mercoledì 20 luglio 2016

Illusione di integrare l'islam

Stimo Giovanni Sartori per la sua indipendenza e il suo pensiero critico (quiquiqui...), per i suoi editoriali del 15 agosto sul Corriere sulla follia della crescita (demografica) col quale si attirava l'odio di lobotomizzati di varia natura, invasati crescitisti, fondamentalisti comunistoidi, fascisti e cattocattolici (ora ci sarebbero anche gli zootecnici islamici) e altri dirittisti pro compulsioni riproduttive cuniculari Egli si esprime, ancora una volta, in modo adamantino sul problema nel problema, l'islamizzazione per invasione e demografia.
Nell'immagine a corredo (*), lo stato di treno regionale in Baviera dopo che un "dono, ricchezza, opportunità, pagatore di pensioni", un "profugo", una delle milioni di merdose serpi in seno innestate coercitivamente da massoni, comunistoidi e cattolici/protestanti nei territori e nelle comunità, ha ringraziato per l'accoglienza.
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Giovanni Sartori, fiorentino, 91 anni (quasi 92), considerato fra i massimi esperti di scienza politica a livello internazionale, da anni è attento osservatore dei temi-chiave di oggi: immigrazione, Islam, Europa.
Professore su queste parole si gioca il nostro futuro.
«Su queste parole si dicono molte sciocchezze».

Su queste parole, in Francia, intellettuali di sinistra ora cominciano a parlare come la destra. Dicono che il multiculturalismo è fallito, che i flussi migratori dai Paesi musulmani sono insostenibili, che l'Islam non può integrarsi con l'Europa democratica...
«Sono cose che dico da decenni».

Anche lei parla come la destra?
«Non mi importa nulla di destra e sinistra, a me importa il buonsenso. Io parlo per esperienza delle cose, perché studio questi argomenti da tanti anni, perché provo a capire i meccanismi politici, etici e economici che regolano i rapporti tra Islam e Europa, per proporre soluzioni al disastro in cui ci siamo cacciati».

Quale disastro?
«Illudersi che si possa integrare pacificamente un'ampia comunità musulmana, fedele a un monoteismo teocratico che non accetta di distinguere il potere politico da quello religioso, con la società occidentale democratica. Su questo equivoco si è scatenata la guerra in cui siamo».

Perché?
«Perché l'Islam che negli ultimi venti-trent'anni si è risvegliato in forma acuta - infiammato, pronto a farsi esplodere e assistito da nuove tecnologie sempre più pericolose - è un Islam incapace di evolversi. È un monoteismo teocratico fermo al nostro Medioevo. Ed è un Islam incompatibile con il monoteismo occidentale. Per molto tempo, dalla battaglia di Vienna in poi, queste due realtà si sono ignorate. Ora si scontrano di nuovo».

Perché non possono convivere?
«Perché le società libere, come l'Occidente, sono fondate sulla democrazia, cioè sulla sovranità popolare. L'Islam invece si fonda sulla sovranità di Allah. E se i musulmani pretendono di applicare tale principio nei Paesi occidentali il conflitto è inevitabile».

Sta dicendo che l'integrazione per l'islamico è impossibile?
«Sto dicendo che dal 630 d.C. in avanti la Storia non ricorda casi in cui l'integrazione di islamici all'interno di società non-islamiche sia riuscita.

Quindi se nei loro Paesi i musulmani vivono sotto la sovranità di Allah va tutto bene, se invece...Pensi all'India o all'Indonesia».
«...se invece l'immigrato arriva da noi e continua ad accettare tale principio e a rifiutare i nostri valori etico-politici significa che non potrà mai integrarsi. Infatti in Inghilterra e Francia ci ritroviamo una terza generazione di giovani islamici più fanatici e incattiviti che mai».

Ma il multiculturalismo...
«Cos'è il multiculturalismo? Cosa significa? Il multiculturalismo non esiste. La sinistra che brandisce la parola multiculturalismo non sa cosa sia l'Islam, fa discorsi da ignoranti. Ci pensi. I cinesi continuano a essere cinesi anche dopo duemila anni, e convivono tranquillamente con le loro tradizioni e usanze nelle nostre città. Così gli ebrei. Ma i musulmani no. Nel privato possono e devono continuare a professare la propria religione, ma politicamente devono accettare la nostra regola della sovranità popolare, altrimenti devono andarsene».

