mercoledì 7 luglio 2021

Caldoferoce

Ieri, nel corso del trasferimento, il tratto tra Oristanese e Nuorese è stato tra le 14:30 e le 17, siamo stati deliziati dal caldo infernale che caratterizzerà via via più questo pianeta. Abbiamo dovuto fare quattro soste. Dovuto perché avevamo raggiunto il nostro limite e quello dell'auto. Semplicemente, quando la temperatura è tra i cinquanta e i sessanta, nelle code per lavori di asfaltatura su manto stradale nero appena steso (ancora senza segnaletica orizzontale) o nei tratti in salita, anche l'auto, sia pur con il radiatore extra che la caratterizza, non riusciva a raffreddare, anche utilizzando la tecnica del riscaldamento con ventilazione, entrambi al massimo. A differenza di altri bacini ancora pieni, quello di Omodeo sensibilmente basso. Siamo solo all'inizio di luglio: come faranno!? Nella Sardegna visitata abbiamo visto qualche area distrutta dal fuoco, puzza di bruciato, nero, alberi mezzi combusti, quasi nulla rispetto a molte zone del  Meridione dove la patologia e l'incultura criminale incendiarie sono pesantemente diffuse.

A casa, oggi, ho recuperato ill ventilatore, l'ho montato e messo in funzione. Da questa notte tornerò all'areazione notturna che abbatte le temperature per dispersione. Sento però, che il bosco è già arido, puzza di secco. Oggi forte garbino.
Continuo, anno dopo anno, ad odiare sempre più queste schifose estati africane. Di quel continente la roba che mi fa cagare aumenta di anno in anno.

11 commenti:

  1. Oh ecco un bel post narcisistico e infantile di Coso.

    Il caldo del "pianeta".
    Che cazzo ne sai te del "pianeta" e sopratutto, che percezione puoi avere te, moscerino convinto di essere importante, dei cambiamenti su scala geologica. In verità quello che fai è ripetere a macchinetta delle cose che hai letto o sentito dire di qua e di la (RAI 3, Repubblica, Corriere) dal Professor Pincopalla e che si collegano ad arte al fenomeno che vado a spiegare di seguito.

    Il bimbo coso, mentre è dedito al sollazzo, non vuole sopportare nessun disagio. Se si trovasse in gita in Antartide, farebbe troppo freddo, se si trovasse nel deserto farebbe troppo caldo. Come si rimedia? Evitando di sollazzarsi nei posti sbagliati, che sono disabitati perché sono inabitabili? No no, il sollazzo è indispensabile e quindi si deve ottenere a qualsiasi costo. Bimbo coso non sa che in origine la gente che si spostava da A a B spesso moriva di sete o di stenti, quando andava bene mangiava carne salata e beveva acqua calda e marcia da un barile o da un otre di pelle.

    Davvero, seriamente:
    "... lavori di asfaltatura su manto stradale nero appena steso (ancora senza segnaletica orizzontale) o nei tratti in salita, anche l'auto, sia pur con il radiatore extra che la caratterizza, non riusciva a raffreddare, anche utilizzando la tecnica del riscaldamento con ventilazione, entrambi al massimo."
    Se non fosse necessario sollazzare Coso, non ci si sarebbe bisogno di asfalto, segnaletica, auto, radiatore, tutta la filiera a monte, la filiera a valle e le risorse consumate per fare funzionare il macchinario.

    Ma va? La roba bruciata puzza di bruciato?
    "... abbiamo visto qualche area distrutta dal fuoco, puzza di bruciato"
    Simpatica coreografia ma non c'entra nulla con il clima. Le cose di solito bruciano perché qualcuno innesca l'incendio. Leggevo che un sottomarino nucleare che costa fantazilioni di dollari è stato definitivamente messo fuori uso da un operaio del cantiere addetto alla manutenzione che voleva le ferie e ha dato fuoco a degli stracci, senza pensare che l'incendio si sarebbe propagato agli isolanti di tutte le parti interne, che per essere sostituite in sostanza necessitano di smontare il sottomarino e rimontarlo da capo.

