domenica 20 settembre 2020

Quattro Passi

 C'è un borgo medievale, Glorenza, che adoro e ci ho portato Rosa Canina giovedì 20 agosto u.s., insieme  cola visita alla Venosta occidentale, alla Val Müstair, nel giro dei Quattro Passi.
La Val Monastero è splendida. Come ogni territorio di frontiera ha una doppia anima, qui quella romanza (ladina) e tirolese/germanica. In alcuni tratti mi sembrava di essere in Val di Fassa, quei termini, quei cognomi, quei toponimi. Qui, nella battaglia della Calva, gli Elvetici ne diedero di santa ragione ai Tirolesi, gli Asburgo persero la speranza di estenderi i propri domini a ponente.

Gli spazi della Venosta, per quanto grandi e luminosi, sono caratterizzati da un'antropizzazione piuttosto pesante, come quasi tutto l'Alto Adige. In Val Monastero, invece, avevamo notato... poca gente. Ad esempio, rispetto alle cataste di turisti in Alto Adige, le vie e gli esercizi turistici di San Giovanni in Müstair erano tra il deserto e il quasi vuoto, penso che i prezzi assai salati siano un ottimo deterrente. Ritrovarsi, così, in una montagna solinga è stata una sorpresa nella giornata.

Un'altra cosa, che al ritorno mi colpì incredibilmente, è stato il tormento geologico del Corne del Palone, mai visto uno spezzatino geologico così tormentato ed evidente (qui qualche notizia interessante), purtroppo di quella parete rocciosa impressionante non feci alcuna foto.

I pizzocheri, al rifugio Berni e il firmamento... "stellare", piaceri della vita.

Sento i bramiti dei cervi, fuori, e la civetta che canta, questo angolo di paradiso in Appennino mi permette di apprezzarne anche altri.

Qui si intravede il mercatino affollato, nella Stadtplatz, a Glorenza.

Qualche passo in là e anche Glorenza ha splendidi angoli silenziosi.

Ancora una Glorenza bella e silenziosa

Stelle alpine su una tomba nel camposanto di San Giovanni Müstair.

Pitsch (cognome romanzo/ladino germanizzato), Andri, Oswald, Müller, Corradin

Una delle porte medievali di accesso alle aree cortilive interne del monastero.

Vista a nord-est, con le Alpi Venoste sullo sfondo.

Toponimi, cognomi, il mondo romanzo e quello germanico si incontrano.

Lo Stelvio dal passo d'Umbrail


Votato no

Ho votato no. Per molte ragioni, alcune le ho scritte qui. Ce ne sarebbero anche altre.
I pentastellati sono grotteschi: hanno inventato il reddito di fancazzanza, una montagna di quattrini a stuoli di persone, per nulla, poi vorrebbero risparmiare sui parlamentari. Come uno che ti smolla un referendum per spegnere bene i mozziconi e poi dà fuoco alla casa.

venerdì 18 settembre 2020

Musica e ripetizione

  • Primero la musica.

Ho la prima coppia di maestri che sottolineano l'importanza della ripetizione, nell'apprendimento. Nel mondo (dei novizi) del tango nuovismo, consumismo, frenesia e superficialità non mancano certo (potrebbe essere diversamente!?). I tenutari di corsi (alcuni sono maestri) per non perdere clienti e relativi incassi, li accontentano; a volte è che non sanno proprio andare oltre la superficie, passano a insegnare male a fare male cose nuove perché non sanno insegnare quelle precedenti, anche la didattiva (anche mnel tango) non si improvvisa.

Avevo seguito uno splendido ciclo di lezioni, a giugno e luglio che rifarei ex-novo; ora che il corso è ripreso rifarei la stessa lezione due volte la settimana.

Stiamo lavorando sulla musica, sulle pause e la dinamica nella musica, sono il luogo dove rallenti, ti fermi per l'interpretazione, per il tuo stile, per adornos o altri divertimenti, per la qualità e il piacere.

Il tango è il riassunto della vita, ancora una volta.

mercoledì 16 settembre 2020

Tracchete - 2

(Tracchete)

Ieri sera, in treno, sul furbofono (il sito di Repubblica appare "linearizzato") ho contato una trentina di notizie "principali" tra le quali

  • è giusto, auspicabile non è reato togliere  il microfono a Salvini (qui)
  • quanto è brutto cattivo cacca diavolo Orban che ha chiuso Klubradio (qui)

(*) prima della notizia (riquadro minore) sull'assassinio di don Malgesini (giuntami qui), peraltro riquadro con collegamenti sottotitolo ad articoli di contorno come "ci aveva insegnato l'accoglienza" (qui).

