La realizzazione quasi subitanea di16.6 GW elettrici fotovoltaici (poco meno di 10 Olkiluoto) ha salvato in pochissimo tempo il paese dai rischi di interruzioni nelle forniture proprio in estate per le canicole sempre più gravi e frequenti e i relativi picchi di carico. I picchi ora sono eccellentemente gestiti proprio in seguito alla realizzazione di milioni di campi solari fotovoltaici - aberrazioni di campi fv a terra (su terreni biotici) a parte - che forniscono energia di massimo valore, ovvero quella necessaria proprio nei picchi, quando è necessaria e richiesta (di giorno).
Martedì 7 luglio record di consumi elettrici (56.9 GW) di cui il 40% prodotto a rinnovabili (*) e, date le previsioni meteo, domani potremmo superare ancora quel record storico.
Quante risorse abbiamo tenuto in Italia, invece di dissanguarci con l'importazione di carbone, petrolio, gas e uranio dall'estero? Quanti piccoli redditi mensili sono arrivati nelle tasche di centinaia di migliaia di famiglie invece che ad ingrassare patrimoni obesi di pochi capitalisti (esteri)?
Questo nonostante tutti i tentativi di mettere i bastoni nelle ruote e un mercato elettrico nazionale corrotto e criminale.
40% di energia elettrica da rinnovabili è una straordinaria, fantastica notizia.
(*)
un quarto? del consumo di picco specificamente da fotovoltaico
Man, non sai quanto a me piacciano le energie rinnovabili. Il fotovoltaico lo metterei ovunque sui tetti, sui capannoni. Farei anche i berretti a pannelli solari, se si potesse.
RispondiEliminaSpesso il gestore utilizza i picchi diurni per pompare l'acqua in altura e poi restituire energia idroelettrica nelle ore diurne o di minore illuminazione. Fantastico.
Abbiamo svariati milioni di ettari di territorio morto, cementificato, capannonizzato, villettizzato, incatramato, condominizzato.
EliminaSe l'Italia captasse ed accumulasse un decimo dell'energia che riceve da vento, sole e altro rinnovabile, ma specialmente dal sole, venderemmo energia a mezzo mondo.
> il gestore utilizza i picchi diurni per pompare l'acqua in altura e poi restituire energia idroelettrica nelle ore diurne
Purtroppo solo pochi bacini idroelettrici sono attrezzati per funzonare come accumulatori. Dovrei studiare un po' se siamo migliorati, da questo punto di vista, non ho dati recenti a disposizione.
sono consapevolmente ignorante sull'energia.
RispondiEliminane so veramente poco, e tutto sommato, mi piace vivere così
cerco di essere un risparmiatrice energetica, e mi vien male a pensare a come sarà la bolletta questo mese, visto il coniumo massiccio di climatizzatore
è la ragione per cui quando soffi l'aria che esce dalla bocca è più fredda del fiato normale... uhm, su questo particolare avrei da ridire.
EliminaIl resto e' giusto, segue dai principi della termodinamica, in particolare dal fatto che calore fornito al sistema = lavoro fatto dal gas + aumento di energia interna del gas.
Idem la parte sull'effetto fotoelettrico.
Giusto per essere precisina!
Risparmiare energia è la più incredibile e non sfruttata fonte energetica.
EliminaSi stima che - anche considerando il paradigma "sistema 5" attuale in cui molta energia è utuilizzata per cose inutili, sprechi o cose fortemente dannose", una parte rilevante dell'energia sia sprecata.
Se ricordo bene, oltre il 30%, con picchi vicini al 50% in certi settori.
compressione/espansione del fiato è minima rispetto ad un gas liquido: quindi, quantificando, vedi che non può essere la stessa cosa. (inoltre temperatura, volume e pressione sono variabili termodinamiche macroscopiche che sono "ben definite" in stati di equilibrio, quindi, figuriamoci l'equilibrio di un soffio)
EliminaPer una piccola discussione, con spunti interessanti:
Perchè l'alito è caldo mentre il soffio è freddo?
Precisina! :)
Primo: visto che ti piace definire bene i concetti, dimmi come definisci (come misuri) la temperatura del soffio. Con una mano??? Con i sensori di temperatura del corpo umano??
EliminaPrecisina risponde: il ghiaccio si forma, in generale, se c'e' umidità nell'aria del frigo o freezer. No umidità, no ghiaccio.
Se la risposta e': "misuro con la percezione della pelle della mano" sappi che la percezione termica dovrebbe funzionare come scritto qui:
EliminaDo humans perceive temperature or heat-flux? (or both?).
Se invece mi dici: "misuro con un termometro" allora dimmi quale tipo di termometro e dove ti metti a misurare.
Ripeto: la sensazione di frescura associata al soffio e' meglio spiegabile con una combinazione di percezione e il fatto che il soffio lo misuri distante, e il flusso uscente muove l'aria circostante che e' a temperatura inferiore.
Cio' non toglie che, se prendi un gas e lo metti in una serpentina, se si espande, di solito la sua temperatura si abbassa (ci sono eccezioni, non mi dilungo). Ovvio, per i frigoriferi si sceglie un gas che ha esaltate le qualità' di abbassare la propria temperatura espandendosi.
