mercoledì 11 dicembre 2019

Stradalmente corretto

  • Tu sei peccatore così anche senza aver fatto nulla. Questo conferisce potere a me che, con la mia magnanimità, posso perdonarti oppure condannarti. Ecco il cattolicesimo.
    _rio, amico anarchico, conversazione recente

  • Al lupo, al lupo!
Il politicamente corretto è la cacca ipocrita elevata a catechesi per cretini.
Stamani ho acceso (in anticipo) la radio per ascoltare il GR regionale (*) e subisco un pezzo di GR nazionale che stava trombonando della signora Segre con tanto di pippone sui seicento sindaci blablablablablablablablablablabla (chenonsonouncazz, considerati gli 8000 comuni italiani il 92.5% dei sindaci non c'era). Il salotto delle aristocrazie (?) dei telecomunicatori non conosce alcun problema più importante nel ricco catalogo offerto dalla realtà. Insomma il solito pippone tanto martellante quanto scadente: io mi tolsi dai coglioni i preti per trovarmi questi predicatori che, tra l'altro, sono su un piano teoretico assolutamente inferiore. Ma non era di questo che volevo parlare.

Volevo parlare della selva di pali apparsi da qualche settimana sulla strada della valle che scende in città: una serie di limiti di velocità cervellotici (70, 60 e 50) tutti fuori centri abitati, su rette, su tratti di ampie curve aperte senza alcun pericolo, no scuole, no incroci, no attraversamenti pedonali, no accessi laterali, no ospedali, no uffici pubblici, no esercizi commerciali.
Pensate che qualcuno dell'ANAS si sia preso la briga di informare i residenti? "Sentite, avremmo intenzione di modificare così e pomì la viabilità e introdurre i seguenti limiti, nelle seguenti tratte per i seguenti motivi.... Siete d'accordo? Cosa ne pensate? Avete delle osservazioni?"
Nulla, zero di zero.
Un qualche cazz di burocrate in qualche ufficio compartimentale a Roma o chissà dove, ha deciso che era assolutamente ora, che era indispensabile migliorare la vita dei paesani.
Io provo dell'ottimo, sincero e copioso disprezzo per questa ipernormazione demenziale, questa merda stradalmente corretta e per i burocrati masosadici che la impongono (che la vorrebbero imporre ;) a coloro al servizio dei quali dovrebbero essere.
Fortunatamente uso l'auto sempre di meno e quasi solo di notte.
[omissis]
La crescita di questa roba certo mi fa pensare alle varie regressioni spacciate per progresso. Dal punto di vista etico, dell'ecologia nel senso più lato e migliore, violare queste norme patologiche è doveroso.

34 commenti:

  1. C'è gente che il limite stradale gli andrebbe ficcato in testa a pattoni!

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    1. Invece dei copiosi quanto mortiferi sorpassi in curva (magari col telefono in mano) non si occupa nessuno. E non parlo certo di "alzare" un po' di soldini a suon di multe, perché si parla di assassini potenziali della stessa forza di quello che ha ammazzato (non credo intenzionalmente) quei tre pompieri a suon di bombolate del gas. Non è un'iperbole, il meccanismo è lo stesso - "non volevo uccidere", ma compio azioni potenzialmente letali con un'alzata di spalle.

      A fronte di un solo sorpasso in curva, anche una pletora di eccessi di velocità in determinate condizioni (e nessun meccanismo automatico di rilevazione tiene conto delle condizioni) è acqua fresca.

      Rivoglio per la strada pattuglie di gente umanamente normale, con gli occhi aperti e ben collegati al cervello, per favore, non quelle macchinette cretine che hanno l'unico scopo (vigliaccamente non dichiarato) di far su grana.

      MrKeySmasher

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    2. Certi limiti di velocita' sono palesemente assurdi e quindi NON possono ne' dovrebbero essere ficcati in testa di alcuna persona, Sara.
      Uno degli effetti di questo "Al lupo! Al lupo!" e' che quando i limiti sarebbero importanti... non li rispetta nessuno.
      L'inquinamento concettuale oltre che vioablistico di queste aberrazioni e' molto piu' grave di quanto si pensi.
      Mi ricorda molto la dottrina masosadica "accogli(amo)li [tu/voi} senza se e senza ma".

