sabato 20 luglio 2019

Leucos - 8: sentiero delle Cipolliane

(Leucos - 7 : Santa Maria de Finibus Terræ)

Come avevo già scritto la bellezza della dimora di mare nella quale eravamo alloggiati (*) ci teneva avvinghiati ad essa. Aggiungiamo che né Rosa Canina né io siamo "esseri marinari", talassici e non ci tenevamo né ad essere abbrustoliti dal sole né a toccare l'acqua del mare, ad avere il sale sulla pelle: insomma, rimanevamo fino a pomeriggio inoltrato a casa, sulle terrazze, con nostro magno gaudio (il pisolone deottimizzato del pomeriggio un autentico piacere!) e soddisfazione (da asociali, nessun essere umano nei paraggi, aahhh!). Poi uscite per borghi, per cena.
Insomma, la vigilia della partenza è giornata che parte in parte coperta, sempre con un leggero maestrale, optiamo per il sentiero delle Cipolliane a piedi, proprio una passeggiata della zia (almeno per noi due) per uscire dai nostri pigrizia e rilassamento. La regione Puglia ha istituito il Parco Regionale della Costa d'Otranto ha lavorato abbastanza bene e salvato dal tumore edilizio/antropico qualche parte di questa costa dello Jonio settentrionale? dell'Adriatico meridionale? .
Un primo assaggio un primo giorno (abbiamo desistito per il caldo) e poi, come dicevo, tutto, andata e ritorno, la vigilia della partenza.
La bellezza è grande, anche e ancora qui, anche se io non sono un fanatico delle rocce calcaree e dei molti, evidenti fenomeni di forte carsismo, come le grotte ai vari livelli
  • al di sopra del mare
  • a livello del mare 
  • sotto il livello del mare (in alcuni periodi di glaciazione il mare era a -120m c. rispetti al livello attuale).
A parte una coppia di scarpinatori lumbard, non un anima viva, Z E R O ! Cosa significa? Che oltre alla grande bellezza dei luoghi anche rifiuti assenti. Aaaah, che goduria! L:o dico sempre che io sono per una natura, mare o montagna, colline, lagune, antidemocratiche, solo per chi se le guadagna con fatica. Togli le masse, togli il degrado che è solo umano!
Ecco, scovando una discesa seminascosta da una casa privata più in alto siamo scesi lungo un prima sentiero poi scala naturale via via più impervia lungo la falesia e abbiamo trovato la nostra cala/scoglio privato in cui, finalmente, io ho fatto il primo ed unico bagno (devo dire che si era rasserenato e un po' di cottura da sole l'abbiamo subita e questo è stato un ottimo viatico).
Parola alle immagini, ora.










17 commenti:

  1. Se ricordo bene la dimora aveva quattro stanze e per sei giorni su otto siamo stati solo in due, Rosa Canina ed io (da un venerdi' sera alla domenica mattina pure due coppie, due sorelle venete con i rispettivi mariti/compagni).
    Tutto il resto del tempo solo Rosa Canina, io e il deserto intorno!

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  2. Insomma Uomo...una vacanza ecologica, immersi nella natura e nella bellezza....nessuno a rompere...tempi lunghi, buon cibo e relax. Cosa chiedere di più? :)

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    1. Beh, ecologica non so fino a quale punto.
      Abbiamo speso 300euri di benzina...

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    1. Beh, quella casa, quando era tutta per noi, era veramente meglio che da nababbi (non c'era neppure servitu'...) :)

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  4. Meraviglioso!
    Un luogo naturale non ancora infettato dalla metastasi umana.

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    1. Ti indirizzo alla seguente lettura: http://www.aurhelio.it/la-terra-muore-di-cancro-rutilio-sermonti/

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    2. Ti invito a non negare l'innegabile.
      La gran parte degli individui appartenenti alla specie umana, si comporta secondo un meccanismo simile a quello di una metastasi.
      La Sesta Estinzione di Massa è gia iniziata.
      Tra breve, il Surriscaldamento Globale Antropico causerà il collasso di un certo numero di ecosistemi.
      Le sofferenze che patisce il pianeta Terra, sono tutte prodotte dall'azione cancerogena della specie umana. E non sono certo io il primo che definisce moltissimi umani quali agenti cancerogeni. Il filosofo Emil Cioran (da me apprezzatissimo) fu colui che per primo inquadrò il carattere cancerogeno di certa umanità. Poi, venne la volta del zoologo Rutilio Sermonti, le cui riflessioni e conclusioni sono condivisibili e rispecchiano la mera realtà. Infine, l'interessante libro di Bruno Sebastiani ("Il Cancro del Pianeta") che poc'anzi ho terminato di leggere per la seconda volta. Quindi, si prenda consapevolezza definitiva della cancerogenità dell'umanità asservita alla competizione, al denaro ed al cemento. Tu, che vivi nell'alienante Milano, potrai constatare con rapidità gli enormi danni provocati dall'antropizzazione, dall'urbanizzazione e dal cosiddetto "progresso".
      Per quanto riguarda l'umanesimo, ritengo che si tratti di un'ideologia anacronistica ed obsoleta, sorta in contrapposizione al teocentrismo medievale, e certamente antropocentrica.
      Oggi, urge dichiararsi ed essere ecocentristi.
      La Natura, e non l'essere umano, è al primo posto.
      Sfortunatamente, soltanto una minuta minoranza di individui è associata all'ecologismo radicale da me propugnato. Continuo a vedere la gentaccia che viaggia in aereo (mezzo di trasporto piuttosto inquinante), per fare escursioni futili ed insensate in megalopoli alienanti e degenerate come Londra.
      Pur abitando in una località cosiddetta rurale, ho veduto che, nell'ultimo decennio, i S.U.V. si sono pressoché moltiplicati in barba a qualsivoglia empatia ecologica e giustizia sociale.
      Questa società merita l'estinzione. Sono troppi i danni che ha arrecato, e che continua ad arrecare, alla Terra. Questa umanità è indifendibile.

