Mi siedo e ascolto. Osservo in loro, anziani, i motivi comportamentali propri di femmine e maschi: risolvere problemi, le cose, la cultura: mio padre ieri a cena, ha recitato (si dice recitare?) una poesia del Parini, studiata a liceo (!), affermando che era un nostro antenato (da parte di mia nonna paterna). Mia madre invece parla di persone, di relazioni, chi fa fatto cosa perché. E' proprio così.
Gli anni passano.
Mia madre ieri mi ha detto :- Sento che la morte mi danza intorno, lo sento proprio. Passa vicina, si allontana, ritorna. Mio padre, invece, ha detto che non ci pensa, per lui la vecchiaia, la senectus ipsa est morbus, la senescenza è in sé un morire tutti i giorni un po'.
Mi raccontavano dei sacrifici pazzeschi fatti in infanzia, durante la guerra (seconda mondiale). Noi, semplicemente, non possiamo avere comprensione di ciò che hanno superato. Eppure erano due famiglie di piccola borghesia, come saranno stati, quei tempi, per famiglie più povere, come quelle dei braccianti, ad esempio? Mia madre mi ha raccontato la miseria che vide, in infanzia e giovinezza.
Mia nonna ostetrica che portava seco qualche cucchiaino di caffè per poterne fare un sorso alle partorienti così povere che non avevamo neppure il caffè e, spesso, neppure due soldi per pagarla. Come era generosa, la nonna Angela!
Poi di persone morte di crepacuore e stenti, avevano venduto mucche, campi, casa, per emigrare in Cile e trovare il nulla, campi aridi da dissodare e miseria peggio di quella di casa. Tempi di un'asprezza che noi non possiamo neppure immaginare. Io penso sempre all'Albero degli Zoccoli, il capolavoro di Ermanno Olmi, che mi emoziona solo a citarlo.
Poi di persone morte di crepacuore e stenti, avevano venduto mucche, campi, casa, per emigrare in Cile e trovare il nulla, campi aridi da dissodare e miseria peggio di quella di casa. Tempi di un'asprezza che noi non possiamo neppure immaginare. Io penso sempre all'Albero degli Zoccoli, il capolavoro di Ermanno Olmi, che mi emoziona solo a citarlo.
Molti parenti sono morti, giovani. Così è l'attraversare la vita. Allora gli acciacchi di vecchiaia diventano, paradossalmente, una fortuna, rispetto a morti premature, di stenti, o anche il consumarsi come mozziconi storti di candele con fiamma sempre più flebile che non si spegne.
Oggi sono qui, a casa, in questa meravigliosa, splendida giornata di meteo autunnale, nuvole basse e pioggia che molte persone aborriscono. Ho acceso la cucina economica, cucinato già il cavolfiore, a pranzo risotto di zucca, verrà _rio il caro anarchico, nobile d'animo, generoso, altruista, mamegliocheevitiamoaccuratamentedialcunecose. E' una persona di troppo valore per troncare i rapporti.Io li voglio mantenere per tutte le cose buone che _rio ha.
In passato, dopo l'università, quando ero in preda ad alcuni radicalismi della sinistrite, troncai, per anni, i rapporti con _rio di Milano. In quegli anni egli bazzicava Forza Italia. Ora ciò a cui miriamo, in politica, si sono... ribaltati, egli è molto impegnato su temi prima di miglioramento personale, poi diventati spirituali, ora religiosi.
Stasera mi aspetta il tango.
La ruota del tempo tira degli scherzi birboni.
Vado a mettere due legni nel fuoco.
Chissà quante storie avrebbe da raccontare tua nonna l'ostetrica!
RispondiEliminaMia mamma, sabato, diceva che sua sorella _ita (emigrata a Toronto) ha una memoria di ferro e che si ricorda "tutto".
EliminaMio padre ha trascorso tutta la vita, dalla nascita, in città. Mia madre è nata e vissuta (fino ai diciotto anni) in campagna. Due infanzie e adolescenze diverse, come diverse erano le condizioni. Mio padre abitava in un appartamento di proprietà, mia madre in una casa data dal padrone dei campi per il quale lavorava mia nonna. Un lavoro durissimo per le donne, nei campi dal mattino prestissimo per tutto il giorno. Mia madre la ricorda sempre con il fazzoletto calato sino agli occhi, stanca persino per le carezze ai figli. Erano gli anni 40 e 50. Quando mi racconta di quel mondo comprendo sacrifici e sudore che oggi nemmeno riusciremmo a superare. Era un altro tempo ed altre tempre.