Joule-Thomson effect: sfruttato per le macchine termiche, ma, ad esempio, idrogeno, elio e neon non si raffreddano espandendosi a temperatura ambiente (e nel caso dell'idrogeno lo rende pericolosissimo ed altamente esplosivo)
EliminaCioe', mi stai dicendo che il ghiaccio si forma nel frigo e non nel freezer?
EliminaQuindi, suppongo che la cosa sia dovuta al fatto seguente: poco gas, stesso settaggio di temperatura da mantenere, il motorino del compressore funziona di continuo e, probabilmente, va a mantenere una temperatura che e' più bassa di quella voluta (perche' le cose sono tarate secondo una certa quantità' di gas), provocando il ghiacciamento dell'acqua (ti diro', non l'ho ancora osservato nel mio frigo, spero di non osservarlo!!!).
Che l'acqua di condensa cada sul compressore ha il suo motivo, mi pare: raffreddarlo. Male non fa.
Quindi se vado a guardare dietro il frigo e guardo il compressore trovo tutta la mia storia alimentare???
Come dici spesso: Google e' tuo amico! :)
EliminaCitano da varie parti l'effetto che dici, e probabilmente e' dovuto al fatto che, con poco gas refrigerante, il compressore "va sempre" (quanto mi piace questa espressione dialettale!!!) e il termostato non riesce a regolare appropriatamente la temperatura. Che tipo di termostato venga usato e dove venga misurata la temperatura: boh, dipende, dicono. Inoltre, avere un "crostone di ghiaccio" anziché l'aria attaccata alla serpentina ovviamente e' diverso, anche questo probabilmente influisce sul funzionamento, che in condizioni normali non prevede crostoni di ghiaccio. (Sto citando liberamente da una fonte trovata su google, dove parlano di frigoriferi che "vanno sempre" e di "crostoni di ghiaccio". Mi sa che sono miei compaesani, da come parlano!).
Oddio, gli scarafaggi, stanotte non dormirò al pensiero!
E' chiaro che bisognerebbe investire e "crescere", per aumentare la resa dei pannelli, le tecnologie, eccetera. Ma qui è vietato.
RispondiEliminaPer par condicio non dico nulla sui contributi diretti e indiretti alle fonti tradizionali, sul cip6 e sugli inceneritori. Quanto costano le guerre per andare aprendere il petrolio, i costi sulla salute di certe tecnologie, eccetera. E' vietato anche questo.
Sì, Lorenzo.
RispondiEliminaL'EROEI del fotovoltaico, sia pur in aumento, rimane relativamente basso (era tra 6e i 7, se ricordo bene).
Diciamo che ... non c'è ancora una esperienza su grandi numeri sui campi FV perché la loro installazione diffusa e di massa a livello planetario è ancora recente rispetti ai tempi di durevolezza industriale (stimati sui 20 anni per una soglia intorno al 90% della resa iniziale).
Certamente c'è stato un costo di investimento nelle rinnovabili. Peralto i primi conti energia hanno favorito una speculazione da parte di investitori esteri.
Ci sarebbe da rifare tutto su quelle leggi, ma, come per il mercato elettrico, sono leggi fatte male per favorire alcuni portatori di interessi.
Mi risulta, ad esempio, che in Germania NON davano il conto energia per campi FV a terra. se fosse così aggiungerei : - Mica scemi, eh!?
> il 40% solo il 7.5% viene dal fotovoltaico
A me interessa quanto fotovoltaico viene in questi periodi di picco, non sull'arco generale della giornata o di un anno.
Qui qualche dato sulla distribuzione oraria della produzione
Estate 2014, sempre piovosa e fresca (al nord e centro, in parte anche al sud), siamo arrivati a 15GW su 44GW di picco.
vedi luglio 2014
RispondiEliminaPer quelle vaghe reminiscenze che ho in materia, il problema maggiore del fotovoltaico è che non è immagazzinabile, o sbaglio?
RispondiElimina> Che tra l'altro in 15-20 anni devi sostituire
RispondiEliminaSe parliamo di pannelli di qualità media, è assicurato un rendimento del 90% e e oltre per cento, proprio su 20 anni.
Certamente bisogna capire come influisce la loro qualità sulla loro durata, che non è solo quella di una soglia xy% sulla resa iniziale.
Mi fermo perché non ho dati sui problemi inerenti i campi FV.
> Te guardi il picco. [...] Invece io guardo la media
Il carico dei consumi ha andamento noto come "emme" nei mesi invernali), un po' più a collina/dosso nei mesi estivi,
(osservare, per i vari mesi, i grafici sempre in questa pagina)
Il fotovoltaico fornisce energia nei momento di picco estivo,, diciamo 8 - 18 con massimi consumi nelle ore peraltro di irradiazione maggiore.
Durante le fasi di punta, l'energia è più preziosa e pagata anche più, ha un prezzo elevato.
> ottenere il migliore compromesso
So che in California e in Germania stanno lavorando molto sulla dinamizzazione dei carichi.