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    3. La distanza di sicurezza e' molto piu' importante della velocita' e non ho mai visto alcun dispositivo ne agente sanzionarne il mancato rispetto.
      Idem per la furbofonia compulsiva.

      _rio osservava: nessun agente sanziona i comportamenti pericolosi.
      Ha ragione da vendere!

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  2. In Molise osservavamo strade (non so come definire, "recenti", "a scorrimento veloce") quindi con viadotti, rettifili, curve ad ampio raggio, etc. e limiti assurdi 50 - 60 - 70.
    Alcuni molisani, interpellati, mi dissero che poiche' NON viene fatta la manutenzione, e ci sono buche, manto stradale rovinato, segnaletica orizzontale consumata, etc. la regione avrebbe "risolto" il problema imponendo limiti "draconiani".

    Le spiegazioni a certi limiti assurdi sono interessanti e indicano altri problemi ai quali non si risponde con soluzioni ma con complicazione, aberrazioni, assurdita'.

    Ad esempio: perche' una pletora di nuove strade quando non sai manutenere quelle esistenti?
    Il nuovismo non e' solo quello pessimo di R. ma un problema nazionale.

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  3. Mi suona un po' strano che non capiate che gioco stiamo giocando.
    E' lo stesso che dicevo a proposito della gente che compra i SUV nella convinzione di vivere in Nuova Zelanda o nella Terra del Fuoco e poi li parcheggia sui marciapiedi nelle viuzze sotto palazzoni di periferie costruiti addossati uno all'altro senza autorimesse, la stessa cosa degli incentivi statali per la immatricolazione delle nuove auto e poi i divieti di circolazione a disincentivare l'uso dell'auto perché c'è troppo traffico e inquinamento.

    L'altro giorno ero in banca e, forse l'ho già detto, insistevano a vendermi delle polizze. Io gli ho detto, scusate ma se è fondata la vostra campagna terroristica sugli incendi e gli altri incidenti domestici, se una persona deve investire dei soldi, conviene che li investa nel mettere la casa in sicurezza e prevenire l'incidente, piuttosto che spenderli un una polizza che allievi le conseguenze dell'incidente. Tra l'altro, sistemare la casa ne aumenta teoricamente il valore mentre la polizza è solo un aggravio.

    Ecco, allo stesso modo, i vari "uffici tecnici" pieni di gente che ha vinto la lotteria ma di solito non per caso ma per raccomandazione, preferiscono fare una bella gara d'appalto e comprare e fare installare segnaletica inutile, cosi come i nostri rappresentanti al Potere Legislativo preferiscono accumulare grida roboanti e spietate, con "riforme" a catena che si avvitano in una spirale di peggioramento, piuttosto che preoccuparsi della manutenzione dell'esistente, della progettazione di quello che va costruito nuovo e, incidentalmente, del fatto che il traffico non dovrebbe essere un comportamento compulsivo ma ragionato.

    Viviamo nell'era dello "ugualismo" e lo "ugualismo" esiste sono se si punta al minimo comune denominatore. Chiunque può fare il ministro saltando direttamente da un call center ai trattati internazionali passando per i "meetup" di Grillo, chiunque può gestire strade e autostrade, chiunque può fare il vigile urbano o guidare l'automobile. Abolire le diseguaglianze, la "ingiustizia sociale".

    Eccoci a "idiocracy".
    Un mondo dove certi "tecnici" di certe "agenzie" decidono il destino dei Popoli, non solo senza avere alcun mandato ma ottenendo anche la "impunità" scritta nero su bianco nel "contratto". Non ci credete? Poveri voi.

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    1. Ah, dettaglio in questo oceano di idiozia.

      Pubblicità dell'auto nuovo modello, tra i gadget c'è l'aggeggio per collegare l'automobile alla rete della telefonia mobile, tipo "Android-Auto".

      Cioè sulla plancia dell'auto, tra il solito assortimento di lucettine e campanelli, c'è una tavoletta, un display "touchscreen" che più o meno è la stessa cosa dello scemofono, solo che è imbullonato.