RispondiEliminaAnche mio padre in citta', mia madre in montagna.
EliminaE' un mondo di sacrifici talei che risulta... quasi incomprensibile e, a livello emotivo, lo e' certamente incomprensibile, per noi.
Tempre, si.
Molti morivano, quelli che non reggevano le sollecitazioni, le asprezze estreme.
Bellissimo post ispirato.
RispondiEliminaLa legna nel fuoco.
Pura poesia.
E i pensieri fluttuano con le fiamme.
Io non ho un televisore a casa (anche se c'e' la rete che, da tempo, si sta televisionizzando).
EliminaComunque, stare a guardare il fuoco e' MOLTO piu' accativante che stare a guardare uno schermo con le sue immagini in movimento.
Non posso non osservare che... se forse accendessi il fuoco quotidianamente, dopo una settimana, forse, troverei piu' interessante stare davanti ad uno schermo.
Mah, non so.
Per me, per il momento, fuoco batte schermo 6 - 0.
:)
Io ho fatto dei video con mamma che racconta ... che tristezza perdere i ricordi dei nostri vecchi!
RispondiEliminaIl tempo che va, Silvia.
EliminaPeccato si'!
"... quando ero in preda ad alcuni radicalismi della sinistrite, troncai, per anni, i rapporti con _rio di Milano. In quegli anni egli bazzicava Forza Italia. Ora ciò a cui miriamo, in politica, si sono... ribaltati, egli è molto impegnato su temi prima di miglioramento personale, poi diventati spirituali, ora religiosi."
RispondiEliminaDovrei dirti che siete due [.....] ma poi penso che tu non miri a niente altro che al godimento e il godimento è quello che ti motiva nelle tue conversioni, quindi sei brutto da vedere ma innocuo. Il tuo amico poi, molto impegnato sui temi spirituali e religiosi ma se è amico tuo, anche lui predicherà attorno al godere, arriva ultimo di una fila interminabile, irrilevante, diversamente brutto ed ugualmente innocuo.
E' un po' una scenetta tragicomica alla Amici Miei.
No, _rio e' diventato piuttosto moralista.
EliminaConnor, ancora, noto vs. smemoratezza e sparate.
Come edonista (intelligente e' pleonastico) ho sempre rimarcato che per godere, per avre il piacere, non puoi che passare per l'assenza del piacere.
In poche parole semplice attivazione del contrasto come dispositivo estetico, cognitivo e dell'alternanza tra dipoli.
Per avere devi rinunciare
Per godere devi non godere
Per essere superbo devi essere (prima) umile
e via dicendo.
So che non volete capire ma vi perdono.
Ahahah! :)
Le cose sono un po' peggio o un po' meglio a seconda di come le guardi.
EliminaHo due alternative.
- Mi incazzo per ogni cosa che scrivi, che è moralmente sbagliata o logicamente insensata e di conseguenza, come faccio coi "compagni", finisco per disprezzarti.
- Oppure penso che sei un [.....] innocuo, che alla fine si conclude in patata materiale e metaforica, che tutto quello che scrivi non lo devo prendere sul serio, lo devo racchiudere tra le parentesi del discorso dei nipotini sui dinosauri volanti e quello del Testimone di Geova su Dio e la Fine dei Giorni.
Scelgo la seconda opzione, quindi non ti prendo sul serio.
Inoltre, penso che una persona sana di mente debba necessariamente fare come me, chi ti prende sul serio in positivo (cioè ti vede come un saggio di qualche tipo) o in negativo (cioè ti disprezza), a sua volta ha qualche disturbo. Perché, stante il fatto che alla fine c'è la filosofia della patata, non c'è ragione di fare una cosa o l'altra. Sei il vento tra le foglie, Coso, quando va bene, altrimenti sei un peto. Amen.
> moralmente sbagliata
EliminaUna parte notevole delle opere di Epicuro venne bruciata dai cattolici che, in quanto a immoralita'de-facto, non sono/erano secondi a nessuno.
La logica? Noi siamo esseri umani, non macchine e il nostro sistema cognitivo NON e' deterministico, non segue una logica.
Infatti per goderti il cibo... devi digiunare e arrivare a tavola con appetito.
Non c'e' da essere saggi se non per la semplice osservazione della realta'.
La filosofia della patata? Non capisco: di cosa si tratterebbe?