Fatto 1
La quasi totalità delle persone
Fatto 2
Nessuno di noi vorrebbe avere vicino una filiale del mondo infernale (un buon articolo di partenza per avere un'idea dell'inferno e delle soluzioni all'inferno è questo) nei pressi di casa e vedere decine e centinaia di persone, i propri cari, crepare giovani o precocemente per varie patologie.
Le società complesse vivono, ancora una volta, il conflitto tra ciò che esse richiedono all'ambiente, che impongono all'ambiente e ricevono indietro dall'ambiente e la qualità di vita, le pretese aspettative di vita, di qualità di vita che il tenore di vita di tali società induce nelle persone.
Ancora una volta io martello una prima (co)soluzione razionale a questo apparente paradosso ovvero un pianeta e un'Italia abitati da un sesto, da un settimo, da un ottavo della popolazione attuale, nel quale ci sia spazio per ciò che Simonetta indica come servizi ecosistemici che siano in grado di attutire, smaltire, biodegradare i rifiuti del metabolismo antropico e di ritrasformarli in risorse.
Un'altra cosoluzione consiste(rebbe) in processi siderurgici meno rozzi, meno inquinanti e.g. processi come il Finex della (Siemens - POSCO), il Corex (Siemens) o Meros (Siemens).
Due effetti collaterali all'abbattimento drastico degli inquinanti di questi processi sono la riduzione del consumo energetico e la riduzione del personale impiegato nel processo.
Dunque anche la tecnologia può essere affiancata alla decrescita demografica per trovare una soluzione.
Metà della pianura padana dovrebbe essere bosco, contenere un decimo della popolazione attuale. IN quel di Taranto dovrebbero esserci 30km di boschi tra l'acciaieria a basso impatto, basso consumo, bassa (o minor) intensità lavorativa e le abitazioni di operai, chimici, ingegneri, etc. che lavorano in essa (prego confrontare l'immagine a corredo). La decrescita (meno è meglio) è ancora una volta palese, un processo di diminuzione delle quantità fisiche, anche di progresso tecnologico e di aumento della qualità.
I grandi problemi, i disastri sono sempre il risultato di molteplici errori e possono essere risolti solo lavorando su molteplici fronti.
"soluzione razionale a questo apparente paradosso ovvero un pianeta e un'Italia abitati da un sesto, da un settimo, da un ottavo della popolazione attuale"
RispondiEliminaQuesto dimostra che non sai cosa significhi "razionale". Razionale significa logico e secondo logica quello che tu proponi è un tuo desiderio, un tuo sogno, qualcosa che tu immagini SENZA AVERE LA FOTTUTA IDEA DI COME FARE A REALIZZARLO IN CONCRETO. Quindi non c'è niente di "razionale", non c'è niente che sia nel campo della "fisica", è tutto confinato nella "metafisica".
La mia "soluzione razionale" alla gomma sgonfia della bicicletta è che domani la gomma sia gonfia.
Chissa se, continuando a ripeterlo, prima o poi succederà davvero. Dai, ti do il famoso "aiutino" della RAI al concorrente meridionale: no, non succederà. Perché la gomma sia gonfia domani devo andare a comprare la camera d'aria nuova, tornare, smontare il cerchio, smontare il copertone, togliere la camera d'aria vecchia, mettere quella nuova, rimontare il copertone e rimontare il cerchio, poi prendere la pompa e gonfiare la gomma.
Prego non fare l'obiezione infantile che la "soluzione" diventa "razionale" scomponendola in sotto-"soluzioni razionali", tipo che io posso sognare la gomma gonfia se sogno che lo spirito del garage agisca sullo stato molecolare della gomma (quindi sogno che 1. esista lo spirito del garage e 2. che questo spirito possa e voglia cambiare lo stato molecolare della gomma). Non cambia niente se sogni una cosa grossa tutta insieme o se sogni tante cose più piccole che poi, sempre sognando, compongono quella grossa.
Fintanto che non ti presenti a Decathlon coi soldi in mano e fintanto che non torni e impugni una chiave inglese, non succederà mai un beato cazzo rispetto alla gomma sgonfia. Anzi no, succederà che il problema peggiorerà, la gomma sgonfia col tempo marcisce dipoi oltre cambiare la camera d'aria bisognerà cambiare il copertone.
Commento inutile, lo so.
E' la solita condizione per cui chi ci arriva da solo non ha bisogno che glielo dica io e chi non ci arriva, non ci arriverà mai, qualsiasi cosa io faccia.
Signor Connor
EliminaNoto che voi siete smemorato.
Visto che ho osservato piu' volte che l'Italia (come gran parte dei paesi sviluppati) e' gia' in sacrosanta, salvifica e provvidenziale netta decrescita demografica che ha la forza insuperabile dell'esponenziale a base positiva minore di uno (nessun'altra curva scende cosi' in fretta, ovvero per tempi sufficientemente grandi nessuna funzione e' minore di tale funzione).
Decrescia che sarebbe tale se l'Italia e l'Europa non fosse sottoposta alla guerra civile che cattolici e sinistranti stanno imponendo usando l'arma migratoria umana da una parte, il rincoglionimento generalizzato e la repressione di ogni tentativo di resistenza.
Quindi ora si tratta di imbastire le difese rispetto alle armi usate e rispetto a coloro che le usano.
La tecnologia permette anche di difendersi dagli assalti a cio' che e' la scialuppa, considerato il pessimo stato ecologico del pianeta e il tumore antropico in Africa violento come mai.
Connor, potreste arrabbiarvi con la vostra smemoratezza, direi.
Buondi'
Per quanto possa sembrare surreale, mentre leggevo il pisyolotto di Lorenzo sentivo qualcosa gonfiarsi fino a scoppiare. Non uba, ma ben due cose. Pof!
EliminaComunque, gia' oggi, il vulnus della faccenda emerso dai mezzi di propaganda di massa, pronunciato da Conte, e' il problema "occupazionale".
RispondiEliminaCome scrivevo ieri, le tecnologie siderurgiche (v. Finex, Meros, Corex)
o - assai meno energivore
o - assai meno inquinanti
comportano una forte riduzione del lavoro (umano) richiesto.
Il problema e' che NON si puo' tenere in piedi un baraccone che per dare lavoro a 10k persone invece che a 5k persone
consuma l'ira di dio di energia, inquina anche te anche solo a vedere le foto del roboilva, fa perdere agli imprenditori 2M e rotti di euro al giorno.
Un interessante punto di vista di un Austriaco? Tedesco? sulla questione.
RispondiEliminaILVA: Perché, italiani, siete così?