      Quindi, attenzione, guidare mentre si adopera lo scemofono in teoria è vietato, anche se c'è gente che guarda i film o spippola mentre guida.

      Invece usare il display della plancia dell'auto, che è praticamente la stessa cosa, non è vietato. Cosi se compri l'auto ti trovi con DUE scemofoni, uno in mano e uno imbullonato nella plancia, doppia possibilità di andare a sbattere. D'altra parte, vorrai mica essere "scollegato" dai "social" mentre stai guidando...

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    2. Il tuo amico "anarchico" è un caso di auto-ironia involontaria e inconsapevole, che oggi è parte della "normalità".
      Infatti la faccenda di essere "colpevoli a priori" non è tipica del cattolicesimo ma di qualsiasi dottrina metafisica. Facciamo il caso del Comunismo, davanti al fatto che produce l'esatto contrario di quello che promette, la spiegazione automatica, nelle premesse, è che il "popolo" non ha abbastanza fede, quindi pecca, spostando la piena realizzazione dello "Ideale" un "domani", nel "Radioso Avvenire" quando finalmente si realizzerà il "regno dei cieli". Il "radioso avvenire" è sempre "domani" perché oggi siamo tutti "peccatori".

      La soluzione nell'oggi è il "compromesso" tra la Legge e la Prassi, una idea che il titolare di questo blog ha interiorizzato.

      Il salto vero tra il Cattolicesimo e la "pseudo-anarchia" dell'amico succitato è la "Ideologia Liberal" che per definizione non prova nemmeno ad avere un senso razionale, anzi, assume come "nocciolo" proprio verità della menzogna e la logica del paradosso. Il nostro "anarchico" dovrebbe affermare che qualsiasi dottrina che non sia "liberaL" è intrinsecamente sbagliata in quanto compie una qualsiasi affermazione o opera una qualsiasi distinzione, contro la evidenza progressiva-moderna che tutte le affermazioni sono vere e false nello stesso momento e che qualsiasi cosa è uguale a qualsiasi cosa.

      Nessuno, non solo un prete, ti può giudicare, qualsiasi cosa tu faccia e dica. Perché qualsiasi cosa tu faccia e dica hai sempre torto e ragione nello stesso momento e tu e l'interlocutore siete indistinguibili, siete uguali. Lo scopo della "Ideologia Liberal" non è di costruire o aggiungere qualcosa ma di demolire e negare tutto quello che è stato prima. Che poi lo "anarchico" abbia dei riflessi condizionati che sono più o meno vagamente correlati alla antica e rimossa "sinistra", dipende dal filo conduttore della scemenza. Ovvero piove sul bagnato degli scemi.

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    3. > are una bella gara d'appalto e comprare e fare installare segnaletica inutile

      Stamani opensavo: ma non e' che un burocrate dell'ANAS sara' stato "unto" da un imprenditore amico che produce segnaletica?
      Un mosaico di tale assurdita' puo' essere formato solo da tessere assurde.
      L'ugualismo... gia'. L'appiattimento al peggio che riguarda ogni aspetto del vivere e che alimenta la spirale del peggioramento.
      I cretini "anti" si beeranno del "mal comune mezzo gaudio", io no!

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    4. > compri l'auto ti trovi con DUE scemofoni,

      Mi ricordo di una pubblicita', alcuni anni fa, di una SAAB cabrio che era tutta balda e spavalda a proporre un... bello schermo nel quale potersi vedere video, film, etc. .
      Le assurdita' si sommano: con i cabrio dovresti viaggiare in luoghi ameni per godere appieno del panorama, no!?
      Cosa te ne fai di una SAAB cabrio nel traffico semiimmobile in citta'? Non vai alla radice del problema (vai in bici, che urbanistica hai scelto? etc.). No. Come un cretino ti metti a vedere un film in coda.
      Mah.

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    5. > il "compromesso" tra la Legge e la Prassi

      Qui, ad esempio, la norma "limiti perversi" e' anormale, patologica.
      Cosa proponete, in alternativa, signor Connor?
      Io tendo sempre piu' ad allontanarmi dalle masse degradate e degradanti di artificializzati sradicati urbani, proprio perche' non sopporto ne' la loro legge non-legge, ne la loro prassi di abruttiti anelanti all'ugualismo dei peggiori.

