Ripreso dopo 14 giorni secchi un po' di tango, lezione ieri. Che fatica e pure rigidità e mancanza di scioltezza, troppo vischiosità. Una cosa che detesto dell'influenza è la condizione di più o meno marcata debilitazione che lascia. Odio i sudorini che seguono tutto ciò che sia impegno fisico anche limitato.
Andremo in montagna, domattina. In quattro o cinque, compreso _zzz e A-Woman. Si è anche aggregato uno in treno che mi aveva sentito organizzare la ciaspolata al telefono.
Ho bisogno di camminare, di respirare a fondo, devo faticare e anche imprecare per la fatica ziocane che è divinatoria, di sole luce e Natura; le condizioni sono favorevoli ad una fantasmagoria bianca domani.
Partenza alle sette da casa.
Significa niente milonga stasera.
Ma meglio così. La montagna mi ricarica e mi rigenera, sabato sera forse, certamente domenica alla
"tarde" del TPO.
E' come la frugalità abbondante di Latouche. Togliere, rinunciare prima per godere maggiormente, massimamente poi.
AW ?????????????
RispondiEliminaBuona montagna.
RispondiEliminaE quel tizio in treno senza conoscervi si aggrega? :D
x Francesco:
RispondiEliminaSì, eraamo in cinque e c'era pure A-Woman.
x LaDama Bianca:
Ci sono varie iniziative da queste parti e non solo di escursioni di gruppo organizzate in montagna che a me garbano poco prima di tutto per il numero che a me_mi piace non sia superiore a sette od otto e poi me_mi piace godermi l'organizzazione e pure fare un minimo di guida/capo.
Allora organizzo io. Talvolta succede che ne parlo in treno. E _rio, che aveva ascoltato di sottecchi (dovrei scrivere di sottorecchi ;) in maniera del tutto garbata aveva chiesto qualche iformazione.
Visto che eravamo a 6 fino a quel momento e quindi c'era ancora un po' di "spazio numerico" e visto che uno in più o in meno non conportava alcuna modifica logistica, certo che l'ho invitato alla ciaspolata.
Devo dire che tra le più grandi e care amicizie della mia vita (e pure un grande amore, A-Woman) le ho conosciute proprio in montagna, nella fatica, impegno, avventura, difficoltà.
Del resto è abbastanza noto che contesti avventurosi, che impngono delle sfide, sia pur a livello del tutto iniziale come è l'alpinismo che pratico, stimolano la socialità e la formazione di relazioni.
Ieri sera poi _rio si è unito alla ghenga che avevo invitato a casa mia, fuoco, polenta, rostinciano, crauti, buon vino e la giornata si è conclusa così.
Tra le altre cose si è rivelata una persona fine, garbata, riservata, con un ottima attitudine alpinistica (sforzo, impegno, fare gruppo, mantenere un livello fisico adeguato a tutto il gruppo, preparazione tecnica e fisica), persona colta e alla fine anche molto gradevole nel convivio.
Un'altra bella sorpresa della "selezione sociale per ascensioni" di medio livello.
:)
Scritto veloce con un sacco di refusi. Scusate.
RispondiEliminaqueste sono cose che non capisco, lo sai
RispondiEliminaTi ho risposto nella pagina successiva.
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