venerdì 26 maggio 2023

Non capisco

  • Donna: femmina adulta di Homo Sapiens.
Ero venuto a sapere di un transessuale che aveva dato in escandescenze, sia prima che dopo, e del fatto che degli agenti erano intervenuti. Con maniere proprie.
Del resto il soggetto è un maschio adulto con la forza di un uomo.
Poi ho intravisto i titoli sul tabloid (Arcobaleno Atlantico della Sera) su donna picchiata. Stessa roba da parte di vari cretini semicolti della stupidenzia progressista, pappagalli abbondanti che emettono le ideologie premasticate coi quali sono stati imbeccati. Io che non ho la testa farcita di ideologie astruse, adulteranti, all'inizio, semplicemente, pensai che si trattasse di fatti diversi.
Non capisco che male ci sia nel chiamare transessuale un transessuale. In uno stato liberale e libertario ci sono anche queste persone, colle loro attitudini, caratteristiche, problemi  etc. . Ci sono le donne, gli uomini, lesbiche, eunuchi, bisessuali, asessuali, etc. . Cosa facciano a letto, coi loro sentimenti, non deve avere alcuna rilevanza politica.
Invece c'è questo martellamento, ideologico, mirato, continuato, dispotico nel voler ugualizzare le diversità. Peraltro eseguito in modo spiccatamente misogino dagli utili idioti che blaterano da mane a sera di fascismi fasciopatriarcali. Ancora una volta abbiamo poracci agitati dai demoni che dichiarano di combattere.
Sempre intersezionalismi, dai bigottoni statunitensi, cacca importata come oro colato dai nostri xenofili razzisti anti.

17 commenti:

  1. il fatto è che non tutti al mattino si alzano per andare a quatambiarsi la sopravvivenza e così sviluppano temi e si acculturano generando esseri umani con specifiche ben catalogate.
    Per NOI mortidifame lavoratori si trattava solo di FROCI, cioè esseri diversi da maschi e femmine ed il discorso finiva lì

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    1. > a quatambiarsi la sopravvivenza
      Diciamo una riformulazione impertinente dello "Ozio padre dei vizi!".

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  3. Solo apparentemente fuori tema...
    Nel corso di una lezione, un paio di settimane fa, si parlava delle cosiddette coon songs, genere canzonettaro diffusosi a cavallo tra '800 e '900. Visto il contenuto del testo delle canzonette attribuibili a quel genere, con molta naturalezza ho usato una delle parole apparentemente proibite dai moderni inquisitori: negro. Volti scandalizzati, risolini, ammiccamenti si sono immediatamente diffusi tra i ragazzini presenti, come una fiammata nella paglia... morale, ho dovuto interrompere la lezione di musica e dedicare un bel 10 minuti a una "parentesi" etimologica allo scopo di smantellare l'inconsistente pregiudizio linguistico fin troppo evidentemente instillato da qualche insegnante zelante che mi aveva preceduto. I ragazzini erano visibilmente sconcertati, e questo è un buon segno.

    Nota: Treccani inserisce nella sua definizione una precisazione, probabilmente recente, che mi ha permesso di osservare il grado di colonizzazione culturale al quale siamo assoggettati, abbinando impropriamente al nostro lemma di derivazione latina, dal significato neutramente descrittivo, quello "predigerito" negli USA (nigger) che manifesta intenti dispregiativi del tutto estranei alla nostra cultura. Certi puntini sulle 'I' non sono dettagli.
    Ecco a quali righe di Treccani mi riferisco: "Nell’uso attuale, negro (corrisp. all’angloamer. nigger) è avvertito o usato con valore spreg., sicché in ogni accezione riferibile alle popolazioni di colore e alle loro culture gli si preferisce (analogam. a quanto avvenuto in Paesi in cui la questione razziale era particolarmente viva) l’agg. e sost. nero (corrispondente all’ingl. black e al fr. noir)."

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    1. La frase chiave, nell'ambigua (e quindi fuorviante) precisazione di Treccani è quel "analogam. a quanto avvenuto in Paesi in cui la questione razziale era particolarmente viva" tra parentesi.

      Nota II: le coon songs sono state un genere tipicamente statunitense. E anche questo non è un dettaglio irrilevante.

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    2. Questa specifica della Treccani somiglia a una excusatio non petita, accusatio manifesta.

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    3. Vabbè ... ultimo commento di Marco Poli non loggato.

