lunedì 6 marzo 2017

La rivalsa

  • Conta per perduto un giorno senza danza.
    Friedrich Nietzsche

Così il tango, una cosa vecchia, di musica che sembra di due secoli fa, sfida la tecnologia, il virtuale, i social (questo termine scemo è orribile)...
Non avrebbe alcun senso mettere un like tanghero, cliccando sull'icona dell'abbraccio, supposto che essa possa esistere.
No. Devi muoverti, andare, incontrare, abbracciare, ascoltare, proporre, stringere quella mano, guardare quegli occhi. Gli insiemi organizzati di pixel vengono cacciati al loro ruolo di simulazione di immagini.
Su quella musica vecchia, persone tornano al piacere, alla gioia reali, ai sensi, al dare forma danzante al desiderio, all'attrazione e poi scioglierla, dopo manciate di amori tre minuti.
Il tango, irruente, fisico è una valanga di realtà antimodernista che travolge la finzione virtuale, un abbraccio che annulla la tecnocrazia.


31 commenti:

  1. Anche io ritengo che parlare di modernismo sia improprio.
    Se per modernità pensiamo all'avvento della rivoluzione industriale, il tango, come fenomeno originatosi nella seconda metà del XIX secolo, è moderno.
    Beh, diciamo che è l'ultima musica (quasi) classica che si è ballata.
    Cosa usare? pre-post modernista? preliquido?
    Non è una danza medievale, non è una danza neolitica, ma è altrettanto certo che il tango non abbia granché in comune con la stragrande maggioranza della musica contemporanea (ora non ho tempo per fare qualche simpatico esempio a brani del voitubo citandoli).

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    1. Beh... Gershwin è considerato parte della musica classica. Il tango anche no, al limite popolare.

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    2. Ora, io non ho le competenze per sostenere una discussione musicologica.
      Da quanto ho studiato su libri, in rete, a lezione, so che sebbene le origini siano popolari, con il successo che ebbe, specie dal 1920 in poi, i brani diventarono via via più complessi, con una tessitura articolata e con essi le relative orchestre che... necessitarono di veri e proprio direttori di orchestra.

      Non solo influenze della musica classica ma anche dal jazz. Uno dei pezzi che mi piace di più fu orchestrato da Lucio Demare, che a Buenos Aires faceva jazz con la sua orchestra. Un giorno, in un club portegno, ad un concerto jazz (il suo) si affiancava o seguì o precedette una serata di tango. Demare incontrò un direttore di orchestra di tango (ora non ricordo) e venne fulminato dal tango.

      In ogni caso, Alahambra avevo specificato il "(quasi").
      So che Piazzolla decise di rompere con il tango danza, proprio per entrare nella musica classica del quale viene considerato parte. Con notevoli e accese polemiche.

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    3. A me mi piace molto.
      Conoscendo un po' di danza però riesco anche a capire come esso si distingua da altro.
      Non devo vendere nulla a nessuno: può essere che 'sta passione possa infastidire e, se così fosse, mi dispiace per voi.
      Anzi, come direbbe MSK in termini di luoghi del vivere, prego, andate pure a ballare altro che è meglio! >:)

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    4. Punteggiatura a culo... Già, il risultato di una pagina scritta a pizzichi e bocconi, tra furbofono e piccio, in sei puntate, casa, sottopassi della stazione e pausa pranzo.

      Ti devo tirare le orecchie perché il galateo, in rete, prevede che si eviti di marcare gli errori grammaticali, ortografici, specie quando le osservazioni sono mischiate a quelle sul merito.
      Fare lo screanzato ganassa in casa d'altri non è bene.
      Misura, Lorenzo, misura! Quella che ti è cara.

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    5. La dimensione fisica, reale, del tango, è ovvia.
      Del tutto antitetici a quella virtuale e contraria a essa.
      Questa ovvietà potrebbe sfuggire ai profani che poi scrivono puttanate.

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    6. spizzichi e bocconi
      Il furbofono...
      Leggo altri refusi anche in altre risposte.
      Scusate.

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    7. Devo essere conciso visto il tempo che non ho.
      Tendenza a ridurre la realtà a pixel su un visore, faccine, l"aic", siamo amici perché il tuo indice e il mio pollice hanno toccato quei millimetri quadrati su un furbofono.
      Il mondo milonghero annulla? riduce del 90%? questa finzione eobbliga/riporta le persone a frequentarsi fisicamente.
      Una qualche analogia è quella degli sport di squadra: grazie a Dio DEVI ancora farli fisicamente.
      Mentre per il calcio esiste il fantacalcio o FIFA 2000 per il tango no.Dormire sul divano o zappare l'orto non hanno una dimensione collettiva, paragoni coi "social" in rete non pertinenti.

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  2. La corsa è più antica, tie'!😊

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    1. Il tango utilizza la tecnologia per gli spostamenti, per i contatti, l'organizzazione degli eventi.
      Come gli eventi "corsisti".
      Quando lo potevo fare, io corredo senza cuffie, senza eventi, uscendo di casa e poi tornandoci Ora si corre a NYC con un computer da polso, etc .
      Come cercare un evento su faitango.it oppure prenotare albergo e un corso via rete.
      Un po' di tecnologia è uno strumento utilizzato per vivere la realtà fisica. Correndo o danzando abbracciati.
      Non noto così grandi differenze.

