giovedì 22 aprile 2021

Discriminatori anti

Una cosa che osservo, nella politica che crede di poter gestire la pandemia dovuta al virus corona, è proprio uno jato ideologico tra coloro che pretendono di voler mettere tutto sotto una campana di vetro (una delle espressioni con cui si manifesta il sinistro "nessuno rimanga indietro" che non è altro che il duale di "nessuno vada avanti") e coloro che non si adattano a questo appiattimento securitario o che lo subiscono con nefaste conseguenze.
Alla radio, l'altro giorno, sentivo una tal ministra che, nel solito salotto mediatico radiofonico "per bene" (che significa "Qui siamo tutti puri e migliori nella ortodossia progressista/liberal/arcobalenga"/cattocomunista)  compiaciuta affermava che i disabili devono avere priorità nelle vaccinazioni.
Ora, lasciamo perdere il fatto che esistono

  • moltitudini di falsi invalidi/disabili/etc.
  • disabilità che non comportano alcun fragilità rispetto al virus corona (ad esempio, la sordità oppure, ancora, il mongoloidismo, forme poliomelitiche etc.).
Questi ragionamenti buonistici antidiscriminatori in realtà sono assai discriminatori in quanto, considerata la scarsità di vaccini se discrimini a favore di certe categorie stai discriminando a discapito di altre: hai vaccinato un ritardato mentale, crepa un benzinaio oppure un radiotecnico.
Quale sarebbe il vantaggio? la giustizia?
Questi approcci superstiziosi, buonistici, sinistroidi/progressisti sono tanto stupidi quanto pretenziosi di essere migliori, per il compiacimento di questi pecorari (pastori) scadenti.

Aggiungo un paio di cose:
  • nei protocolli di emergenza, in caso di impossibilità di salvare tutti, ci sono regolamenti assai chiari che, ad  esempio, prevedono di salvare un giovane rispetto ad un anziano
  • in una situazione di crisi forte è bene che le persone che possono portare avanti la baracca, abbiano risorse ed energia per poterlo fare perché così facendo possono salvare altri a bordo della baracca

L'ugualismo (e le discriminazioni che da esso derivano) non perde un'occasione una  di manifestarsi come non plus ultra della stupidità e la peggior strategia politica possibile, come la storia ha innumerevoli volte già dimostrato.

97 commenti:

  1. Tutelare i più deboli: si chiama cività.
    Vivo con una mamma disabile, ma conoscevo questa dimensione anche prima che lei si ammalasse.
    Addirittura mi sono sentita dire da una vigilessa che durante il lockdown dello scorso anno, chiudevano un occhio riguardo a chi parcheggiava abusivamente sui posti riservati ai disabili.
    Ho litigato con un demente della protezione civile perchè nel parcheggione della Coop, tra i tanti posti, ha pensato bene di parcheggiare su quello dei disabili. Ecco ho sbagliato, dovevo fargli una foto e mandarla a qualche programma in tv.
    Mia mamma faceva teatro, dipingeva, andava all'università del tempo libero, adesso per lei è un dispiacere anche la mancanza di quella socialità minima che tu ed io possiamo avere.

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    1. Non conosco i problemi di tua madre ovvero se la rendano più fragile rispetto al virus corona.
      Supponiamo problemi renali, deve regolarmente recarsi in ospedale/ambulatori per dialisi => rischio => ragionevole la vaccinazione.
      Ipotesi due, soffre di sordità => non ha alcun rischio particolare => anche se disabile sta togliendo il vaccino ad altre persone a maggior rischio.
      Magari crepa una ingegneria chimica non disabile ma cmq più a rischio.
      E' civiltà?

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    2. Anche sulle auto per disabili ci sarebbe da entrare nel merito.
      Supponiamo, ancora, una disabilità come l'autismo oppure il mutismo => possono camminare, prendere il bus, parcheggiare la propria auto (l'autossicodipendenza affligge i più) come tutti gli altri.
      Trattare in disabile come tale quando i suoi problemi non hanno alcuna rilevanza nella questione è una discriminazione di quella persona e di altre non disabili.
      Prego notare il ricorrere della campana di vetro.

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    3. Uomo i problemi sono più di quello che immagini, credimi. Sai che i parcheggi riservati hanno delle striscie per la carrozzina: la gente ignora a cosa servono i ci parcheggia sopra.

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    4. Non desidero entrare in casi particolari dei quali, peraltro, ignoro quasi tutto.
      Preferisco rimanere in astratto, Sara: in generale è giusto o sbagliato discriminare (favorevolmente) i disabili.
      Io vorrei una risposta etica che non sia l'affermazione "È civilta!" che sarebbe la tesi da dimostrare, non è la dimostrazione.
      Inoltre la mia domanda: pochi i vaccini, vaccino un ritardato mentale, crepa una ingegnera chimica non vaccinata: è giusto? è "vantaggioso"/utile/intelligente? Non ha avuto risposta.

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  2. Arriveremo al redde rationem, perché non si può essere cosi stupidi e cosi in malafede.

    Coso, ti spiego la logica. Il vaccino, come tutte le "misure" in essere, non ha lo scopo di "tutelare" i disabili, ha lo scopo di togliere quanta più gente possibile dagli ospedali. Se la gente cadesse morta all'istante l'economia delle onoranze funebri farebbe crescere il PIL e tutti sarebbero felici e contenti. Viceversa, la Sanità, cioè l'impegno a tenere tutti in vita il più a lungo possibile, è una delle principali fonti di spesa per le Regioni e per lo Stato. Ricoverare migliaia di persone per due o tre settimane, oltre a mostrare che per ogni soldato in prima linea ce ne sono tre nelle retrovie, ergo la macchina elefantiaca della Sanità partorisce sempre e solo topolini, impone un aumento della Spesa.

    Si fa disinformazione e succede che i primi ad essere vaccinati sono varie categorie di Statali e chi ha potuto, ha sgomitato per scavalcare la fila. Ecco perché in certe regioni risultano tantissime vaccinazioni somministrate ma i numeri delle "categorie protette" sono bassi. Per dire hanno scavalcato i vecchietti e gli infermi i succitati Magistrati con le "mani pulite" e il personale della Giustizia, i funzionari delle Forze dell'Ordine, tutti i dipendenti dell'Istruzione, Insegnanti e Bidelli, eccetera, perfino i VIP della "cultura" come il tristemente famoso Scanzi, un altro che pontifica degli "ultimi" mentre si accende il sigaro coi 500 euro.

    Abbiamo cominciato cosi, uno dei primi malati fu lo Zingaretti che abbracciava Cinesi e mangiava involtini primavera contro il "razzismo sanitario", Zingaretti che ai primi sintomi venne ricoverato allo Spallanzani come il grande statista e leader mondiale che è, mentre i vecchietti della bergamasca sono rimasti ad agonizzare a casa coi parenti in giro a cercare introvabili bombole di ossigeno nelle farmacie, per poi essere portati in ambulanza negli ospedali dove sono morti da soli su una barella, chiusi in un bodybag ed eliminati.

    E' sempre il solito discorso. Sentivo una seduta del Parlamento in cui si annunciava l'inevitabile default dell'Italia a causa dell'incremento del debito ("Resizilienza, Recovery, Mettere al Centro"). Si diceva che il problema fondamentale è che la demografia ci condanna perché ci sono troppi vecchi e la natalità è minima. Soluzione proposta, incrementare del 30% l'immigrazione per i prossimi vent'anni. E' il Mondo Nuovo, bellezza.

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    1. La coperta corta dei pochi vaccini, come tutti i limiti, è molto utile per misurare le qualità e i difetti del sistema.

      Esistono quasi solo campagne martellanti pro immigrazione di massa. La spiegazione è semplice: alcune castalie e alcuni poteri forti hanno la hybris moralisticheggiante e gli interessi a creare il "mondo nuovo" / il motore economico a scoppio sociale costituito dal mescolone multietnico/multiculturale.

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    2. L'uso di castalie è voluto e indica quei gruppi di parassiti tra il sacerdotale e l'intellettualoide nei loro salotti così ben descritto da Herman Hesse, proprio con quel termine.

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    3. Il fatto è che l'idea di vaccinare l'intera umanità come minimo una volta l'anno è semplicemente risibile. Nello stesso momento, ci viene propinato il mantra della immigrazione come "risorsa" e l'immigrazione deve venire dai posti dove la vaccinazione è la più inverosimile, in aggiunta al solito discorso sulle malattie endemiche come vari ceppi di meningite, tubercolosi resistente, lebbra, tutte le malattie veneree, HIV e bla bla.

      L'immigrazione, insieme ad un altra stupidità contemporanea cioè la necessità di "viaggiare" purchessia, è anche la ovvia causa delle pestilenze e non ci vuole un genio, basta ricordare, ancora, che i rimedi attuali sono esattamente gli stessi di quelli adottati nel Medioevo ma con incredibile maggiore stupidità, dato che adesso sappiamo cose che allora non immaginavano.

      Non mancano vaccini in Italia, è che non esiste al mondo il modo di produrne decine di miliardi di dosi in un intervallo di mesi.

      Produrle e distribuirle. Figurarsi se da noi è difficile la logistica di un medicinale che va conservato a -80°C cosa può essere in posti dove non c'è una strada, l'acqua potabile o la corrente elettrica. Anche solo l'uso di siringhe usa-e-getta.

      Se la vaccinazione in corso, col contributo dei vari fattori coinvolti, estinguerà la peste entro il prossimo inverno, allora si potrà pensare di uscirne, viceversa ci troveremo nella condizione di lasciare fare alla natura il suo corso con il disvelamento della verità circa la commedia del "diritto alla salute", perché ci saranno gli Zingaretti accuditi dai primari che gli fanno i salamelecchi e la plebaglia con l'aspirina e il pronto soccorso in punto di morte. Il vaccino, ripeto, è impraticabile sul lungo termine. Infatti, nella storia dell'umanità una sola malattia è stata estinta grazie ad un vaccino.

      Tornando ai disabili, il problema è duplice, servono le risorse umane e le risorse economiche. Non come dice la Vispa Teresa, la "civiltà". Se non si riesce a dare una istruzione ai ragazzi "normodotati" è impensabile darla ai ragazzi "speciali". In questo mondo di pazzi, è la stessa cosa per cui si afferma che è "civiltà" il "diritto" del gaio ricco di comprare i figli da un allevamento che si rifornisce di corpi umani sul "mercato" alimentato dal fatto che i poveri non hanno "diritti".

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    4. Anonimo Vispa Teresa tua sorella

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    5. Mi dovrei offendere per via del tuo "assoreta"?

      Ti rendi conto che l'eventuale mia sorella sarebbe parte del tuo ridicolo "femminismo" e tu la stai sminuendo? Che se mia sorella fosse zoccola tu dovresti dire che gestisce liberamente la sua sessualità? Un attimo più sveglia, avresti dovuto scrivere "tuo fratello", in odio al Patriarcato.