Se la sente un benpensante di sinistra le dà dello xenofobo.
«La sinistra è vergognosa. Non ha il coraggio di affrontare il problema. Ha perso la sua ideologia e per fare la sua bella figura progressista si aggrappa alla causa deleteria delle porte aperte a tutti. La solidarietà va bene. Ma non basta».

Cosa serve?
«Regole. L'immigrazione verso l'Europa ha numeri insostenibili. Chi entra, chiunque sia, deve avere un visto, documenti regolari, un'identità certa. I clandestini, come persone che vivono in un Paese illegalmente, devono essere espulsi. E chi rimane non può avere diritto di voto, altrimenti i musulmani fondano un partito politico e con i loro tassi di natalità micidiali fra 30 anni hanno la maggioranza assoluta. E noi ci troviamo a vivere sotto la legge di Allah. Ho vissuto trent'anni negli Usa. Avevo tutti i diritti, non quello di voto. E stavo benissimo».

E gli sbarchi massicci di immigrati sulle nostre coste?
«Ogni emergenza ha diversi stadi di crisi. Ora siamo all'ultimo, lo stadio della guerra - noi siamo gli aggrediti, sia chiaro - e in guerra ci si difende con tutte le armi a disposizione, dai droni ai siluramenti».

Cosa sta dicendo?
«Sto dicendo che nello stadio di guerra non si rispettano le acque territoriali. Si mandano gli aerei verso le coste libiche e si affondano i barconi prima che partano. Ovviamente senza la gente sopra. È l'unico deterrente all'assalto all'Europa. Due-tre affondamenti e rinunceranno. Così se vogliono entrare in Europa saranno costretti a cercare altre vie ordinarie, più controllabili».

Se la sente uno di quegli intellettuali per i quali la colpa è sempre dell'Occidente...
«Intellettuali stupidi e autolesionisti. Lo so anch'io che l'Inquisizione è stata un orrore. Ma quella fase di fanatismo l'Occidente l'ha superata da secoli. L'Islam no. L'Islam non ha capacità di evoluzione. È, e sarà sempre, ciò che era dieci secoli fa. È un mondo immobile, che non è mai entrato nella società industriale. Neppure i Paesi più ricchi, come l'Arabia Saudita. Hanno il petrolio e tantissimi soldi, ma non fabbricano nulla, acquistano da fuori qualsiasi prodotto finito. Il simbolo della loro civiltà, infatti, non è l'industria, ma il mercato, il suq».

Si dice che il contatto tra civiltà diverse sia un arricchimento per entrambe.
«Se c'è rispetto reciproco e la volontà di convivere sì. Altrimenti non è un arricchimento, è una guerra. Guerra dove l'arma più potente è quella demografica, tutta a loro favore».

E l'Europa cosa fa?
«L'Europa non esiste. Non si è mai visto un edificio politico più stupido di questa Europa. È un mostro. Non è neppure in grado di fermare l'immigrazione di persone che lavorano al 10 per cento del costo della manodopera europea, devastando l'economia continentale. Non è questa la mia Europa».

Qual è la sua Europa?
«Un'Europa confederale, composta solo dai primi sei/sette stati membri, il cui presidente dev'essere anche capo della Banca europea così da avere sia il potere politico sia quello economico-finanziario, e una sola Suprema corte come negli Usa. L'Europa di Bruxelles con 28 Paesi e 28 lingue diverse è un'entità morta. Un'Europa che vuole estendersi fino all'Ucraina... Ridicolo. Non sa neanche difenderci dal fanatismo islamico».

Come finirà con l'Islam?
«Quando si arriva all'uomo-bomba, al martire per la fede che si fa esplodere in mezzo ai civili, significa che lo scontro è arrivato all'entità massima».