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    6. Sono osservatore casuale (nulla di cio' e' stato in alcun modo voluto) delle sconcertanti sovrapposizioni di pensiero tra _rio e il signor Connor.
      Avete un ottanta per cento di pensieri coincidenti.
      _rio fu tra i primi a mettermi in guardia rispetto alla dottrina e menzognera del PCI PdS, DS, Ulivo, Pd etc. da queste parti.
      Come anarchico _rio osserva i meccanismi del potere, anche nel manifestarsi nella ottusa e crassa protervia di stuoli di burofaccendieri, sulla ipocrisia delle non verita' o post-verita' o altra merda del genere.
      Il signor Connor punta il dito sul duale di questo, i piani di castalie apolidi che realizzano i propri piani egemonici utilizzando le moltitudini di utili idioti.
      Si tratta di facce dello stesso poliedro.

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    7. L'alternativa a cosa?

      L'alternativa allo "ugualismo" che "combatte le diseguaglianze" è celebrare le diseguaglianze.

      A livello macro, dicevo che il ponte di Genova dovrebbe essere costruito dai Liguri, è la loro terra, sono le loro strade. Quando io dovessi andare in Liguria, pagherei volentieri i fiorini alla frontiera, in quanto ospite, per potere visitare un posto che vale qualcosa. Viceversa, se la Liguria e Genova sono "di tutti" e abbasso le "diseguaglianze" e "cittadini del mondo", io non trovo nessuna frontiera, non sono straniero, però non ho alcuna ragione di visitare la Liguria perché non vale niente, posso solo essere costretto ad andarci da una forza maggiore tipo che qui non c'è il pane e se voglio mangiare devo andare a mendicarlo li. Anzi, rischio la vita passando sopra un "ponte di tutti", che essendo "di tutti" nessuno demolisce e ricostruisce, nessuno sorveglia, nessuno ne ha la responsabilità.

      A livello "micro", bisogna invertire il processo di condizionamento che ha inculcato nella popolazione generale la "anti-morale", cioè l'idea che l'unica cosa che ti deve orientare nella vita, che da un senso all'esistenza, è il tuo godimento. Un godimento che è insieme un "diritto" e una condanna, perché te lo promettono solo proforma e poi ti condannano alla servitù più abbietta per poterne avere qualche assaggio. In altre parole, ogni persona deve avere ben chiaro cosa è Giusto e cosa è Sbagliato, deve avere un Codice. La libertà, lo dico sempre, non è vivere come un protozoo ma la facoltà di scegliere e di assumersi la responsabilità delle proprie scelte.

      Postilla:
      Nota che un libertariano come me vede come dovere dello Stato quello di mettere tutti in condizione di scegliere. Viceversa, il "compagno" progressista vede come dovere dello Stato quello di mettere tutti in condizione di non nuocere, perché, essendo l'Umanità malvagia, qualsiasi scelta individuale sarebbe comunque per il Male. Fatti salvi ovviamente i capoccia, quelli sono super-umani. La "libertà" degli odierni progressisti non è la auto-determinazione ma la tutela, la difesa contro gli altri, altri che devono essere il più possibile limitati, incatenati, contenuti. La libertà della "lotta alle diseguaglianze", appunto, la libertà del conformismo e del minimo comune denominatore.

      Se c'è un problema nel cattolicesimo è che è sostanzialmente omologo rispetto al "progressismo" della cosiddetta "sinistra", non a caso il PD, partito bestemmia, nasce dalla unione dei residuati del PCI e della DC. In entrambi i casi il "buon pastore - capoccia" non ha il compito majeutico di portare alla luce ogni singola persona ma l'esatto opposto, di chiudere tutti in un recinto, col cane da guardia a tenere tutti in riga. L'idea dell'Umanità del cattolicesimo è fondamentalmente analoga a quella della "sinistra" e le Tre Categorie le ritrovi di qui e di la.