      Probabilmente il raccoglitore cacciatore prima è corso per acchiappare quella cosa buona da daffare, poi, dopo, accanto al fuoco, contento, ha fatto una danza contento e pure per propiziarsi gli dei per la prossima volta.
      Può essere che la corsa abbia un paio di ore di età in più. ;)

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    2. Lorenzo: "si può correre nudi".

      A parte il fatto che hai ragione, si può, hai mai provato a farlo davvero? Io sì, e ti garantisco che è parecchio disagevole, non tanto per i piedi quanto per gli "sbatacchiamenti" in altre parti anatomiche.

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    3. Anche la danza è istintiva: osservare i bambini piccoli quando c'è un suono ritmato o una danza (musica).
      Certo: correre = sopravvivenza
      danzare = post sopravvivenza.

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    4. In questo angolo della discussione si parla di quanto sia più primitivo tra danza e corsa.
      Non puoi fare come ti pare neppure nella corsa.
      Devi mettere un piede avanti all'altro, non puoi correre calciando la gamba destra verso l'esterno e inginocchiato sulla gamba sinistra.
      Quando ci sono altre persone ci sono ovviamente delle modalità, dei codici per poter condividere degli spazi fisici più o meno ristretti. Il tango non è escluso.

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    5. Lorenzo

      Il tango si è originato nelle città sul Rio de la Plata, principalmente Montevideo e Buenos Aires ma non solo, diciamo a partire dal 1875/1880.

      Quindi il tango è recente, molto più recente della corsa. Certo.
      In questa (sotto)discussione, a partire da da questo mio primo intervento, mi sono riferito alla danza, non al tango.

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    6. Sempre in questa sottodiscussione sottolineo che il tango è ora "tecnologizzato" allo stesso livello della corsa. In linea di principio il tango richiede qualche strumento tradizionale (violino, clarinetto, chitarra, contrabbasso, flauto traverso, il piano che è più tecnologico e anche il bandoneon che è un po' più tecnologico, anche se il bandoneon è arrivato leggermente dopo), ovvero nulla di elettrico né di elettronico. Poi richiede una pista con pavimento liscio, orizzontale e regolare, abiti civili, un paio di scarpe.
      Quindi si potrebbe ballare tango
      o - senza corrente elettrica
      o - senza prenotazioni di voli
      o - senza accesso in rete
      o - senza furbofono
      o - senza siti come faitango.it
      o - senza faccialibro
      o - senza auto
      o - senza aerei
      ...

      come venne, appunto, ballato per vari lustri, a Montevideo e a Buenos Aires.
      L'unica cosa che distingue il tango da alcune danze ad origine più antiche, in termini di "requisiti tecnologici", è la superficie liscia, orizzontale e regolare del luogo di ballo.

      Nello spettacolo (seguito da milonga) di sabato, per esempio, per alcuni tratti la musica è stata suonata da un solo strumento (una fisarmonica che NON è uno strumento del tango ma che ha fatto da surrogato al bandoneon) e ciò non ha impedito al decine di persone di ballare tango e vals.

      Certamente il tango è codificato, ma anche la danza maori lo è (prego notare la differenza con le danze dei nativi americani, ad esempio, sebbene siano due danze "primitive").
      Il tango è certamente molto tecnico e, ad un certo livello, una cinematica estremamente precise e fine.
      Ciò che lo rende anche difficile.
      Fernando Sanchez diceva "Molti movimenti del tango sono innaturali. Solo il lavoro li rende movimenti naturali."

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  3. È molto probabile. Sovvenziona anche molto altro, mi dicono.

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  4. Il giorno in cui qualcuno affonderà quelle navi di guerra (migratoria) e il giorno in cui il criminale Sorso creperà , saranno giorni fausti.

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  5. Boldrine del mondo tutto, magistrati garanti di rettitudine, accorrete che UUIC aizza all'odio!

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  6. Questo è bello. Toccare una persona invece di uno schermo, una volta tanto.

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    1. La tastiera del pc nemmeno?

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    2. Sì, Pippa.
      Stare abbracciati in un tango, quando viene bene (quelli che io chiamo sprazzi di tango), quindi toccare una persona, è un piacere straordinario.
      Mi viene in mente il profumo di caffè di una torrefazione o, forse, ancora più preciso, pertinente, quello del cioccolato. E' un piacere su più piani diversi.

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  7. IL tuo amore per il tango trascende ogni altra cosa e quindi molti tuoi post sono da leggere respirando quest'aria senza avere la pretesa di dover aggiungere chissà quali considerazioni epocali. No, basta la tua conclusione "Il tango, irruente, fisico è una valanga di realtà antimodernista che travolge la finzione virtuale, un abbraccio che annulla la tecnocrazia."

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    1. Devo dire che ora che la storia con _mlero è finita e ho molto più tempo per il tango, la passione è tornata e - non me lo aspettavo - più accesa di prima.
      Mah, in effetti rispetto all'innamoramento "erotico" con una donna, questo col tango sta superando ogni sfida temporale di durata.
      Beh, spero che continui così!

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  8. Ma era un tango italiano, un dolce tango che hai sentito una notte suonar sotto un cielo lontano e ti ha fatto pensare al tuo amore lontano?

    È ché io ho 80 anni, perciò conosco queste canzoni.

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  9. E anche gli avvocati che sanno come procurarsi il lavoro. Ocio...

    PS
    quindi abbiamo la conferma che Gentiloni è andato in Libia a farsi dileggiare mentre Soros continua a pisciarci nel culo...

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