sabato 2 gennaio 2021

Tutto il mio folle amore - 1

Volevo scrivere qualcosa del lavoro di Salvatores che ogni pellicola che vedo di lui mi piace sempre di più, dopo L'educazione siberiana, Come dio comanda, Il ragazzo invisibile.
Riascoltando, ora, Domenico Modugno, Cosa sono le nuvole, sulle parole di Pasolini sulle parole di Shakespeare mi è venuto un groppo in gola, gli occhi umidi e pianto qui.

Che io possa esser dannato
se non ti amo
e se così non fosse
non capirei più niente
tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così

Ah malerba soavemente delicata
di un profumo che dà gli spasimi
ah tu non fossi mai nata
tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così

Il derubato che sorride
ruba qualcosa al ladro
ma il derubato che piange
ruba qualcosa a se stesso
perciò io vi dico
finché sorriderò
tu non sarai perduta

Ma queste son parole
e non ho mai sentito
che un cuore, un cuore affranto
si cura con l'udito
e tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così


12 commenti:

  1. Trilussa - chi era costui?

    Non era Belli, ma lo stesso simpatico. Per chi non lo conoscesse l'articolo di Veneziani fornirà qualche informazione. Adesso Anonimo osserverà: la prova provata - se mai ce ne fosse bisogno - che il sottoscritto fa cattive letture (come dice l'uccellino).

    http://www.marcelloveneziani.com/articoli/trilussa-lumanita-tramite-le-bestie/

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    1. Grazie per la bella segnalazione, Sergio.
      Ho letto l'articolo di Veneziani su Trilussa.

      "Deride l’uguaglianza, e la pretesa del gallo di mettersi alla pari all’aquila; e critica il progresso, dove l’ostrica dice al gambero “Chi nun te dice ch’er Progresso vero sia quella de stà fermi?” Il gambero s’incammina ma “appena ch’ebbe fatto quarche metro/ co’ tutta l’intenzione d’anna avanti,/ capì che camminava a parteddietro”. Una satira la dedica al “Circolo della libertà del Pensiero” dove “la puoi pensare liberamente ma a condizione che t’associ alle idee del Presidente”."

      A volte, anche messer Fracatz ha lo stesso spirito. :)

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  2. Mattarella nel discorso di fine anno: "Vaccinarsi è un dovere morale. Io mi farò vaccinare il più presto possibile."

    Io invece non ci penso nemmeno. E anche altri dissentono, per es. l'autore anonimo di una lettera inviata a Aldo Maria Valli, ex vaticanista, cattolico tradizionalista e antibergogliano. Copio qui l'incipit della lettera:

    Caro presidente Mattarella,
    non ho ascoltato l’integrale Suo discorso di fine d’anno. Ma ho sentito, da alcuni conoscenti e poi da qualche notizia sui media, che tra le altre cose Lei ha detto che “vaccinarsi è un dovere morale” e che Lei adempirà a questo dovere prima possibile. Mi rallegro per la sua sollecitudine e il suo alto senso civico. Sentendo queste parole ho pensato: meno male che una volta tanto, dopo l’asfissiante litania dei diritti senza fine, finalmente si parla di doveri. Un respiro di sollievo!
    Ma il sollievo è durato ben poco. Qualcosa non torna nel Suo appello, a pensarci bene. Chi stabilisce o ha stabilito, come undicesimo comandamento, il “dovere di vaccinarsi”? Ammesso per ipotesi (da dimostrare) che questo dovere nel caso specifico esista, coloro che vi fossero soggetti avrebbero qualcosa da dire anche sui doveri di altri “soggetti” (questa volta nel senso di liberi attori delle loro azioni).
    Forse sarebbe bene ricordare alle case farmaceutiche, che sono state così rapide e solerti a confezionare questi vaccini, che esse hanno il dovere morale e scientifico, di pubblicare integralmente i risultati delle loro sperimentazioni, ciò di cui siamo ancora in attesa; il dovere, anche, di attendere qualche anno, prima di mettere in circolazione prodotti di un genere assolutamente nuovo i cui effetti a lunga scadenza non sono noti. Lo ha detto la FDA (equivalente statunitense della nostra AIFA): ci vorrebbero una ventina di anni per conoscere bene quali e quanti possibili effetti imprevisti a lunga scadenza potrebbero avere alcuni di questi vaccini. Intanto ci si limita a dire che “non si sa se il vaccino abbia effetti indesiderati sulla fertilità”. Secondo Lei, signor Presidente, non ci sarebbe invece il dovere di saperlo e di dirlo per tempo, per il bene di chi si vaccinerà a scatola chiusa?
    Lei stesso, signor Presidente, avrebbe il dovere, se fosse informato, di informare gli italiani che anche autorevoli rappresentati dell’OMS hanno espresso pochi giorni fa la loro incertezza sulla reale efficacia dei vaccini ormai in circolazione, dicendosi dubbiosi sul fatto che gli stesi vaccinati potrebbero essere propagatori dell’epidemia.