La fissazione ideologica patologizzante, masosadica,  di rinforzare e di apologizzare le cause del crimine è evidente, il cattivo gusto macabro, nichilistico, perculatorio pure.

martedì 15 settembre 2020

Taglialegna

Anche domenica l'abbiamo passata su nel campo di Rosa Canina, nei monti in Toscana, a tagliar legna, traportarla, sistemarla. E' la seconda, dopo domenica 31 agosto: siamo all'80% delle scorte invernali dell'inverno scorso, ne avremo ancora una volta. 
Certamente tutto in maniera amatoriale ovvero arcaica ovvero con cavalletto, cassette e, in primis, un sega che per quanto buona era a mano (*), più qualche colpo di ascia spacconaogni tanto. Penso che in due giorni di lavoro, in due, avremmo portato a casa, diciamo un tre quintali di ottima legna molto secca già tagliata in formato per la cucina economica e accatastata. Ma sempre tre quintali / sessanta euro di legna si tratta, quindici euro al giorno di lavoro, a testa, 'na miseria!

Riflessioni:

  • Se le persone vivessero col proprio corpo quanto "fatica" c'è nell'energia, qualcuno in più che la risparmierebbe potrebbe esistere. Rimando, inoltre, alle adamantine osservazioni di Paolo Lambardi.

  • Torno ancora torno sulla fissazione psicotico-religiosa dei marxisti e la loro visione solo economicistica, da tubi digerenti, della realtà: esistono persone che non fanno solo ciò che economicamente conveniente, le soddisfazioni di tipo morale possono essere... soverchianti.
    Non parliamo poi della sinistra e cogliona menata fondamentalistica delle uguaglianze, noi saremmo stati uguali a coloro che se ne sono andati in giro a spassarsela, magari dissipando del reddito, facendo danni, non saldando i loro debiti e chicche del genere. Uguaglianze un bel caxxo!

  • Il nostro lavoro non è nemmeno paragonabile, per attrezzatura e risultati a quello dei taglialegna professionisti; una cosa però è certa: per aumentare gli incassi questi seguono una via più moderna/tecnologica/energivora e riescono, probabilmente, ad aumentare di  n volte la legna prodotta e quindi il loro reddito orari. Insomma, il ritornello è sempre quello noto e infausto: per avere una redditività maggiore bisogna aumentare la predazione delle risorse naturali.

lunedì 14 settembre 2020

Tracchete

Ho lasciato passare qualche giorno. 
Ritorno sulla questione di orribili crimini. Ad esempio quelli commessi per pestaggi o assssini brutali per le modalità di esecuzione o per le vittime.
Willi Duarte? Anche, certamente. Io mi riferivo però ai casi di Darius Sessoms o a quello di Filippo Limini (*), ce ne sarebbero a dozzine, io non posso competere contro coloro che lo fanno di lavoro e pagati. Fatti molto brutti, contesti diversi ma... con alcune caratteristiche poco interessanti.
Echiccazzosono 'sti due qui? 
Appunto. Vi lascio cercare.
Tracchete, eccoci al dunque.
La quasi totalità di coloro che leggono questa pagina sa tutto su alcune cose e non sa nulla su altre.

I mezzi di propaganda di massa continuano il plagio. A partire da quella che io considero il non plus ultra del peggio, La Repubblica, il Corriere della Sera (piaceva a me prima di diventare la cloaca attuale, è passato dagli editoriali di Giovanni Sartori alle menate se la tennista afroamericana veganlesbo mangia la pizza oppure no).
Falsi, menzogne, omissioni sistematiche. Tutto è nella direzione di suscitare emozioni in un'unica direzione, quella che essi si prefiggono nei loro scopi politici e geostrategici.
Su La Repubblica avete visto questo? oppure questa? e centinaia di crimini del genere che vengono commessi quotidianamente? Zero.

Per molti casi NON è stata imbastito un ventesimo della campagna mediatica razzista anti in azione per Willy Monteiro Duarte. Il teorema dei razzisti anti è molto chiaro: solo alcuni delitti, solo alcune violenze sono importanti, le altre non hanno rilevanza.
Questo è il modo operativo per indirizzare, in maniera emotiva, le reazioni della massa dei loro lettori.
Giorno dopo giorno la vs. coscienza e le vs. emozioni, lavorate per anni accuratamente, vi porteranno a considerare normale, ordinario, irrilevante questo e tremendo, brutale, efferato quello, vi porteranno a votare, a sostenere i mandanti, gli artefici di tutto ciò.