      Una matrioska di macchiette una dentro l'altra.

      Detto questo, a quanto pare la tua idea di "civiltà" consiste nel mettere un armigero a guardia di ogni parcheggio riservato in modo che il disabile non abbia difficoltà a fare la spesa alla Coop o mandare una raccomandata. Se pensiamo che oltre lo 80% dei furti rimane impunito, ho come il sospetto che non ci siano abbastanza armigeri per sorvegliare oppure che una gran parte di loro sia disabile e per circolare abbia bisogno dei parcheggi riservati agli armigeri disabili, ognuno con un armigero.

      Infine, vorrei tanto che tu mi dicessi come si fa a garantire a Coso, nel caso, Dio non voglia, che peggiori la sua anca sifula, che possa comunque ballare il tango, se e quando riavessimo quella "socialità". Gli mettiamo una imbracatura sospesa con dei cavi ad un robot che scorre sul soffitto della balera? O lo infiliamo dentro un esoscheletro? Dai, tutelare i deboli è un fatto di civiltà.

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    6. Ancora, sei penosamente inadeguata, nonostante o forse a causa dei tomi che hai studiato in gioventù.
      Ecco cosa dice la Treccani circa il termine "banale".

      Come vedi, il significato etimologico del termine indica una cosa "dozzinale" perché condivisa tra tutti, "pubblica", in contrasto ad una cosa fatta "su misura", "eccezionale", "unica", perché riservata alla signoria, alla nobiltà.

      Con questa premessa, uno di noi due vive ripetendo a macchinetta degli slogan. Concetti che non solo sono una montagna di menzogne e paradossi ma esistono allo scopo di orientare la massa verso una certa percezione del mondo e quindi verso certi comportamenti. Conditi con più o meno ipocrisia.

      Lascio al lettore decidere chi è "banale" in questo contesto, chi fa parte della massa che bela all'unisono.

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    7. Facciamo un esempio di banalità e non-banalità.
      Banale sono gli "assembramenti" presso le osterie e i proclami firmati dal Comandante della Piazza che li vieta.
      Non-banale sono le orge organizzate nelle ville murate e vigilate dei notabili a cui partecipa il Comandante della Piazza.

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    8. Sei pure invidioso perchè io ho fatto l'università. Banale pure in questo.

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    9. Io sono andato al Politecnico, ciccia.
      Non vivo in un villaggio di capanne nel nulla dell'entroterra.
      Non ha nessuna importanza ai fini di questo discorso.

      Il nocciolo della faccenda è che tu sei un "debole" che vive solo in funzione della "tutela".
      Insieme a milioni di altri, fabbricati in serie.

      Ripeto, ti hanno fabbricata come una macchina, un automa.
      Una di quelle macchine-scultura degli Anni Settanta che facevano rumore, fumo, che muovevano ruote e bielle, senza alcun costrutto, rimanento immobili e assolutamente inutili.

      Infatti, come scrivevo sopra, la ragione per cui non hanno vaccinato prima i malati è che dovevano vaccinare prima i "tutelati", che sono la clientela della attuale maggioranza parlamentare nelle due forme aberrate del PD e del M5S, oltre ad costituire evidentemente l'intera Pubblica Amministrazione. Perché, lo ripeto, la P.A. non ha nessuna funzione altro che provvedere "tutela" cioè assistenzialismo in cambio di clientela.

      A me non importa il tuo destino.
      Come ho detto il problema è che siccome siete milioni e siccome siete fabbricati in serie di proposito, l'Italia affonda sotto il vostro peso senza speranza di salvezza.

      Arriveremo al redde rationem quando l'Italia non soggetta a tutela a cui succhiate il sangue, vessata e anche insultata nel mentre, cederà di schianto. Poi lamentiamoci delle conseguenze.

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    10. La presunzione è già un passo avanti rispetto all'automazione.

      Al Poli ai miei tempi si arrivava con la Metropolitana scendendo alla fermata di Piazza Piola. In Milano ci si sposta col Tram o con la Metro.

      Lo Autobus, non la "Corriera" come dite voi nel Far West, si prende per spostarsi tra i Comuni dello "Interland" che di solito collegano stazioni ferroviarie, scuole e ospedali oppure per andare da questi Comuni verso uno dei capolinea del Tram e della Metro, da cui poi si entra in Milano. Posto che quando ero ragazzo potevi andare in auto in Piazza del Duomo. Una volta per sbaglio sono entrato in Galleria.

      Fino agli anni Sessanta il Tram aveva una rete molto più estesa e collegava Milano a Comuni distanti nell'allora Brianza. Poi è stato rimpiazzato dall'Autobus perché questo non è vincolato dalle rotaie e può cambiare percorso seguendo l'espansione edilizia, che allora era frenetica. Non c'era il problema del traffico perché le auto erano relativamente rare e il gasolio costava poco.

      Per quanto mi riguarda appena ho avuto dei soldi in tasca ho smesso di usare lo "spostapoveri" e ho comprato la moto. Si prende il freddo e l'acqua ma basta perdere ore per fare pochi chilometri, annusando ascelle sudate.

      Tutto questo non ha niente a che fare con la faccenda degli stereotipi ripetuti a macchinetta.

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    11. Vero, ci andavi in motoretta!

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  3. l'avvento dei centri commerciali e delle vendite via web ha ucciso la possibilità di vita e l'indipendenza delle persone che vivono nei piccoli borghi oggi diventati estrema periferia della metropoli.
    Qui da me hanno chiuso tutti i piccoli negozi ed anche il bar.
    Quello che più mi rode è che la farmacia che aveva 3 commessi si spostò di 3 km e oggi ne ha 6 di commessi e siccome il territorio è suo, gli appartiene, nessun'altro farmacista può aprire al suo posto e i vecchietti senza auto aspettano in piazza qualche anima pia che li porti o che vada a comprare le medicine.
    Bèh, magari in Uganda questo non accadrebbe, al limite se i negozi chiudono ci sarebbero tanti disoccupati che con i carretti si trasformerebbero in ambulanti senza che i controllori della legalità gli sequestrassero tutta la loro merce abusiva

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    1. La collocazione dei centri commerciali e delle farmacie è decisa dagli uffici tecnici di Comuni, Provincie e Regioni, i quali uffici hanno la responsabilità della pianificazione territoriale ai vari livelli, altrimenti detta "urbanistica". Cosi come la regolamentazione del commercio nella forma della bottega e del sito Web.

      Ne parlavo giusto Venerdi a pranzo, siamo davanti a due livelli. Da Draghi a salire abbiamo il livello delle Elite Apolidi e dei loro funzionari. Questo livello definisce le direttive generali che riguardano la Globalizzazione, il Meticciato, eccetera. Da Draghi a scendere abbiamo il livello dei cialtroni che finiscono appunto nei Ministeri e negli uffici sopra elencati che amministrano il territorio nazionale. Questi sono usati dal primo livello come cani da pastore, ce li sguinzagliano contro senza necessità di fare poi micromanagement perché tutti gli aspiranti magistrati sanno cosa devono fare per la carriera, tutti i giornalisti sanno cosa scrivere, tutti gli ingegneri sanno che progetti e perizie firmare, eccetera. Voglio dire, se vuoi lavorare per i Benetton metterai la firma sulla perizia del ponte che fa contenti i Benetton, lo sai a monte, altrimenti va a fare un altro lavoro.

      Quindi, l'evoluzione delle cittadine, delle fabbriche, delle campagne, crolli, inondazioni, epidemie, non sono eventi accidentali, non sono la manifestazione di una imperscrutabile volontà divina, sono la interpretazione solerte che i cialtroni a livello del suolo danno alle direttive superiori che calano dalle Elite Apolidi, attraverso la "Europa", le "Nazioni Unite", agenzie, commissioni, enti eterogenei. E' il modo in cui i cialtroni si guadagnano il pane, non solo perché se non facessero il Ministro dovrebbero lavorare nel proverbiale call center ma anche perché ambiscono al vizio e al lusso e tanto più sei solerte, tanto più vieni premiato.

      Poi c'è la massa di automi che vive di input e output, arriva lo stimolo e loro reagiscono. Il vecchietto che sta in piazza non è una vittima, è uno che si è fatto portare dagli eventi cercando di cavarsela alla meno peggio. Per esempio, ogni singolo vecchietto in piazza sa benissimo che percepisce una pensione che viene pagata frugando nelle tasche degli altri. Tanto che i cialtroni di cui sopra non si fanno scrupolo di dire al vecchietto che deve condividere la piazza con gli immigrati perché questi, volenti o nolenti, gli pagheranno la pensione. Il vecchietto, con la coscienza sporca, abbozza.

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    2. A proposito, i vecchietti sono arzilli non solo per il "diritto alla salute" ma anche perché pochi di loro si sono rovinati la salute lavorando fino allo sfinimento in acciaieria o scavando gallerie col piccone, molti sono andati in pensione giovani e col famoso calcolo retributivo. Che non era un male di perse, se non per la prassi inveterata dello "scatto" finale per truffare l'INPS, per primi i sindacalisti.

      Oltre il cialtronismo dilagante e la sostanziale immoralità, la vita è resa difficile dalla mancanza di risorse. Come per gli alberi di Coso, continuo a dirlo ma non lo capisce. Qui dalle mie parti c'è anche troppo verde, il Comune non ha i soldi per fare nessuna manutezione, per cui si muovo solo se costretti e quando si muovono il taglio è definitivo, poi si mette una pezza di catrame e ghiaia e via andare.

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  4. "Una volta, che avevo diciassette anni ed ero quasi a forza partigiano, trovammo nel perlustrare una cantina due fascisti.
    Senza le armi son come scatole svuotate e a noi due morti in più portavan niente.
    Così li aiutammo a sparire a calcinculo.
    Ma poi anni dopo uno lo incontrai che aveva una bambina e mi guardò e mi disse:
    "Ti devo la mia vita e lei".
    E io pensai che se avesse vinto lui la guerra non ci saremmo stati né io né i miei due figli.
    (Giuseppe Colzani, partigiano)
    Dedicata a te che oggi "ti chiami fuori", a te che non ricordi bene cosa si festeggi in questo giorno, a te che "questa è una festa divisiva, i caduti son tutti uguali" (ma sono le vite e le ragioni di quei caduti a essere state molto diverse), a te che questo anniversario di libertà "è solo un derby, non ci andrò", ma soprattutto, soprattutto, dedicata a chi più di settant'anni fa perse la sua vita anche per permetterti, oggi, di poter dire o scrivere quel che vuoi senza rischiare la tua.
    Buona festa della Liberazione a tutte, a tutti.