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    4. La dimensione linguistica, glottologica e' fondamentale per ogni essere umano. Tant'e' che essa è riconosciuta come tale pure a livello di protomiti, religioso (l'impronunciabilita' del nome di Dio, oppure il noto "In principio era il Verbo!", etc. .
      La colonizzazione linguistica è una delle forme di asservimento.
      In questo caso il razzismo esistente negli SUA per questioni storiche è stato esportato nelle colonie europee a intere nazioni nelle quali negro e' ed era un termine neutro.
      Diciamo che per lo stuolo di rozzi energumeni razzisti e di talebani del politicamente corretto anti queste osservazioni sono strame.

      Grazie per i commenti di pregio!

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  4. Semplice : questo in cui sopravviviamo e resistiamo NON E' uno stato liberale e libertario.

    ===

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    1. Diciamo che molote persone adorano essere succubi di questo o quel fondamentalismo: in un certo senso lo riverniciano (di moda, ultimamente, dopo il rosso, c'e' l'arcobaleno) e poi continuano come ogni fondamentalista troppo carico di problemi che si applica per voler "miglioare e salvare" gli altri, specie quando questi non hanno alcun interesse in tale direzione.
      La liberta' non esiste senza respons-abilita' e responsabilita': quindi - corretto! - non possiamo essere in uno stato liberale e libertario.

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  5. Ognuno è libero di vivere la propria sessualità come vuole. Quello che non sopporto è l'ostentazione . In questa società essere sposati avere dei figli, dei nipoti e lavorare spesso equivale a non essere più normali. Comunque preferisco la mia diversità alla loro nuova normalità:

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    1. Genitle MaratonetaGiò, e' tutto voluto e atto a frantumare la societa' e le varie pietre sulle quali è fondata.
      Una di queste è la identità delle persone che si basa, ricorsivamente, anche sul proprio benessere mente-corpo e in questo equilibrio e vivacità, salute della propria identità sessuale.
      Non mi importerebbe nulla se fosse solo una moda quella esporre come valori ciò che, molto spesso, sono delle disfuzioni e disequilibri: il fatto è questo, oltre che essere insando da tutti i punti di vista, vuole essere imposto.
      Nulla di stupirsi, i fondamentalisti sono fatti così.
      Ridacchiano, come ogni sciocco, delle cazzate e loro sfighe che vogliono imporre ai sani.

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  6. La tesi è che non importa con che corpo nasci, siccome il genere è stabilito socialmente (?), hai diritto a decidere di che genere sei. Quindi se vuoi essere chiamato donna anche se hai il pistolino gli altri devono rispettare la tua decisione. Un po' come cambiare nome all'anagrafe.

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    1. Esistono innumerevoli studi che dimostrano le vacuita' sulla fluidita' sessuale e la roba ideologica (il ciarpame gender) che da essa viene fatta derivare e applicata sui miscredenti.
      Una celebre ricerca (dell'acqua calda) ando' a verificare i tassi di promiscuita' nelle comunita' dei froci e delle lesbiche, con la prima che 1E+3 volte maggiore delle seconde (i froci sono maschi, promiscui, le lesbiche sono femmine, poco promiscue).
      Ecco, io domani dichiarero' che sono cardiochirurgo e determinero' come si opera e la organizzazione delle sale operatorie.

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  7. Fermo restando l'episodio di violenza da condannare, si agisce in un altro modo, ci volevano forse altre figure professionali, comunque anche a me ha dato molto fastidio che si sia usato il termine donna.
    Mi chiedo se tanti titolisti vorrebbero che nella doccia della palestra dove vanno le loro figlioletto entrassero "donne" così.

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    1. Non c'e' nulla da condannare visto che il tizio in questione aveva avuto atteggiamenti violenti prima, durante e dopo la interazione con le forze dell'ordine.
      Se la signora Sara è così ferrata e abile in materia, partecipi gia' da oggi alle pattuglie in uscita e ci faccia vedere come si gestiscono questi simpatici e vivaci individui.
      :)
      Ma perche' bisogna indicare come donna un transessuale? Se uno volesse - come sempre succede - la censura di parte della realta' - usa il termin di persona e finisce lì.
      Invece la finestra di Overton in funzione, da applicare alle menti, prevede che il cososessuale sia etichettato come donna.
      Si tratta delle ugualizzazioni che piacciono tanto a sinistra.
      Non tutte.
      Provate pure a ugualizzare uno di questi trans (ad esempio indicandolo come "uomo - semplicemente maschio adulto eterosessuale) e osservare le reazioni da vipere pestate.

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  8. Anch'io mi ero "scontrato" con l'uso di "negro/nero" in Calco PC... ;-)

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.