    "Continuo, anno dopo anno, ad odiare sempre più queste schifose estati africane."
    Sai cosa, Coso? Anche io invecchio. Le scale che facevo quattro a quattro adesso le faccio una alla volta, due a due se voglio rischiare di ammazzarmi. Ti faccio presente però che se l'Appennino dove risiedi è disabitato è perché è inabitabile a meno di "asfalto, segnaletica, automobile, radiatore, ecc", non perché la gente è scema. Sulle isole greche dove la gente si va a svagare portano l'acqua con la nave, TUTTI I GIORNI, cosi come portano la corrente elettrica e/o il diesel per alimentare il generatore, portano il mangiare sotto forma di surgelati, quindi servono i frigoriferi, poi ci sono i condizionatori nelle stanze, che la gente, come te, non vuole sudare. Originariamente c'era un villaggio di quattro gatti tiranneggiato dai pirati e tanto il villaggio che la cala dei pirati sorgevano accanto alle uniche due fonti d'acqua nel raggio di tot, non perché ci fossero le meraviglie della "natura". Se sull'appennino ci fosse la geologia e il clima della bassa padana, invece del deserto ci sarebbe acqua dappertutto e le famose "marcite", cioè coltivazioni di erba per gli animali a ciclo continuo e ci sarebbero di conseguenza le stalle piene di bestie. Allora te diresti che oltre al caldo non sopporti le zanzare e la puzza di merda.

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    1. Qui giriamo sempre attorno alle stesse quattro scemate. Tipo andare a cercare il cervo che bramisce con l'automobile, senza pensare per un nanosecondo al rapporto tra le cose, perché nell'unuiverso disney di Coso ci DEVE essere una cosa e l'altra, quindi l'auto e il cervo, a qualsiasi costo. Poi ci lamentiamo se fa caldo o fa freddo o si sposta il polo magnetico.

      Già che ci siamo, ecco una perla del Corriere che cita un Ministro:
      "«Il governo - ha spiegato il ministro - incoraggia anche i ragazzi a vaccinarsi», non tanto per «i benefici personali ma per un gesto di solidarietà e di responsabilità, per un senso di comunità». Quanto ai 200 mila lavoratori della scuola non immunizzati è stato netto: se ci sono ritardi, li colmeremo, se invece c’è la «volontà di non vaccinarsi, deve essere espressa in fronte al Paese perché tutti dobbiamo porci il problema della comunità»."
      Tutti dobbiamo porci il problema della comunità. Il giornalista senza coscienza cita come un automa un Ministro che parla senza coscienza del fatto che qualcuno deve sottoporsi ad una procedura medica con certi effetti avversi, alcuni dei quali ignoti, SENZA "beneficio personale" quindi SENZA motivo ma per "solidarietà" e "senso di comunità", cioè come atto simbolico di conformismo e sottomissione. Siamo oltre Greta e il "teratoma". Ribaltando il discorso, il Coso che va in Sardegna e poi ci scassa la minchia perché fa caldo, potrebbe non andarci "per senso di comunità" e cosi facendo non richiedere asfalto, auto, eccetera. No, infatti uno dei trucchi della propaganda è il "green pass" per cui se vuoi il sollazzo devi mostrare il permesso di sollazzarti che l'autorità ti concede col codice a barre, previa esecuzione del salto all'indietro e della trombetta. Infatti la stessa RAI 3, Repubblica, Corriere che predicano la Fine del Mondo per il Riscaldamento Globale, incitano la plebaglia a "viaggiare" e alle "vacanze" da cui tutta l'infrastruttura, previo Green Pass per una epidemia generata dal "viaggiare".

      Secondo me Dio guarda e si sbellica dalle risate.

