Sono in casa, con finestre, tende esterne, scuretti chiusi.
Stamni sono andato a ritirare alcuni prodotti risicoli per i GAS: dire che è stato sgradevole è un blando eufemismo. Vedo sofferenza sul fogliame appassito, seccato, ovunque. Terreni ridotti a croste di terracotta e senza più copertura vegetale ormai: anche se dovesse piovere non penetrerà nulla.
Qui è un traffico di autobotti che riforniscono paesi e frazioni, ma prima o poi finirà anche l'acqua fossile. Già, l'ecologia questa negletta. La crescita... senza acqua. Mi fanno ridere.
Stiamo mandando arrosto il pianeta. Continuiamo a immettere gas a effetto serra come rifiuti del metabolismo. Questo aumenta le temperature e sposta a nord i tropici.
Mi sembra di essere tornato all'incubo 2003.
Il deserto m ha sempre ripulso e ora me lo trovo in casa.
Col caldo non funziono.
sabato 24 giugno 2017
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non siamo ai livelli del 2003, in quell'anno fece caldo per 4 mesi di seguito se non 5, qui tra maggio e giugno qualche periodo di fresco si è avuto. e sembrerebbe, qui a Milano, che domattina il termometro scenda. ma è sempre stato così dai.... qualche giorno fa c'è stato l'anniversario della morte di alfredino rampi. io ho un ricordo di quella sera in diretta televisiva con un caldo pazzesco, ben peggiore di quello di questi giorni.
RispondiEliminaOra come ora il problema non è il caldo, bensì la siccità ostinata.
EliminaQui e' dall'estate del 2016 compresa che piove piu' niente che poco.
EliminaSiccita' ostinata e temperature molto alte.
Ad esempio, la prima parte dell'anno qui (il periodo esatto non lo ricordo, mi ricordo la quantita') ha avuto +4.5 gradi sulla media ventennale. Senza piovere, senza neve.
Tempo orribile.
Il bosco dietro casa mia ormia e'polvere e giallo con degli alberi che tendono al grigio piu' che al verde.
E' rinfrescato ma neppure una goccia.
Meglio che io non pensi alla baltosfera ...
RispondiEliminaIntendi le zone dei paesi baltici. Marco?
EliminaSì ...
EliminaMentre fuggivo con amici su un borghetto appollaiato sui monti, a 900m, abbiamo visto lungo l'itinerario, due incendi boschivi.
RispondiEliminaOra il bosco e'arido a sufficienza per renderlo un'unica, enorme torcia.
Qui neppure una goccia.
Il mio amico lombardo venuto a trovarci e anche i miei mi raccontano che lassu' e' piovuto, anche molto, con della grandine esagerata, in alcuni luoghi.
Qui invece la savana dell'appennino emiliano continua a inaridirsi. :(
Testimonianza diretta: 1978, Valle Vigezzo, pioveva tutte le sere, senza esclusioni e con una regolarità tale che avresti potuto calibrarci l'orologio. E che acqua!!!
EliminaOggi, alla faccia delle farneticazioni dei meteorologi che avevano previsto (cito alla lettera) "drastiche riduzioni delle temperature e precipitazioni anche abbondanti", qui nell'alessandrino abbiamo avuto caldo fisso e siccità totale, aggravata da vento teso e rovente.
Son poverini, profughi, fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare piu', sono apportatori di culture altre, e' colpa nostra che non offriamo loro buone possibilita' di integrazione, abbiamo depredato le loro risorse, fuggono dalla miseria, dalla guerra, ci pagano le pensioni blablabla blablabla blablabla blablabla blablabla.
RispondiEliminaE tu ti ostini a non capire, Lorenzo.
Visto qualche immagine.
RispondiEliminaPaiono proprio (ricchi ram)pollastrelli e le faine che li aspettano al varco.
Nemmeno io funziono col caldo.
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