giovedì 23 gennaio 2014

Primo stallo - 1

Sono arrivato ad uno stallo nello studio del tango. La mia partner di studi del corso "dei colli" è da un po' (beh, un po' un par di caxxi visto che da settembre sarà venuta due o tre volte) che non viene, lavora più no che sì, ha molto tempo visto che è (sempre più) spesso in cassa integrazione ma anche meno soldi e quindi meno soldi per i corsi di tango e quindi non viene più a lezione. Il mio maestro ha attivato delle altre tanghere ma o sono di livello inferiore o sono del tutto estemporanee, fai quella lezione e poi non ti vedi più. La mia partner di studi del corso "di città" un po' sta diminuendo le uscite tanghere per diminuzione/assestamento della passione anche perché ha iniziato un corso di danza afro e qualche uscita in milonga salta.
Cosa significa?
Significa che non ho più una compagna con cui studiare in collina e che la compagna con cui studio in città non ci vediamo quasi più in milonga.
_ica la mora del profumo avrebbe passione ma non può uscire quasi mai avendo due bipedi a carico e, oltre ad abitare lei in città io in provincia (che non puoi mica prendere al volo una lezione privata o scendere in città  solo per quella), ha orari di lavoro spostati a fine giornata che precludono finestre in comune.
Insomma, lo studio senza provare è sterile e mi accorgo che mi sono fermato (nell'apprendimento).
Una delle convenzioni, delle regole di buon galateo in milonga è che - eccezioni a parte, ad esempio con persone con cui sei in confidenza, come i partner di studio - non si prova. E' abbastanza ovvio e naturale, vuoi fare buona figura, mettere lei ad agio, non mettere entrambi in sequenze tanto goffe quanto necessarie di prove, errori, cambiare e riprovare. 
Non provo da alcuni mesi nulla di quello che studio (tento di) a lezione. Senza ripetere mi dimentico ciò che imparo, non miglioro, le proposte si fossilizzano sul noto. Questo blocco non mi piace, è come se mettesse un velo spesso di opacità su tutto.
Anche nel tango promiscuità e monogamia (scrivo monogamia? fedeltà? stabilità?) e mancanza di promiscuità e mancanza di fedeltà hanno pro e contro.
A certi livelli - lo sapevo, avendo letto e sentito da persone più avanti nello studio - è importante avere un buon partner di studi.
Aggiungo, inoltre, che per noi uomini i tempi di apprendimenti sono sensibilmente più lunghi, diciamo, il doppio e che molte donne arrivate ad un certo livello, si siedono credendo, del tutto impropriamente, che "tanto fa l'uomo" (la "moria" per gli uomini che screma arriva molto prima, data la difficoltà). Questo significa che trovare una compagna di studi a livelli più alti diventa più difficile.
Queste le motivazioni sul piano oggettivo.


5 commenti:

  1. Frequentazioni di ieri col bipede spostata da ieri ad oggi (è altrove per un funerale di un'amica della madre).
    Così sono uscito martedì sera con il maestro e poi ieri sera da solo.
    Però serate con poca vibra, perché sono io che ne ho poca.
    Stasera salta la lezione "dei colli" (peraltro erano quelle in cui imparavo di più) perché sarò col bipede.
    Mi dispiace. Ma che cazzo ci sarei andato a fare a lezione, senza partner? A provare con Maria, Fiorella, Pina o Caia e poi non ballarci mai più?

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  2. I blocchi piacciono a nessuno (credo).
    Ma sul piano soggettivo che motivazioni hai?

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  3. Mi sono già mosso.
    Sto cercando di recuperare una tanghera (peraltro vicinissima di casa) per la lezione dei colli.
    Vediamo se a _ica la mora del profumo andrà di studiare con me il lunedì.
    Mi dispiace per _ara che è una compagna di studi bravissima, ma se non possiamo mai provare, cazzo serve studiare bene solo a lezione?
    Dovrei mettere più spesso me prima negli interessi.
    Su quelli soggettivi scriverò.

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  4. Mi spiace l'idea che tu possa abbandonare una passione cosi' grande come quella per il tango. Non me ne intendo assolutamente ma credo che anche ballare con persone diverse, anche se in modo estemporaneo, possa comunque aiutarti a "ripassare" cio' che gia' sai e poi non si sa mai, magari in mezzo a tante persone ne trovi una che puo' diventare compagna di studi...

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  5. Noo
    Non abbandono mica, non ci penso neppure. Una passione è anche superare le difficoltà.
    Diciamo che ora il problema è l'apprendimento e lo studio del nuovo, il ripassare, di fatto, avviene su ciò che si si sa già fare!
    Vediamo che risponderanno vicina di casa e _ica, che ho contattato.

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