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    3. Lorenzo, a volte io penso che tu ci prenda in giro o faccia il gioco di una persona che non ha alcuna idea della scala di un problema.

      > in ogni foto si vede un manufatto

      No, non e' vero.
      In alcune foto si nota un manufatto rudimentale (ad esempio le "mantagnate" muretti a secco di protezione) o un simil-nuraghe o simil-trullo.
      In altre foto non c'e' traccia di presenza umana.
      Tu fai lo gnorri e ugualizzi questi ambienti con altri come , ad esempio, questo (si possono fornire esempi di antropizzazione e artificializzaizone decisamente piu' spinti).
      Riesci a distinguere i due ambienti, quello descritto da alcune immagini di questa pagina o sono per te "uguali" visto che in entrambi c'e' intervento dell'uomo?

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    4. Lorenzo, errare è umano, perseverare diabolico.

      > NON ESISTE SULLA TERRA NESSUN POSTO "NATURALE"

      L'artificializzazione o naturalità degli ambienti non è binaria, zero/uno, niente/tutto.

      Cosa diavolo vuol dire che "nn esiste alcun posto naturale"?
      Nel tuo furore ideologico antagonista (cretino è pleonastico) fai il il giochetto non so se belaltrista o ugualista.
      Ci sono luoghi nei quali l'uomo ha vissuto e lavorato per secoli come una parte dell'ambiente perché la limitatezza nella disponibilità di energia e trasporti lo obbligava (in parte, migrazioni a parte) a dipendere da quell'ambiente.
      Poi ci sono delle follie antropiche a densità folle (dei tumori antropici che aumentano progressivamente nel consumo di risorse prelevati dall'esterno e nella produzione di rifiuti scaricati al'esterno).

      Se vuoi ti posso anche dare ragione, eh!?
      Vuoi fare l'ugualista / crescitista / antagonista / benaltrista? Prego.
      La prossima volta, visto che è "tutto non naturale", invece di andare al Rifugio Buzzoni vai su e giù per Viale Monza che è lo stesso.
      Buon divertimento.

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  5. Ecco, con la montagna "democratica", "smart" (tech per dummb and lazy people) raggiungiamo il picco della artificializzazione degli ambienti.
    Lorenzo, sei molto piu' d'accordo con Lorenzo di quanto tu non voglia ammettere.

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  6. Concordo con il desiderio "asociale" di stare tranquilli senza esseri umani tra le scatole. Senza necessariamente invocare nebulose istanze antiumanistiche, io me lo ricordo bene: dopo innumerevoli mesi pigiato in un laboratorio chimico a stretto contatto sempre con le stesse persone - e spesso le loro banalità. Fuori dallambiente di lavoro, l'elevatissima stressante densità abitativa lombarda.
    Arrivavo a luglio che letteralmente non ne potevo più di vedere gente, umani.
    Ecco, dicevo, avrei voluto stare a 2000 metri a vedere capre e stambecchi o qualsiasi altro animale, ma non gli umani.
    La libertà più grande, oltre a quella del tempo libero, è quella di poter SCEGLIERE se vedere o meno gente, senza doverla SUBIRE per una ragione o un'altra.

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    1. Infatti: scegliere socialita' e solitudine.
      Un essere umano sano ha una vita in cui c'e' tempo per la prima e c'e' tempo per la seconda.
      Cosa fanno, come condanna, nelle galere?
      O ti obbligano a stare in cella stipato con altri o ti obbligano all'isolamento.
      SCEGLIERE!
      Noi uscivamo verso dopo le sedici e andavamo in qualche borgo (banidera arancione et similari) per vedere un po' di societa', di vita locale.

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    2. Stare stipati in un luogo degrada la vita e l'etologia: questa arriva a livelli nei quali ci sono uccisioni, uccisioni dei piccoli, non si riproducono più, violenza, etc. etc. .
      Prego (ri)leggere il noto esperimento della Fogna del comportamento.

      Certamente l'isolamento è la forma più grave di punizione.

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  7. La sostenibilità in ecologia
    1 - non ha alcunché a che fare con la parte "sociale" aggiunta dai cocomeri
    2 - è un concetto elementarmente semplice che si chiama bilancio che da una parte ha le voci in nero della produzione ciclica ripetibile di risorse e la biodegradazione dei rifiuti e dall'altra ha le voci in rosso, consumo di risorse e produzione di rifiuti.

    E' un concetto elementare basato su limiti.

    Se c'è una persona completamente agli antipodi della sostenibilità e dei limiti è la criminale Bonino.

    Lasciamo perdere misticismi e robe newage waltdisneyane postfreackettonismi etc. .
    Rimaniamo concreti: dove prendi il carburante per la motosegna o per l'auto, quanti ettari servono per produrli, quanto bosco ne assorbe la CO2 e quante terra c'è procapite per tutto ciò.

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