mercoledì 25 dicembre 2019

Lastra piatta di cartone

Stavo camminando dalla stazione casa dei miei, prendendo un po' di sole, blu e bellezza antica quando ho deciso di visitare la cattedrale.
Era la Messa solenne, sono arrivato poco prima dell'offertorio.
Godevo la dimensione verticale, il profumo d'incenso, la bellezza dei due carabinieri in alta uniforme, il vibrare causatomi dall'organo possente, la meraviglia delle corali barocche. Ad un dialogo tra le soprano e le voci maschili mi sono commosso, mi sono dovuto sforzare per trattenere... le lacrime. Le liturgie hanno potenza suggestiva specie per me che sono a digiuno da tempo. Ritrovavo il Verticale e la Potenza dei Secoli anche eco di potenza maschile, guerriera, il contrasto e il suo potere sublime, qui tra il maschile il femminile.
Il mio orecchio cade su qualcosa come "noi umili [pecore] del gregge o Pastore ...".
Ecco l'irrompere dell'orizzontale, il paradosso, l'ipocrisia. Pecora scema sarai tu, sarete voi o fagiano! Per me un senso di nausea che mi teneva e terrà lontano da questo cattolicesimo sferico tendente a lastra piatta di cartone.
Nietzsche aveva capito tutto.

46 commenti:

  1. Coso, io quando vado in una grande chiesa non penso al parroco, che di solito mi incute un misto tra timore e disgusto, penso al fatto che per secoli i ragazzi ci andavano a corteggiare le ragazze, i ladri a borseggiare le vittime, gli storpi a mendicare e certi gaglioffi della famiglia De' Dritti ci andavano ad accoltellare altri gaglioffi della famiglia degli Storti. Ci si celebravano i matrimoni, i battesimi, i funerali e le messe solenni contro le pestilenze o in ringraziamento di una vittoria contro i Mori. In casi estremi, la popolazione si asserragliava nelle chiese come nell'antichità facevano con i templi dell'acropoli. Guardando l'architettura, penso anche che le grandi chiese erano le astronavi di allora, costruite su enormi impalcature per lanciare messaggi verso il cielo. Erano uno scudo stellare contro gli strali dei nemici, mostravano la potenza della città a chi vi si avvicinava. Insomma, puoi fare a meno di "Nice", che la citazione decadente è l'ennesima posa.

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  2. Applausi.
    Dico che hai bene raffigurato il flagello cattolico livellante, il nerbo tossico e virale di quella declinazione del Cristianesimo.
    Anche io ho sempre provato repulsione per quelle metafore furbescamente inneggianti la mansuetudine del Popolo, l'asservimento al Signore = Padrone.
    [ A proposito della natura guerriera da abiurare ] indipendentemente da cosa ne pensiamo dei krauti.

    ===

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  3. Come al solito non avete capito un accidenti e sparate sentenze.
    Se non foste i parolai che siete ci sarebbe di che avere paura.
    Buon anno.

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    1. Cosa, io parlo per me.
      Non entro in un argomento che è vecchio come la scrittura circa l'esistenza di Dio.

      Invece entro nella situazione attuale della Chiesa, che è la logica conseguenza del fatto che ha accettato supinamente la "ideologia liberal" degli Anni Settanta, anzi, ha accettato supinamente la finzione impostata dai Partiti Comunisti, per primo il nostro, che mentre trattavano per diventare agenti del "Governo Mondiale", proponevano alle masse degli Idioti, Mai Cresciuti e Furbastri, le fanfaluche del Plusvalore e della Dittatura del Proletariato.

      Contrariamente a quello che pensano i quipresenti, i quali poverini sono prodotti conformi dello stesso meccanismo, il problema non è il "cattolicesimo", che poi significa "universalismo" e nemmeno i Vangeli.

      Il problema è l'esatto contrario, la Chiesa si è sconsacrata da sola quando ha cominciato coi "preti operai" e le chitarre coi tamburelli durante la Messa. Da li in avanti è stata tutta discesa e arriviamo ai giorni nostri con lo Anti-Papa Bergoglio, che è indistinguibile dai portavoce delle Elite Apolidi.

      Le cattedrali ormai sono gusci vuoti, si potrebbe fare come proponevano i Bolscevichi o come facevano i Turchi nell'antichità, usarle come stalle o magazzini.

      Quando il Papa dice che non c'è "cristianesimo" nel "mondo", mi fa ridere, perché lui e tutti gli alti prelati sono notoriamente atei.

      Il "timore di Dio" è qualcosa che l'Uomo moderno non conosce e questi fenomeni sono comunque figli dei loro babbi e delle loro mamme. Una volta, lo ripeto ancora, i prelati erano i figli cadetti dell'aristocrazia, adesso sono i reietti della società, una accozzaglia che non solo è a-morale, è anche affetta da ogni possibile problema psichiatrico.

      Cosa, qui non funziona niente. Per esempio UCoso non vuole essere "gregge" e avere un "pastore", però non conosce niente altro che la "anti-morale" della sua giovinezza. Gira per il mondo come un turacciolo nell'oceano, un giorno è nella cattedrale e si lamenta del "cattolicesimo" e il giorno dopo è in una riunione di "anarchici" e si lamenta dello "sviluppo non-sostenibile".

