giovedì 2 aprile 2009

Tutta mia la città

velocipede


Sono uscito dal lavoro, ieri, via in bici per la città. Che bello stato d'animo. Tuttaaa mia la cittaaaaaà.
_zzz si è stupito. Anche nella fine delle storie, mi scriveva, mantengo le mie caratteristiche di estremizzazione, dalla malinconia e dolore alla letizia in pochi giorni. Era perplesso.
Sì, ci sono anche i momenti di dolore e malinconia. Dipende dove volgi la mente. Basta rivolgerla al passato e...smetti di dormire. Mancava ancora qualche minuto alle sei, stamane.
Probabilmente verrà un tempo in cui ci sarà sesso basso, avventure, divertimento, passione. Il cuore? Chissà. Uno c'era ed era gande ma è deperito per mancata alimentazione del resto.
Mia madre mi ha raccontato dell'ennesimo periodo turbolento con pa'. Mi ha chiesto di UnaDonna: nessun contatto. Le ho detto che la storia si era consumata, nell'ultimo anno. Ci vedevamo sempre di meno, il poco tempo insieme sbocconcellato bisettimana dopo bisettimana, il desiderio di passare anche il tempo dei nostri fine settimana con famiglia e figlio, un lento estinguersi. Le avevo detto che tutto si può fare, ma che ci deve essere anche un qualche minimo recuperio, al quale mi disse no.
Francamente, a quarantanni, non mi va di essere non libero e sempre solo. E' un po' presto per questa sorta di vita da seniores d'argento.
Ora è tempo per tornare a vivere, apprezzare l'essere come un cedro alto che svetta nel cielo e solo, pedalare in città, canticchiando. Fine settimana promettente, è primavera. In cammino verso l'oltre, terre così vicine ed inesplorate. Non scrivevo così?

6 commenti:

  1. Fa parte del giudizio morale comune ritenere che dopo un grande amore ci debba essere una pausa proporzionata all'importanza/intensità della storia finita. Forse perché è metodo/metro pubblico per misurare quanto è stata importante o ci ha segnati.



    A volte tuttavia una storia muore finché è ancora viva e alla fine si tirano soltanto le somme di un discorso già avviato più o meno consapevolmente.

    Senza contare che poi uno le ferite/il lutto può anche portarseli dietro lo stesso senza necessariamente sbandierarle ai 4 venti o pubblicarli sulla Gazzetta Ufficiale... e magari essere condizionanti per la storia successiva.





    Non so, è una cosa molto personale. Ognuno e ogni volta reaagisce in modo diverso.

    Certo, spesso il sospetto si insinua... ovvero la morale corrente recita, in soldoni: se tu soffri poco o porti il lutto per poco tempo significa



    a- che sei superficiale

    b- che non hai riflettutto abbastanza sulla vicenda e salti di palo in frasca con inconscienza/poco rispetto

    c- forse il sentimento/la persona non erano così importanti per te.

    d- povero, scappa da se stesso...



    Scegli pure la modalità con cui potresti essere giudicato. A volte potrebbero essere tutte e 4 le possibilità messe insieme, se sei fortunato e la tua credibilità è già abbastanza compromessa.

    :)

    acqua







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  2. Acqua, in realtà, ritengo che la fine di quella storia sia iniziata il 4 dicembre o prima. C'è stato tutto il tempo e tre iterazioni per elaborare il lutto.

    A _zzz ho risposto che è una questione di volgi la mente, se su desideri (avanti) o indietro, per malinconie, rimpianti etc.

    Un buon approccio alla vita si pratica giorno dopo giorno.



    In quanto al giudizio spannometrico sul soffrire poco... mah, mi sembra una delle molte apologie di dolore, rapporto-simbiotico-codipendente e la solita robaccia così diffusa.

    Io non sono giudicato un bel tubo da nessuno, eccheccazz!

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  3. interessante vedere come un uomo risale la china dopo la fine di una storia

    personalmente sarei il tipo da torte casalinghe a tutto spiano, da regalare a destra e a manca

    tipo da sbronza semisolitaria con amica separata al seguito

    tipo da weekend al seguito di qualche mostra o fiera gastronomica

    somatizzo nel bere e mangiare, io di meno, chi mi sta vicino deve mangiare anche per me

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  4. va che questa volta son d'accordo con te, that's incredible.....

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  5. x princesshall:

    Ho molti interessi, alcuni amici importanti, molteplici attività appassionanti e piacevoli.

    A volte percepisco qualche risentimento... ma è più amor proprio, un po' di incredulità scocciata che A-Woman non apprezzato poco tutto questo.

    Risalire la china... per un alpinista è... congenito!



    x Francesco071966:

    A volte capita, eh!?

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.