(Le ore oscure)
E' da sabato pomeriggio che sono catorcio per l'influenza.
Avrei dovuto passare parte del fine settimana con mio figlio, poi andare alla milonga della "tarde" al TPO. UnRagazzo ha avuto fino oltre 40 gradi ed è rimasto a casa della madre. So che è molto aggressiva con i piccoli che hanno un sistema immunitario che probabilmente non ha memoria di quel ceppo virale. Le notti dei periodi di malattia influenzale sono sempre state complicate per me. Di giorno ti capita di dormicchiare, arrivi alla notte che sei poco stanco, non hai sonno. La febbre, il malessere, ti giririgiri nel letto, in piedi non va, seduto non va, steso non va. Uff.
Mi sono svegliato prima delle cinque, c'era tutto bianco fuori. Il carico della neve probabilmente sta facendo cadere alcuni alberi sulle linee elettriche. Così questa notte ci sono stati alcuni periodi anche lunghi di interruzione dell'energia elettrica. Mi sono persino alzato, nel buio pesto, per giungere nel buio pesto fino alla finestra e osservare l'oscurità completa fuori. La adoro!
Adoro il buio e l'atmosfera magica e fatata dell'oscurità non violata dalla luce merdogiallognola dei lampioni, la bellezza nerea e superlativa del buio.
Il tempo lento. Le ore rubate. Il buio pesto dove tutto puo essere visto ma ancora non lo è. La mia mamma, quando ancora ero un bimba gaudente , preparava con tutto l'amore che poteva cremecaramel e spremuta d'arancia. Nulla poteva contro gli accidenti però che bella sensazione di pieno.
RispondiEliminaBaci e auguri di pronta guarigione.
FG
Ieri il contadino del gas mi ha portato una gallina da brodo che gli avevo chiesto da tempo e l'ho schiaffata con altri eccellenti pezzi di bovino (che gli avevo già comprato) per una pentola di brodo come si deve.
RispondiEliminaOh.
:)
Cremecaramel e spremuta d'arancia per il momento non ci sono.
il brodo fa miracoli.
RispondiEliminaFG
Comunque mi sono già rotto gli zebedei di questa influ. Mi toglie, brutta cattiva, dal mio amore argentino. >:/
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