Assolutamente necessario procedere, in Italia, con massima celerità ad una legge specifica che vieti di girare a viso coperto, fatta eccezione per le private abitazioni, come
fatto in Francia o
in Canada (in quei Paesi lo stato è ateo ed essi non hanno l'asservimento indegno italico al cattolicame che comporta, purtroppo, prostrazione nei confronti di tutto ciò che sia religioso, islamerie incluse). Ovviamente
no pure a minareti e moschee che sono il substrato su cui cresce 'sta roba.
Niqab e burqa (sebbene possano essere
erotizzanti pazzeschi) sono imposizioni maschiliste ributtanti, solo un piccolo assaggio del merdame che vige in vari paesi islamici. Di merda ne abbiamo già abbastanza qui (ecco
l'ultima) per importarne dell'altra.
(burqa con donne dentro in afghanistan)
vietare alle donne islamiche di portare veli et similia non è come imporre di indossarli?
RispondiEliminaipotizziamo che io domani cambi religione, rectius, cominci ad essere credente, e di fede islamica, perchè non dovrei poter portare il burqa?
Perché in uno stato laico, anzi ateo, composto da persone diverse (anabattisti, agnostici, cattolici lefebvriani, islamici sciiti, atei, ebrei, sikh...)
RispondiEliminaci deve essere un minimo comun denominatore valido per tutti.
Qual'è qui in Italia l'insieme di principi e valori etici che contribuisce a formare le leggi?
Dentro ci sono, per me
l'ateismo dello stato
la libertà di culto in forme private
la parità di dignità tra generi.
Dirai: ma questa è libertà di culto.
Allora, come spesso capita, ci sono principi che possono confliggere.
Ad esempio il rispetto della cultura altrui soccombe ai principi etici generali.
Ad esempio: se la tua religione xyz ti impone di mangiare solo carne di animali che sono stati uccisi per dissanguamento o con un ferro rovente infilato negli occhi fino al cervello, a me me ne infischia della tua credenza religiosa e ti dico che il rispetto per la tua (in)cultura, qui, ora, soccombe al rispetto della dignità degli animali.
Se la tua (in)cultura ti impone di asportare il clitoride delle bambine o dic cucire loro le grandi labbra, me ne infischio della tua credenza religiosa e ti dico che il principio del rispetto di essa soccombe al dovere di assicurare una vita armoniosa e un benessere a tutti i bambini, anche a quelli di sesso femminile, fin dall'infaniza, senza discriminazioni di genere, mutilazioni o altro (anche la circoncisione è una pratica anacronistica da vietare).
Se la tua cultura ti impone di obbligare le femmine mestruate a girare come zombie (e dai un valore di potere e lo rendi strumento di lotta ideologica, di egemonica culturare e religiosa al peggio si aggiunge sempre il peggio) e non solo violi la parità tra i generi (vieterei lo stesso la cosa se ambedue i generi dovessero indossare quei capi, in quanto manifestazione religiosa (estrema)) la tua libertà di discriminazione delle donne soccombe al principio che le espressioni religiose sono un fatto privato.
Infatti domani potrebbero arrivare gli Adoratori degli occhi, religione che impone che sia obbligatorio appiccare il fuoco a tutte le persone che non mostrino il viso.
Allora, che famo? Lasciamo la libertà di burqa e niqab da una parte e di fuoco dall'altra? Ritorniamo alle lotte religiose con omicidi di massa del medioevo e del Seicento?
Il problema si pone ancora di più in una società che da praticamente solo cattolica si sta riempendo di adepti delle più varie robe religiose.
In linea di principio potrei essere anche d'accordo con te, ma trovo la lotta contro il burqa una battaglia ideologico-cattolica fine a se' stessa... l'infibulazione non viene menzionata quasi mai, eppure è molto diffusa e molto più dannosa... Il burqa non fa male a nessuno, e non c'è bisogno di alcuna legge per vietarlo in Italia, basterebbe applicare la norma penale già in vigore sul travisamento.... che al momento viene usata solo ed esclusivamente in caso di reati da stadio!!!!!
RispondiElimina
RispondiEliminaC'è una parte di cattolici che noi ci piace la nostra religione buona e gusta e quell'altra è cacca diavolo (esattamente come pensano gli islamici delle altre religioni).
Per me queste sono tutte porcherie e l'islam (per espansionimo, virulenza, regressioni teocratizzanti) è, tra le merde, quella peggiore e più grossa.
Infatti esiste già una legge che impedisce di girare col viso coperto.
Poiché in questa repubblica del vaticancro oni peto emesso in trastevere, dalla CEI etc, comporta subito deroghe a favore del clero, ora alle leggi fatte su misura dei cattolici si aggiungono le deroghe per i fondamentalisti barbuti wahhabiti che si portino pure in giro le loro femmine insarcofagate in niqab e burqa.
Il peggio chiama peggio e ora abbiamo pure 'sta islamizzazione strisciante della società che sostituisce in peggio quella cattolica.
il problema, a mio parere, non è la religione in sè, è il fondamentalismo, che spesso è accompagnato dall'ignoranza...
RispondiEliminal'Islam è un intero sistema culturale, che io personalmente non posso condividere, ma che in uno stato laico deve coesistere con tutte le altre religioni... è uno dei principi dei sistemi democratici.
Costituzionalmente vige la libertà religiosa, e dovrebbe essere rispettata, nei limiti in cui le pratiche religiose non contrastano con altri principi dell'ordinamento (es. l'infibulazione è una menomazione permanente e di conseguenza potrebbe essere un reato, se venisse denunciata).
