venerdì 31 maggio 2024

Se Sparta piange, Atene non ride

Era nato, sabato mattina presto, come commento a "Tempi - Della Russia e dell'Occidente", me lo sono salvato e ora lo pubblico (refusi originali da spippolamento furbofonico da insonnia compresi) in questo diario. Nel frattempo esso ha avuto risposta.
Questo spiega, almeno per me, una certa simpatia per la Russia che pare resistere, in qualche modo, alla corruzione, alla liquefazione qui.

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l venerdì è il giorno in cui la stanchezza della settimana si è accumulata, non avevo certo bisogno di tornare con un treno orribile, colmo di teppa nordafricana, piedi sui sedili, ascolto il ciarpame o il mullah dal furbofono al massimo volume, non parlo ma urlo sguaiatamemte, con quel cazz di raschiare la gola che odio sempre di più. Controllori assenti, rischiano quotidianamente la vita. I compagni tendono un agguato alla Sardone, sono quelli che godono quando questi barbari islamici prendono il controllo della Università di Torino.

Dato ora una sbirciata, in rete le solite ripetizioni acritiche, psicopatica, di sinistrismi, di loro narrazioni completamente avulse dalla realtà, moltitudini di persone che citano nenie, invocano problemi li proclamano come soluzioni. Mi sembra di vedere dei matti, sguardi nel vuoto, che per la strada, urlano ossessivamente quanto gramscianamente loro inculcato. Decenni di ripetizioni di schemi assurdi.

Arrivo a casa e parte la ennesima cagnara, abbiamenti a catena e rimbalzo, a risacca, per mezze ore, ormai se non hai tre o quattro cani non sei di moda, li tieni chiusi dentro, si innervosisco , tornano dal lavoro, li cacciano fuori, parte la rumba.

Un po' di insonnia ora, do una sbirciata all'Arcobaleno Atlantico della Sera, è il baraccone-fiera delle cose al contrario, qualsiasi porcheria, qualsiasi peggio, qualsiasi perversione, la roba liberal, che viene dagli SUA presentata come non-plus ultra del Miglior Progresso.

Ieri sera ho visto sul voitubo una parte di un documentario di Cicalone, sulle guerre civili che ci sono, quotidianamente, nei pressi delle stazioni ferroviarie delle città.Mi fermo, scrivere da telefono è faticoso.Osservo e subisco una corruzione così rapida, una slavina di merda che più  scende e più s'ingrossa, che non avrei neppure potuto immaginare venti anni fa.In questa catasta enorme di problemi presentati come soluzione qui leggo di questo mondo arcaico, antitetico, a Oriente.Li vanno a morire in guerra fuori, qui implodiamo nella guerra dentro, sepolti da cacca spacciata come cioccolato.Se Sparta piange, Atene non ride.

13 commenti:

  1. Io, valutando pochi anni fa delle tendenze, il superamento nel silenzio generale di alcuni principi, temevo che nel giro di 20-30 anni si sarebbe giunti al passo successivo.
    Invece no, già accade: valicato prima, con estrema prudenza, di un singolo passo un confine adesso lo si oltrepassa a sproposito come se nulla fosse.

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    1. Nessuno, sintassi e semantica.
      Ci sono anche i modi!
      Certe sparate non sono argomentazioni, possono essere usate al bar o allo stadio, qui non vanno bene, men che meno se sguaiate. Le ho rimosse, lasciando il resto.

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      La tua "simpatia per la Russia" dipende da una condizione patologica [...].
      Non sei il caso clinico peggiore, basta guardare a destra per trovarne due o tre peggio o molto peggio, perché tu almeno diluisci certi deliri geopolitici parlando di fica e di paesaggi bucolici.

      Detto questo, la "Russia" non c'entra nulla con la nostra immigrazione se non che magari la stessa immigrazione può essere più o meno incentivata, più o meno facilitata, partendo dal fatto ovvio che le aree da cui provengono i Nuovi Italiani sono contese da vari potentati tramite le "black ops", quindi servizi segreti e milizie mercenarie, corruzione, fanatismo islamico e i soliti vecchi colpi di stato dei militari. Cose vecchie come il mondo, si facevano già nel V secolo AC ma adesso convergono sul disegno generale della Globalizzazione che appunto muove "liberamente" cose e persone, non solo per via della disponibilità materiale dei mezzi di trasporto ma per l'idea massonica che il "muoversi liberamente" sia intrinsecamente "buono e giusto". L'impiegato da un senso alla sua vita di automa attraverso l'immaginario del "viaggio".