      Con una differenza. La storia della Chiesa non comincia e non finisce con Papa Francesco. I Chierici della antichità erano i figli cadetti della aristocrazia e quindi erano puttanieri, assassini, assetati di potere, guerrieri, eccetera. Invece i Chierici della "sinistra" erano tipo Robespierre o Lenin, gente figlia della alta borghesia che di professione faceva il letterato, l'avvocato, il notaio. Fondamentalmente erano dei burocrati meschini con punte di psicosi, come la Terza Categoria di oggi.

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    8. Si', la diversita' e le diseguaglianze sono il principio, il fondamento della vita, dell'universo.
      Solo dei pazzi furiosi possono avere questo fondamentalismo ugualista e la "lotta alle diseguaglianze" in testa.
      La causa e' nell'oppio cattolico, comunista o liberal-progressista (declinazioni non molto dissimili dello ugualismo, appunto) che farcisce loro la testa.

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    9. > il "buon pastore - capoccia" non ha il compito majeutico di portare alla luce ogni singola persona ma l'esatto opposto,
      > di chiudere tutti in un recinto, col cane da guardia a tenere tutti in riga.

      La ugualizzazione al peggio, al peggior minimo comun denominatore.
      Francamente... ugualizzazione un bel paio di cazzi!
      No grazie.

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  4. Non servono retropensieri particolarmente contorti per spiegare razionalmente i motivi dei limiti di velocità assurdamente bassi sulle strade extraurbane: è solo e soltanto per ingrassare le casse comunali.

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    1. Temno che sia un problema molto piu' esteso e grave.
      Nella fattispecie non ci sono ancora dispositivi automatici di sanzione delle violazioni.

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  5. https://motori.corriere.it/motori/attualita/cards/tutor-sono-attivi-sono-sempre-piu-dove-sono-come-evitare-multe/di-nuovo-attivo_last.shtml

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    1. ... dispositivi "micidiali" di sanzione delle violazioni si bea il giornalista.
      E' tutto sempre piu' folle con giubilo degli appecoronati e degli appecoronati funzionari utili idioti.

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  6. Contro i limiti idioti, applicare il metodo usato talvolta come protesta dai camionisti-lumaca -- rallentare ulteriormente il flusso, attenendosi ai limiti con buon margine. TUTTI i limiti, inclusi quelli a 10 km/h per lavori in corso (dei quali, tra l'altro, MAI viene indicato il punto di termine, per cui 10 km/h fino al cartello successivo). Alla faccia dei furgoni di Amazon e altre "imprese" di consegne-lampo. Talora lo faccio. Certe risate... Mi spiace solo che in quelle circostanze non passi MAI una pattuglia per contestarmi l'intralcio, sarebbero ulteriori risate.

    MrKeySmasher

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    1. Ah, non capite.
      A parte la considerazione che ci sono altre battaglie che vale la pena di combattere, il "limite" qui diventa intollerabile per un riflesso condizionato dell'imperativo alla "mobilità", tanto che le offerte truffaldine delle telefoniche riportano sempre la dicitura "illimitato". Nel Mondo Nuovo non ci può essere nessun "limite". Si, è una contraddizione, come dicevo, analoga a incentivare l'acquisto dell'auto e poi disincentivarne l'uso con tasse e gabelle e divieti. Il Mondo Nuovo non ha la necessità di essere logico e razionale, al contrario.

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    2. Ieri, Rosa Canina, osservava, con furia, l'agire inconsulto, dannoso e infantile di alcuni colleghi che mettono regolamenti e limiti e dopo qualche minuto li violano.
      Schizofrenia. Del resto tra questi colleghi infieriti agli studenti, ci sono, ad esempio, una stipendiata (non so quanto insegnante) che ha perso la potesta' sulla prole. Ecco, una cosi', ioncapace di alelvare la propria prole, nello stipendificio scolastico, viene messa a "educare" a delle povere giovani vittime.

      > il metodo usato talvolta come protesta dai camionisti-lumaca
      In effetti i primi che violano sistematicamente i limiti di velocita' assurdi sono... le varie pattuglie di Carabinieri e Polizia.
      C'erano un gasista che applicava questo medoto contro traffico e velocita'.
      In ogni caso io fuggo da questa apoteosi dell'assurdo prendendo quasi sempre treno, mezzi pubblici e bici.

