Avevo già scattato almeno una ventina di foto quando... per
riprendere gli arabeschi di cristallo pazzeschi di un ramo curvo di
peccio stracarico di bianco gelo ... avevo messo le mani in tasta
e... Ho perso il furbofono, porcagalerasozzaladra!
Mi ricordo ancora il momento in cui, probabilmente l'ho perso.
Avevo visto un giovane maschio di cervo procedere con grande fatica e
nascondersi in basso, verso il ruscello. Cercato di avvicinarmi ma … il cervo si era dileguato. Messo il
furbofono in tasca destra dei calzoni ma... deve essere uscito. Non
mi fregava assolutamente nulla del furbofono, imprecavo per le foto
perse in una delle giornate di candida bellezza invernale più
belle di mai. Al ritorno a casa mi chiama mio fratello: guarda che ha
chiamato Tizia Caia, ha trovato il tuo cellulare , questo è il suo
numero.
Tutto bene una splendida giornata che finisce bene. Mercoledì
sera andrò a recuperare il furbofono e giovedì ci saranno le foto
di solo metà di questa giornata di grande bellezza. Racconterò.
Abbiamo camminato per quasi sei ore in neve fonda fino a 100cm,
aprendo noi la traccia. Penso che avremo fatto cinque ore nette di
step duro no morbidosprofondante, alternandoci in testa. Uno sforzo
fisico tosto.
Che goduria però!
domenica 8 febbraio 2015
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Fortuna che l'hai ritrovato il furbofono, non è mica biodegradabile...
RispondiElimina...l'ha perso mentre perculava la tipa che sgommava di brutto e spalava due etti di neve alla volta...
EliminaSì, però in quella zona ancora all'ombra la neve era soffice... Evidentemente deve essere caduto di piatto, altrimenti sarebbe sparito nel bianco.
EliminaNo, nottebuia. Uno dei lati positivi dei luoghi di montagna faticosi è che essi tengono lontano la marmaglia pigrogliona.
potrebbe nascere un amore con tiziacaia
RispondiEliminaImbastiamo le trame per un film, Francesco.
Elimina;)
quel genere si chiama "gonzo", per l'esattezza
EliminaPer fortuna esistono ancora persone perbene a questo mondo!
RispondiEliminaCome rispondevo sopra a nottebuia, l'asprezza della montagna (e in qualche misura l'asprezza della milonga, anche se lì non è la fatica ma la dimensione di tecnica ed espressione artistica a rendere "erta" l'esperienza) sono un filtro efficace che screma le persone.
EliminaCon le eccezioni ma... sostanzialmente è così.
Dopo il crollo del colosso di fango dai piedi di neve, ancora più convinto che agio e comodità, tecnologia e energia disponibili a cani e porci, non solo hanno portato a regressioni incredibili delle masse ma anche a un netto peggioramento dei valori morali ma anche etici.
Il detto "La necessità aguzza l'ingegno" dice più di un trattato di sociologia e di storia.