lunedì 13 settembre 2010

Siamo soli

Sabato mattina mi sono deliberatamente perso per stradine degli Appennini. Lo faccio con determinazione. Oggi proviamo ad andare di qui, il resto viene da solo.
E' perdersi in un giardino, in sprazzi di Italia degli anni Cinquanta. Qualche angolo che resiste, in cui i sensi, l'estetica hanno il prato, la linea curva, i muri di pietra, le finestrelle piccole, il profumo di letame, tetti storti, le stradine strette che in due non ci si passa, poca segnaletica, ancora la terra coltivata da contadini, le galline a ravanare intorno, il blu del cielo. In Appennino aggiungi il senso della vista, il blu, gli spazi, le onde di monti e selve verdi. E il tatto viene sfiorato dal caldo del sole settembrino, fa un po' come sul burro, per la tua anima..
Tutto 'sto piacere da un po' alla testa; mi ero seduto su una panchina, un angolo sconosciuto del mio comune. La valle di fronte, il podere alle spalle. Proprio lì, brezza e il profumo dei pini che le facevano ombra, il brulicare di quell'arteria di traffico lontana, là sotto, i suoi rumori della vita. Eros a zero, mi scriveva _zzz. Già. Il pregio di essere liberi, il costo di non condividere gioia e bellezza. Come quel paesaggio estetico.
Siamo soli, cantava Vasco.



2 commenti:

  1. Bello perdersi nei posti dell'anima...certo con l'altra meta' del cielo accanto e' un altra cosa, devo dire che alle volte si sente il bisogno di stare per conto proprio...non per escludere l'altro ma per creare uno spazio maggiore ad accoglierlo...qualche volta anche io vado in giro da sola e non mi dispiace, ma forse se io e lui fossimo separati mi peserebbe questa solitudine e il non poterla condividere anche se da lontano....

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  2. Poco da aggiungere alle parole di Chris McCandless.
    Uno dei sensi (significato, rguione) della coppia, forse il più importante per me, è la condivisione di gioia, piacere, della bellezza. Non ho mai pensato alla coppia come mutuo soccorso o simbiosi o stampella reciproca. Sebbene mi piaccia molto consolare, curare e sostenere, per quanto mi riguarda, tendo proprio a non appoggiarmi, a non scaricare le paturnie o il male o il malessere sulla mia compagna. Ha già casini per sé, perché gravarla dei miei?
    Mi manca molto questa condivisione di gioia e piacere.
    Pesa anche a me.

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