      Alla fine se gli chiedi "e allora?" lui non ha una risposta, perché non gli va bene niente, per via della anti-morale ma non ha una alternativa perché sarebbe una morale.

      La sua cifra è l'eterna contraddizione, il paradosso. Tanto che lui afferma che per vivere devi essere contraddittorio e paradossale. Non conosce altro.

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    2. Comunque, il problema generale non ha soluzioni razionali. Il messaggio rivoluzionario di Gesu è quello del comandamento di amare il prossimo come te stesso. Questo comandamento è palesemente illogico se applicato alla lettera, perché viviamo in un universo ostile e selettivo e ci porterebbe alla auto-distruzione, quindi o lo rinneghi oppure sei costretto ad applicarlo in una versione ridotta, cioè "ama un po' il tuo prossimo", per semplice spirito di sopravvivenza.

      Eccoci alla difficoltà di definire il "un po'" che deve essere la norma e quindi definire la "morale".

      Ai giorni nostri, dato che si propone l'idea dell'individuo-monade, regredito all'infanzia, l'idea che ognuno si debba dare dei limiti, dei vincoli, dei doveri, è inconcepibile, da cui la anti-morale per cui bisogna tradurre il "voglio" in "diritto".

      Da cui, nel momento in cui la Chiesa rinuncia a definire la "morale", cioè definire quel "po'" con cui devi amare il prossimo, per seguire la logica del "voglio-diritto", perde qualsiasi ragione d'essere.

      Paradossalmente, si chiude il cerchio, perché in un contesto anti-morale diventa più fattibile immolarsi nel martirio che vivere con una morale. In un mondo di individui isolati e regrediti, puoi trovare qualche pazzoide che, non avendo vincoli, regole, modelli, doveri, non essendo collegato a nulla e a nessuno, possa imitare l'esempio dei Santi, per non dire del Messia.

      Qui ci ricolleghiamo al discorso sui figli, a buon intenditore poche parole.

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    3. A conferma di quello che ho scritto, ho appena letto un editoriale di oggi a firma Scalfari, su Repubblica:

      "Francesco e la fratellanza nel Dio unico.
      Pensare a una divinità di proprietà di un popolo è insensato. Il Pontefice lo smentisce con i fatti: abbraccia i musulmani e viaggia nel mondo per unire. Tra guerre, sovranismi e dittature, il Papa si spende per accrescere la fratellanza tra gli uomini."

      Un delirio con delle perle di altissima levatura, che cita Sant'Agostino (saluti a Sara) sul piano di Topolino, per esempio:
      "Gli ho chiesto in uno dei nostri colloqui cosa avverrà della religione quando la nostra specie sarà scomparsa e lui mi rispose che Dio troverà il modo d'esser presente anche in chi verrà dopo gli umani."

      Un delirio che si chiude con questa facile profezia:
      "Probabilmente i suoi successori lo proclameranno Santo ma non è questo che a lui interessa: in un mondo in cui il potere è la forza principale lui vuole diffondere non soltanto il cristianesimo ma la divinità unica e ciò che ne consegue."

      Scalfari è la stessa persona che scriveva:
      "La vera politica dei Paesi europei è quindi d’essere capofila di questo movimento migratorio: ridurre le diseguaglianze, aumentare l’integrazione. Si profila come fenomeno positivo, il meticciato, la tendenza alla nascita di un popolo unico, che ha una ricchezza media, una cultura media, un sangue integrato. Questo è un futuro che dovrà realizzarsi entro due o tre generazioni e che va politicamente effettuato dall’Europa. E questo deve essere il compito della sinistra europea e in particolare di quella italiana."

      Quindi, come anticipavo in un mio commento tempo fa, eccoci alla "divinità unica" della "religione unica".
      Di questo ragiona il signor Scalfari nei suoi incontri con il signor Bergoglio, la "religione unica" per il "popolo unico", che ha la "ricchezza media, la cultura media, il sangue integrato". In tutto questo, lo ripeto, l'inconsapevole UCoso va a cercare ispirazione alla Messa, da una parte si commuove e dall'altra si indigna.

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    4. Grazie per i commenti interesanti e pregevoli!

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    5. > non conosce niente altro che la "anti-morale" della sua giovinezza

      Noo, noo.
      Signor Connor, voi ignorate quasi tutto della mia giovinezza.
      A partire dai precetti morali e di prassi quotidiana decisamente severi.
      Il passo fondamentale e' quello di una sintesi di morale ed etica. La soluzione sono i limiti, la disciplina e, soprattutto, l'autodisciplina. Beh, mentro lo scrivo, mi rendo conto di aver de-scritto un'utopia.

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    6. > "cattolicesimo", che poi significa "universalismo"
      No, no, il problema e' proprio quello.
      Universalismo non puo' che essere ugualizzazione al minimo peggior comun denominatore.

      In quella cattedrale avevo avuto un piccolo ricordo del lontano verticale, esattamente l'opposto delle messe in infradito, chitarrine scordate e preti operai.
      Ma questo e' il paradosso dei Vangeli, delle pecore e del pastore (con la omissione sistematica di cio' che fa, infine, il pastore con le pecore).
      L'universalismo e' la celebrazione e la realizzazione dell'orizzontale.