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    3. Lorenzo, per mia indole sono un guidatore molto prudente e spontaneamente molto lento. Auspico che la lentezza si diffonda, e con essa la prudenza. Ciò non toglie che anche il più lento dei lenti sia a rischio di sanzioni, a fronte di limiti numerici fatti rispettare con macchinette automatiche. E lo scopo è proprio quello: indurre all'infrazione per intascare la sanzione.

      Cit. "Alt! Chi siete? Che cosa portate? Sì, ma quanti siete? UN FIORINO."

      MrKeySmasher

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    4. Molto piu' grave.
      Oltre alle psicosi e al fondametalismo securitari, all'ugualismo tutti appecoronati al peggior minimo denominatore (se c'e' un deficiente che non sa andare oltre, ad esmepio, ai 50 all'ora in autostrada, limite per tutti dei 50km/h in autostrada) c'e' lo scaricabarile (la strada ha problemi, iononfaccouncazz, ci metto il cartello e mi paro il culo), corruzione (l'amico imprenditore che produce cartelli), la hybris salvifica, l'anelito al potere da scrivania, etc. .
      Molto piu' grave, messer Pigiatasti.

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  7. Nota che chi va a vivere lontano dai centri urbani dipende poi dal possesso e uso dell'automobile. Non solo per comprare il pane o andare a scuola ma anche per soddisfare l'imperativo al godimento, che a sua volta include l'imperativo "sociale". E' la ragione per cui esiste un'altra contraddizione, cioè il "sostenibile" insostenibile, tipo cose che leggevo su questo blog circa il chiudere le strade invece di farne di nuove, cosa che non cambierebbe nulla a me che vado a piedi ma renderebbe la vita impossibile a certi neoromantici. I "limiti" sulle strade extra-urbane si originano dal fatto che chi abita "extra-urbano" vuole ridurre il tempo perso nei trasferimenti, che gli sono necessari per sopravvivere e per godere. Quando la gente aveva altre necessità e altri ritmi, non esisteva ne il "limite" ne la valutazione di quanto sia appropriato.

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    1. Io uso l'auto in due occasioni
      o - per la spesa al mercato contadino / al GAS
      o - per il "godimento" (tango, escursionismo, alpinismo, qualche viaggio).

      > non cambierebbe nulla a me che vado a piedi
      e in scooter che necessita di strade.
      Anche io vado a piedi e i bici, in trneo, sono tra i vari modi di spostarmi.

      Lo sviluppo abnorme di una rete stradale tumorale fa parte dei problemi degli italiani che hanno una certa avversita' alla manutenzione e si sdilinquiscono per il nuovo (il nuovismo nel lessico del potere venne portato da Renzi & C.).
      Cambiare tutto affinche' nulla cambi.

      > I "limiti" sulle strade extra-urbane si originano
      L'oggetto di questa pagina e' proprio questo improvviso "originarsi" visto che nei tratti in questione, per lustri, non c'era assolutamente nulla e, sempre da lustri, non c'e' stata alcuna variazione fisica singificativa (nuove case, nuovi incroci, deviazioni del percorso, lavori, ...) alla strada o a cio' che la contorna.

      Certamente c'e' una valutazione anche del senso, della appropriatezza dei limiti: come tutte le cose possono essere fatti bene o con i piedi, cialtronescamente o perche' mossi da diverse pulsioni patologiche.

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    2. Mi capita di vedere i giochi che i ragazzini odierni hanno sugli scemofoni, tavolette, playstation eccetera. Sono abbastanza cretini. Ai vecchi tempi c'erano diversi giochi di simulazione e uno dei primi era "Sim City", un gioco in cui dovevi costruire una città che poi agonizzava o prosperava a seconda che i tuoi progetti rispettassero certi parametri sociologici, economici, energetici, eccetera.

      Ora, la ragione di portare la gente a raccogliersi in una grande città è ovvia, l'economia di scala. Qualsiasi servizio tu fornisca, costruendo certe strutture, si ripaga dividendo il costo tra quanta più popolazione possibile. Anzi, ti trovi nella condizione opposta, non che mancano i fondi ma che i servizi non sono mai abbastanza per soddisfare la domanda.