(via ilgiornale.it)


28 commenti:

  1. Cliccare e osservare bene l'immagine ingrandita a corredo di questa pagina.
    Evidentemente, rispetto alla strage del Bataclan, dove i socialisti progressisti francesi [il "razzisti positivisti, ugualisti" sempre omesso], nel loro disegno di sfascio sociale
    , hanno impedito la diffusione di immagini, qui è andata diversamente e qualche immagine è uscita fin da subito.

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  2. però il camionista di Nizza di musulmano non aveva una cippa

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    1. Ieri ho avuto un confronto molto franco con _mlero che mi aveva segnalato la risposta polemica di una invasora islamica ad un precedente ammasso di roba politicamente corretta di Gramellini: la sponda meridionale e orientale del mediterraneo sono SEMPRE stati nemici feroci degli Europei.
      Come ho sottolineato da sempre, le guerre sono conflitti per le risorse ricoperte da uno strato culturale, "antropocentrico" per giustificarle.
      Il bubbone demografico giovanile (il "dono" afgano era un testosteronico diciassettenne, il tunisino di Nizza non certo un saggio ottantenne) è sotto tutto questo.
      La dimostrazione della pericolosità di queste etnie storicamente ostili è proprio dato dal fatto che il tunisino era abbastanza laico e comunque è risultato massimamente pericoloso.
      Mi ricordo un profugo socialista (baathista) iracheno, che stava, a Milano, con un'amica di Stoccarda della madre di mio figlio: quando emersero le primi difficoltà nella relazione si manifestò subito il carattere molto violento, basato su sopraffazione/sottomissione di quelle culture, anche in persone apparentemente "laiche".
      L'islam inquadra tutto sul piano religioso.
      E' un problema sempre più vasto e grave.
      Il mio pensiero su contenere prima e ridurre poi Il Problema ne esce di settimana in settimana rinforzato.

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    2. quell'articolo della giornalista musulmana l'ho letto pure io ed è un concentrato di puttanate.

      ma violenza maschile e violenza musulmana non hanno correlazione. allora come inquadreremmo tutti i femminicidi nostrani? non mi pare che siano musulmani i nostri italiani che uccidono ex fidanzate, fidanzate, ex mogli e mogli?

      e lo dico pur sapendo (e odiando) la compressione della donna sotto l'islam. dove di religioso c'è poco

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    3. Lorenzo, io vivo accanto ai profughi per adesso, leggi il corriere della sera e capisci.

      sai quanti problemi ho avuto finora? zero,zero.....

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    4. > La sponda Sud e Est del Mediterraneo non erano affatto ne islamiche ne ostili prima della espansione islamica

      Cartagine e Annibale non sono mai esistiti, eh!?

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    5. http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/19/news/strage_di_nizza_la_farnesina_conferma_cinque_italiani_tra_le_vittime_ancora_un_disperso-144409861/?ref=HREC1-22

      infine, per quanto poco possa importare, gran parte delle vittime di Nizza erano musulmane.....

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    6. > ma violenza maschile e violenza musulmana non hanno correlazione

      Come scrivo da sempre
      1 - le guerre hanno sempre causa ecologica ovvero una insostenibilità di una popolazione su un territorio e il fatto che essa vada altrove, confliggendo con le popolazioni residenti, per ottenere le risorse necessarie.

      2 - L'islam e il corano raccolgono ideologicamente la violenza e la organizzano.

      3 - Osservare la orribile regressione al peggior merdame islamico in Turchia.
      Ad esempio, il tango che dilagava, una passione incontenibile nella Turchia emancipata, avrà vita breve.
      Ataturk si rivolta nella tomba.

      4 - Il mondo islamico esplode, è stomboliano, perché è tra i più devastati dal tumore demografico.
      Siria, Yemen, Tunisia, Turchia, Gaza...
      Il teratoma termodemografico sta da tempo lavorando bene, si manifesta.

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    7. > gran parte delle vittime di Nizza erano musulmane

      Osservare le belle società, i bei mondi che gli islamici realizzarono (Iraq, Afganistan, Akgeria, Pakistan, Cecenia, Bosnia Erzegovina, Gaza) o hanno realizzato in poco tempo (Siria, Libia...).