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    7. Coso, fossi in te io sceglierei una di queste due strade:
      1. ponderare l'argomento, se appare troppo complesso, evitarlo.
      2. ponderare l'argomento, se appare complesso, approfondirlo.

      Quello che non puoi fare è trattare un argomento complesso senza averne cognizione, oppure, mettiamola in altri termini, lo puoi fare se ti rivolgi allo "italiano medio" che fatica a coniugare i verbi e che pensa, parla, agisce con degli automatismi condizionati.

      I Vangeli non raccontano di pastori e pecore, raccontano la vita di Gesu, con la postilla della resurrezione. Gesu era un predicatore ebreo, vissuto in Palestina e giustiziato per blasfemia rispetto alla dottrina ebraica di allora e per sedizione rispetto al governatorato romano. Per inciso, i Romani erano in Palestina su richiesta di Erode, che li aveva chiamati in aiuto contro le potenze confinanti. Israele formalmente era "alleato" dei Romani e quindi tributario. La Prima Guerra Giudaica avvenne circa 70 anni dopo la morte di Gesu e fu scatenata dalla insofferenza degli Ebrei alla amministrazione romana e alla nuova aristocrazia che gli girava attorno. Pare che un Procuratore romano ordinasse di prelevare 17 talenti dal tesoro del Tempio, gli Ebrei si ribellassero e i soldati romani gestissero i facinorosi a modo loro, ammazzando 3500 persone.

      La parola "cattolico" significa "universale", guarda su un dizionario.
      E' un paradosso perché la parola "chiesa" significa "assemblea" in greco, nel senso che poteva avere nelle Polis, quindi per definizione non può essere "universale".

      Infine, la storia della Chiesa è lunga e articolata, ti faccio due esempi.
      L'Arazzo di Baieux racconta per immagini la conquista normanna dell'Inghilterra a scapito dei Sassoni. Fu commissionato da tale Oddone di Baieux, vescovo, che viene raffigurato a cavallo in armatura mentre impugna una clava, dato che era più consono ad un prelato spaccare le teste senza grande spargimento di sangue invece che fare a pezzi le persone con l'ascia.

      Una volta si leggevano i libri e come non citare i Cardinali Mazarino e Richelieu, con i loro pretoriani, le Guardie del Cardinale, i loro agenti segreti e sicari, Milady de Winer e Rochefort, i quali sono le "eminenze grigie" che regnano sulla Francia da dietro le quinte della Monarchia. Nel romanzo di Dumas si racconta dell'assedio di La Rochelle, fortezza degli Ugonitti, cioè dei Protestanti francesi. Leggi de La guerra dei tre Enrichi.

      Tanto per capirci sui Pastori e sul Gregge.

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    8. Invece sulla faccenda della "morale" e della "anti-morale", mi sono fatto l'idea che è una di quelle cose che uno ci arriva da solo oppure non ci arriva, qualsiasi cosa io gli dica. Non è un problema tuo personale, è un problema di tutti quelli che sono diventati adulti dopo gli Anni Sessanta e che sono stati condizionati a percepire le cose in un dato modo. O a non percepirle, dipende.

      Sono sicurissimo che tu sei convinto di essere molto "morale". Cosi come le "sardine", leggevo oggi un altro delirio sul Corriere a proposito di una polemica scatenata dalla povers signora Maraini: "Il rifiuto dell’insulto e dell’aggressività, che Dacia Maraini riconosce proprio delle nostre attuali «sardine», non può essere contrapposto, allora, a un mondo che della fede nel Dio unico ha fatto il suo centro e cuore ispirativo, proprio perché quell’ispirazione vive e si esprime proprio dove la grande testimonianza biblica è conosciuta e raccolta nella sua forza e ricchezza innegabili." Firmato Arcivescovo di Chieti-Vasto.

      Nota che l'arcivescovo scrive da cani.
      Ah, le risate.

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    9. > Sono sicurissimo che tu sei convinto di essere molto "morale"

      Io non sono particolarmente amico della morale (eufemismo).
      Ritengo l'etica decisamente superiore: cosa fare in quella situazione, in quel luogo, nel 2020 e in quale prospettiva.
      Ogni "chiesa" e ogni religione, ogni oppio per le menti, comprese quelle scadenti compagnesche, hanno la buffa pretesa di universalismo nello spazio e di essere imperiture, valere in ogni tempo.
      I risultati sono dei grotteschi stridori.
      No grazie!

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    10. > La parola "cattolico" significa "universale", guarda su un dizionario.
      > E' un paradosso
      [...]
      > "chiesa" significa "assemblea" in greco, nel senso che poteva avere nelle Polis, quindi per definizione non può essere "universale"

      Appunto!

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    11. Non ci capiamo, suppongo perché tu non sei aduso ad interrogarti sul senso delle parole. Vedi che cerco un po' di fare il Fusaro in questa sede. Il fatto è che "morale" non significa affatto quello che pensi, cioè non è un insieme di tabù più o meno irragionevoli e prevalentemente incentrati sulla sessualità. La "morale" è "il modo giusto di fare le cose", oppure, se vogliamo generalizzare ulteriormente, "il modo giusto di stare al mondo". Discende dalla idea di "Giusto" e di "Sbagliato", di "Bene" e di "Male" non tanto nella sfera individuale ma in quella sociale, collettiva.