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    1. Una favola orrenda e perversa per bambini scemi.

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    2. Guarda se vieni in Archivio te ne facciamo leggere un bel po'così.

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    3. Certo, vengo in "archivio" per leggere delle storielle che cominciano con "una volta, che avevo diciassette anni..." e finiscono con "se avesse vinto lui la guerra". Perché i "se" e i "ma" fanno la Storia, lo sanno tutti.

      Non solo è una stupidaggine illogica ma è anche una menzogna, come se "la guerra" l'avesse vinta il "partigiano" diciassettenne Colzani. La verità è che negli anni seguenti la "liberazione" si è messo in scena uno spettacolo patetico che serviva ai criminali e agli assassini per farla franca con ripetute amnistie, agli ignoti e agli idioti per ottenere un minimo di fama immeritata in paese e alla "Classe Dirigente" del PCI disarmato da Yalta di creare la doppia narrazione della Repubblica nata dalla Resistenza e della Rivoluzione in divenire.

      Io vi disprezzo.

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    4. Anonimo, anche io ero condizionato da una narrazione non so se artefatta ma comunque omissiva. I fascisti tutti satanici, le azioni meritevoli, nobili, solo tra i partigiani.
      Questa visione manicheistica è falsa: ci furono molti atti meritevoli tra i fasci e molti crimini efferati commessi dai partigiani (la brigata Garibaldi si distinse per il peggio).
      Avrei scritto "ovviamente" ma tutto ciò è tutto fuorché è ovvio: a me, a scuola, venne omesso tutto quanto non allineato alla ortodossia dei vincitori.
      Col tempo ho aperto il vaso da Pandora e, sia pur con poco tempo e con tutte le omissioni e rimozioni, ho iniziato a scovare efferatezze indicibili (i fratelli Cervi sono stati fucilati, i fratelli Govoni sono morti dopo ore e ore di sevizie e torture, dovendo scegliere avrei preferito senza dubbio di essere tra i primi!).
      La cosa peggiore è che in tempi di Repubblica, il PCI e la sx lavorò attivamente per sottrarre alle condanne definitive da parte di una giustizia già addolcita di amnistie, i peggiori criminali partigiani facendoli fuggire nei paesi del fu Patto di Varsavia.
      Ora continua col suo livore razzista anti italiano, anti europeo.
      Il fatto di essere stato volutamente manipolato con milioni di persone ora mi rende refrattario e ostile al proseguire di questa adulterazione faziosa e intellettualmente massimamente disonesta.

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    5. Per me è stato facile, le cose che mi raccontavano a scuola non corrispondevano alle cose che mi raccontavano i nonni, gli zii, i miei genitori che all'epoca erano bambini. In tutto il parentado, che pure ha dovuto partecipare agli eventi del Novecento come gli altri, non c'era ne un "partigiano" ne un "fascista", per come me li avevano raccontati. Mio nonno materno mi cantava le canzoni della Grande Guerra e mi mostrava il diploma di Cavaliere di Vitorio Veneto, essendo lui un Ragazzo del '99. Poi mi diceva che non era stato richiamato nella guerra successiva perché non più giovane e poi lavorava in fabbrica quindi era necessario allo "sforzo bellico". Però da "anarchico" fu bastonato e alla fine dovette fare la tessera del Fascio per conservare il posto in fabbrica. L'altro nonno aveva tutti i fratelli richiamati, che poi finirono fortunatamente prigionieri e tornarono a guerra finita. Mio padre era in fila con tutti gli altri col suo completino da Balilla e poi conobbe mia mamma che erano sfollati in campagna perché le città erano bombardate. Mia mamma fu ferita in un mitragliamento americano, perché gli aviatori avevano l'ordine di scaricare il munizionamento sulla via del ritorno e fu curata in un posto di soccorso dei Tedeschi, che erano poveracci richiamati come gli zii, con le foto della famiglia nel portafogli.

      Da li poi mi sono domandato perché le storie che raccontavano i "maestri" come Scalfari, Bocca, Fo e compagnia, erano cosi diverse da quelle che sentivo dalla gente comune. Gente che non impiccava nessuno, che non fucilava, non bruciava case con la gente dentro eccetera, invece si arrabattava come un turacciolo nel mare in tempesta.

      Negli anni dopo uguale, mai frequentata gente che spaccava teste con le chiavi inglesi, tutte le famiglie attorno a me era gente che usciva all'alba per andare al lavoro e tornava la sera. I figli a scuola a calci nel sedere col grembiulino e il fiocco e guai se maestri e professori avevano qualcosa da ridire.

      Poi vengo qui e mi dicono che devo andare nello "archivio" per sapere come sono andate le cose. Proseguimento di quella scuola dove ti facevano marciare cantando "bandiera rossa".

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  5. Se avessi tempo dovrei leggere con attenzione tutti questi interventi e rispondere.

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    1. ma no, rispondi solo a quelli che ti sostengono, agli abbonati

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    2. Uomo però basta con questa narrazzione tossica!
      Uno studioso del mio Istituto ha fatto un libro su un tale che i fascisti hanno ucciso trascinadolo con un camion. Due o tre km più in là un tale, un anarchico di 20 anni, ucciso mentre tornava da un giorno di pesca al fiume. Oggi ho trovato dei documenti che testimoniano l'impegno marziale delle istituzioni di Salò di inviare a tutti i costi operai e contadini italiani in Germania.

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    3. I sodali di Lenin, nei loro trattamenti ai borghesi russi, si divertivano con cose così: immergere gli arti dei rieducandi nell'acqua bollente fino a che la pelle non veniva via, rimanendo la carne viva.
      La letteratura rivoluzionaria comunista russa è ricca di compiaciuti rapporti ai superiori, rapporti di graziose cosine così.
      Ne avevo trovato alcune chicche in un articolo de Il Foglio.
      Lenin rafforzava questi comportamenti dei suoi seguaci bolscevichi esaltando il terrore che ne derivava e sottolineando gli effetti che induceva.

      Il primo merito del fascismo fu quello di porre fine al nefasto biennio rosso precursore di queste nefandezze.

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    4. Il grossolano errore (non è un errore, è malafede e disonestà intellettuale faziosa) è attribuire ai nazi fasci ciò che, invece, fu del tempo.
      Poiché questo
      o - da una parte umanizzerebbe i primi, rendendoli meno "satanici" (il gergo è volutamente sul piano religioso a cui appartiene il comunismo, l'arcobalenghismo etc.)
      o - dall'altra toglierebbe il candore delle vesti sacerdotali, della purezza dell'azione missionaria progressista
      ecco che nella narrazione dell'ortodossia vengono rimarcati gli atti di bontà dei compagni, vengono rimosse i crimini della propria parte, viene rimosso il contesto storico, culturale generale.
      Aggiungo, infine
      o - l'uso sistematico della menzogna e del falso ideologico.

      Paradigmatico ciò che successe a Katyn.
      La signora Sara ne è a conoscenza?

      Prego osservare come l'azione, il paradigma sono, più che sostanzialmente, quelli contemporanei, odierni.

      Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

      Narrazione tossica, già.

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    5. Certe persone sono cosi poco attrezzate per pensare con la propria testa che devono perfino riutilizzare il lessico che gli viene fornito da sopra per esprimere i concetti.

      La narrazione è "tossica" perché "tossico" è il termine di moda in questi tempi per dare una connotazione negativa ad una cosa, una idea, un contesto. Per esempio, "maschilismo tossico" ed è un termine delle neolingua coloniale che viene dal gergo dei "liberal" americani, come in "Linux toxic community" per dire che i programmatori non rispettano le persone.

      A casa mia si usa il termine "balle" o il più diretto "cazzate".

      Ancora, una persona dotata di un minimo di comprendonio si dovrebbe porre la domanda circa le modalità di una guerra civile e le modalità di quella che oggi si chiamerebbe "guerra asimmetrica", lo stesso che vediamo in Afghanistan.

      I nostri "partigiani" in origine erano semplicemente degli sbandati del Regio Esercito, tagliato a metà dall'Armistizio e decapitato dalla fuga delle alte gerachie a partire dal Re, ai quali si unirono i renitenti alla leva, cioè i giovanotti che abitavano nelle regioni ancora sotto il controllo delle armate tedesche. I Tedeschi avevano disarmato il Regio Esercito e avevano riarmato le milizie della RSI non come corpi combattenti, perché non si fidavano e poi era difficile integrarli con le proprie operazioni ma in funzione di contro-guerriglia.

      Perché gli Alleati provvidero subito i succitati sbandati e renitenti di "consiglieri" dei propri Servizi e quindi di armi e di istruzioni, più o meno vaghe, per il sabotaggio delle retrovie dei Tedeschi. Si provvide anche alla politicizzazione di questi giovani, che divennero "partigiani" nel senso di "partigiani comunisti", cancellando qualsiasi altra ragione.

      Ora, cosa succede quando i Talebani attaccano un convoglio americano? Che gli Americani fanno come sempre, in Corea, in Vietnam eccetera, chiamano i bombardieri che spianano tre chilometri quadrati e se spianano gente che non c'entra niente, sono "collateral damage". Poi i Talebani vanno di notte a trovare gli interpreti e i soldati afghani che affiancano gli Americani e sterminano loro e le loro famiglie.

      Ci hanno martellato i coglioni con la Offensiva del Tet e le immagini dei combattimenti casa per casa. Il celeberrimo filmato del prigioniero vietcong cui un ufficiale sud-vietnamita spara in testa, omettendo che il succitato vietcong aveva massacrato la famiglia dell'ufficiale.

      La situazione dell'Italia all'epoca era esattamente la stessa. I soldati Tedeschi facevano miracoli considerato lo stato della Germania in quel momento, molti di loro erano psicopatici traumatizzati da anni di guerra disumana, specie quelli che avevano servito sul fronte orientale. I nostri "partigiani" venivano usati dagli Alleati e contemporaneamente da quelli che poi si sarebbero venduti come "padri della Patria", tipo Pertini, senza riguardo per le inevitabili rappresaglie che erano perfettamente legali per la legge di guerra tedesca e anche italiana, tanto che i Regio Esercito aveva condotto le stesse operazioni nei territori occupati. Con la considerazione accessoria che i Tedeschi preferivano mandare i miliziani della RSI.

      Tra i tantissimi episodi del periodo, cito quello che racconta Bocca della sua militanza di partigiano. Eroicamente fermano un treno e trovano un ufficiale tedesco che andava in licenza. Lo prendono e lo portano nel loro covo. Lo tengono un po' come sguattero e poi il Bocca si incarica di portarlo in un angolo buio e di sparargli, perché dovendo spostarsi, era un ingombro. Ora, tornando al comprendonio, ci si dovrebbe chiedere quanti di questi episodi eroici della "Resistenza" sono finiti negli "archivi", anche quelli più eroici a scapito di donne e bambini. Se per caso è stata fatta una simpatica selezione ad uso educazione delle masse.