      Ripeto: uno dei pochi lati positivi di quel mondo è che esso è da sempre basato sui rapporti di forza e fa strame delle fanfaluche buoniste, politicamente corrette, ugualiste e dirittiste del mondo "occidentale" che, di fatto, è diventato un mondo marcio, autoimmune, che si sta autodistruggendo cone delle cretinate moralisticheggianti, dei deliri che non hanno mai avuto alcun senso globale, imperituro.

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    8. quelli come me guardano prima ai fatti e poi alle pulsioni. ecco, se posso darti un consiglio, segui in via prioritaria altre pulsioni anche sane, che so, verso la figa...

      anche solo quella italiana, sia chiaro.....

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    9. > accanto ai profughi
      I profughi sono una piccolissimi minoranza.
      E' come vedere una cassetta di bulloni con dentro una fragola e chiamarla cassetta di fragole.
      Questa ripetizione di un falso "lobotomizzante" funziona molto bene, vedo.

      > per adesso
      "Per adesso" non era mai successo nulla, lo dicevano anche le vittime di Kabobo, lo dicevano al Bataclan, non era mai successo nulla sui treni regionali in Baviera, non era successo nulla a Colonia, fino a quel momento non era successo nulla alla stazione di Madrid.
      Per adesso non è successo nulla lo dicevano al Charlie Hebdo, a Londra prima delle devastazioni della teppaglia importata, alle donne oggetto di gentili attenzioni da parte di "doni e gioiose opportunità e ricchezze", per adesso, non era mai successo nulla sui treni, nelle vie.
      Per adesso anche io sono uscito indenne da una calorosa attenzione di magrebini "emiliani" su uno di quei regionali MI - RN.
      Per adesso...
      Già.

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    10. > UomoCoso, Annibale non era ne arabo ne musulmano.


      Il conflitto esiste è ancora più grave perché è ancora più storico, esiste ancora prima che si acuisse con l'islamizzazione del mediterraneo.

      > Nord Africa trovarono i regni visigoti.
      Visigoti e nordici che sono stati semplicemente annullati, eliminati, distrutti.
      Se vai in Sicilia, in Campania, osservi ancora molte persone bionde, con gli occhi azzurri.
      Ora trovami un magrebino con quelle caratteristiche.
      Nordici semplicemente annientati, eliminati, "spariti".
      Prego osservare bene questo fatto.

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    11. basta, ho speso già troppo con voi su questa cosa.

      mi sono fatto infinocchiare dal contenuto degli utimi due post... ripasso quando si parla di sesso anale..... :-)

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    12. Anche io oggi ho speso troppo tempo sul diario.
      Comunque, Francesco, del tutto amichevolmente: quando tu usi il termine "profughi" non puoi evitare che noi osserviamo il plagio che tu stesso hai subito. Io inizierei a pormi qualche domanda perché questo è piuttosto grave. Forse tu, da dentro, non ne sei consapevole.

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  3. Basti pensare che dopo l'attentato di Nizza, nessuno di quelli che si professano "musulmani moderati" ha speso una parola per condannare o prendere le distanze dall'accaduto. E i "buonisti", una delle piaghe dei nostri tempi, come al solito minimizzano...

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    1. Lorenzo, lo hai spiegato, ancora una volta, molto bene.
      Se i cattolici/protestanti hanno pulsioni masochistiche evidenti, col marxismo e i comunisti andiammo decisamente in patologie più gravi: essi hanno un sostrato di pulsioni sadiche oltre che masochistiche che è impressionante.
      E' il nichilismo, l'autodistruzione che Nietzsche già osservava, ampliata da tecnologia e hybris ideologica, dall'oppio per le menti marxista.
      Osservare l'implosione, il collasso della società liberale in Turchia, di quella laica in Palestina, Iraq, in Egitto.
      Gli islamici rimuoveranno subito i collaborazionisti marxisti appena avranno il potere di farlo, come sempre avvenuto nella storia (si pensi ad Al Fatah in Palestina o Bani Sadr in Persia, in Siria Assad resiste solo perché appoggiato dai russi...)

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    2. Più le religioni sono severe, moralistoidi, più gli adepti sono falsi e ipocriti: islam e comunismo non fanno eccezione.

