giovedì 13 novembre 2014

Tizi

Un tizio in treno, ieri, verso a casa, aveva visto che stavo leggendo "Il tramonto dell'euro" (1, 2, 3) e mi ha attaccato 'na pezza portandomi alcune testimonianze che... preso dalla discussione ho perso la mia stazione di arrivo, ziopetodellagalera.
E' un po' che è lì la nuova pagina su quel libro ma... non si tratta di pinzillacchere e non ho tempo.
Anche perché è spesso come oggi, prima leggo il nuovo papero di Massimo Fini, poi finisco in altre litanie di tizi fondamentalisti della crescita e perdo tempo a ricordare ciò che è aritmeticamente, elementarmente ovvio. Ma con i religiosi non ci si può capire perché essi NON vogliono capire.


19 commenti:

  1. certo certo, lo dice Fini che ha il culo caldo ed il conto corrente come il mio e il tuo messo assieme moltiplicato per 88.

    ma andasse a fare in culo, lo pseudogionalista pezzo di merda.....

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    1. Cerco, per quanto possibile, in via teorica, di dare più importanza ai pensieri rispetto alla persona anche se, con onestà intellettuale, riconosco che anche la persona pensatrice ha una certa importanza.
      La stessa cosa la può dire Tizio e la può dire Caio e se Tizio e Caio sono molto diversi...
      So che a te non piace Massimo Fini per fatti pregressi.

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    2. manco a me, sessista misogeno e pure cazzaro. Se ti basi su quello che scrive lui...
      beh, spero che tu sia,nelle piene facoltà mentali e fisiche.

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    3. non mi piace non per il fatto citato all'epoca (che fa capire quanta incoerenza vi sia in quella merda) ma per ciò che dice abitualmente quella merda. e mi scusino le merde

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    4. Ho capito che S. e Francesco detestate Massimo Fini.

      A mio avviso:
      1 - Fini non è misogino ma ha una visione incline ad una seperazione e distinzione dei generi che non significa essere misogino,
      La misoginia massima è quella che vorrebbe maschilizzare le femmine ed il femminile ad esempio che è abbastanza comune nei vari modernismi.

      2 - in qualche modo so, Francesco, che l'antimodernismo localista decrescitista di Fini sia praticamente agli antipodi della tua posizione. Ma non sono io che posso scrivere ciò che tu detesti di Fini.
      Nel senso che scrivere merda è sintetico ma non dice niente (ieri, ho visto che una ALe ferma alle ex OGR di Bologna era stata vandalizzata da teppisti con un "Lazio merda" che è più o meno come scrivere Fini merda) che non sia "aborrisco Fini"

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  2. ma anche te! perdere la fermata almeno fosse stata una bella fanta!
    su minimo fini mi associo ai giudizi precedenti.

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    1. Essere una bella fanta
      Altro modo di dire che non conosco.

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    2. Intuisco che per fanta tu intenda una fantessa (donna fante).
      Beh, come darti torto?
      Invece era un giovane pensionato ex piccolo imprenditore (se ho capito bene).

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    3. la "fanta" è la ragazza in carrarino.

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  3. Se dovessi fare una media di giudizio a me Fini non dispiace ma questo articolo è di una banalità disarmente. Sembra un tema di terza liceo. E non dice nulla. Mi aspetto parole ben diverse da chi credo e penso possa quasi definirsi un intellettuale.

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    1. Talvolta le cose semplici vengono considerate banali, ovvie.
      A volte perché il nostro pensiero guarda in direzione diversa, a volte perché rifiutiamo l'elementare in quanto esso ci coinvolge, richiede risposta e azione personale, ci mette a nudo, riduce o non consente delega - transfer - deresponsabilizzazione.
      Questa è in genere la psicologia dell'avversione alla decrescita.
      Fini inoltre è radicale e quindi allergenico su molte questioni.

      Rispondo un po' in generale perché le tue obiezioni sono di carattere generale.

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    2. ma che intellettuale ! è una merda !

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    3. Öllamadonna, Francesco!
      Insomma, 'sto Fini ti provoca allergia.
      Guarda che l'ho capito, eh?!

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  4. Mah...

    Al di là delle religioni e delle ideologie, mi sembra che ci sia un tasso di disoccupazione oltre al 12 % e un tasso di disoccupazione giovanile al 40%, non ricordo bene i numeri.

    Possiamo stare a discutere su quali siano le cause e quali i rimedi, e ognuno ha le sue rispettabili idee. Si può parlare, è giusto ci si confronti.

