Poi il fiatone mentre pedalavo velocemente. La voglia di tornare agli abbracci in quasi tre settimane di sospensione era diventata bramosia. Ma la condizione fisica è ancora opaca e ogni secondo era così lungo, volevo solo essere seduto e togliermi i calzettoni, mettere le calze fini in filo di scozia nero, le scarpette e via. Solo quello.
Mi accorgevo alla fine di ogni vals, alla fine di ogni tango, nella fatica della milonga. Mi fermavo e respiravo con affanno. Di fatto sono finito ad affogarmi in quegli abbracci quasi in apnea, già che l'aria si taglia con la motosega, normalmente e poi alla fine due che ho detestato che per il freddo hanno fumato dentro invece di uscire, che questa volta non avevo energia/voglia per andarli a cazziare come faccio quasi sempre, bastano due stronzi per impestare l'aria di cento.
Vuoi solo tornare ad abbracciarti, a diventare un animale a due cuori, quattro zampe, sarebbe bello che non ci fossero le due teste, ma non sempre accade. Prenderle tra le tue braccia e portarle, lasciare che chiudano gli occhi e si abbandonino, proposta e ascolto.
Ma dopo molti giorni sei rigido e non vengono quei passi nuovi ancora alieni.
Ma dopo molti giorni sei rigido e non vengono quei passi nuovi ancora alieni.
Ma senza aria come si fa? Chiudi gli occhi e respira, è tutto da disegnare.
Ancora ansimavo nel pedalare veloce, nel buio, qualche faro che sfrecciava a lato, qualche minuto prima dell'ultimo treno.
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