sabato 26 marzo 2016

Diecimila passi - 2

(Diecimila passi)

A mezzodì ho incontrato un birbone compagno di superiori, in questa città lombarda. Vedo un po' di capelli bianchi sul suo capo. Come qualche ruga sulle mie coetanee, le prime due macchie scure sul dorso della mia mano sinistra. Anche su quelle di quelle di _dralia. Una delle prime cose che abbiamo fatto, ieri, è stata di infilarci in San Mercuriale. Varchi una soglia e fai un passo nel silenzio, indietro di secoli.
C'erano drappi viola sull'arte a coprirla in lutto per la morte del Cristo. Adoro lo stacco brutale, quello immediato rispetto alla frenesia esterna, quello ascetico, introspettivo rispetto all'ecclesia e alle sue noiose, insulse e proceduralizzate funzioni domenicali. Il silenzio è
Barbara Manfredi giovane donna  terminò al ventiduesimo anno il proprio camminare. Ed è ancora lì, riposa nel marmo gelido, nel silenzio col casino là fuori.
Ora vedo la vecchiaia sui volti, nella membra dei veci che stanno, come noi tutti, andando incontro alla sorella oscura. Essi sono già vicini a lei e percepiscono molto più il suo alito diaccio sulla nuca.
Dopo la lezione di milonga ieri sera, erano passate le ventitre, mi sono commosso ascoltando alcune arie cantate da Maria Callas, quindi il narrare il suo essere ascesa all'olimpo della deità artistica, la gloria, fama e poi il dolore della discesa, veloce, un dirupo lungo il discendere fama, voce, ammiratori e arte svanire.
Nell'arte troviamo una fuga dalla morte, parlavo di sprazzi di tango ma sono anche sprazzi di immortalità. Per questo quando sei sul versante in salita sei al più un bravo ballerino. Solo passata la cima nei tuoi abbracci c'è Tanathos oltre che Eros, il dolore e la gioia per il mistero della vita morte in cui inizi piano ad immergerti. Prima eravamo lontani dalla riva.
Diecimila passi sono andati. Per sempre.

11 commenti:

  1. Buona pasqua uomo, questo post mi è piaciuto

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  2. Oltre la vita e la morte...un interrogativo che di tanto in tanto tutti dovremmo riflettere; forse per non abituarsi troppo al reale. Tu, nel post, ti riveli amante dell' arte nello specifico: sacra o sbaglio?

    Ecco la risposta la dai tu stesso

    "...Solo passata la cima nei tuoi abbracci c'è Tanathos oltre che Eros, il dolore e la gioia per il mistero della vita morte in cui inizi piano ad immergerti. Prima eravamo lontani dalla riva ".

    Concordo con l'osservazione di Francesco Buona festività Cristiana.

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    1. Arte... sì mi piace. Ho un bel po' di volumi della Guida Rossa d'Italia del Touring Club, a mio avviso la Treccani dell'arte rurale e urbana.
      Mi ero portato il volume dell'Emilia Romagna ma in treno, dopo il lavoro, h 14:35 mi.sono addormentato come un sasso.
      Avevo avuto il tempo do capire che San Mercuriale è interessante un'emergenza e in esso il monumento funebre a Barbara Manfredi.
      La nostra bella Italia è uno scrigno stracolmo di bellezza.
      buone feste di primavera, Daoistaccio :)

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  3. Ottimo post pasquale.

    C'erano drappi viola sull'arte a coprirla in lutto per la morte del Cristo. Adoro lo stacco brutale, quello immediato rispetto alla frenesia esterna, quello ascetico, introspettivo rispetto all'ecclesia e alle sue noiose, insulse e proceduralizzate funzioni domenicali.

    Ricalca le mia sensazioni, quando, da non-cristiano - ? - visito le chiese della città storica.

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    1. Hai ben scritto UnUomo. A volte mi capita di pensare alla morte. E non mi turba.

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    2. x Marco Poli:
      È difficile dirsi non cristiani perché la ns. cultura lo è da quasi duemila anni.
      La festività ebraica del Passoch e quindi cristiana di Pasqua ricopre, come Natale, feste pagane precedenti, in questo caso equinoziali.

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    3. x John Barish:
      A me non piace l'invecchiare per la perdita di funzioni, capacità, potenziali, prospettive. Ma lo osservo, attentamente. La mente deve riconoscere il.cambiamento.
      Buone feste, John.

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    4. Infatti, mentre stavo digitando ''non-cristiano'' ho deciso di aggiungere il punto interrogativo : nessuno di noi nati a 0039 può dirsi assolutamente ''non-cristiano'', per formattazione educativa, cultura ( e condizionamento ) ambientale, altro.

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  4. C'è anche chi invece di "iniziare piano ad immergercisi", nella morte, "ci si tuffa vestito". Come quel mio amico di gioventù ormai cinquantenne che la settimana scorsa ha pensato bene di appendersi per il collo. Sono gesti che portano a interrogarsi e, a meno di peccare di smisurata presunzione, ci si scopre più ignoranti di quanto piacerebbe ammettere.

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    1. Il mistero, MKS .
      Passata da qualche tempo la vetta meritiamo, durante la discesa, su di esso. Il brano di Ivano Fossati lo è in musica - grazie per il pensiero.
      Noi tutti non possiamo che essere completamente ignoranti su vita e morte, sulla metà oscura di questa inscindibile realtà duale.
      Non possiamo ignorare neppure il mal di vivere di alcuni e la loro decisione - liberatoria ? - di tuffarsi nella morte.

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