sabato 10 settembre 2011

Nero come la notte



Due settimane di pausa, no corsi, quasi niente in giro, sparite le milonga. Tutta la vita a partite dalla settimana prossima. Sento un po' di nostalgia. Da lunedì si riprende. Bello anche questo vuoto, questo digiuno che permette alla voglia di aumentare, come cherosene in un barile, pronto a prendere fuoco.
_ara è sparita. L'ho cercata due o tre volte sempre la segreteria, mi ha messaggiato che ha la testa lontana dal tango, non ha il mio entusiasmo, tornerà ad impegnarsi . Intuisco che sia in crisi, vita dura del lavoro precario, mi dispiace e... ho sentito che mi manca un po'.

Settimana impegnata col gas.

Ieri, in cima ai colli, sotto le stelle. Prima la satira di Ascanio Celestini, poi un po' di dub, la fauna della sinistra, i compagni del gas, sorrisi, bellezze acqua e sapone, senza trucchi. Molte belle donne, nessuna che mi abbia acceso, sono ignifugo in 'sto periodo. Passata anche una stella cadente durante lo spettacolo, prima o poi torna a farmi innamorare, non ora però, un po' più avanti. Infine a casa, per la stradina dei monti. Un verro enorme di cinghiale ci ha attraversato la strada. Era nero, come la notte, con tutte le stelle e Giove ciccio sopra. Nero come la notte.

4 commenti:

  1. Quest'idea della pausa, del fermarsi, del non doversi riempire di attivitá e cose mi piace parecchio. Io cerco di farne un po' una filosofia di vita. Chi lo dice che sia indispaensabile, fare, produrre, muoversi, per stare bene. E non mi piace etichettare questi momenti come tempo perso, come sento fare a molti. Perso rispetto a cosa? Chi lo dice che il tempo ha valore solo se impiegato in azioni e non semplicemente nello stare lì...

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  2. Eireen, posso risponderti solo con ciò che funziona nella mia vita (non ho studi, non ho ricerche che possano rendere questo modus vivendi personale generale).

    Come funziono? Per contrasti.

    Il contrasto attiva la mia cognizione di realtà e mi fa stare bene, sentire vivo, mi avvicina al qui e ora. E' una cognizione estetica basata sul confronto, sulla misura, su stati differenti e relativa differenza di potenziale.

    Dunque alternare stati di vita opposti passando per la quiete, la serenità, la calma intermedi.

    Biogna aggiungere che "il semplicemente stare lì" è una esaltatore fortissimo del tuo stato d'animo. Se stai bene puoi stare lì, se non stai bene NON riesci a stare lì.

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  3. "Se stai bene puoi stare lì, se non stai bene NON riesci a stare lì.". Concordo, anche se ultimamente cerco di stare lì anche quando non sto bene. È ovviamente più dura. La tentazione è quella di scappare, di mettersi a fare qualcosa per non sentire. Ma se riesco a stare lì, se riesco a contenere quello che sento, allora lo stato d'animo "difficile" passa da sè. Coi suoi tempi, ma passa.

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  4. Resistere al dolore.

    E' un mio punto debole.

    E' la volontà, quella.

    Fortezza. Ecco, essere forti...

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.