      Quando racconti delle tue azioni "virtuose", per esempio quando riprendi il gaglioffo coi piedi sul sedile del treno, proponi una tua "morale".

      Fino a qui tutto bene, il problema è che non sei consapevole di quanto tu sia figlio dei tempi, cioè il prodotto della "Ideologia Liberal" e non ne sei consapevole perché, come quasi tutti, lo dai per scontato, come "dato di fatto", come se il mondo fosse sempre stato cosi e da qui in avanti possa essere solo cosi, vedi alla voce "La Fine Della Storia". Infatti, di cosa parli tu? Grossomodo delle uniche cose di cui si può parlare oggi, che sono gli argomenti che tratta il Corriere e che si possono riassumere in quei tre o quattro simboli ripetuti ossessivamente.

      Il discorso sulla religione... l'anticlericalismo di maniera era già vecchio e risaputo ai tempi di Voltaire. Io suggerisco di guardare le cose da un punto di vista storico o, se vogliamo, "olistico". I paradossi non sono accidentali, hanno una ragione. Capire come funziona il macchinario serve per poterlo usare o migliorare, invece di diventarne un ingranaggio. Noi non possiamo capire il presente se non conosciamo il passato e la Chiesa ha avuto una parte considerevole in questo passato. Come dicevo, una cattedrale è molte cose, paradossalmente solo per incidente è il luogo dove si dice la messa.

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    12. > "morale" non significa affatto quello che pensi, cioè non è un insieme di tabù più o meno irragionevoli e prevalentemente incentrati sulla sessualità

      La sessualita' non era affatto un aspetto trascurabile, specie quando non c'era modo di controllarla e una bocca in piu' o in meno comportava la fame e problemi per tutta la famiglia e, sommando i vari "+1" per tutta la comunita'.
      I vari tabu' avevano pure un senso.
      Forse lo hanno ancora come esercizio spirituale (oggi ce ne sarebbero piu' impegnativi, tipo "rinuncia all'auto!", "rinuncia a feisbuc!", "rinuncia a 26 gradi in casa!") visto che la volonta' e' la prima dimensione della spiritualita'.

      Io sono una persoan schiva e ho problemi con gli ammassi e la chiesa non fa certo eccezione.
      Il clero mi da' problemi nel momento in cui blatera cose assurde delle quali non da' alcun esempio.
      Ora c'e' il clericalismo dei predicatori arcobalenghi con la loro scadente religione progressista (l'entropia riguarda anche queste sette di livello assai inferiore a quelle tradizionali).
      ora c'e' questo clericalismo progressista d'accatto.

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    13. Il predicare del Clero era un problema quando una condanna per blasfemia di portava al patibolo.
      Adesso, fai le spallucce e finisce li. Anzi, meglio, infrangi le regole e poi ti penti, amici come prima.

      La parola "morale", se ti svincoli dal chiodo fisso, non significa affatto "morale sessuale", significa "sapersi comportare in ogni momento della vita". Tu non passi davanti alla vecchina quando sei in fila al supermercato perché hai una "morale" che ti dice che non si fa. Stavamo dicendo da un'altra parte che la "meridionalizzazione" dell'Italia è stata effettuata, insieme ad altri espedienti, con lo scopo di facilitare la cancellazione della "morale" che discende dal senso civico, dalla CITTADINANZA come insieme di diritti e doveri. Cosi vedi bene che oggi nessuno da un valore al fatto di essere "Italiani" perché siamo "cittadini del mondo", con la "morale" conseguente.

      D'altra parte, non siamo nemmeno uomini e donne, non siamo adulti o vecchi, siamo tutto e non siamo niente se non la "maschera" che insossiamo in un dato istante. Quindi, non abbiamo NESSUNA morale, ovvero abbiamo la solita "Anti-Morale" del "Vietato Vietare".

      Il vescovo Oddone dell'Arazzo di Baieux, che con la sua clava probabilmente non era ne mite ne filantropo, era molto meglio dei chierici odierni che sono figli del loro tempo e quindi sono intrisi di "Anti-Morale" e del cosiddetto "relativismo", da cui, ennesimo paradosso, più la Chiesa si fa "vicina al mondo", tanto più se ne distacca e diventa pura esteriorità, inutile finzione.

      Te vuoi sentirti dire che non ci sono regole? Per me invece è la Apocalisse.

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    14. Dove avrei scritto che non ci dovrebbero essere regole?

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    15. Quali regole, quelle che valgono per gli altri o quelle che valgono per te?

      Essendo figlio dei tempi, tu non concepisci l'idea che le regole sono prima di tutto quelle che tu dai a te stesso.

      La tua idea in proposito è che la "regola" sia il limite fisico a quello che tu puoi materialmente fare, tipo che se tu avessi tre bigoli distribuiti in giro invece di uno solo, la geometria sarebbe diversa.

