lunedì 6 marzo 2023

La fatica che se ne va

Siamo saliti al campo di Rosa Canina, ieri, a prendere alcune cassette di legna fine, per accendere il fuoco, che preparammo alcune settimane fa. Bella coltre nevosa, una grazia di Dio per le falde, dopo anni di siccità. Dal fondovalle, fin lassù, non un'anima viva. Abbiamo lavoricchiato un po' sotto al sole, anche come scusa per... fermarci e prendere un po' di sole, appunto.
Anca messa decisamente male, mi ha fatto anche molto male quando ho spalato qualcosa per poter aprire il cancellaccio sbilenco anch'esso, per accedere. Alla fine, passate le due, abbiamo chiuso baracca e burattini e per stare ancora un po' all'aperto, abbiamo fatto due passi, fino ad un piccolo borgo, vicino.

Le nevicate recenti hanno sfondato il tetto di due edifici. La fine, per essi, già in cattive condizioni, sarà assai veloce, ora: senza tetto si ammalora tutto molto rapidamente.
Pensavamo agli enormi sacrifici per tirar su quelle case, le dolci case come rifugio per vite spesso austere se non grame! Tutto, dico tutto, fatto a fatica, a spaccarsi braccia, mani, schiene a tirar su, tutto a mano, pietre, cemento, travi, malta, coppi, mattoni.
Tutta quella fatica di coloro che speravano di lasciare un mondo migliore (ci sarebbe da discutere qui) si sta sfasciando, si sfascerà su se stessa, col lavoro, coll'oblio lenti, implacabili di piogge, acqua, gelo.
Bella la vita, che se ne va!

(unuomoincammino)

14 commenti:

  1. Adoro le vecchie case,se potessi le comprerei tutte,è un vero peccato lasciarle andare in malora.
    Auguri per la tua anca.

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    1. In montagna e, spesso pure in collina, qui, te le "tirano dietro", con poche migliaia di euro compri degli stabili, si spende più per il notaio.
      Ovviamente non si tratta di edifici finemente restaurati etc. o di qualità eccelsa.
      Rimangono lì, invenduti e, col tempo, diventano cumuli di sassi, coppi, mattonelle, travi.

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    2. Pure io adoro *alcune* vecchie case.
      Le cose peggiori sono state fatte dalla fine degli anni sessanta fino si 2010: ciarpame edilizio, dozzinale, brutto, scadente: il peggio nel peggio nei '70 e '80 con queste orribili scatole con telaio in CA e tapparelle.

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  2. èh sì, tutto è di passaggio su questo pianeta

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    1. Bioedilizia, si degrada da sé.
      Lì vicino è già crollato uno stabile diventato pietre e tronchi (ex travi), ci son cresciuti alberi sopra.

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  3. Qui in Liguria ci sono interi paesi abbandonati. Le porte delle case sono aperte e all'interno puoi trovare oggetti che narrano il passato di chi ci ha abitato. Quelli che mi sorprendono di più sono i calendari appesi ai muri, di anni lontani che mi fanno capire quanto tempo sia passato dall'ultima volta che è stato acceso il caminetto e riscaldato quelle case!

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    1. In passato avevo pubblicato un paio di pagine di foto ad un borghetto fantasma dei monti più su.
      Oggetti congelati nel tempo che testimoniano vite che non ci sono più.
      Non più un camino, un fuoco acceso. Già.

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  4. Uh che bella frazioncina!
    Parrebbe un luogo felice.
    Diciamo che a viver meglio che nei degradi urbani, ci vuole poco.

    Pietra di "Jan pe ta de": che strano nome: cosa significa?

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  5. Bel pezzo: ha detto tutto, non ho niente da aggiungere...

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  6. La vita nei paesi è difficile, poi se hai una seconda casa le tasse ti spiumano come un pollastro.

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    1. Forse perché abituato a programmare acquisti, servizi, etc. ma, da tempo la trovo più semplice.

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  7. Uomo ma sai che oggi le giovani coppie che mettono su casa preferiscono i muri scrostati di un tempo,vere e proprie imitazioni di quel non tanto scontato si sta meglio oggi con quel che si ritiene il peggio nel passato.Ah ..quanto avremmo da imparare!Ed è vero sai,le case di oggi con la scarsità di materiale che mettono fa faticare di meno loro e spendere di più noi,un po' come le lavatrici digitali, così evolute e studiate apposta per sostituirle con una certa frequenza...e noi che si pensa al rincaro delle bollette come risultato di una guerra che è iniziata da chissà quando!

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    1. Le case scadenti di un tempo semplicemente non esistono più. Direi... biodegradate (molto meglio delle attuali, da questo punto di vista).

      La guerra in Ucraina è stata attentamente pianificata e preparata dagli SUA contro Europa e Russia da almeno una decina di anni.
      Soros ha affermato chiaramente, senza alcuna remora, che ha finanziato il colpo di stato del 2014.
      A mio avviso ora in Georgia hai SUA ottengono altri risultati.

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  8. Ho letto le cinque pagine di "Pro loco" e non ho trovato nulla su "Jan pe ta de".
    Dovrei verificare in "ProLoco" ma son trentasette pagine, oppure gugglare indicando il Vs. diario.
    Da furbofono è scomodo.
    Grazie comunque.

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