martedì 25 agosto 2020

Blocco di covata

Caro diario, in montagna mi sono accorto che il nuovo l'attuale furbofono è sordo e in quel luogo, dove la copertura cellulare è assai flebile, non ho scritto nulla per quasi due settimane; anche poter scrivere i pochi commenti che ho lasciato in diariosfera è stata un'impresa.

Eccoci qui, in ritardo, a registrare il blocco di covata di sabato 11 luglio . _mrozzi, ex tesoriere del GAS e anche egregio bioapicoltore, nonché nostro fornitore delle due famiglie, ci ha preso in simpatia e così ci fa da mentore: egli trova attenzione e domande in Rosa Canina e si cava la soddisfazione di avere qualcuno appassionato a metodi biologici e ad apprendere le sue conoscenze.
Eccoli qui sul campo (non è una metafora :) col blocco di covata, una venticinquina di giorni nei quali l'ape regina di ciascuna famiglia viene messa in disparte (zio petardo, scoppieranno loro le "ovaie"!) . Insomma, 'sta varroa del pipo si trova senza larve per 'sto periodo e c'ha le sue rognose gatte da pelare. Come se non bastasse, alla fine, arriva un bel trattamento con l'acido ossalico. Mazzata dopo mazzata. Speriamo!
Nel veloce controllo di ieri, tornati dalle Alpi, le due famiglie sono vispe e operose.
Purtroppo il bel medicaio vicino che era in fiore è stato segato oggi e questa parte della stagione non è ricca di fiori (*). Sgrunt.

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