      Viceversa, a quanto pare ti sembra che la Chiesa non funzioni perché propone certe regole generali invece di altre. Perché al solito non ci hai pensato e sei superficiale, non consideri che la Chiesa non ha inventato le regole, le ha solo copiate da destra e da sinistra, attraversando i vari contesti topografici e storici. Gli possiamo imputare di essere asincrona, troppo indietro o troppo avanti, però sono tutte cose che pre-esistevano i preti, in un senso e nell'altro. Infatti, ripetono, non inventano.

      Una Chiesa per gli esibizionisti scambisti orgiasti non esiste, la migliore approssimazione che mi viene in mente erano i riti dionisiaci della antichità, che poi avevano la versione aristocratica e la versione popolare.

      Invece di andare nelle chiese e poi lamentarti che non ci sono orgie, non fai prima ad evitare le messe e invece raccogliere altri stramboidi come te e organizzare dei raduni in qualche bosco di quelli che ti piaccono coi cervi che bramiscono? Suggerisco d'estate per evitare polmoniti e di controllare prima che non parta qualche schioppettata dai dintorni.

      A me non da nessun fastidio la Chiesa, come dicevo, ormai è totalmente irrilevante. E' tipo una ONG diretta da Soros. Le regole io le prendo dal passato. Devo fare una selezione personale perché oggi è Vietato Vietare.

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    16. Te lo ricordi il Francesco? Non è mica sparito e non è nemmeno diventato più furbo. Però su una cosa aveva ragionissima, sbagliava solo a farne una legge universale. La cosa su cui aveva ragione è che per certe persone, molte, forse la maggior parte, forse anche quasi tutte, tira più un pelo di fica che una coppia di buoi. In altre parole, che l'occasione fa l'uomo ladro.

      Questa è una cosa che ho sempre detto e la ridico. Non è vero che tutti sono incoerenti, che tutti sono facilmente corruttibili, che la carne è debole, che l'uomo cade in tentazione, eccetera. Non è nemmeno difficile, per esempio io non faccio nessuna fatica a fare esattamente quello che dico e dire esattamente quello che faccio. C'è una ragione banale, basta diventare consapevoli che NON ESISTE COMPROMESSO CHE VALGA LA PENA, perché quello che ottieni è sempre molto meno di quello che perdi.

      Possiamo dire la stessa cosa con altre parole. Ognuno deve vivere con se stesso. Per potere vivere con se stessi e i compromessi, bisogna essere inconsapevoli, viceversa, tanto più si è consapevoli, tanto maggiore è il costo dei compromessi. Da cui, chi è portato al compromesso è un primate oppure è una brutta persona.

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    17. Va beh magari questo è l'anno buono che trovi anche tu una brava fanta!

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    18. Il signor Connor è una persona nobile e idealista: sono condizioni necessarie per essere un grande amante (nella accezione di persona che ama).

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    19. Cosa vuoi, Coso, non potendo io emulare il virtuosismo con cui operi il bigolo, devo sfruttare il fatto che il nostro cervello pesa dieci volte di più e usare quello meglio che posso. Non so cosa significhi per te la parola "amante", a seconda del significato che gli dai potrebbe descrivere l'amore di Dio o quello di una lumaca.

      Sara, attenta quando lanci il boomerang, che torna indietro. Magari come nei cartoni animati di Wilcoyte che insegue Roadrunner, sopra il boomerang c'è legato un candelotto di dinamite.

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    20. Ho scritto condizioni necessarie, non sufficienti!
      In ogni caso se vuoi essere un buon amante (lascio la vs. personale accezione che e' l'unica che importa per voi e una vs. compagna) il cervello e' fondamentale.
      Nella coppia umana (e specie per le donne) il fatto che il partner le possa incuriosire, intrattenere, far divertire, stimolare mentalmente nei lunghi anni nei quali esse sono impegnate con la prole, e' fondamentale.
      Il cervello e il bigolo servono entrambi (e non sono gli unici attrezzi necessari, anche il portafogli e' fondamentale).

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    21. Magari anche Lorenzo trova una che ama camminare in montagna e far sosta mangiando bei panozzi.

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    22. Come sempre, sei contraddittorio:

      1.
      "...Era la Messa solenne, sono arrivato poco prima dell'offertorio. Godevo la dimensione verticale, il profumo d'incenso, la bellezza dei due carabinieri in alta uniforme, il vibrare causatomi dall'organo possente, la meraviglia delle corali barocche... Ad un dialogo tra le soprano e le voci maschili mi sono commosso, mi sono dovuto sforzare per trattenere... le lacrime. Le liturgie hanno potenza suggestiva specie per me che sono a digiuno da tempo..."

      2.
      ...la mia idiosincrasia per le manifestazioni di massa...

      Io non visito le chiese durante la messa, per rispetto di me stesso e dei fedeli. Ci vado in altri momenti, quando posso guardare liberamente l'architettura, le decorazioni, leggere le iscrizioni, eccetera, che è il motivo per cui ci vado. Se la liturgia mi commuovesse fino alle lacrime, invece di annoiarmi, probabilmente ci andrei tutte le domeniche.

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    23. Scrissi che ho visitai la chiesa?
      Quando entrai e scoprii che c'era messa decisi di partecipare a quella.
      Non venni certo colpito dal numero di fedeli o da come fossero fantasticamente "uguali" e nemmeno lo scrissi, signor Connor.
      Potete scrivere quel che volete ma non son parole mie.