      Non è che in "Russia" gli immigrati non ci siano o ce ne siano pochi in proporzione perché esiste una qualche magia, una runa elfica, una protezione divina che li tiene lontani. Semplicemente in "Russia" la vita è grama e quindi pochi ritengono che valga la pena di indebitare la famiglia per pagare un viaggio che si concluda in una baracca non tanto diversa da quella che si vuole lasciare. Perché, insisto, gli immigrati non vengono in Italia per lavorare nelle acciaierie e vivere nei falansteri, vengono perché convinti che gli Italiani e gli Europei facciano la bella vita senza lavorare.

      Addiveniamo alla tua idea un tantino psichiatrica della "morale". Che, ancora, non ha attinenza specificamente alla sfera sessuale ma più in generale riguarda la differenza tra "giusto" e "sbagliato".
      La tua "morale" consiste ne "tutto quello che fa piacere a Coso è giusto" e quindi "tutto quello che fa dispiacere a Coso è sbagliato".
      Già questo sarebbe un problema, se non che c'è l'ulteriore complicazione de "cosa fa piacere a Coso?".
      Infatti il problema generale con cui abbiamo a che fare è che non solo gli Italiani sono tutti condizionati o diseducati al narcisismo ma anche il fatto che questo narcisismo è orientato verso l'infantilismo o eterna adolescenza.
      Le "cose che fanno piacere" in generale sono tutte cose elementari e sbagliate come finire in coma per avere mangiato dodici bomboloni ripieni di crema al cioccolato.
      Lo stesso di conseguenza è per le "cose che fanno dispiacere", sono dello stesso livello e tenore, con le stesse premesse e le stesse conseguenze.

      Quindi, riassumendo, la immigrazione noi Italiani in generale la vediamo come la potrebbero vedere dei bambini e reagiamo ai fastidi che ne conseguono come potrebbero reagire dei bambini.

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    2. Il pippone sulla morale: un'altra sparata.
      Poiche' sono curioso: cosa sarebbero le cose che a me_non_mi_piacciono e che e' un problema mio non della morale?
      L'abbiaiamento di ore dei cani? Il cialtrone straniero con i piedi sui sedili? Il mercato alla moda di bambini?
      Cosa diavolo c'entra la roba sessuale in questa discussione?
      Nulla se non per i vostri schemi mentali che pavlovianamente, a scatto, vi fanno iniziare a menare colpi di randello a raglio.
      Dovete un po' trattenere gli sfinteri e quando leggete Russia, non e' che dovete iniziare a farla fuori dal vasetto.
      Si capisce?

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    3. Non mi fa ne caldo ne freddo, lo so da lunga pezza che non leggi e se leggi non capisci.

      Ho scritto esattamente il contrario di quello che hai scritto tu, cioè che la "morale" NON riguarda la sfera sessuale ma il vivere in generale, cioè i concetti di "giusto" e "sbagliato".

      Tu sei immorale in tutto, sei narcisista, vivi circondato da gente immorale e narcisista però ti aspetti che magicamente l'Italia diventi "pura" come la tua "Russia" immaginaria.
      Magicamente perché deve apparire lo "uomo forte" come Putin, un generale, un boss mafioso, come si diceva altrove.

      Arrivi a scrivere corbellerie megagalattiche come:
      "che pare resistere, in qualche modo, alla corruzione".

      Quando la "Russia" odierna emerge da un ventennio in cui tutte le risorse locali e nazionali erano spartite tra i clan mafiosi, tutti gli uomini ubriachi e tutte le donne a mantenere la famiglia facendo le battone. Non lo nascondono nemmeno, anzi dicono che Putin è lo "uomo forte" che è riuscito a mettere ordine in quel caos.

      Non ci sono cani che abbaiano e piedi sui sedili in "Russia" che "resiste alla corruzione"? I "Russi" vanno in guerra perché li pagano quattro volte il salario medio di Mosca e venti volte il salario medio del villaggio nel nulla. Ci vanno perché sono tutti indebitati con ex mogli e figli sparsi in giro. Tra l'altro in "Russia" ci sono gli immigrati solo che vengono dalle "Repubbliche caucasiche" e gli "slavi" li chiamano "negri". Non vengono da fuori perché, come ho detto, non avrebbe senso.