    Però, ricordiamoci sempre di tutti quelli che non riescono più a portare a casa la pagnotta (e di questi tempi sono tanti)

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    1. Il problema, come commentai poco tempo fa da Francesco, è la dimensione temporale.
      Se oggi fai lavorare tot persone ad un progetto con bilancio negativo (ad esempio che a medio termine distrugge altri posti di lavoro, metti in crisi altri settori economici, comporta una distruzione delle fonti di ricchezza, etc.) stai facendo la cosa giusta?
      Se aumenti la tecnologia e l'efficienza, se automatizzi i lavori semplici, cosa fai delle masse di lavoratori semplici? Non è che evaporino questi. Anzi... qui si è deciso di favorirne ed apologizzarne l'arrivo a milioni con l'arroganza di chi ha la coda di paglia e quindi vorrebbe salvare il mondo a spese tue.
      Hai un sistema in cui apologizzi e realizzi la crescita demografgica e quindi della manodopera disponibili E (congiunzione) apologizzi e realizzi la crescita tecnologica e la distruzione di posti di lavoro, la concentrazione delle conoscenze, la regressione cognitiva e nei saperi delle masse che, peraltro, vengono catechizzate al massimo consumismo possibile di beni che non sono in grado di produrre, di controllare, di riparare e della cui inutilità / posizionalità non si accorgono neppure.
      Può funzionare? in un mondo finito e con risorse finite?

      L'allegoria di Pawel Kuczynski dice più di milion mila parole.
      Quindi, dato per scontato che il sistema evolve e attraversa delle crisi (vedi ciclicità secondo Minsky) e quindi problemi, dolore, casini, etc. in che direzione vogliamo andare?
      Se la barca rischia il naufragio, ci sono varie strategie disponibili. Non solo quella della crescita del carico e della crescita delle pompe che tentano di svuotare l'acqua entrata dallo scafo malconcio. No!?
      Se poi aggiungiamo che molta parte dell'equipaggio lavoro, si arrichisce, campa, consuma, cercando di demolirlo (altra immagine allegoria in UB e commenti vari) qualche domanda io me la farei.
      Ma i pensieri religiosi soffrono della tendenza di voler rendere imperituro e universale, assoluto ciò che funziono invece in altri contesti specifici.
      Il problema è che l'aver raggiunto e poi follemente sorpassato i limiti di sostenibilità è quanto di più nuovo, antistorico esista.
      E questo è la sua caratteristica più pericolosa perché è una realtà in cui tutti i parametri che hanno determinato, per evoluzione, etologia e psicologia, sono fuori scala e in zona rossa.

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    2. Ma si, Man, i poveracci li fanno arrivare perché devono farli lavorare senza diritti per un tozzo di pane, e far la guerra al ribasso.

      Così, chi perde il lavoro a 40-50 anni non può nemmeno sperare di andare a spingere i carrelli, capisci?

      Anche in Germania hanno assistito a una compressione salariale paurosa e qua c'è ancora gente che pensa che la rovina siano i comunisti (che non esistono più da prima del '68)

      Chiude il lavoro e chiude la piccola impresa, però i centri commerciali spuntano come funghi. E che, per loro tasse e lungaggini burocratiche non esistono ? (evidentemente le leggi non sono mai state fatte dai poveracci per favorire i poveracci)

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    3. Il problema della crescita esponenziale e della crescita esponenziale demografica (è pleonastico aggiungere "in un mondo finito") è complesso e ha, purtroppo, molteplici cause.
      Io ritengo che non ci sia un complotto, un disegno complessivo ma piuttosto, che esistano intere categorie di persone che si avvantaggiano di un problema alimentandolo, apologizzandolo, sostenendolo.

      Da questo punti di vista c'è un lasso di tempo in cui i produttori di beni e servizi si avvantaggiano dalla competizione mors-tua-vita-mea tra coloro che offrono la loro manodopera per abbassare i costi di produzione e quindi aumentare, temporaneamente, la redditività.
      Anche questi speculatori sono degli scafisti.
      Ma sono anche piuttosto stupidi perché non si rendono conto che il degrado sociale, l'aumento delle masse e della loro povertà, a medio termine comporterà i costi dell'instabilità sociale che diventa conflitto violento via via più esplicito, che essi non avranno semplicemente più acquirenti.

      Anche la Grande Distr(ib)uzione Organizzata segue questo pattern speculativo con la partecipazione delle vittime.

      E' il pattern dell'imprenditore ingordo: delocalizza in Cina, gli operai rimangono a casa, poi i ciaini gli copiano conoscenza e gli fanno concorrenza a 10€ in meno del prezzo minimo che egli può permettersi, non comprano più i suoi prodotti, comprano a 10€ in meno quelli ciaini, 10€ che escono dall'Italia e vanno a Shanghai o a Wenzon o come diavolo si scrivono, etc.

      Il famoso operaio della Lancia o dell'Alfa che compra la Subaru perché costa meno o l Golf perché è fica, e poi rimane a casa.

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  5. Questa cosa che hai perso la stazione è bellissima :)

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  6. Pensa un po' cosa può succedere quando due maschi si... affogano in una discussione che li prende! Dimenticano tutto il resto. (8/

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