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    6. Perché questo per fortuna non è il mio blog.

      Nel 2021 siamo ancora qui a raccontare la fandonia del 25 aprile, una data senza nessun significato, perché la guerra finisce con la resa delle armate tedesche in Italia, firmata il 29 Aprile a Caserta dall'inviato germanico con delega della RSI e dagli Alleati, i "partigiani" non li cagava nessuno perché erano assolutamente irrilevanti. La resa diventava effettiva il 2 Maggio. Per capirci con le date, il 30 Aprile Hitler si suicidava nel bunker di Berlino circondato dai Russi.

      La "liberazione" era la sparatoria in aria in stile messicano che i "partigiani" inscenavano qualche chilometro davanti ai reparti americani in avanzata. Ovviamente annessa resa dei conti e raccolta del bottino, a cui seguirono numerosi processi che si conclusero o con la fuga dei responsabili all'estero o con le amnistie, entrambe garantite dal PCI. Compresa la eliminazione dei reparti "partigiani" che non erano di stretta ortodossia sovietica.

      Qualcuno ha la faccia di dire "basta".

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    7. Mia madre mi raccontò alcune cose, belle e brutte per entrambe le parti.
      Mio padre, stranamente, nulla di particolare (forse qualcosa di quando era balilla, come tutti i suoi coetanei).

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  6. La storia studiata su internet. Un pezzo qua, un tocco là e ti crei quello che ti piace. Non è che lo fanno solo quelli, come dire, di destra, lo fanno pure i sinistrati che rileggono il secolo breve con le idee di oggi.

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    1. Pensa che è proprio grazie alla rete che io ho iniziato a scoprire tutte le omissioni e i falsi della scuola e della narrazione "ortodossa".
      In realtà ho avuto anche altre fonti (i miei, un comandante partigiano, una sindaca di queste parti, persino dei gasisti della cosiddetta sinistra critica, etc.).

      La mia impressione è che:

      1. io abbia appena iniziato ad alzare il coperchio del vaso di Pandora.

      2. quella che ho scritto: problema di cultura e società del tempo, non solo dei nazi fasci.
      Per tagliar corto: se così non fosse non si spiegherebbe perché in alcuni paesi dell'Europarlamento Orientale c'è un reato che, per farmi capire, è di "ricostituzione del partito comunista".

      Infine c'è la mia osservazione che considero attenta di quanto avviene ora con metodi e dinamiche preoccupantemente simili.

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    2. A me non interessano le favole da quando giocavo col nonno a briscola o rubamazzo e lui vinceva sempre, impartendomi la lezione che le carte erano segnate. Oppure quando mi aveva raccontato di essere un eroe di guerra mostrandomi dei tappi di non so cosa come "medaglie d'oro".

      Sono nato e ho vissuto nei luoghi dove l'Italia è stata fatta e disfatta. Dove è avvenuto il famoso "25 Aprile", dove Mussolini è stato ucciso e appeso per i piedi. Sono nato e vissuto in mezzo alle fabbriche occupate, agli scontri con morti e feriti. Sono cresciuto nelle vie dove l'edicolante ti metteva il giornale di Montanelli, preso dal retrobottega dopo avere guardato a destra e sinistra, dentro Le Ore.

      Le persone si dividono in due, quelle che guardano, osservano, si fanno delle domande e quelle che scambiano l'obbedienza canina, il comportamento robotico, per la "tutela".

      Se tu osservi le cose da vicino ti accorgi subito che tra la "narrazione" e le vite delle persone c'è una distanza enorme. Come per la abilità sovrumana del nonno con le carte segnate, la realtà è sempre molto più meschina del "mito". Cosi meschina che ti trovi a non capacitarti delle motivazioni e delle azioni. Scopri che la famiglia di un tale è stata sterminata perché un altro tizio ha riferito in "sezione" che tale l'aveva guardato male o perché corteggiava la tizia. O perché aveva delle belle scarpe, per rubargli la bicicletta o l'orologio. Per coprire questo fatto della vita, ci sono due modi. L'omertà della complicità e la menzogna della doppia morale. L'omertà è il modo con cui spariscono nel nulla eventi, cose e persone. La doppia morale è quella che trasforma un pazzo assassino in un eroe, un maestro con la pipa.

      Un altro fatto è che non c'è niente di "spontaneo", te lo dico sempre. Certo, certi tagliagole radunati in una "sezione" possono ammazzare tale cosi, tanto per ma l'esistenza della "sezione" e del raduno dei tagliagole è uno strumento che viene preparato ed usato per assecondare i fini dei capoccia, magari passando qualche strato intermedio di funzionari. Quindi ad un certo punto ti trovi con i mandanti seduti in cattedra, attorniati da una corte ossequiente e con la "narrazione" del bene che hanno fatto all'Umanità.

      Tornando alla pubblicazione di libri, senza tirare in ballo omicidi, te lo ricordi il caso della "intervista a Salvini" scritta da una tale giornalista e pubblicata da una casa editrice "di destra"? Le librerie non mettevano il libro sugli scaffali, non perché il libraio avesse qualcosa da ridire ma perché giustamente temeva che arrivassero gli "antifa" a demolirgi il negozio e alla fiera del libro c'erano i "partigiani" che cantavano "Bella Ciao" a squarciagola. Perché l'intervista a Salvini, "Salvini del Papeete", era un intollerabile rigurgito fascista. Ecco, parliamo di una Italia dove ormai la "sinistra" si presenta come "liberale", non quella che predicava la lotta armata come continuazione della "Resistenza". L'Italia in cui Feltrinelli pubblicava i manuali di guerriglia ad uso dei giovani.

      Nota, Coso, che se uno si alza alle sei per andare a lavorare non ha tempo ne per andare a cantare "Bella Ciao" alla fiera del libro ne per andare a spaccare vetrine. Se devi studiare non hai tempo per andare in manifestazione col megafono. Qui torniamo al discorso circa la differenza tra la "narrazione" e la "gente normale". Oppure, mettiamola in altro modo, delle famose "categorie", i "tipi umani".


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  7. Uomo io ci lavoro tutti i giorni con i documenti. Fai un po'te.

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    1. Attenzione che anche i documenti hanno seguito le vicissitudini degli eventi. In fasi cruente i vinti subiscono di tutto e questo riguarda anche le cose (scritti, documenti, atti, etc.) dei vinti.

      Inoltre io osservo quanto succede ORA dove solo una certa agiatezza e un qualche minor distacco rendono, per il momento, le cose ancora meno cruente.
      Osservare qui, gli odio anti... sono ancora quelli, Sara.

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    2. Uomo dai io conosco gli archivi, non puoi pretendere di saperne più di me, è una questione di onestà intellettuale.

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    3. Come il Papa, infallibile.
      Ci si potrebbe domandare come mai il Verbo incarnato qui presente non si affacci in San Pietro tutte le Domeniche per illuminare dall'alto noi poveri ignoranti e intellettualmente disonesti inginocchiati sotto ma la risposta è ovvia: una cospirazione fascista. Una cospirazione fascista che fa leva sui bassi istinti di noialtri ignoranti che invece di fare atto di contrizione balliamo a torso nudo al Papeete. Naturalmente invidiosi di tanta bellezza e superiorità morale e intellettuale. Per fortuna ci sono i "partigiani".



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    4. Sara proprio perchè conosci gi archivi dovresti sapere che contengono quello che si decide di far contenere. E su.

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    5. Gentile Sara, con gli atti di fede faccio molta fatica, specie dopo ciò che ho iniziato a scoprire.

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    6. Ancora una cosa: una sindaca dei partiti tuoi (mi aveva in simpatia), al termine di una riunione in cui si era dibattuto anche di queste faccende, rimasti ella ed io, si avvicina a me dice, sottovoce.
      Passati quelli [i fasci] che ci portavano via le cose [non so se come requisizioni per la guerra o come razzia di qualche delinquente colla camicia nera] arrivano [quelli, i partigiani]. Uno di loro vuole... [trombare] e ci fa capire che, o una di noi oppure prende il cane, gli spara e lo caccia nel pozzo.
      Io non te le dovrei neppure dire 'ste cose.

      Per chi non lo sapesse, queste parti sono piuttosto siccitose e con geologia "ostile" e non avere più l'acqua del pozzo è la disgrazia, come se ti fossero morte le bestie o bruciato casa, è la fine.
      Di questo non troverai nulla in alcun archivio.

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    7. Ripeto una cosa: c'era una violenza piuttosto diffusa ma questo era sociale, culturale, NON fascista. Solo che i "vincitori" narrano la loro storia, immacolata e pura, tutto il marcio ai vinti, rimozione completa dei crimini della loro parte. NON è la realtà è la mappa lucidata, brillante e b(u)onificata del mondo.

      Penso che uno dei motivi per cui il fascismo fu popolare è che esso ridusse il terrore per le violenze precedenti, che camminarono col disordine e i sobbolllimenti del biennio rosso, nei quali le mattanza di neri e rossi furono frequenti.
      Leggere sopra il buon Giorgio Bocca, un colpo secco e ammazza il crucco ingombrante, come accoppiare una mosca.

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    8. culminarono col disordine...
      ... accoppare una mosca.

      Distorsioni da parte del furbofono.

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    9. Uomo veramente tu fai anedottica, non storia.

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    10. - "Uomo veramente tu fai anedottica, non storia."

      - "Una volta, che avevo diciassette anni ed ero quasi a forza partigiano, trovammo nel perlustrare una cantina due fascisti."

      - "Una favola orrenda e perversa per bambini scemi."

      - "Guarda se vieni in Archivio te ne facciamo leggere un bel po'così."

      RIPETO, BAMBINI SCEMI.
      Quello che mi fa imbestialire è che però questi bambini scemi sono sottoposti a tutela quindi gli viene pagato uno stipendio dallo Stato, tramite la intermediazione del "partito" che esiste da sempre per vendere l'Italia allo straniero. Nel mentre, sono convinti di essere dei padreterni e danno lezione, invece di muoversi zitti nell'ombra, rasenti i muri.

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  8. Sara lavorare presso gli archivi non significa che siano depositari di verità. Vieni giù dal pero.

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    1. Vai a dare il ramato che è piovuto!

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    2. Inutile dire che questo è un'altro anonimo, uno che ha ancora voglia di parlare con tutte le creature del Signore. Io l'ho detto sopra, la Pubblica Amministrazione serve solo a distribuire assistenzialismo alla Prima Categoria degli Idioti e quindi assicurare la loro clientela alla Terza Categoria dei Furbastri. Se esiste la ricorrenza del 25 Aprile è per la stessa ragione per cui esiste il "natale afroamericano", cioè "give blacks an opportunity to celebrate themselves and their history". Un po' come un'altra invenzione ad uso dei babbei, che "Bella Ciao" fosse l'inno della "Resistenza" (ovviamente nella narrativa è esistita solo la "Resistenza" comunista), quando invece era "Katiuscia" tradotta in "Fischia il vento".