      Viceversa, disperdere la popolazione significa due cose, aumentare in proporzione il costo dei servizi perché il "bacino di utenza" è troppo piccolo per sostenerli finanziariamente a meno di non accollare il costo alla collettività, oppure abbassare drasticamente l'ampiezza e la profondità dei servizi disponibili, cioè quelli che non sono sostenibili non ci sono, punto.

      Ergo, è bella l'idea di andare a vivere nella casetta della prateria però chi lo fa vuole avere come backup la possibilità di accedere a tutti i servizi. Ergo, piano governativo per portare la "banda ultra-larga" anche nei villaggi remoti. Se per qualche motivo non arriva il cavo, si provvede col ponte radio. Quando ho domandato a cosa serva la banda ultra-larga al villico, mi è stato risposto che serve ai corsi universitari online o a promuovere gli agriturismo sul mercato globale. Per la prima parte, sarebbe interessante sapere quanti villici si laureano coi corsi online, per la seconda parte, se vuoi che la gente che prenota online arrivi sul posto, gli devi mettere anche la strada, come minimo, magari il treno ad alta velocità o l'aereo entro un certo raggio. Quindi le cose si complicano. E diventa ancora più ovvio se al posto dell'agriturismo nel villaggio qualcuno vuole mettere una fabbrica di lampade LED. Allora ci deve essere la alimentazione, ci devono essere le strade per portare materiali e portare via il prodotto e tutto deve avere un tempo di guasto pari a zero, cioè non deve mai mancare la corrente, internet, il telefono, la strada non deve mai essere bloccata dalla neve o da una frana, eccetera.

      Poi ci sono problemi ben noti tipo il reparto di ostetricia dell'ospedaletto rurale. O il reparto, che ne so, di nefrologia. Quanti pazienti tratta? Quanto costa per paziente? Chi sostiene questi costi? E ancora, strade, corrente, telefono, bla bla.

      L'Italia è un posto relativamente piccolo e affollato, quindi le abitazioni "di campagna" sono sempre relativamente vicine ad una città. Ci sono posti nel mondo dove se ti costruisci la tua baita, sei a centinaia di chilometri da qualsiasi cosa. Nessuno ti vieta di portarci la corrente o il telefono. A spese tue, però. Viceversa, qui da noi, un po' perché la cosa è più fattibile in pratica, un po' per il discorso delle "diseguaglianze", paga lo Stato. Lo stesso stato che paga per portare la "civiltà" sull'Appenino paga anche per ricapitalizzare le banche fatte fallire dagli "amici". Eravamo tutti soci di Monte Paschi, adesso stiamo per diventare soci di una banca pugliese. Una mano lava l'altra.

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    1. Ho sentito alla radio che l'ecologista GT è giunta nel centro di Torino a bordo di un'auto elettrica. Figo! Per maggiore coerenza sarebbe potuta giungere in bicicletta o, ancor meglio, a piedi. Evidentemente, con tutti i limiti che le sono propri, non è arrivata a capirlo (lei e la corte di affaristi senza scrupolo alcuno che l'ha generata).

      MrKeySmasher

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    2. La cretinata delle autine elettriche e' la nuova moda per allocchi tinti di verde.
      Avrebbe potuto esimersi la capa del gregge gretino?

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  9. "Ho sentito alla radio che l'ecologista GT è giunta nel centro di Torino a bordo di un'auto elettrica..."

    Il fatto che la piazza fosse semideserta mi puzzava di pesce... e infatti il giorno dopo a Roma c'era la manifestazione dei tonni e merluzzi. Sono i soliti individui che vengono spostati da una piazza all'altra per cercare di impressionare la gente con le "folle oceaniche". Poi si va a votare e... piazze piene, urne vuote.

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    1. Viviamo dentro Matrix.

      Greta è un personaggio surreale. Sabato ero in centro Monza e c'era una fila di auto che partiva da fuori città e puntava dritta in centro, dove ovviamente non c'è parcheggio, Monza è un paese. Mentre ero li al margine della folla che brulicava presumo per gli acquisti natalizi, dato che in centro ci sono un po' di negozi per "bauscia", arriva un piccolo corteo in bicicletta e strillavano "salvate il pianeta".