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    2. Nessuno, visto dal punto di vista personale, il nostro disagio non ha importanza, solo uno sfogo. Gli anni passano e si diventa meno resilienti alle temperature estreme.
      Alzando un po' lo sguardo, pero', sarebbe ottuso ingorare cio' che sta avvenendo, ovvero il ripetersi via via piu' frequente di temperature estremamente alte e la concentrazione della distribuzione delle piogge in periodi sempre piu' ristretti.
      Le estati atlantiche che vissi fino agli anni Novanta avevano qualche giorno di temperature massime 34, 35 gradi, qualche giorno forse 36 gradi, ovvero 4 o 5 gradi di meno di ora.
      Le cose bruciano al 90% per dolo o disattenzione grave (gettare un mozzicone acceso dalla propria auto e' "disattenzione"!?, appiccare fuoco a sterpaglie con vento e secco e' "ignoranza" !?).
      Se i boschi sono aridi di settimane e settimane o mesi di assenza di precipitazioni e temperature elevate, bruciano, se sono umidi non succede alcunche', semplicemente si spegne il mozzicone.
      Non si tratta affatto di scemate, se non per qualche sciocco artificializzato il cui pensiero e' "non serve coltivare gli orti, e' arcaico - e' sufficiente andare al supermercato" come se i viveri che arrivano alla GDO si generassero dal nulla.
      A proposito di risate.

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    3. Io però devo capire se ci sei o ci fai.

      Mettiamo per ipotesi che ci sia veramente il "Global Warming".
      La soluzione al "Global Warming" secondo te è quella che dice Grillo, cioè alimentare i motori col l'Idrogeno? Sei andato per caso a documentarti sulla filiera a monte dell'Idrogeno, sulle condizioni di funzionamento del motore e sulla filiera a valle dell'Idrogeno?

      Guarda caso, adesso non so dire se sia apocrifo o autografo ma leggevo un testo a firma di Greta che sosteneva la tesi che in certi casi, dove non si possano piantare torri a pale e distese fotovoltaiche, si dovrebbe rivalutare la possibiltà di utilizzare reattori nucleari al posto delle famose "fonti non rinnovabili", come se Uranio e derivati non venissero scavati nelle miniere in Africa, trasportati in giro con navi e treni e autocarri, raffinati in certi impianti, per poi essere collocati a scaldare acqua e fare girare turbine nelle centrali elettriche piene di pompe e apparati e dopo un tot ripetere il ciclo in direzione contraria.

      Invece di continuare a mescolare il pentolone delle cazzate "ecologiche" bisognerebbe fare il ragionamento più semplice. Per non immettere merda nell'aria bisogna consumare il meno possibile di qualsiasi cosa. Non bisogna cambiare il motore del SUV con un motore elettrico e il serbatoio di benzina con un pacco batterie, cosa che sposta solo il problema da A a B ma non lo risolve. Bisogna evitare di fabbricare, vendere, usare, smaltire il SUV, assumendo la responsabilità delle decisione, pagando il prezzo della scelta. Poi certo, bisogna anche pensare togliere i SUV dalla provincia di Belluno o dall'Italia non cambia una virgola a livello planetario.

      Nel caso in oggetto, mi da fastidio che vai in capo al mondo, diciamo Sardegna e poi ti lamenti del Global Warming. Se tu fossi rimasto a casa invece di fare il turista, non avresti contribuito allo Warming e allora avresti potuto lamentarti con qualche ragione. Invece cosi sei quello che fa il frocio col culo degli altri. La cosa vale per ogni aspetto del vivere. Se tu vuoi lavorare in una grande città non puoi anche pretendere di abitare in una casa sulla montagna e avere le infrastrutture che non solo portano te avanti e indietro tra casa e lavoro e magari tappe intermedie ma che ti consentono le stesse comodità della città nella località remota. Dice "ma allora come campo?". Non lo so, però non sei più furbo o benedetto dagli Dei di quelli che abitavano le terre dove sorge il tuo maniero. Se loro sono andati in città è perché nelle condizioni non artificialmente pompate da consumi incalcolabili, la vita nella località remota è difficoltosa, a partire dal fatto che non ci arriva la strada, salendo fino alla connessione in fibra ottica o 5G. Te invece vuoi andare a comprare le patate dal contadino con tutta la comodità, non a piedi tirandoti dietro un mulo, che poi dovresti accudire nella stalla e spalare la merda. Anzi, il mulo scorreggia e contribuisce alla CO2, ragione in più per andare dal contadino col SUV elettrico.

      Torniamo sempre a quel capolavoro de Capitan Fantastic.
      Il protagonista malato di mente ha li pronto, nell'eremo forestale, un autobus scolastico con cui andare in giro. Lo spettatore non si domanda come carica la batteria, gonfia le gomme, sostituisce le guarnizioni, eccetera. Non si domanda, lo spettatore, su che strada si muove l'autobus e la strada dove porta. L'autobus fa fico, fa tanto comune-anni-settanta e appare dal nulla quando serve e sparisce dalla scena quando bisogna essere nella "natura" e straparlare di Global Warming.