Nei limiti delle regole civili di convivenza e nel rispetto dei diritti fondamentali ogni condotta che si pone in relazione con il sentimento religioso dovrebbe essere lecita, consentita e tollerata anche da chi la pensa diversamente.
Mi ripeto: è il fondamentalismo, l'accanimento, che mi fa paura, non la religione in sè!
Per me è semplicemente ignobile, schifoso, ributtante che donne siano costrette in ad ambulare in quei sepolcri di tela.
RispondiEliminaMe ne fotto della loro libertà di discriminazione di genere.
Qui vale la parità di dignità e di libertà, per tutti i generi.
Un sistema immunitario di una società atea, laica, deve reagire energicamente a queste regressioni religiose e sviluppare anticorpi robusti, prima che il disastro che si espande diventi talmente ingombrante e virulento da far schiattare l'organismo che lo ospita.
In ogni caso, questi fondamentalisti ortodossi del cazzo cattolici, ebrei o wahhabiti, possono scegliere di andare a vivere nei paesi nei quali questi costumi sono normalità imposta dalla legge coranica.
Qui no.
"Se non riesci ad ottenere quello che vuoi, finisci con il volere quello che puoi ottenere" Yumana Haddad, a proposito della spasmodica difesa del burqua da parte delle sue connazionali....
RispondiEliminaNo, non è una scleta, la loro....
RispondiElimina*pardon, scelta
Le donne islamiche, come tutti gli esseri umani, sono pesantemente condizionate dalla (in)cultura in cui sono cresciute e nelle quali vivono.
RispondiEliminaIn una società così pesantemente misogina, schiaviole, si finisce, come in tutte le società schiavistiche, a schiave che difendono il loro padrone o ne giustificano le scelte.
E' sufficiente leggere alcuni versi del corano per capire la quantità di disprezzo, di subalternità proclamati e apologizzati da quella robaccia (lasciamo perdere altra cacca di altri testi delle altre robe monoteistiche) a danno della metà femminile del mondo.
Il pesce inizia a puzzare dalla testa.
RispondiEliminaLeggo che il marito padronde di 'sta povera crista insorcafagata nel suo burqa (la versione più estrema di quei capi che isolano la donna) è un imam.
In altre parole non si tratta di uno zoticone proletario soggiogato da stupide e anacronistiche credenze religiose altrui, un poveraccio privo di strumenti culturali, ma proprio di una persone che ha (dovrebbe avere) qualche strumento culturale, ovvero di chi le idiozie religiose le sparge e le inculca (e le impone) ad altri.
Ovviamente cosa potrà predicare questo imam patriarca padrone nella sua moschea?
Le moschee sono impianti di egemonia, sono sorgenti di inquinamento, di tossicità per le masse (islamiche) e per le menti.
Nessuna costruzione di moschea, demoliziione di quelle esistenti.
Senza se e senza ma.
a man ritengo che siamo un pò tutti stanchi di leggere le solite merdate..merdate come queste ad esempio:
RispondiEliminaEsistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti.
ps) Vorrei dire a queste persone che provo nei confronti delle stesse molta molta pena..Pena perchè lottano per tenersi stretti uomini che al contempo disprezzano e descrivono come maniaci perversi, e lo fanno in nome di quei principi che puntualmente poi dichiarano di farsi portatrici..
Ecco ritengo che tutto questo sia sbagliato..è sbagliato lottare per ciò in cui non si crede è evidente..
E' sbagliato ancor più cadere in balio del punto di vista qualunquista in nome della difesa d'un non so che...
Giustamente quale popolo dinanzi alla famiglia non retrocede..chi si fa portatrice di valori come la famiglia disprezzando ciò che vorrebbe avere e non riesce a possedere a proprio modo..forse compie la farsa peggiore..Anche questa è incultura, probabilmente frutto dell'ipocrisia peggiore...
L'incoerenza più pura..Osservare ad esempio l'immagine d'un cartellone con su scritto: Nobiltà e fame"..lascia perplessità..
Già perchè se una volta qualcuno veniva cercato per il posto di lavoro, poi invece la ricerca dello stesso è divenuta la bramosa ricerca d'affrancarsi dalla fame..quella vera sorta non per "necessità" ma per imposizione di regole assurde che nel momento in cui vengono rispettate nella loro assurdità..Creano rabbia e rancore..e dunque anche la ricerca della persona amata assume le vesti..della prostituta alla ricerca della borse firmata...
diciamo che ci sono modi diversi per distruggere il bello che intravediamo negli altri..
RispondiEliminaSe questa è cultura..la cultura della persecuzione..La cultura della violazione di tutti i diritti altrui..Allora, è proprio il caso di diri che più di qualcuno continua a predicare bene ma a razzolare male..e chi razzola peggio è sempre il vicino fidati..Perchè il vicino se lo merita tu no!!!
a 40 anni la storia del bambino non regge più..in partticolar modo se è un bambino che gode di poteri magici..tipo leggerti il pensiero..
RispondiEliminaDovresti sforzarti di spiegargli chi sei?
sarebbe come spiegare a se stessi ciò che si è...
Qualcuno potrebbe anche trovarlo comico,e d ammetto che il suo lato comico c'è...
Bambino svegliati...che la mammina ha perso la pazienza..dunque o ti desti o semplicemente resti senza la mamma..
I bambini capricciosi alla fine quelli che accampano troppe scuse e pretesti sono bambini difficili da educare..e per quanto tu possa impegnarti alla fine..il risultato non cambierà mica finchè il bambino non si convincerà dell'idea di collaborare..