> se incentivi la gente a montare i condizionatori
Sfondi una porta aperta.
Ma d'altra parte, sono io ecologista e decrescitista, a farti osservare che coi paradigmi tecnocrescitisti attuali, in cui lavori in officina, laboratorio o ufficio dalle alle, se c'è un caldo merdoso col quale sarebbe meglio fare una pausa (decrescita) e invece devi lavorare, a qualche compromesso sul condizionamento devi scendere, come scrivevo.
La migliore energia è quella non consumata.
Sempre.
Poi, nel mondo reale, devi sporcare questo principio.
Io in quest giorni ho dovuto cedere e utilizza il condizionatore per - vado a naso - un 20% del tempo.
Poiché non posso regolare la temperatura sopra i 29° (la regola dovrebbe essere temperatura esterna - 5, dovrei essere sui 31, 32, domani si dice 34) lo accendo e spengo.
Spero che i giorni in cui cio' è necessario siano pochi.
Io spero solo di consumarne molto meno col ventilatore che col condizionatore...
RispondiEliminaIl ventilatore è molto più leggero come dispositivo contro il caldo.
EliminaIo mi pongo una questione, anche su questo.
Uso, per periodi di caldo intenso, il condizionatore: quanti giorni all'anno?
(gli ultimi due anni non ho usato il condizionatore in ufficio).
Ha senso che io chieda all'azienda di comprare un ventilatore da utilizzare al posto del condizionatore?
Bisognerebbe fare una valutazione critica con alcuni scenari, stime, valutazione dei costi ecologici di un ventilatore.
Sì, però il ventilatore ha un costo di produzione e di smaltimento.
EliminaQuando il condizionatore è già stato costruito.
Comunque oggi ho ridotto ulteriormente la percentuale di utilizzo. Penso di averlo tenuto acceso non più di un decimo del tempo.
Solo che ora son assai sudato e la t-shirt dovrò metterla a lavare dopo il secondo giorno, stasera doccia. Valutazioni già fatte.
Sì, direi che il rapporto mille contro dieci dà bene l'idea dei rapporti tra rispettivi complessità e energivorismo.
EliminaIl condizionatore è già presente da anni in questo ufficio, non si tratta di scegliere ora acquisto e installo un condizionatore oppure acquisto un ventilatore.
Ora la scelta è: faccio acquistare un ventilatore e uso quello oppure uso con certi limiti il condizionatore esistente?
ma si costruiscono ancora nel mondo centrali nucleari ?
RispondiEliminaPurtroppo sì: 60 problemi senza soluzione in 15 paesi.
Eliminaio intendevo in occidente
Elimina> io intendevo in occidente
EliminaUno dei problemi del "problema senza soluzione" è proprio la dimensione planetaria, transnazionale, dei problemi che esso comporta.
Osservare qui il regalo che Fukushima ha fatto all'oceano pacifico.
In gestione del rischio si sa che oltre alla sua probabilità si deve considerare i suoi costi.
Ad esempio quanto costerebbe rendere inabitabile un cerchio di 100km di diametro nella scatola di sardine italica? Appunto!
Una cosa che gli ecologisti (necessariamente decrescitisti) osservano è che le energie rinnovabili hanno affiancato quelle fossili, invece che sostituirle e questo processo è causa ed effetto di una crescita dell' energivorismo.
RispondiEliminaQuello che non entra nelle crape tantomeno in quelle crescitiste è che è ASSOUTAMENTE necessario DIMINUIRE il valore assoluto dell'energia consumata/propdotta ad iniziando dalla peggiore ovvero quelle fossili e nucleari.
In questo processo la parte di energia che rimane deve essere coperta solo da fonti rinnovabili.
Spero che sia stato chiaro.
Sul condizionamento indotto dal condizionamento sfondi una porta aperta.
A proopsito: alle 14:40 sono partito in bici per andare, al confine orientale della città, dal dentista.
Finché pedalavo abbastanza gradevole. Quando mi affiancavano auto, furgoni e altro, sentivo le zaffate roventi prodotte per i loro merdosi condizionatori. In veicoli dai colori assurdi, come nero, blu scuro, etc. tutti con una sola persona a bordo.
Chi condiziona non solo si condiziona ma rompe il kazzo anche al prossimo, contribuendo con calore e sprechi, all'aumento del calore complessivo. Nella fattispecie scaricato letteralmente addosso a coloro che non sono nei loro gusci su quattro ruote energivori e caloriferi.
Al ritorno una delle paline elettroniche della città segnava +45°
anche se non so dove abbia preso quei dati.
Faceva una certa impressione.
> sostituirei tutti i contatori da 3kW degli Italiani con dei contatori da 1kW
RispondiEliminaGeniale, questo!
Tutta l'energia dovrebbe essere contingentata per famiglia
(così da avvantaggiare le famiglie leggere, con un figlio o senza)
Ad esempio
o - 50l di gasolio o benzina al mese
o - 3mc di gas
o - 1quintale di legna o biomasse equivalenti al mese
Si tornerebbe alla necessità che aguzza ingegno, risparmio, moderazione, rinuncia agli sprechi, alle cose inutili o dannose.