martedì 19 marzo 2019

La Traviata

Mi capita e, in questi ultimi anni con maggior frequenza.
Trovo un brano che mi porta in giro, mi lascio cullare e commuovere da esso e dalle emozioni che mi reca.
E' la terza volta che ascolto la Traviata, oggi.
Lavoro, ogni tanto sento la musica, vado di là, vedo qualche fotogramma e la musica sublime di Verdi, mi commuovo e torno a lavorare.
Questa versione, cantata negli anni verdi da Marie McLaughlin riesce ad incantarmi, forse perché il soprano scozzese riesce eccellenemente a rendere sia la mestizia e la malinconia delle sue latitudini del proprio malessere esistenziale e fisico concludentesi in morte con il calore scoppiettante dell'iniziale dolce vivere parigino, sempre scozzese è.
E io che non amo neppure così tanto l'opera.
Chissà che mi succede!?

1 commento:

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.