      Anno domini 2021.

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  9. in questo primo di maggio, così piovigginoso ed umido leviamo i nostri cuori e ringraziamo il Signore per avercelo donato innalzando insieme il coro:
    "su fratelli e su compagni
    su venite in fitta schiera
    sulla libera bandiera
    slende il solll dell'avvenirrrr

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  10. La vostra cognizione degli archivi è quella delle chiacchiere da bar, trovo che siate profondamente ignoranti e arroganti.

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  11. La vispa Teresa si è offesa, credulona, saccente e arrogante, credi di trovare la verità tra le scartoffie. SVEGLIATI!

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  12. Uomo d'ora in poi non risponderò più a questo post dove sono l'unica persona con un volto e un nome.

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    1. I partigiani usavano dei nomi falsi, degli alias.
      D'altra parte, non era la tua tesi circa la "Legge Zan"?

      Già, cosa lo scrivo a fare.

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    2. Non voglio entrare troppo nella storia, Sara. In essa come in altre discipline gli esperti potrebbero scannarsi per ore. Ciò che nessuno potrebbe negare o confutare è l'osservazione della realtà, quella della contemporaneità, quella che ho vissuto. Su quella non puoi dire :- Ah, ma tu non puoi perché non lavori in un archivio.
      Nella realtà io noto ancora gli stessi "pattern" del passato e questo li conferma più delle smentite tue o delle molteplici omissioni.
      E' sul piano della hybris salvifica: Saviano, l'ANPI, Zan, Cirinnà, Casarin, etc. vivono e realizzano lo stesso paradigma de Vi salveremo col "Mondo Nuovo" (uso le parole di Pol Pot, D'Alema e altri).
      E' quello dell'odio anti altri odiatori, è quello che un fascio che ammazza un rosso è reato infame e un rosso che ammazza un fascio non è reato piazza Loreto blablabla.
      Io trovo questa massima disonestà intellettuale il primo dei problemi.
      A parità di problemi la dissimulazione continua.
      È MOLTO più grave.
      C'è anche una spiegazione sul piano del metodo (ce lo ricorda Nessuno) :- il fine giustificherebbe i mezzi.
      L'opposto del mito/cultura dello onore.
      Chiudo: si tratta di meccanismi delle religioni "integraliste". In arabo esiste un termine che indica la dissimulazione dello islam per potersi imporre (dovre recuperarlo).

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    3. Cito:
      "La taqiyya indica, nella tradizione islamica, soprattutto in quella sciita, la possibilità di nascondere o addirittura rinnegare esteriormente la fede, di dissimulare l'adesione a un gruppo religioso, e di non praticare i riti obbligatori previsti dalla religione islamica per sfuggire a una persecuzione o a un pericolo grave e imminente contro sé stessi a causa della propria fede islamica."

      C'entra poco col discorso che stai facendo.

      Stavo per scrivere un mega-pippone rievocativo ma cerco di farla breve. L'evento che ha segnato questa vicenda è stata l'imposizione di una nuova religione, il "Marxismo". Una religione che ironicamente non riconosce la propria metafisica ma anzi la nega, auto-definendosi come "materialismo".

      Ad un certo punto tutti i "dotti" sono diventati "marxisti" e di conseguenza hanno interpretato l'universo e in special modo le vicende umane, attraverso la lente deformante delle "Classi" e dei rapporti di forza tra le "Classi". Una interpretazione tecnicamente fallata, concretamente inutile se non controproducente ma che imponeva non solo di pensare il futuro in funzione della "Lotta di Classe", anche il passato doveva rientrare nelle maglie di questo filtro.

      Inoltre, qui veniamo al discorso del fine che giustifica i mezzi, leggere la Storia in questa modalità non aveva tanto la pretesa della "verità" quanto lo scopo di creare una fondazione per sostenere la dottrina del presente e del futuro.

      Faccio un esempio.
      Vai su Youtube, trovi un sacco di video di Barbero che ti racconta tutti i periodi storici. Barbero non fa ovviamente un elenco di date e accadimenti. Non fa nemmeno una ricostruzione sociale - economica - tecnologica dell'insieme di un dato contesto storico. Invece racconta degli episodi con la finzione della lezione ex-cathedra quando invece recita una commedia e questa commedia ha sempre una tesi pre-costituita che viene confermata dalla "coloritura" che Barbero aggiunge al racconto, più che dall'elecono dei fatti o la descrizione del contesto.

      Per dire, le Guerre Persiane. Barbero ti racconta che i Persiani sbarcano a Maratona per punire Atene del sostegno dato alle colonie joniche in Asia Minore. Le colonie si erano ribellate al magnanimo potere imperiale persiano, un impero multietnico e multiculturale, tollerante, inclusivo, rispettoso dei "diritti", perché i Greci consideravano se stessi una "razza superiore" e disprezzavano tutti i "barbari". Allora, i Persiani sono nel giusto quando dopo avere soppresso la rivolta, giungono alle porte dei Atene, sono antifascisti, un po' come i Russi a Berlino. Epperò, i poveri Persiani fanno la guerra controvoglia, tirando i capelli e graffiando, usano l'arco da lontano. Invece i Greci, spietati assassini nazifascisti, gli si buttano contro stretti nella falange, coperti da corazze di bronzo e da grandi scudi, con l'intenzione inaudita di risolvere la battaglia nello scontro corpo a corpo, macelleria, esempio che poi diventa usanza di tutto lo "Occidente" di violenza patriarcale (che comprende i gai come ci ricorda Sara circa i trans nei cessi delle donne).

      Non so se è chiaro il metodo e lo scopo di questo metodo.

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    4. Con tutto che la nostra storia recente è costellata di omicidi e stragi di cui non si sa niente per certo, Massoneria, Mafia, Vaticano, KGB, CIA. La "verità" non è data dagli "Archivi" ma dalle sentenze dei tribunali, dove a seconda del caso e della convenienza si invoca la spietata repressione poliziesco-fascista in stile Pinochet oppure l'apparato giustizialista ossequiente lo Stato-nello-Stato della "sinistra". La faccenda degli oltre cento "terroristi" italiani ospitati in Francia è lapalissiana. Ultimamente abbiamo avuto modo di dare una occhiata dentro il reale funzionamento del CSM e delle Procure, da cui ulteriore salto di qualità di tutta la faccenda.

      Una persona normale dovrebbe pensare che se non si riesce a stabilire la "verità" per degli omicidi compiuti in una città "normale" in tempo di pace, è molto improbabile che si possa stabilire la "verità" circa omicidi compiuti nelle città e peggio ancora nelle campagne percorse dai Tedeschi, dagli Alleati, dalle milizie della RSI, dai "Partigiani", in tempo di guerra o nelle immediate pertinenze.

      Invece no. E' come la macchietta di Caterina Guzzanti che interpreta "Vichi" di "Casapaund", una celebrolesa che si trova per li per caso, col fidanzato a sua volta mentecatto che quando viene messa davanti ai "crimini" fascisti escalama, cose se fosse divertente "e allora le foibe?". Che risate. Vuoi mettere con le eroine, artiste, intellettuali, bellissime e carismatiche (sopratutto profumate) dei centri sociali? Comprensibile che la "satira" della Guzzanti ci ricordi, in questi tempi di rischio-fascismo, la meschinità di certe persone. No?

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    5. Vedete, messer Nessuno, quando le sardine, i kompagni, gli zeloti tra parrocchia e festa dell'Unità li porti a queste evidenze per coloro che sono estranei a La Fede, o ammutoliscono o iniziano con gli improperi.
      Tirare le linee tra i puntini.

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    6. Ho smesso da trent'anni e più di provare a dialogare con le Tre Categorie.
      Quello che posso fare è distribuire i semi del dubbio a quelli che per una ragione fortuita hanno in sè la capacità di sottrarsi a quel meccanismo. Gente rara come i diamanti.

      La ragione per cui io mi incazzo con te quando cerchi il "dialogo" è che cosi facendo li legittimi, tanto o poco, scendi sul loro terreno.

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  13. Anonimo, ti sbagli.
    Sara non cerca la "verità" perché da Socrate in avanti l'unica cosa che puoi sapere è di non sapere.
    Invece ha bisogno che qualcuno la sollevi dalla fatica e dal dolore del vivere con una metafisica qualsiasi, l'esatto contrario di cercare la "verità".

    Non c'è solo Sara in questa condizione, anzi, è la condizione in cui versa la stragrande maggioranza delle persone. Perché sono educate e condizionate per l'intera loro esistenza in questa maniera.
    Ci sono due ricadute ovvie, primo che se vuoi raccogliere consenso devi distribuire metafisica nella forma di menzogne e paradossi, secondo, che appena provi a mettere in dubbio le certezze nella forma di menzogne e paradossi che rassicurano le persone, susciti una reazione isterica, non nel merito dell'argomento in oggetto ma una reazione "esistenziale" perché queste persone non sono in grado di vivere altrimenti.

    Guardavo adesso il video di Fedez che dialoga con dei "dirigenti RAI" circa la sua facoltà di difendere i "diritti civili" citando un tale che ha dichiarato che se avesse un figlio gaio lo brucerebbe nel forno.

    Lasciamo perdere la questione del palco/pulpito e Fedez sacerdote, lasciamo perdere che i "dirigenti RAI" del video a fatica parlano italiano. La trappolona per bambini scemi è che se Coso cita un tizio, quella è "anedottica" se invece Fedez cita un tizio, quello è "dottrina", nel caso di Sara è "Storia", da cui "archivio".

    Ovvero, esiste una dottrina a priori che viene venduta al volgo con il trucco dello "uomo nero". Una intera Chiesa costruita sul mito del "fascismo" che incarna il Male e del "liberalismo" (originariamente socialismo e poi comunismo) che incarna il Bene. Non è Fedez, tutto quello che ci arriva dagli USA e in generale dall'ambito della massoneria anglofona, è funzionale ad imporre questa dottrina. Dalle statue abbattute alla cancellazione della lingua, dai telefilm con tutti i protagonisti neri e omosessuali, alla caratterizzazione negativa di intere classi di concetti astratti, vedi "populismo" o "sovranismo".

    In una cosa Sara ha ragione: lei è conforme, quindi dalla parte del Bene.
    Chiunque e qualsiasi cosa non sia conforme è dalla parte del Male.

    Domanda, perché Sara esiste in questo luogo metaforico?
    Perché Coso è ipocrita e si diverte a tenere il piede in due scarpe, contando sulla mediocrità generale.