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  4. Appunto Lorenzo, se già una loro eventuale condanna sull'accaduto sarebbe comunque da prendere con le pinze, il loro totale silenzio mi preoccupa ancor di più. Ogni giorno che passa diventano sempre più sfrontati e menefreghisti.

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    1. L'imam di Firenze ha dato la colpa a internet;
      paradigmatico, ci farò un post sul mio blog.

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    2. Non può che essere così , la colpa in ogni caso eccetto il libro col quale si inquinano le loro teste già scadenti, loro stessi e le orribili, barbarella società che realizzano.

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  5. Come ben sai la notizia che ha successo è l'uomo che morde il cane, non il viceversa.

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  6. L'intervista a Sartori l'avevo postata anche io, sulla mia bacheca faccialibresca;
    io, testardo, continuo a tentare di spezzare alcune delle “magie” neo-linguistiche nelle testine di chi è stato plagiato dal pensiero sì-global, cioè il ribaltamento di senso delle parole-chiave nel tam-tam mediatico pro-invasione : ad, esempio, il termine “società multi-etnica” ci viene dispacciato come sinonimo di “società integrata” ed invece è l'esatto opposto ...
    multi + etnica = SOCIETA' SPACCATA IN [ n ] QUARTIERI ETNICI all'interno dei quali vigono usanze, costumi, LEGGI proprie della comunità occupante porzioni della penisola italiana e non più quelle dello Stato e della gente italica;
    si potrebbe continuare con l'altro inganno neo-linguistico che è “Mare Nostrum”, e molti altri;
    e questo sano esercizio, è eseguibile ancóra a priori dell'analisi di ciascuna etnia ospitata, che non è affatto detto che sia compatibile con la complessione di usanze e diritti consolidati dopo secoli di lotte, eseguite da Popoli - gli europei occidentali - oramai completamente rammolliti;
    { molto meglio gli europei dell'Est, che sotto il ruvido paltò - stessa parola nel gergale bolognese e nella lingua russa, sta per “cappotto” - del comunismo, sono stati preservati per molti decenni dal divertimentificio consumista di matrice stelle-e-striscie, vero cavallo di Troia dell'ideologia sì-global }.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Due cose :

      1 - il “tutto” è “niente”;
      la pesantezza del vivere è data dalle radici e dai legami, eliminati questi si libra leggeri in aria, leggeri come peti, gas, roba inconsistente, di volta in volta ri-sfaccettabile nella Virtualità che, prima di essere una tecnologia composita informatica, è uno stato mentale patologico;
      il punto è, appunto, che si pensa si possa vivere nell'ossimoro “uguali e diversi” ( primo assurdo ), e “in pace” ( secondo assurdo, siccome nel minimo di energia c'è qualcosa di simile alla “pace” ma non c'è la Vita, e stiamo “progredendo” proprio verso questo stato );

      2 - una società di individui tutti “diversi”, che di volta in volta ri-formulano i contratti sociali associandosi nella massima libertà e, grosso modo, l'utopia ( e non distopia ) anarchica;
      tale società sarebbe nondimeno conflittuale, invalidando così il dogma dei “diritti per tutti” in regime di “non violenza” che nemmeno può funzionare, come detto, per i lombrichi.

      Il tuo commento è pressocché perfetto, Lorenzo, e ti quoterò.

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  7. A proposito delle stragi in terra europea, emergono [ curiose “coincidenze” ].

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  8. Risposte
    1. Lo stato francese aveva già fatto sparire le immagini relative al mattatoio del Bataclan.
      Houellebecq lo scrive chiaramente, in Sottomissione, che i kompagni illuministi e marxisti occultavano, censuravano le notizie sull'polarizzazione/invasione e problemi conseguenti.
      Già ora nella stampa sottoposta alla dittatura del politicamente corretto, in Francia, non puoi riportare la nazionalità dei criminali.
      Tanto voi piccoli borghesi razzisti inferiori siamo tutti uguali, no?!

      Questi sono talmente stupidi da credersi intelligenti e superiori.

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  9. Problemi col furbofono e di stanchezza.
    Non sono riuscito ad aprire in modo leggibile il link
    Buonanotte

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