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    24. Sei tu che scrivi di trattenere le lacrime durante la Messa, non io.
      Sei tu che poi scrivi che hai la "idiosincrasia", non io.

      Tutto il rituale e il luogo in cui si svolge ha lo scopo di impressionare gli astanti.

      Con te incontra il limite, a quanto pare, che impressiona solo la mente come i "mind trick" dei Jedi ma non impressione il peperone. Se ci fossero le donnine del tango, a quest'ora saresti Vescovo come Oddone di Baieux. Invece a me sembra interessante come la tombola di Natale.

      Concretamente, la Chiesa non funziona perché è passato troppo tempo da quando catturava l'attenzione dei sempliciotti con gli effetti speciali. Ad un certo punto il Clero, che come dicevo si limita a copiare da duemila anni, ha pensato che per impressionare il volgo serviva la iconografia sovietica. Sbagliando, perché di quella era pieno il mondo, era ovunque. Il prete coperto d'oro impressionava, il prete operaio è uguale a migliaia di altri. Quindi la Chiesa è diventata irrilevante. Adesso non so, forse il Papa coloniale pensa che ricreando in Europa il "meticciato" sud-americano si ricrei anche il substrato dei sempliciotti che si impressionano con poco. Forse non gli importa, è solo il curatore fallimentare messo li da Soros.

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    25. Connor, posso capire che non possiate capire che i riti sottolineano momenti convenzionalmente importanti e che la musica, le parole, i modi di tali riti distinguono la festa dall'ordinario.
      Mi ricordate, talvolta, la rozzezza dei tagliagole merdislamici quando nella loro ottusa iconoclastia distruggono templi, statue e beni storici e artistici in quanto difformi dagli schemi "tirati su con la roncola" e con la roncola operanti che hanno in testa.
      Vi accanite contro le critiche sul plasticamente, le celebrazioni sostanziali ora Natale le preferireste di un qualche celebrante in maglia di plastica Quecha fatte in Cina, attrezzi in policarbonato e luci al neon.
      Vi lascio quello e mi tengo i paramenti in broccato e oro, l'incenso e le polifonie barocche.

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    26. le celebrazioni sostanziali ora Natale

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    27. Uno dei miei ritornelli è che l'Uomo contemporaneo è condizionato in modo da non uscire dall'infanzia. Ecco, dicevo che la Chiesa con l'apparato, le decorazioni, il rituale, era pensata per impressionare l'Uomo nella sua infanzia, funzionava coi trogloditi, coi sempliciotti. Notoriamente i dotti di ogni epoca sono stati "agnostici" e partecipavano ai rituali della loro epoca solo proforma, per salvare le apparenze, dato che l'accusa di empietà o blasfemia in certe epoche portava al patibolo, per inciso se non ricordo male fu l'accusa mossa a Socrate.

      Se tu ti commuovi quando sei in Chiesa io non ti giudico, come sempre, fintanto che non cominci il predicozzo e allora ti faccio notare che SE QUESTO ALLORA QUELLO.

      Invece tu proponi il solito trucchetto della nuvola probabilistica sessantottina dove puoi essere contemporaneamente A e Non-A, commuoverti alla Messa e poi indignarti per il "gregge e il pastore". Non vai mai in chiesa ma quando ci vai, piangi.

      Mettiamola in altri termini: ogni prodotto dovrebbe avere un suo "mercato". Dato che tu proponi un certo tipo di retorica, avrai un certo tipo di pubblico che la prende per buona.

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    28. Ah, nota che Gesu non ha mai detto di fare nessuna delle cose che facciamo oggi, la Messa in teoria dovrebbe ripetere una semplice cena di Gesu seduto attorno al tavolo coi suoi seguaci, gli Apostoli. La "scena madre" è quando il prete ripete il gesto di prendere un pezzo di pane (l'ostia), intingerlo nel vino e mangiarlo. "Fate questo in memoria di me". Sorvoliamo su tutti gli aspetti di sincretismo cannibale e politeista circa il consumare il "corpo di cristo", che ci sono i "cristologi" per questo e non scherzo.

      In teoria il tendone dove si mangiano le salamelle della Festa dell'Unità è più vicino al Cristianesimo delle origini della messa in chiesa. Da cui la ovvia sovrapposizione con le ovvie conseguenze.

      I cori, le musiche, il girare attorno, sono come gli effetti speciali nei film americani, come dicevo in altra sede, tanto maggiore la pompa, tanto minore la sostanza. Esattamente come per i film, gli effettacci sono quello che "commuove" lo spettatore medio.

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  4. Commento sulla architettura delle chiese.

    I templi ovunque e da sempre sono la casa del dio.
    Non in senso figurato, proprio nel senso che il dio ci abita fisicamente. Di solito sono divisi in tre livelli, un "sancta sanctorum" dove dimora il dio e che è proibito ai mortali, uno spazio intermedio dove si portano i doni e si sottopongono le suppliche e uno spazio esterno dove si svolgono i riti minori ed eventualmente altre attività mondane, vedi i famosi "mercanti del Tempio".
    Il fatto che tutti i templi siano pensati con l'idea che ci abiti fisicamente il dio, per esempio per i Greci di veniva in vacanza ogni tanto, di recente ha portato ad immaginare due spiegazioni letterarie:
    1. l'Umanità ha sviluppato diverse civiltà nel corso del tempo, quelle remote sono state cancellate da estinzioni di massa dovute a cataclismi planetari. I superstiti di queste civiltà si disperdevano per il mondo e venivano considerati "dei" da popolazioni molto più primitive, che poi col tempo ripetevano la memoria della "casa del dio". O del "mito di Atlandide".
    2. l'Umanità in passato ha avuto contatti con alieni e i templi sono la memoria delle loro stazioni. O del film "Star Gate" (a cui segue un franchise TV).