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    1. Suggerimento per il partigiano "anonimo": ovviamente non accedere ai servizi di Google, nemmeno al form dei commenti, se non da dietro TOR. In questa maniera Google non può risalire al tuo IP address e di conseguenza nessuno può risalire alla tua anagrafica.

      Siamo solo all'inizio, bisogna prepararsi.

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    2. Credi sul serio che su internet qualcuno ti offra un servizio "gratuito" e che quelli vivano d'aria? Sono anni che Tor ha stretto accordi con Facebook (per dire..)

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    3. Mi fai ridere, considerato che tutto il software che uso mi viene fornito gratis. Non "gratis" come i servizi a cui ti riferisci, gratis come qualcuno che ti mette in mano qualcosa e ti dice di farci quello che vuoi, smontarlo, rimontarlo, aggiungere, togliere. Magari nella tua semplicità ti chiederai la ragione. I termini della licenza obbligano legalmente chi usa il software, che sia io oppure una multinazionale, a ridistribuire il software che usa, quindi se lo vuoi usare, lo devi mettere a disposizione di altri. In più la licenza più usata in questo ambito, GPL, è "appiccicosa", cioè estende l'obbligo alle modifiche e alle aggiunte. La conseguenza è che non puoi guadagnare vendendo licenze ma solo vendendo i servizi, cioè le ore-uomo per sviluppare e/o mantenere una certa attività.

      A parte il fatto che non capisco cosa significhi "stringere accordi", cosa guadagnerebbe Facebook da questi "accordi", dato che gli basta non consentire l'accesso ai propri server dagli IP di TOR, non mi interessa saperlo per via della meccanica di TOR. In sostanza si tratta di una idea vecchia come Internet, quella di rimbalzare una connessione tra due estremi attraverso dei nodi intermedi. I nodi intermedi non devono fare altro che sostituire l'IP address della origine della connessione col proprio e inoltrare il traffico al prossimo nodo oppure alla estremità finale della connessione, cioè fungere da proxy anonimo. TOR non esiste se non come rete di nodi che rimbalzano l'un l'altro le connessioni.

      Uffa.
      Fossi in te farei domanda per lavorare agli "Archivi" e farei anche l'iscrizione a Rousseau.

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    4. Veramente sei tu che fai ridere, vieni qui a fare il sotuttoio dell'informatica e poi "non capisco".
      A facebook non interessa bloccare chi usa tor, ovviamente, semmai è il contrario. Prendi il mappamondo e prova a pensare a chi farebbe comodo collegarsi a fb usando l' IP di un altro paese, oltretutto senza pagarsi una vpn... dai che ce la puoi fare :D

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    5. Ma cosa stai farneticando?

      Facebook ti profila tramite le cose che tu gli racconti. Non ha bisogno d'altro.
      Fammi capire che senso può avere andare su Facebook tramite TOR per poi raccontare i cazzi miei, mettere le foto, costruire un "ring" di contatti, ognuno dei quali mette i cazzi miei come parte dei cazzi suoi, altre foto, eccetera.
      In più, se io voglio usare Facebook e Facebook mi impedisce l'uso quando si accorge che arrivo tramite TOR, io ho due alternative, smettere di usare Facebook perché non consente TOR, oppure fare COME TUTTI, quindi compresi tutti i miei contatti su Facebook ed entrare senza TOR. Da cui logicamente Facebook non ha bisogno di fare nessun "accordo" con TOR.

      Poi, ripeto, a me non interessano le cazzate di fantasia. Il codice sorgente di TOR è disponibile, vai, lo esamini e poi mi dici dov'è la backdoor che consegue gli "accordi" tra TOR e Facebook.

      Concludo ripetendo che TUTTO il software che uso è "gratis". Secondo il tuo ragionamento, tutto questo software esiste perché ci sono "accordi" tra chi lo realizza e lo distribuisce e gli analoghi di Facebook, perché nessuno ti regala niente. Certo, che io sia un pirla te lo posso confermare. Che siano tutti pirla tranne te però è un attimo improbabile.

      Hai l'onere della prova. Resto in attesa.

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    6. Ah dimenticavo, perché per me è scontato ma non per altri.
      Una eccezione che adesso è la norma è costituita dagli scemofoni.

      Gli scemofoni sono progettati e messi insieme e sigillati come strumenti di sorveglianza.

      Si parte da chi fabbrica i componenti, chi li assembla, chi ci mette sopra il firmware, cioè i Cinesi. Poi si passa ai rivenditori, che non sono i fabbricanti, questi ci mettono sopra una versione modificata di Android, più i driver, più un certo numero di "app". Questi gestiscono anche tutti i parte degli aggiornamenti Poi c'è Google che ci mette il grosso di Android e altre "app", più lo "store". Poi ci sono i singoli sviluppatori delle "app". Poi c'è la compagnia telefonica che fornisce l'accesso alla rete di telefonia e ad Internet tramite una simm, le celle e i propri apparati.

      Ognuno di questi passaggi implica un "identificativo" associato al singolo scemofono e implica backdoor e funzioni di accesso remoto allo scemofono. Nel caso della telefonica, identificativo dell'utenza e sorveglianza sul traffico di rete (qui è dove di solito la Polizia mette l'ascolto, se non provvede ad installare il famoso "trojan" facendo cliccare un link all'utente stordito che usa lo scemofono coi permessi di root).

      A parte che una VPN non serve a niente a prescindere perché significa solo spostare i problemi del provider A sul provider B, è inutile intervenire sulle connessioni quando chiunque ha accesso diretto allo scemofono da remoto e ogni singolo livello dello scemofono è identificato all'origine.

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    7. Cito:

      "An advertising ID is an unique user ID assigned to a mobile device (smart phone, tablet computer), or operating environment, to help advertising services personalizing their offers.[1] It can be sent to advertisers and other third parties which can use this unique ID to track the user's movements, habits, and usages of applications.[2] There is a potential for such technology to replace magic cookies.[3]

      Apple calls their advertising ID the "Identifier for Advertisers" (IDFA). Beginning with its iOS 14.5 software update, Apple will allow its users to choose whether to allow apps to track their IDFA.[4] Google calls their "Google Advertising ID" (AAID)."

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    8. Lo sapevo che non ce l'avrebbe fatta :D

      Comunque non capisco perché ti ostini a infilarti in un ginepraio quando chiunque può verificare quello che sto dicendo..

      https://www.ilsoftware.it/articoli.asp?tag=Facebook-su-TOR-con-un-suo-indirizzo-onion-che-significa_11474

      Lorenzo, fai una cosa: lascia perdere i computer e vai all'autogrill a fare i tramezzini :D

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    9. Eh? Ma cosa scrivi, peracottaro.

      L'articolo per cinquestelle che hai citato non dice niente altro che Facebook è accessibile anche tramite un indirizzo "onion". Chi vuole può usarlo per stabilire una connessione cifrata col server in oggetto rimanendo all'interno della rete di TOR.

      NON SERVE NESSUN "ACCORDO" TRA FACEBOOK E TOR, CHIUNQUE PUO' PUBBLICARE UN INDIRIZZO "ONION".

      L'articolo poi fa la solita confusione cinquestelle circa i termini "anonimo" e "cifrato". Nel caso di TOR la funzione primaria del network, come ho già scritto, è presentare alla estremità di una connessione un IP address che non corrisponde a quello della origine. L'unico punto che conosce l'IP dell'origine è l'entry point della rete TOR e l'altra estremità conoscerà l'IP dell'exit point della rete TOR.

      Ho già detto che questo NON INTERESSA a Facebook perché per entrare ed usare FACEBOOK devi usare un "utente registrato" e da li in poi qualsiasi attività tu faccia su Facebook viene associata a questo utente, compresi i collegamenti ad altri utenti Facebook e sulla base di queste informazioni vieni profilato allo scopo di rivendere agli inserzionisti la possibilità di campagne mirate. E' una ovvia contraddizione in termini usare un servizio che favorisce le relazioni tramite le informazioni che pubblichi sullo stesso servizio, volendo nello stesso momento rimanere "anonimi".

      Conoscere il tuo IP address non serve a Facebook (vedi sopra lo AD ID che corrisponde allo "utente registrato") ma può servire ad un giudice per perseguirti legalmente, quindi il giudice fa richiesta a Facebook di dirgli gli IP che avevi quando ti sei collegato col tuo utente le ultime tre volte, poi prende la data, ora e IP, risale tramite Whois al titolare dell'IP, il tuo provider e gli chiede a quale cliente ha assegnato quell'IP il tale giorno alla tale ora. In questo modo trova la tua anagrafica.

      La funzione secondaria di TOR è quella di codificare i dati che entrano e transitano nel network TOR. Questo serve ad impedire che chi vede passare il traffico lo possa leggere. Ovviamente il punto debole è l'exit point da cui si ritorna su Internet. L'indirizzo "onion" serve per collegare l'exit point di TOR al server destinazione con un ulteriore passaggio cifrato. Su quell'estremo della connessione sie già "anonimo" nel senso che il tuo IP è quello dell'exit point, l'unica aggiunta è che un osservatore posto tra l'exit point e il server interpellato non può leggere il traffico che passa, come invece può fare se il server risponde ad un normale indirizzo HTTP.

      Gli indirizzi "interni" al network di TOR non fanno parte di Internet quindi configurano una specie di rete parallela o sottorete, a cui si accede e da cui si esce tramite i nodi TOR. Ovviamente ogni rete parallela può esse piuma o può esse fero, nel senso della "darknet", esattamente come con un qualsiasi software P2P puoi scambiare file qualsiasi, perfettamente legittimi o drasticamente illegali.

      Quali sono i punti deboli di TOR?
      Per farla breve, la mancanza di risorse. Dato che i nodi sono forniti da "volontari", non ce ne sono moltissimi. Se una entità ostile ne aggiunge X, costituisce una percentuale sensibile dei "nodi". Se questa entità ostile gestisce gli entry point e gli exit point, può associare le richieste in entrata e le destinazioni in uscita e quindi de-anonimizzare la connessione. Ovviamente può anche leggere il traffico prima e dopo la codifica.

      Torno a dire, se si usano gli scemofoni tutto questo è superfluo data la natura del dispositivo e la facilità dell'accesso remoto a quello che contiene e alle operazioni che svolge.

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    10. Ma poi cazzo perché perdo tempo a spiegarti le cose?
      Non vuoi usare TOR perché la sai lunga?
      NON USARLO.

      Pensa te.
      Proprio vero, sono un pirla.

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    11. ... sempre belle, queste discussioni del tipo anonimo lombardo contro tutti ...

      :)

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    12. Ciccio, ci sono cose lontane dalla nostra esperienza su cui possiamo solo fare delle congetture. Ci sono cose che invece abbiamo sotto gli occhi e che possiamo toccare. Su queste cose non si tratta di fare congetture ma esperienze.

