sabato 18 maggio 2019

Gli occhi

Sorrido. Non mi sono chiuso gli occhi o li ho imbottiti di fette di salame e prosciutto.
Gia', gli occhi. Io avevo visto quegli occhi. La stessa forma degli occhi nei geroglifici degli antichi egizi. Quanto magnetici erano? Si aggirava con la sua bellezza fine e straripante, cosi' discreta e silenziosa, quasi riservata, tra i colleghi vocianti. In disparte.
Ieri, durante la giornata di lavoro (non piu' riunione mondiale, giornata di lavoro nella sede madre in Baviera) era a pranzo con noi.
Ogni tanto non riuscivo a non guardarla. Liliane e' egiziana copta. L'ho capito dal cognome, quando le ho chiesto quale fosse il suo Familienname. E me lo ha confermato.
Per me e' stata la piu' bella, affascinante di tutte.
In disparte la osservavo. Alta, elegante, cosi' appariscente nel rifuggire da ogni appariscenza, il viso fine, la carnagione un po' scura e quegli occhi d'ebano,  dietro ai quali c'e' il sogno, il desiderio, l'illusione e che ti chiamano, in silenzio. Ti chiamano ogni volta che per un istante, quasi impercettibile, vengono ai tuoi e fuggono, fuggono per poi ritornare. Che ballo, cogli occhi, a pranzo, ieri. Da sotto riappare _ica, la mora del profumo. Ci sono dei tipi femminei che tendono a destabilizzarmi.
Avevo visto la sua fede sul fine anulare. Lascio su zero il pulsante Seduzione - non facciamo danni, vedi come ho messo la testa a posto !? - e contemplo la bellezza in se'.


1 commento:

  1. Qualche collega osservo', giovedì, che _lirgis, stante la notevole gnoccanza, interpretare Cleopatra. :)

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