenare con una tazza di latte dentro il quale erano rinvenute le castagne secche. Nota a margine, non vorrei scrivere una idiozia ma anche nelle città, dove probabilmente commercianti ed artigiani non erano condizionati dai ritmi agresti, una volta c'era una specie di coprifuoco, parola che significa appunto l'atto di spegnere i lumi, per cui ad una certa ora si chiudevano le porte della cinta muraria e tutti si ritiravano nelle case.

      La miseria nelle campagne più che dalla topografia mi sembra fosse condizionata dalla amministrazione del territorio da parte delle autorità locali. Per esempio, tornando a mio nonno, non si può dire che Alpi e Prealpi lombarde fossero meno misere di altri luoghi, solo che l'amministrazione in generale faceva degli sforzi per sviluppare per quanto possibile ogni risorsa economica, anche negli angoli più svantaggiati. Ho visitato miniere sui monti che viste con gli occhi di adesso non sembrano avere alcun senso economico, eppure davano da vivere ai villaggi e capitava che la regina d'Austria finanziasse il ripristino della antica mulattiera romana che serviva al transito dei minerali e varie mercanzie. Certo, una terra senz'acqua, inospitale, è un po' una causa persa, perché anche con le migliori intenzioni, difficile portare l'acqua in salita.

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    3. Gli studi sull'arretratezza del Mezzogiorno si sono sprecati.
      Aggiungo anche una dimensione culturale di origine ellenistica ovvero il disprezzo per la tecnica, per la concretezza, per il sapere fare le cose.
      Infine, non escluso, anche questioni climatiche/ambientali che non hanno spinto, come al Nord, le persone di una comunità a collaborare per sopravvivere.
      Il fatto che il civismo cali dalla Norvegia alla Campania e quindi alla Tunisia e poi al Ciad non può non essere osservato.

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