      L'Italia contemporanea vede la soppressione dei "diritti" connaturati alla cittadinanza attraverso l'impiego di una amplia panoplia di strumenti. Dalla subordinazione della Costituzione a principi generici "umani" o "internazionali", come definiti da certe entità superiori alla delegittimazione del Potere Legislativo, il Parlamento, in quella che in origine era una Repubblica Parlamentare. Abbiamo visto ripetersi colpi di stato mascherati come "pulizie" o come "riforme". Ogni giorno che passa ci viene imposta qualche limitazione delle libertà in conseguenza di una "morale-anti-morale", non possiamo uscire o circolare senza il passaporto concesso dall'ennesima entità superiore, non possiamo esprimere una qualsiasi idea non conforme alle direttive perché si configura il "reato di odio". 1984 ormai è una favola per bambini al confronto della homepage del Corriere.

      Ennesimo esempio qui.

      Davanti a tutto questo, accade che arriva un tizio e ci riporta la storiella del "partigiano" che avoca al PCI prima e poi alla "sinistra liberale" tutto ciò che è Bene. La storiella del "partigiano" è come gli episodi della Bibbia e Sara qui è la sacerdotessa del Tempio che custodisce l'Arca della Santa Alleanza. Senonché la stessa Sara, impervia ai paradossi e ripendendo cose che le vengono calate dall'alto, si lamenta della possibile censura del suo blog quando si dice contraria all'ennesima soppressione dei diritti della cittadinanza nella forma della "legge Zan", che viene dalla stessa "sinistra liberale" per conto della quale Sara custodisce l'Arca. Infatti, conformemente all'epica della "Resistenza", Sara inevitabilmente finisce per concludere che "uccidere un fascista non è reato", da cui la censura del suo blog "femminista" sarebbe una disgrazia ma la censura degli "ignoranti" e degli "arroganti" è un atto di giustizia.

      Allora, cosa si può fare?
      Ci si può preparare per l'inevitabile, la vita dentro un campo di concentramento, dove ci sono il direttore, le guardie, gli inservienti, i delatori, eccetera.

      Uno dei trucchi possibili, per il momento, consiste nel sottrarsi alla sorveglianza.
      Qualcuno qui ha proposto uno strumento, cioè TOR.

      Giustissimo sarebbe spiegare perché TOR non è uno strumento adatto, dopo avere approfondito, conosciuto, provato e quindi tratto delle conclusioni sperimentalmente ripetibili.
      Altrettanto giusto sarebbe dire "mi sta sui coglioni quindi non mi va di usarlo", irrazionale ma onesto.
      Il resto sono balle quindi diseducazione, subita e inflitta.

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    13. Mamma mia, che roba :D

      Se non ti piace la fonte ne trovi altre centinaia che ti spiegano le stesse cose. E poi chi ti ha detto che non uso Tor? Non hai pensato che forse certe cose le so perché ho fatto dei test?

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    14. Comunque la cosa divertente è quando getti merda sui cinque stelle, quando il tuo vecchio blog, che poi hai cancellato insabbiando tutto, sembrava una emanazione della Casaleggio & Associati. Peccato non aver fatto degli screenshot, soprattutto dei commenti dove scrivevi di guardare i comizi di beppe grillo :D, che pena ragazzi...

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    15. Per favore, desidero che non diventi un luogo di scontro / polemicha, peraltro su argomenti finiti fuori tema.
      Anche io avevo ossevrato con attenzione alcune idee di Grillo (avevo il suo diario tra quelli collegati qui a destra, ci sono alcune di esse citate o riportate qui dentro) prima che passasse alla demagogia via via piu' becera fino ad arrivare al coronamento della demagogia, ovvero alla sedicente "sinistra" arcobalenga al caviale attuale e il suo mondo waltdisneyzzato tra diritti inesistenti, razzismi anti e uguaglianze mai esistite e sempre piu' invocate e proclamate.

      Quindi: stop alla polemica qui (usate la vostre mail che avete pubblicato).
      Altrimenti ci metto qualche secondo ad attivare il filtro di moderazione.

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    16. Penso che alcuni di questi commenti siano molto interessanti. Bisognerebbe ... studiarli!

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    17. Allora riproviamo, visto che abbiamo a che fare coi bimbi ritardati.

      1. L'articolo citato dice solo che Facebook offre un indirizzo "onion".
      Come mostrato dalla pagina della documentazione di TOR, chiunque può disporre un webserver che risponde ad un indirizzio "onion".
      L'indirizzo "onion" serve ad offrire una chiave di codifica per cifrare la connessione tra l'exit point di TOR e il server in oggetto.
      La codifica della connessione non serve a nascondere l'IP address, che a quel punto appartiene all'exit point e non all'origine della connessione, serve a rendere illeggibile il traffico che passa tra il server e l'exit point.

      2. visto che hai fatto dei "test" circa le funzionalità di TOR, sei pregato di descriverli. Non interessano a me, interessano l'universo mondo.
      Io non sono a conoscenza di nessun modo per verificare quali informazioni Facebook riesca a ottenere da una connessione via TOR, senza avere accesso ai server di Facebook.

      3. Una cosa che ho scritto che penso i miei interlocutori non arrivino a capire è che non ha senso usare Facebook via TOR per il semplice motivo che per usare Facebook bisogna entrare con un utente registrato, che non cambia. La profilazione di Facebook non dipende dai dati estratti dalla connessione, quindi dall'IP address ma dalle attività che il dato utente compie dopo essere entrato in Facebook. Le sue e quelle dei suoi "contatti", dato che si dice "social" perché costituisce una rete che collega gli utenti registrati uno all'altro. Certo, in teoria uno può registrare un utente, scrivere qualcosa dentro Facebook e poi non usare più quell'utente. Leggevo che le spie professioniste comprano telefoni e computer per usarli una volta e distruggerli. E' un caso un tantino improbabile, se tutti facessero cosi, cioè registrassero un utente diverso per ogni operazione, Facebook non esisterebbe.

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    18. 4. la sparata sul "blog" è una cosa di un infantilismo patologico, visto che nessuno può verificare le affermazioni di cui sopra.
      Me ne frego, ovviamente, tuttavia:
      Per la cronaca, io non ho mai visto nessun comizio.
      Non un comizio di Grillo, di nessuno.
      Perché non ho tempo per messe cantate ad uso degli idioti.
      Nel caso di Grillo, esiste il famoso "blog" e scripta manent. Premesso che non ho idea di quanto ci sia di suo pugno e quanto costruito da altri, è semplicemente una raccolta di fandonie. Tralasciando l'ovvia connessione tra "reddito di cittadinanza" e meridione assistito, la predicazione grillina si rivolge a semi-analfabeti assicurandogli la salvezza con il famoso "uno vale uno", cioè che non importa se sei Einstein o Pincopalla, il tuo voto è equivalente. Di conseguenza non solo nessuno va a verificare le sparate da Grillo a scendere ma è proprio il metodo che afferma che qualsiasi sparata è equivalente. Una cosa diventa vera nel momento in cui la dice uno del "movimento". Non c'è motivo di discriminare una affermazione da un'altra cosi come una persona da un'altra perché "uno vale uno". Salvo poi creare una gerarchia affermata e negata di capi e capetti. Gente che un giorno vendeva accendini ai semafori e il giorno dopo si trova in Parlamento o Ministro di sta ceppa.

      5. tutta la retorica grillina sulla "democrazia diretta" e sulla "Rete" è svanita miseramente. Sono tutti li a fare i loro "test" ma nessuno è capace di mettere in piedi un Web service per fare i sondaggi, quelle robe da bambini con cui pensavano di decidere se costruire centrali nucleari o usare la carbonella facendo votare qualche migliaio di deficienti su "Rousseau". Adesso Conte, il subcomandante uscito dal nulla, ingiunge a Casaleggio jr. di consegnare i "dati degli iscritti". Casaleggio Jr. dice che gli devono dei milioni per l'uso di "Rousseau". Poveretti. Conte può rivolgersi ad una qualsiasi Web Agency e farsi fare la "piattaforma" che vuole e poi dire ai seguaci di andarsi a "re-iscrivere", tanto è tutta gente che ha seimila account d'appertutto. Casaleggio Jr. mi sembra un po' come il falegname ebreo del film con Sordi il Marchese del Grillo, che va a batter cassa.

      ----------

      Coso, secondo te io come posso reagire al tuo ultimatum eterodiretto?
      Qui siamo alla ennesima ripetizione del caso del signor Francesco, ti ricordi, che si era inventato la faccenda della pensione di mia mamma, pensando che questo servisse a zittirmi circa la evidenza che il sistema pensionistico italiano è uno Schema Ponzi ideato, con tutta la Pubblica Amministrazione, per raccogliere consensi tramite il voto di scambio (vedi alla voce "diritti").
      Il fatto che tu non discrimini le cose che vengono scritte NEL TUO BLOG e di conseguenza le persone che le scrivono, è abbastanza fastidioso ma sono fatti tuoi.
      La minaccia comunque non mi riguarda, per me puoi cancellare tutto.
      Quello che dovevo dire l'ho detto.

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    19. Una informazione che può servire, un fatto che comunque era stato pubblicato a suo tempo, è che per quanto mi riguarda ho smesso di usare qualsiasi servizio di Google. Questa è la ragione per cui commento come "anonimo".

      Ho smesso di usare i servizi di Google per la stessa ragione che ho citato sopra, cioè che veniamo tutti profilati tramite le operazioni che compiamo dopo che siamo entrati coi dati del nostro "utente registrato". Se io scrivo un commento qui, Google associa il mio utente a quello di Coso e a quelli di tutti gli altri e tutte le nostre operazioni sono associate le une alle altre.

      Oltre questo problema che dovrebbe essere ovvio, ne esiste uno appena più sottile. Google, come Facebook e altri, piazza dei suoi aggeggi in tutti i siti Web che visitiamo. Tramite questi aggeggi Google sorveglia le nostre attività e per associarle ad un profilo va a leggere la configurazione hardware e software del dispositivo che stiamo adoperando. Mentre prima Google sa chi sono e chi sono i miei "amici", qui Google non sa chi sono ma sa chi è il mio dispositivo.

      Ci sono due conseguenze rispetto a quanto ho scritto.
      La prima è che una volta che siamo profilati, il Web a cui possiamo accedere è la famosa "bolla", cioè i contenuti che ci vengono proposti sono filtrati ed edulcorati. Potete vedere un esempio semplice dai video che vi propone Youtube, che non sono presi a caso ma sono scelti sulla base delle vostre "preferenze" e insieme ai video viene la "pubblicità", che non è il marketing del detersivo, è qualsiasi cosa che punta ad orientare il vostro pensiero e il vostro comportamento.

