venerdì 3 maggio 2019

Comitatus Molisii - 4: confine culturale

(Comitatus Molisii - 3)

C'è uno jato, una cesura, in pochi chilometri, tra il Molise a il Foggiano. La provincia di Foggia è una provincia problematica ed è diversa dal resto della Puglia e dal Molise da cui provenivamo. Insomma, i molisani dei quali eravamo ospiti in agriturismo ci avevano avvertito: là ci sono vari problemi.
I confini culturali, in pochi km, tra la maremma grossetana e quella viterbese, tra il Trentino e l'Alto Adige, tra il Basso Molise e il Foggiano. Mi chiedo come sia possibile che in pochi km le cose cambino così radicalmente.
Da Larino abbiamo visitato, martedì mattina, il tombolo della laguna del lago di Lesina e poi la spiaggia a turismo zero. La diffusione dei rifiuti e dei randagi sono due dei segni subito evidenti, nel Foggiano, di questo peggioramento così netto. Alla sera, a cena in agriturismo, una vittima arberesh (del vicino comune di Ururi) ci ha raccontato del "rapimento" dell'auto di sua madre, avvenuto in un paese al di là del confine. Hanno scherzato, ma neppure troppo, che siamo stati fortunati a ritrovare la mia auto.

Altro bottino di rifiuti raccattati.
Ma perché 'sta gente è così profondamente stupida da lordare ciò in cui ritorna? C'è una stupidità latente in questo guapismo che è sconcertante anche nella sua enormità.

Dopo le abbondanti piogge di lunedì 29, la macchia mediterranea è letteralmente esplosa di fiori, martedì 30.
Silenzio, solo Rosa Canina ed io.
Ci siamo infilati in un dedalo di piste, nel tombolo della laguna di Lesina, senza riuscire ad arrivare al mare. Dopo un'ora di cammino arrivati qui abbiamo desistito (*) e siamo tornati indietro.
A quello ci siamo andati poi, in auto.
Il passaggio del fronte perturbato ha esaltato la bellezza del cupo grigio plumbeo prima e di quello luminoso di blu e bianchi dopo.



Secondo giro di raccolta (avevamo già scaricato all'unico cassonetto incontrato, nella pineta lungo il cammino)



La costa settentrionale del promontorio del Gargano dal porto canale di Punta Pietre Nere.



2 commenti:

  1. Ad osservare dall'alto la zona e la posizione alla quale desistemmo, direi che ci mancava poco. Ma dall'interno, trai i cespugli, non riuscivamo a capire quanto mancasse al mare.

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  2. La cosa che mi stupisce e' che in pochi km, a parita' di condizioni climatiche ed ambientali, le cose possano cambiare cosi' grandemente.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.