      La cosa tragica è che queste cose sono "normali" per via della storpiatura delle menti operata scientemente a partire dai soliti Settanta e lo scopo non è riportare il Lupo sull'Apennino per controllare la popolazione di cervi che bramiscono, lo scopo è creare una umanità di dementi, dipendenti e quindi schiavi. I fenomeni che ho descritto sopra sono solo una delle tante declinazioni della demenza.

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    4. Torno a ripetere, il Milanese eco-friendly che va in ferie sull'isola di Salkazzos non si domanda qual è la impronta ecologica di un villaggio che esiste solo perché si porta tutto via nave, dall'acqua al diesel per i generatori. L'isola immaginaria è tanto "naturale" con le casette e le barchette dei finti "pescatori" perché lo scalo dove arriva la nave cisterna e il generatore diesel solo nascosti dalla parte opposta rispetto al turista e il turista mai e poi mai si va venire in mente di andare a dare una occhiata. Poi torna a raccontare ai colleghi alla macchinetta del caffè di quanto pesce ha mangiato nel villaggio greco, pesce che arriva surgelato dalla Norvegia nel succitato scalo insieme a tutto il resto.

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    5. > Mettiamo per ipotesi che ci sia veramente il "Global Warming".

      Mettiamo da parte il perche' e limitiamoci a osservare la realta' che IO stesso vivo di persona, con la sostituzione delle clima atlantico (regolato dall'anticiclone delle Azzorre) con le mostruoso alte pressioni africane.

      Solo dei folli possono negare questa evidente realta'.
      Perche'? Ecco. sul perche', possiamo dibattere per secoli.
      Certo che esiste l'effetto serra e riempire il sottile strato di aria che circonda il pianeta di anidride carbonica, metano, e altri gas ad effetto serra (con la misurazione di CO2 che e' schizzata in alto in due secoli) e' una realta'.

      Ci sono posti dove si vive(va) eccellentemente (ad esempio la Scandinavia prima del suo precipitare nella barbara islamizzazione) in poca brigata, vita molto beata.
      In genere, i paesi piu' sono stipati, in genere, piu' sono miserrimi e arretrati.

      Avere abbondanza di risorse pro-capite permette, appunto, di andare in vacanza sull'isoletta greca importando acqua e ortaggi dal continente, esportando clima, sole, etc. .
      Direi che, in numeri contenuti, appunto, sarebbe la quadratura del cerchio.
      Sul resto sfondate una porta aperta!

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    1. L'idrogeno, come l'elettrico per la mobilita' privata su gomma, sono delle cagate pazzesche, considerando i numeri, sul pianeta, e, rispettivamente, le complessita' tecniche e la scarsita' di elementi chiave (metalli preziosi, terre rare, etc.).
      In un mondo con una popolazione sostenibile si potrebbero usare comodamente i motori termici diesel alimentati con carburanti da coltivazioni (etanolo, olio di colza, etc.).
      E' una colossale balla verniciata di verdognolastro sempre nella ottica di un aumento della popolazione senza limiti.

      L'acciaio si puo' fare con metodi molto piu' puliti che pero' richiedono la meta' della forza lavoro attuale.
      Non si usano perche' non si vuole ridurre la forza di lavoro.

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    2. Uriel Fanelli sottolinea la motivazione fiscale della minchiata ad idrogeno.

      https://keinpfusch.net/aridaje/

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  3. ma almeno, girando in posti così poco conosciuti, hai per caso incontrato qualche pastore che la sera fa ricotta e formaggi, oppure si sono tutti trasformati in allevatori con partita iva??

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    1. Greggi quasi ovunque, messer Fracatz.
      Ora i pastori girano con i fuoristrada, usano i furbofoni, alcuni venderanno in rete...
      Ho anche scattato, nei pressi di Montevecchio, una foto di un gregge di capre che si stava muovendo per la strada, abbiamo aspettato alcune manciate di secondi.
      Non vedo perche' non si possa coniugare tecnica, strumenti e agricoltura e zootecnia.

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