      Comunque va bene, struggiti perché l'Italia è "corrotta", sogna la "Russia". Cara copia sbiadita del Marchese del Grillo.

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    4. Che poi, la "corruzione" è sempre DEGLI ALTRI.
      La tua non sarebbe "corruzione" ma come sempre la necessità di addivenire dei compromessi.
      Per esempio gli immigrati danno fastidio per la "cultura" però la "nordafricana" col bel culo una botta o due gliele si darebbero, no?
      Visto che come detto non devi andare tu a cercarla, te l'hanno consegnata a domicilio, già lavata.

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    5. Qui a non capire granché siete voi.
      Capisco che la negazione richiede un passaggio logico.
      Avevo chiesto, retoricamente , cosa diavolo c'entrano questa pagina con la "morale sessuale". Semplicemente nulla.
      Non ho bisogno di dare un colpo a nessuna nordafricana: non è che se una donna è gradevole allora io la "colpisco" senza se e senza ma. Non ne ho alcun bisogno.
      UUiC

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  3. Questo spiega, almeno per me, una certa simpatia per la Russia che pare resistere, in qualche modo, alla corruzione, alla liquefazione qui.

    Sì ... c'è una certa resistenza ... non nelle aree metropolitane gentryficate da un ceto medio-alto di globalisti – quella minuta parte che votava l'impresentabile e pessimo Aleksej Naval'nyj, dispacciato come un novello Gesù Cristo alle imbesuite e dronizzate masse occidentali – ma nelle periferie e nel Paese vasto.

    Quel post che hai commentato risente di un peccato originale tipico di molti occidentali condizionati dal televisore, cioè il convincimento ( indotto ) che V. V. Putin sia “l'Uomo Forte” della Russia, praticamente un dittatore assoluto che dispone delle vite dei sottoposti a tiramento di culo.
    E' la facciata mediatica, al di sotto della quale esiste una fitta trama di poteri, interessi e capitali, come accade da noi ma che la stragrande maggioranza degli occidentali ignora perché crede di sapere già tutto sulla Russia.

    L'equazione Russia = Putin è diventata la base per la crescita del chiacchiericcio russofobico 2.0, sul “Putin omofobo” e cazzate assortite.

    Poi, in quel post ho letto al volo una bella sporta di cazzate sulla Russia ... consiglio a tutti di fare qualche lettura. Magari di conoscere anche qualche persona russa. Non dico di fare qualche viaggio là, perché a causa delle idiote sanzioni a boomerang è diventato assai costoso, e bisogna portarsi mazzette di contanti sotto i vestiti.

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    1. Impossibile con la globalizzazione, che i Russi non assorbano alcuni vezzi e modi "del mondo". Tuttavia mi pare che con il loro essere indietro siano indietro pure nel peggio, anzi, nei peggi (plurale) raggiunti dalle società liquefatto che qui, gli orgogliosi progressisti, spacciano come "valori". Quando vedo alcuni video sulle genti nella Russia rurale mi sembra di vedere i miei parenti quando ero piccolo, primi anni Settanta, povertà e dignità, mani e visi segnati dal duro lavoro si fa festa attorno ad un tavolo, con una fisarmonica.
      La mia intuizione è che Putin rappresenti l'uomo forte, cosa che rientra nella storia della gestione del potere in Russia.
      Intuizione, rimarco: non sono ancora stato in Russia, non ho conoscenze dirette.
      Grazie, signor Marco.
      UUiC

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    2. Guarda ... esistono pure teorie sull'eterodirezione di Josif Stalin da parte dei banchieri anglosassoni ... per come la vedo io, V. V. Putin è qualcosa a metà strada tra il CEO e il capo arbitro nelle crew di football americano, come ti dicevo [ qui ].

      I russi non sono affatto “indietro”, nelle campagne la vita è più lenta come nelle campagne di tutto il mondo, e i contadini mandano i figli a scuola.
      In Italia circola ancora un'idea ottocentesca della Russia, perché quell'enorme Paese è perennemente oscurato da una massiccia campagna disinformativa pubblica e privata.

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  4. Che bello che Lorenzo sia tornato a scrivere!

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