      Il mio amico, che mi aveva portato li per comprare due bottiglie di vino, è uno convinto che applicando il recupero della frenata, le auto elettriche possano muoversi indefinitamente. Uno che è convinto che i pannelli solari siano collegati direttamente alle luci o ai motori, non sa che caricano la batteria. Non sa nemmeno come funziona, la batteria o il motore elettrico.

      L'auto elettrica è come una forchetta, si usa per la pasta e non si usa per la minestra. Il nostro problema è che c'è la propaganda e c'è una massa di minchioni, mancano tutte le parti che dovrebbero esaminare i problemi e proporre delle soluzioni. Del resto UCoso qui nel suo blogroll ne porta alcuni esempi, di persone-problema che non possono essere persone-soluzione eppure chiacchierano un sacco.

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    2. Mi vien da osservare che anche questo manifestare "giosioso" (?) (gazzarroso, sciatto, non di rado devastante) e' una roba sinistra. Io aborrisco da sempre le manifestazioni, questo ciarlare spesso a vanvera, con molta critica e assai poca arte.

      Singor Connor, tenere le cose di pregio e lasciar perdere le altre. E' come un mercato delle idee, non e' che quando vai al mercato quella bancarella ha sempre i prodotti che ti sono congeniali/ti servono: passie e cogli quel che c'e' di buono, lasci perdere il resto.

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    3. Siamo diversi, Coso.
      Te pensi di essere "misantropo" ma ti piace guardare ed essere guardato. Magari ti viene qualche buona idea ma poi messo davanti alla necessità assumi come metodo il compromesso.

      Io invece vorrei amare il prossimo ma il prossimo è inadeguato. Quindi, non potendomi adeguare come fai tu col compromesso perché il guadagno che ne ricavo per me non vale niente, l'unica alternativa che mi rimane è cercare di migliorare il prossimo.

      Se prendo gli esempi dei "professori", "presidenti", "direttori", "segretari" che determinano la "kultura" che è una delle declinazioni della "realtà", questi non solo sono inadeguati perché è gente senza competenze e talento, che vive vendendo i propri servigi di scagnozzo alle Elite Apolidi, sono anche perniciosi, sono loro il famoso "cancro del pianeta", con la differenza che il danno lo fanno di proposito, in esecuzione delle direttive.

      Non c'è assolutamente niente di buono da salvare, c'è solo da decidere quanto danno vuoi incassare. Te sei disposto ad incassarne molto più di quanto ne voglio incassare io, perché ti viene naturale e perché hai certe priorità e certi automatismi.

      Ripeto per la milionesima volta: per migliorare il posto in cui viviamo e le modalità con cui viviamo basterebbe relativamente poco. Basterebbe farsi delle domande, invece di assumere tutto come dato e immodificabile. Invece, ci sono i "profeti dell'apocalisse" cosi tutti straparlano del "futuro del pianeta" e cosi facendo non devono guardare, non devono pensare, non devono fare nulla. Davanti alla auto elettrica nessuno si chiede "che cos'è? come è fatta? a cosa serve?" ma si domanda solo quale è il rapporto tra "costrizione" e "figaggine" che fa scattare l'interruttore per cui il SUV deve essere sostituito con una Tesla. Non serviva a un cazzo il SUV quindi non serve a un cazzo nemmeno la Tesla, perché preoccuparsi dei dettagli che sono comunque irrilevanti. Vale per tutto, che ne so, per esempio un altro fatto che ripeto ogni tanto, la rottamazione di dispositivi elettronici perché "ce lo chiede l'Europa", nel dettaglio perché certe frequenze radio devono essere riservate a un certo "mercato" per certi "servizi". Nessuno si chiede "cos'è? come è fatto? a cosa serve?", semplicemente oscilla tra l'imposizione governativa (sondaggio del Corriere secondo cui Conte ha la fiducia degli Italiani, anche se nessuno sa chi è, da dove viene, chi l'ha messo li) e l'idea che la novità sia "una figata" perché la vogliono avere tutti e tutti la vogliono perché tutti la vogliono.

      Ergo, fantomatica "tassa sulla plastica" e "5g".
      Coi "professori" che fanno la ola.

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