    I Cristiani non avevano templi, in origine, si trovavano dove capitava. Solo quando la loro setta religiosa divenne predominante, occuparono i templi esistenti e già che c'erano, cominciarono a fare quel sincretismo religioso che li portava a sviluppare il Cristianesimo partendo dalla tradizione ebraica.

    Vi sottopongo una cerimonia del corpo militare più gaio mai visto, i Legionari di Spagna.
    Legionarios cantando El Novio de la Muerte - Semana Santa de Málaga 2016.

    Perché dico "gaio"?
    Ci sono tanti video delle loro parate, per esempio questo.
    Non è accelerato di proposito per l'effetto Ridolini, fanno proprio cosi e qui non si vedono le piroette, fanno anche quelle.

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    1. Molto interessante questo connubnbio di masxchile-marziale e di religione.
      E' cio' che ci vorrebbe come antidoto a questa femminilizzazione uterino-inclusiva e infantilizzazione diffusa dirittista che viene passata come unico valore (?) dagli arcobalenghi.
      Perche' dici gaio? Cosa ci trovi di "gaio"? Le uniformi ele camicie sono aperte probabilmente per il caldo: a Malaga sotto il sole puo' essere un caldo bestia, a Pasqua, in una giornata cosi serena diciamo... ad aprile.

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    2. Coso, i gai una volta erano perfettamente marziali. Per esempio, è risaputo che presso i Greci la pederastia, cioè avere rapporti sessuali con giovani maschi, era abitudine consueta. Credo di avere già citato l'esempio di Alessandro il Grande che si rendeva ridicolo in pubblico per via delle smancerie col suo amante, che anche nel contesto ellenistico erano un tantino sopra le righe.

      La separazione tra "marzialità" e "gaiezza" si è avuta con la germanizzazione dello "Occidente" e la successiva cristianizzazione dei Germani. Se in privato poi certe abitudini magari continuavano, in pubblico i ruoli erano estremamente rigidi e definiti. Il cavaliere poteva intrattenersi solo con le contadinelle e corteggiare le nobildonne.

      Detto questo, la celebrazione dove si porta in parata il Cristo è palesemente "pagana". Non solo è contraria alla tradizione ebraica e di conseguenza islamica per cui si configura come idolatria ma è anche una appropriazione indebita sullo stile di "Dio è con noi" elevato alla massima potenza. Una cosa che sarebbe stata un tantino sopra le righe anche nel medioevo. D'altra parte, la Spagna è la patria del Barocco, cioè del gusto della decorazione appariscente, eccessiva.

      Circa i Legionari, a parte le uniformi attillate che fanno un po' Village People e che non hanno alcuna utilità pratica, infatti nell'uso quotidiano ne hanno delle altre, il problema è che si propongono in parata con uno "stile" diametralmente opposto a quello più comune.

      Negli eserciti europei tradizionalmente la parata deve mostrare la determinazione dei soldati, quindi il passo mostra risolutezza, quando invece quello dei Legionari up-tempo, con quelle fastidiose trombette petulanti, a me fa venire in mente la crisi isterica. La cosa è ancora più ovvia se si considera che la Legione Straniera francese, corpo simile come impiego operativo, marcia nella maniera opposta, cioè col famoso "passo lento della legione". Come ulteriore riferimento, marcia degli Alpini col sottofondo dell'inno "Trentatré".

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    3. Leggo con attenzione data la mia ignoranza sul mondo militare.
      Probabilmente si tratta di usi storici iberici, un attaccamenteo alla tradizione.
      Sul fatto che poi il messaggio e i valori cristiani appartengono al metafisico/assurdo e cozzino con le leggi del mondo, dai tempi antichi, sfondi una porta aperta.
      In effetti una delle cose sensate, nella loro prospettiva, dei fascisti e dei nazionalsocialisti che dai primi presero molti spunti, fu il riferirsi al mondo latino / pagano, pre-cristiano e ai valori (come quello marziale) delle culture latina e runica.

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    4. Più che altro, è solo questione di logica, se due eserciti "cristiani" inalberano lo stesso crocifisso, annullano l'uno la "magia" dell'altro. Dal Medioevo c'è sempre stato il pudore e il buon senso di inalberare insegne religiose "collettive" come le croci e icone della Madonna solo nelle guerre contro i non-cristiani o gli eretici. Negli altri casi si cercava di non mischiare il sacro col profano. Dato che è ovvio che il messaggio rivoluzionario del Cristo, di amare il prossimo come noi stessi, è il contrario di ammazzare il prossimo per il nostro vantaggio.

