lunedì 9 settembre 2013

Una, cento, mille

Esiste uno Ius Soli che difende, che è il diritto di suolo di una vallata di avere la sovranità sul proprio suolo, aria, acqua, sulla propria vita insomma, perché di questo si tratta. Quell’opera è catastrofica per la esistenza per la vallata e siccome non ne hanno un’altra di ricambio da molti anni quelli della Val di Susa hanno deciso che quella opera non si farà, loro sono contrari e si battono a oltranza contro uno Stato feudatario, che pretende l’obbedienza da parte di sudditi e non da cittadini dello stesso Paese, tanto che spedisce in quel luogo delle truppe, esercito, polizia, militarizza quella zona. Un contadino che deve andare a zappare la sua vigna deve mostrare il proprio documento e carta di identità a un ufficiale dell’esercito, insomma, quella zona è sotto occupazione.
o Erri De Luca


Capitale e potere sono a braccetto per piegare la resistenza ecologica e civica in Val di Susa.
Pretenderebbero i Lupi, i Letta, gli Alfano, gli Esposito e questi marci parassiti che fanno i froci col culo dei valsusini, che essi pontificano nazionaldemocraticamente che i locali non solo stiano a 90° ma stiano pure pacati, a modino, che non rompano insomma mentre la democrazia democratica, la democrazia demagogica, la democrazia trombonesca, la democrazia degli ingombranti, la democrazia del cialtronismo furbesco li sodomizza. Al Brennero i sud tirolesi sono narcotizzati dall'opulenza, basta vedere come avvelenano la loro terra, i loro campi, per le mele lerce di chimica e tossiche, sono complici inetti della Violenza del sistema. Ma in Val di Susa qualcuno ha capito e non è disposto a dare il culo per utili altrui.

Se fossi lì darei una mano per fermare con ogni mezzo questa violenza del potere, del fanatismo progressista, sviluppista, tecnoteista e la violenza di questo stato indegno e parassitario che esercita sulla Natura e sulle comunità locali. Se lo stato è violento, merita una reazione di autodifesa violenta. Non c'è alcuna democrazia, nessun diritto di potere su ciò le cui conseguenze sono a carico di altri. E' una reazione ecologica, etica, giusta. O deporteranno quella valle (e non è escluso, vista l'attuale militarizzazione) o quell'opera non si farà.

Betoniere incendiate!? Godo come  un porco, tu non puoi sapere come io sto godendo. Colpire sistematicamente il capitale fino a rendere scomoda, non lucrosa quell'opera. E tu, beota giulivo che leggi e che stupidino godi per la repressione di quelli che non si piegano, mentre ti hanno già sfilato 400€ a te, 400€ al tuo amore, 400€ a tuo figlio, 400€ a tua figlia, 400€ a tuo padre... per il Brennero. Poi altri due o tre bigliettoni a cranio per il Terzo Valico. Poi arriverà anche il conto per la Val di Susa. il tunnel per trasportare l'aria. Ti rapinano lemon-capitalisticamente e tu, beota giuliva, tu sei contenta quando vedi manganellare e gasare i resistenti, tu giulivo, al tuo culo, ai tuoi ospedali, alle tue strade, al tuo acquedotto, al tuo treno pendolare, sì, sono già arrivati, solo che sei scemo e non te ne sei neppure accorto e ti icazzi pure con chi te lo fa presente.
Solo le prime di cento, di mille!

  • Se si rinuncia alla violenza, ci si limita.Nel Messico zapatista, ad esempio, il sub comandante Marcos ha iniziato bene, poi ha deciso di essere un'autorità morale nonviolenta e ora tutti gli ridono dietro, lo chiamano "il sub comediante" Marcos.
    Slavoj Žižek

No TAV!


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