    Il resto della lettera per chi volesse:

    https://www.aldomariavalli.it/2021/01/02/lettera-a-mattarella-il-dovere-di-vaccinarsi-e-tutti-gli-altri-doveri-dimenticati/

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    1. I doveri predicati da un cattocomunista io li osservo con doppio sospetto:
      1o - nella narrazione menzognera della "sinistra" i doveri sono stati fatti sparire dal sessantotto e riappiaono solo saltuariamente in una certa direzione
      2o - c'è un transfer salvifico e fideistico nei confronti del vaccino che mi pare piuttosto cretino.
      I disastri grossi hanno sempre molteplici cause e non è ragionevole pensare di risolverli con Non_avrai_altro_rimedio_che_l'unico_vaccin_tuo_dio!

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  3. di un profumo che dà gli spasimi

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  4. Cortesemente, qualcuno può spiegarmi qual è il NESSO tra il contenuto del post dell'autore Unuomoincammino e le perplessità sul vaccino?
    Nel senso: è come se io scrivessi di una gita in bici e tra i commenti qualcuno solleva preoccupazione in merito al calo dell' indice azionario italiano -

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    1. Ovviamente ciai ragione. È così, che io comunico quello che mi colpisce o mi sembra interessante o persino importante "dove mi capita", per esempio in questo blog, speculando sulla bontà del moderatore che infatti ultimamente mi ha sopportato, pur andando io sempre fuori tema.

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    2. L'uccellino ti ha sempre detto che commenti a capocchia oltre a fare pessime letture ma pensa anche che ci sono cose peggiori. Non bisogna esagerare, ne con il caos ne con l'ordine.

      La faccenda del vaccino è insieme palese e di una gravità cosi enorme che è difficile da considerare. Le procedure mediche hanno un certo livello di rischio, basta leggere il foglietto allegato ad una confezione di aspirina. In questo caso sono procedure sperimentali, distribuite scavalcando le cautele convenzionali e vengono di fatto sperimentate sulla gente a cui sono somministrate. Quindi il livello di rischio è molto alto, sopratutto a medio e lungo termine. Leggevo che i vaccini non saranno somministrati ai minori di 16 anni, io alzerei il limite almeno a 20. La cosa tragica è che oltre i possibili effetti collaterali dei vaccini, non esiste nemmeno la sicurezza che funzionino nel conferire l'immunità verso il virus cinese.

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    3. Gentile Sergio, qui non c'è moderazione che non in casi estremi, visto che considero la censura un male estremo.
      Purtroppo sapendo poco sul vaccino e, in genere, sul virus corona, io non ne scrivo. Quindi, in effetti, non ci sono pagine in tema.

      Alcune considerazioni come quelle riportate qui sopra da messer Nessuno sono più che ragionevoli.

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  5. Di Modugno c'è una canzone che non riesco ad ascoltare, quello sulla tonnara, perchè è così straziante che mi son sentita male la prima volta che l'ho sentita. Invece di lui conosco bene "vecchio frack", il cui testo avevo copiato nel mio diario a scuola, con tanto stupore di tutte le mie compagne, che non sapevano nemmeno chi fosse. Ma si sa, la musica di qualità i giovani proprio non la conoscono del tutto. I giovani hanno una totale ignoranza della musica italiana d'autore.

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    1. Benvenuta, Amleta.
      Ci sono certi brani che ascoltati in certe condizioni commuovono o, come scrivete voi, straziano.
      Io penso che sia anche una questione di età, bisogna aver vissuto un po' per avere le emozioni della vita nel proprio sacco e, all'occorrenza, ritirarle fuori.
      I ragazzi hanno musica più spensierata o energ(etic)a e trovo che sia anche ragionevole.
      Voi che età avete?

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