venerdì 6 ottobre 2023

Subdeserto - 2



Dai due episodi alluvionali di maggio, ad un'estate feroce di agosto, settembre, inizio ottobre.
In questa zona d'Italia non piove dalla prima settimana di agosto.
Caldi assurdi (ieri mattina, alle 8, ho sudato perché indossavo una felpa di cotone), intere zone con alberi già defogliati o morti per aridità, campi, prati ormai ridotti a sabbia, polvere e qualche macchia di ciuffi gialli spelacchiati, il solito, monotono, traffico di camion cisterna che portano acqua fossile, quella che rimane, ai borghi, alle frazioni dei comuni di collina e montagna.
Stasi meteorologiche abnormi, spariti, annullati i temporali di agosto, le piogge di fine settembre, inizio ottobre. Sempre sole, sole, sole, vento, qualche velatura, un meteo da incubo che piace a molte persone.

Ci stiamo desertificando e le masse inurbate non hanno alcuna cognizione del problema. Anzi, i più scemi, i piu fanatici (sinonimi) sono quelli che vorrebbero che in Italia arrivassero, nel minor tempo possibile, alcune decine di milioni di stranieri. L'intellighentsia di invitare a cena e poi a pranzo dieci persone quando tra 5' non avrai più acqua e colla dispensa e campi vuoti.

7 commenti:

  1. Non ho ben capito il collegamento tra i migranti e il problema del clima, ma condivido la preoccupazione per questo disastro che sta avvenendo. Anche qui non piove da settimane e settimane, salvo qualche temporalino di passaggio che però non è che abbia avuto chissà che effetto. Ormai sono convinto che per risolvere il problema clima/meteo dovremmo aspettare una rivoluzione tecnologica, perché siamo troppo in disaccordo tutti quanti su come agire (addirittura moltissime persone negano che vi sia un problema, quindi stiamo proprio a posto).

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    1. Il collegamento è elementare: quando le possibilità del territorio (già oltre la sua capacità di carico) si indeboliscono, aumentare la quantità di persone che da quel territorio devono ricavare di che vivere mette in pericolo sia chi già risiedeva su quel territorio, sia i nuovi arrivati. Aggiungi il fatto che i nuovi arrivati sono mediamente più giovani rispetto ai locali, e hai il quadro: in situazione di competizione (se non addirittura di contrasto), a soccombere saranno i locali.

      Davvero, fatico a credere che sia così difficile comprendere una cosa tanto semplice.

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    2. Buondì Davide. Eccovi apparire.
      Messer Pigiatasti ha spiegato, concisamemte, Il Problema.
      Questa siccità che perdura, con qualche pausa, da inizio anno 2000 (ricordate il 2003?) è molto pericolosa per le conseguenze sulla natura/ambiente e per noi loro ospiti.
      In sistemi con deficit ecologici così gravi e prolungato, la cosa peggiore che può succedere è l'invasione di milioni di altri esseri umani.
      Decrescita demografica addio.

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    3. MrKey, è presto detto il perché io non ho compreso te e perché tu fatichi a comprendere me: penso che partiamo da due visioni differenti. Per me, qualunque essere umano dovrebbe avere il diritto di migrare in un altro luogo, tanto più se non ha opportunità dove risiede. Tu, probabilmente, hai un'idea differente. Tutto qui.
      Con questo non nego le problematiche che legano immigrazione, differenze culturali, criminalità, crisi demografica ecc. Sono problemi che esistono e che vanno affrontati.

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  2. sono tutti a favore i caporioni perchè sanno che con i mezzi civili i nullatenenti agli occhi del fisco possono fare il cazzo del comodo loro e loro da civili caporioni non hanno il coraggio di assoldare don ciccio, che con qualche centinaio di morti porrebbe fine a tutte queste migliaia di affogati nel mare che arricchiscono i don cicci dei luoghi di partenza

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    1. Fracatz, per quanto possa concordare su vari punti, mi sfugge l'attinenza di altri con i contenuti di questa pagina.

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  3. No, non ci insegneranno nulla.
    Sono rozzi e ignoranti, colla testa farcita di oppio orribile, di ciarpame coranico.
    Gli israeliani, forse, potrebbero insegnarci come cercare di far vivere qualcosa nel deserto, si sono ingegnati incredibilmente. Ma anche Gli israeliani, si arrabattono, risolvono il loro estremo deficit ecologico importando risorse indispensabili da mezzo mondo ed esportando i rifiuti del loro metabolismo antropico.

    Se avessero qualcosa da insegnare le loro terre sarebbero un giardino fertile e saremmo noi a recarci a visitarne le bellezze.
    Invece sono dei bubboni di prolifici compulsivi che più sono grezzi, incapaci e settori, più fan figli.
    Questi non hanno proprio nulla da insegnarci se non come sia coglioni e masochisti e farci penetrare da essi.

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