      Da quel poco che ne so, credo che la cerimonia del video in cui i soldati portano in giro il Cristo non sia tanto un rituale cristiamo ma piuttosto una specie di esorcismo verso la morte, sullo stile di quelle feste del Sud America (Messico?) durante le quali si fa uso di teschi, scheletri e altra iconografia analoga. Se vuoi, anche Halloween. In quel contesto il Cristo non rappresenta tanto Gesu e la sua predicazione come raccontata nei Vangeli quanto uno talismano di protezione per il viaggio del guerriero verso il Vahalla o qualcosa di simile.

      Se mi chiedi perché la Chiesa non ha vietato l'associazione di simboli religiosi alle armi, la spiegazione è che banalmente non le conveniva. Faccio un esempio dai compiti di mia nipote. Carlo Magno sconfigge gli Avari, parenti degli Unni e si appropria del loro tesoro, poi lo regala al Papa, di cui si proponeva come il campione. Carlo Magno diventa imperatore del Sacro (cioè col bollo di approvazione papale) Romano Impero, il Secondo Reich, che i Germani hanno sempre voluto ricreare l'Impero Romano che li affascinava. Nel Sacro Romano Impero la Chiesa fa come gli pare, è il vero potere amministrativo locale, per tutte le cose quotidiane dove non intervengono gli aristocratici della corte imperiale.

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    5. Ascoltavo l'esultanza dei tagliagole dello stato islamico, in Siria, in un filmato nei quali essi riprendevano l'esplosione tramite cunicolo stipato di esplosivo, esplosione usata contro i governativi (islamici).
      Allah u akbah, allauh akbar.
      Stavano accoppando altri islamici.
      Patetico.
      Del resto se non fossero coglioni non sarebbero fondamentalisti della peggiore dei monoteismi che sono il peggior rozzume religioso.

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    6. > pudore e il buon senso di inalberare insegne religiose "collettive" come le croci e icone della Madonna
      > solo nelle guerre contro i non-cristiani o gli eretici.

      Da qualche parte, lessi, un'antica preghiera medievale di non so quale nobile guerriero/feudatario che invocava assistenza, forza e vittoria contro i nemici (cattolici di non so quale feudo avverso).
      La mia cattiva memoria non mi e' di aiuto, qui.

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  5. Alla sfilata dei Village People ci sono anche gli Incappucciati!

    Appunto, dicevo del Medio Evo. Povera Italietta bistrattata, c'è chi sta peggio.

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    1. Un mio limite (o caratteristica) e' che rifuggo dalle manifestazioni di ogni tipo.
      Qui sono delle manifestazioni della tradizione della Settimana Santa.
      Perche' stare peggio? In questo tempo in cui i progressisti alla barbarie orizzontale liquida arcobalenga mi hanno reso spinto alla reazione a tutto cio', anche queste manifestazioni della tradizione mi sembrano decisamente meglio proprio perche' in direzione opposta.

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    2. Sei come Microsoft, non è un "bug", è una "feature".

      Coso, c'è una regola del mondo che ignori. Quanto maggiore l'apparenza, quanto minore la sostanza.
      I Paesi a maggioranza protestante sono quelli che hanno dominato il mondo, strappando le colonie ai Paesi a maggioranza cattolica come la Francia e la Spagna. Oggi noi viviamo come colonie della egemonia americana, che emana dalla egemonia inglese, quindi la lingua franca è l'inglese. Al tempo in cui la cerimonia che vedi fu concepita, la lingua franca era lo spagnolo e la Spagna dominava il mondo.

      In Italia trovi cerimonie simili, senza la parte militare-gaia ma con gli incappucciati, nel Sud Italia. Con le stesse premesse e le stesse conclusioni, sono manifestazioni di decadenza da un passato di grandezza ad un presente di periferia e di irrilevanza. Quanto maggiore la pompa, quanto minore la sostanza. Che potrebbe essere la definizione del "barocco", come dicevo.

      Milano fu sotto la dominazione spagnola per due secoli e in quel periodo è ambientato il romanzo di Manzoni "I Promessi Sposi", che fondamentalmente descrivono un periodo di decadenza, criminalità dilagante e perfino l'epidemia di Peste. Agli Spagnoli, per via di faccende dinastiche e di trattati, succedettero gli Austriaci, cito: "Il governo degli Asburgo d'Austria fu caratterizzato da rilevanti riforme amministrative, che i sovrani del casato austriaco – ispirati dai principi del cosiddetto Assolutismo illuminato – introdussero anche nei loro territori lombardi: per esempio, la risistemazione del catasto, la soppressione della censura ecclesiastica, lo sviluppo dell'industria della seta." Ci fu poi la parentesi napoleonica e il ritorno degli Austriaci fino alle Guerre di Indipendenza. Ancora, nota che non solo fu il Nord influenzato da Francia e Austria a fare l'Italia Nazione, inclusa la Grande Guerra ma fu anche il Nord a produrre il "Biennio Rosso" a cui segui l'affermazione del "Fascismo", a vedere la RSI e il CNL.

      Insomma, quando dici "tradizione" dici tutto e il contrario di tutto. Però ci sono stati progressi e regressi.

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    3. Se volete, potete pure considerare la mia idiosincrasia per le manifestazioni di massa un problema: non cambia assolutamente nulla.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.