      La seconda conseguenza l'ho descritta in precedenza e vale non tanto per la profilazione generica quanto per lo "utente registrato". Facciamo il caso di Coso che scrive un post "omofobo" sul suo blog. Può succedere che il blog venga segnalato a Google o che Google abbia qualche "bot" che lo rileva per conto suo e di conseguenza che il Blog venga messo offline. Qui sappiamo che Google collega ovviamente il blog di Coso agli "utenti registrati" di tutti quelli che ci vanno. Poi può succedere che il tale giudice decida di dare un esempio uccidendone uno per educarne cento e che voglia perseguire Mario Pincopalla, la persona che qui si presenta con l'alias di Coso. Ho già scritto come fa, chiede a Google il log degli accessi, quelli di Coso e di tutti gli "utenti registrati". L'unica cosa che gli serve è un IP address associato ad una data. Dato che l'accesso ad Internet in Italia è nominativo (almeno, una volta era obbligo di legge, adesso non saprei), nel momento in cui Coso e tutti gli altri si collegano ad Internet la sua anagrafica è associata all'IP assegnato a cura del provider, cioè della telefonica che fornisce l'accesso.

      Capirete che tutto questo diventa un problema serio quando esprimere una opinione o anche solo il proprio stato d'animo, si configura come reato.
      "Non mi piace lo stinco in umido" - "reato di stincofobia".
      "Non mi va di vaccinarmi" - "reato di vaccinofobia".

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    20. Tutta la retorica grillina sulla "democrazia diretta" e sulla "Rete" è svanita miseramente.

      !!

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    21. La questione della comunicazione secondo i limiti stabiliti dalle castalie ai vertici di queste piattaforeme, dei media, etc. e' assai importante.
      Io dovrei andare altrove (sempre Uriel Fanelli citava il Fediverso/Fedivers) ovvero iniziare a resistere nella rete anche nei modi oltre che nei contenuti che possono resistere fino a quando hai tre lettori e dici le cosine brutte all'acquina di rosa.

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    22. Si per il discorso del "fediverso" bisogna aggiungere due cose.

      Primo, tecnicamente è la riedizione delle BBS, cioè un tizio pubblica il suo server e tu ti iscrivi, accettando le condizioni che il tizio premette nel momento in cui tu chiedi l'iscrizione. Questo significa che se è vero che chiunque può farsi il suo server, ogni server impone ai suoi utenti l'arbitrio di chi lo gestisce. Veniamo quindi alla considerazione seguente.

      Secondo, tutti i server del "fediverso" sono conformi alla dottrina del Mondo Nuovo. Se tu provi ad aprire un server non-conforme, tutti gli altri server bloccano lo scambio da e verso il tuo, quindi sei estromesso dalla "federazione" del "fediverso", che come vedi si configura più come un impero. Non è una teoria, è quello che è già successo, è Storia.

      Ergo, nella migliore delle ipotesi si creano due "fediversi" che si ignorano o peggio, che si fanno guerra.

      Questo poi va anche inquadrato nel contesto per cui un server del "fediverso" collocato negli USA non può essere chiuso e il suo gestore incriminato per via delle garanzie costituzionali, la stessa ragione per cui il KKK o il Partito Nazista possono sfilare per le strade. Cosi non sarebbe in Europa e in Italia, dove con la costituzione si incartano le cozze e dove viceversa si sta costruendo il mondo di 1984 partendo dalla citata Legge Mancino e continuando ad aggiungere censure e punizioni sempre più surreali. In parole povere, se Coso apre il Coso-server, ne risponde davanti alla Legge anche per i contenuti pubblicati dai suoi eventuali utenti. I quali utenti, per inciso, sarebbero tutti messi in una lista nera della Digos eccetera.

      Il "fediverso" è un po' una illusione per quando detto in precedenza.
      Siamo oltre quel punto, adesso ci toccano le catacombe della "darknet", oppure della "nuova carboneria", per fare una dotta citazione.

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    23. Ultimo intervento, poi non scrivo più.

       Una cosa che ho scritto che penso i miei interlocutori non arrivino a capire è che non ha senso usare Facebook via TOR per il semplice motivo che per usare Facebook bisogna entrare con un utente registrato, che non cambia.

      Nell'articolo che ho postato è scritto chiaramente: serve a consentire l'accesso a fb nei paesi dove viene oscurato. Se usi Tor per accedere o creare un account su fb fuori dal link .onion, o non ci riesci o ti chiudono la connessione. Loro vedono se e come stai usando Tor, chi gestisce i social o siti web di una certa rilevanza non ha mica l'anello al naso. In altre parole, è Zuckenberg che ti consente di entrare in fb con Tor, non sei tu che entri di straforo.

      La profilazione di Facebook non dipende dai dati estratti dalla connessione, quindi dall'IP address ma dalle attività che il dato utente compie dopo essere entrato in Facebook.

      Il tuo vero indirizzo IP gli interessa eccome, non solo per una faccenda di profilazione ma anche per una questione “punitiva”. Pensa ai commenti: su fb, anche se ti “nascondi” dietro un nick, è meglio che non scrivi tutto quello che ti passa per la testa. E anche accedendovi tramite Tor io starei in campana, per i motivi che ho scritto sopra.

      Comunque ormai con Tor non è che ci puoi far molto. A volte funziona ma, come scritto sopra, molti siti web sono in grado di riconoscerlo e non ti fanno accedere ai contenuti, anche senza loggarti. Vogliono sapere chi sei, punto.

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    24. "Nell'articolo che ho postato è scritto chiaramente: serve a consentire l'accesso a fb nei paesi dove viene oscurato."

      Non è cosi.

      Se una autorità statale vuole impedire l'accesso a Facebook a maggior ragione vorrà impedire l'uso di TOR, quindi una persona che non vuole incappare nella repressione poliziesca attira su di se l'attenzione prima usando TOR piuttosto che accedendo in seconda battuta a Facebook.

      Tanto è vero che c'è l'apposita voce nella documentazione:
      https://tb-manual.torproject.org/circumvention/

      Come si vede, TOR implementa due tipi di funzioni per aggirare i filtri anti-TOR, uno sono dei protocolli che in sostanza cercano di mascherare il traffico TOR come se fosse un altro tipo di traffico e l'altro sono dei "relay" che dovrebbero apparire "innocui", cioè non essere entry point o exit point di TOR.

      Forse non è chiaro che qui stiamo ragionando alla rovescia.
      Nel caso nostro la ragione per usare TOR è non fornire informazioni sul nostro conto al servizio Web a cui ci colleghiamo. Da noi non esistono divieti sull'uso di una qualsiasi tecnologia, si incorre nella sanzione se si fa un uso illegale della suddetta tecnologia (per esempio si vende droga o si odiano i gai).

      Nel caso di un Paese dove un regime militare mette i dissidenti nei campi di concentramento, il problema non è nascondere informazioni al servizio Web su cui si pubblicano dei contenuti ma non risaltare come una lampadina accesa nel buio rispetto ai controlli che il regime fa sulla popolazione, per esempio il famoso "firewall di stato" che separa la rete interna cinese da Internet. Il regime non vede cosa stai facendo con TOR però vede che stai usando TOR e tanto basta per segnalarti come criminale, poi vengono a cercarti a casa e ti sequestrano tutti gli aggeggi.

      Come è successo con Google, Facebook non ha interesse a fare "accordi" con TOR quanto a farli col regime militare. Nel caso di Goole ha promesso alle autorità cinesi di fornire qualsiasi dato registrato dai suoi servizi circa gli utenti cinesi e presumo che anche i contenuti proposti dai servizi di Google (es, i video di Youtube, le notizie) siano filtrati in accordo con il governo cinese.

      Io posso immaginare che se dei Cinesi pubblicano foto di gattini su Facebook il regime non muova un dito. Epperò se un dissidente pubblica qualche cosa che va contro il regime dentro Facebook, per la natura del servizio che ho detto, cioè che profila gli utenti registrati, fondamentalmente è un suicidio, con o senza TOR.

      Banalmente il dissidente è molto più sicuro se manda un messaggio email con un servizio tipo Protonmail (per poi farlo pubblicare ad altri) rispetto a pubblicare direttamente un "post" su Facebook o "social" analogo.

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    25. "... anche per una questione “punitiva”. Pensa ai commenti: su fb, anche se ti “nascondi” dietro un nick, è meglio che non scrivi tutto quello che ti passa per la testa."

      Facebook è una azienda e non ha la facoltà di "punire" nessuno. La cosa peggiore che può fare è chiudere il tuo account, come ha fatto con Trump. Per chiudere l'account non gli serve il tuo IP address.

      Quelli che possono dare le "punizioni" sono le autorità giudiziarie, segnatamente quelle del Paese in cui vivi. Queste autorità devono sapere chi sei, come ti chiami, dove vivi e per saperlo devono chiedere al provider (non a Facebook) a quale cliente ha assegnato l'IP "dinamico" preso dal "pool" di IP che il provider ha acquistato all'ingrosso.

      Si, in teoria Facebook potrebbe prendere l'iniziativa di segnalare alle autorità giudiziarie il tale utente registrato di cui ha chiuso l'account. Normalmente non lo fa perché si esporrebbe alla azione giudiziaria dell'utente medesimo, stanti i diversi sistemi legali e normative dei Paesi in cui risiedono tutti gli utenti, oltre che allo sputtanamento generale insito nella delazione, comunque la si giri.

      "molti siti web sono in grado di riconoscerlo"

      I siti Web non "riconoscono" TOR perché quando esci dall'exit point arrivi con una connessione normale. L'exit point si comporta come un proxy e non c'è niente di strano in quel traffico. Quello che riconoscono i siti Web è l'IP address dell'exit point e il fatto che molti utenti arrivano da quello stesso IP address.

      La ragione ufficiale per cui i siti rigettano le connessioni che arrivano dagl exit point TOR è che gli stessi sono usati dagli hacker per "anomizzare" certe loro operazioni ostili. In quel caso basta ricaricare il sito e di solito dopo qualche tentativo si può entrare. Nel caso di questi commenti io li scrivo caricando lo "iframe" che contiene il form dei commenti dentro un'altra pagina, poi devo ripetere il capcha alcune volte e alla fine il commento passa.

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    26. "... con Tor non è che ci puoi far molto."

      Questa cosa è verissima.
      Infatti con TOR puoi fare solo UNA COSA, mascherare il tuo IP address.

      Dato che la banda disponibile al network di TOR è quella fornita dai "nodi" e i "nodi" sono pochi, va cosi piano che non si può usare per praticamente nessuno degli usi "normali" di Internet. Perché la "velocità" è quasi quella del modem dial-up degli anni Novanta.

      Ragione in più per capire a cosa serve.
      Io lo uso solo per le comunicazioni in testo.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.