L'indignazione a comando è solo uno dei molti strumenti usati per manipolarvi, ottenere il vs. consenso, per inibire le vs. resistenze.

venerdì 11 settembre 2020

Grandezza d'animo

  • La distribuzione [dei migranti in Europa] dovrà essere obbligatoria.
    Giuseppe Conte

Essi sono straordinariamente generosi e nobili d'animo. Prima ti donano risorse che non ti potevi neppure sognare prima. Ma essi sono veramente in gamba: ora iniziano a pensare - ah che grandezza d'animo! - anche agli altri ottenebrati. Vogliono donare anche a loro, che non capiscono gnente, delle risorse.

sabato 5 settembre 2020

Le malghe di là

Mercoledì 19 agosto ce ne siamo andati in tre (oltre a Rosa Canina c'era un mio caro cugino, _uanti) al di là. Guardate, ogni volta che vado in Alto Adige - Sudtirolo mi rendo conto che quella NON è Italia ma un pezzo di Austria, anzi, di Tirolo, annesso. Vi parlavo della strabiliante differenza, in pochi chilometri, tra l'inquinamento luminoso italiano, nostrano, una dissipazione insensata di denari, di energia che ci caratterizza, in Europa, al peggio con la Spagna e il loro, fantastico, meraviglioso buio notturno (scrissi una pagina, a proposito).

Questa volte ce ne siamo andati a farci un giro per malghe di alta quota, quelle che si usano per l'alpeggio in piena estate, prima e dopo si usano i pascoli delle malghe più basse. La differenza culturale, tra Trentino e Alto-Adige è.. anche nelle malghe. Le loro malghe hanno ancora, in maggioranza, l'uso nordico (barbaro per i latini) della costruzione a tronchi incrociati, le malghe trentine, invece, ereditano la tradizione dei romani della costruzione in muratura, stallone compreso.

Comunque il malgaro che incontrammo, _jpät, era incazzato parecchio con l'Alpenrose (rododendro), con il Wacholder (ginepro) che gli stanno letteralmente facendo sparire i prati pascolivi di famiglia (pure con i Lärchen, i larici, ma quelli si sistemano facilmente, diceva). Tra il rassegnato e l'arrabbiato, il malgaro proprietario ci raccontava che anche in Sudtirolo ormai l'agricoltura tende ad essere sempre più residuale, un secondo lavoro, diceva che i contadini, i veri contadini, stanno semplicemente sparendo, i suoi figli ormai lavorano giù e tengono campi e altro come attività secondaria.

Nell'ultima malga ho ritrovato i miei simpatici maiali. lasciati, in genere, al pascolo. Potete immaginare quanto siano squisiti quando trasformati in speck!? Essi sono un anello importante della filiera, in quanto ad essi venivano dati gli scarti (latticello, sieri della ricotta) della lavorazione dei latticini. Un'economia fantastica che utilizzava, fino in fondo, ogni cosa.
A proposito: proprio in quel giro ho avuto conferma che anche in quella valle, in primavera, arriva fieno dall'Appennino emiliano. Una insensatezza specie perché, poi, in Emilia, non torna ai prati, neppure un chilo di letame. Un fantastico e geniale investimento in perdita di fertilità dei suoli dei nostri Appennini. Questo mondo non può che avere un pessimo futuro.

Rosa Canina al passo (o colle, come si dice nelle Alpi Occidentali)


Questo larice misurava ca. 90cm di diametro.
A quella quota (2 mm di accrescimento annui) sono circa 450 anni !

La prima malga col primigenio edificio antico(quello piccolo), risalente al XVIII secolo


Dire proprio... bioedilizia. Le travi passanti erano legate al resto della carpenteria con fini rami di larice.

Mio cugino a bordo della zona umida.
Stessa vegetazione (larici, qualche abete rosso, olmi) delle foreste dei climi freddi (boreali, Canada, Siberia, etc.)

Monti della Val Martello e della Venosta, in fondo

La seconda malga, un po' più in basso; questa meno ruvida della prima.
Aveva accesso alle auto, turismificata col solito più o meno finto ristorante di quota.

Casa di Heidi? No, la terza malga.
Sono proprio belle!


Simpatici da vivi e squisiti, come Speck e Kaminwurst, un poco più avanti.

Aufwiedersehen!


Rossi a punti bianchi

In montagna quasi ogni giorno abbiamo avuto dei temporali serali. Questo non ha significato solo temperature piavoli e verde_a_manetta ma anche, vita. Vita significa delle piccole splendide sorprese come questa! Quando ero piccolo, nelle illustrazioni di fiabe e libri per bambini trovavo sempre questi funghi con la cappella rossa a punti bianchi. Sono proprio belli!

giovedì 3 settembre 2020

Amplimerd

La campagna ossessiva di catechizzazione antirazzista razzista anti proveniente da quel vaso di Pandora multietnico che sono gli SUA continua.
I mezzi di propaganda locali amplificano questa cacca e contribuiscono a diffonderla ulteriormente.
Ovviamente notizie come questa, un afroamericano che uccide un bambino bianco a freddo, sono state accuratamente omesse, nessuna ripetizione, nessuna molteplicità di quotidiani, nulla alla radio, nessun predicatore a trombonare.
Ormai non ci faccio più caso a questa merda quotidiana ma ciò non significa che il lavaggio del cervello di massa non faccia danni colossali.