- Gli stati totalitari più feroci hanno sempre il riferimento a popolare o democratico nella denominazione.
L'espressione Pidimenoelle usata dal coideologo/comunicatore genovese del M5S rende molto bene l'idea di una contiguità di metodi e programmatica tra il PD (che per nocività io preferisco indicare con Partito Diossino) e il PDL. Qui a Bologna possiamo chiamarlo - mantenendoci su questo registro goliardico ma anche sarcastiscamente efficace - Pidimenoellepiùelle, visto che oltre al Popolo Dei Ladri si è trovato alleato con la Lega Ladrona per mantenere il finanziamento alle scuole parificate (cattoliche), cosa contro la quale si era espressa recentemente la cittadinanza in un referendum valido per quorum.
Scuola pubblica, volontà espressa chiaramente e in modo specifico dai cittadini? Dettagli irrilevanti rispetto al pragmatico fare (e relativa scadente ideologia) pidino. Meno scuola pubblica più scuola privata (peggio, religiosa, iin Scuole paritarie? No grazie. Invece sì avevo già spiegato alcuni perché).
E' l'infingimento continuo tra responsabilità morale (?) delle classi dirigenti (?) del paese / centralismo democratico (democratico ?) e, appunto, la democrazia a definizione variabile a seconda degli scopi speculativi perseguiti.
Così, un po' nel nome e una spolverata qui e là, usarla solo quando serve.
Non solo si pone la questione di cosa sia democratico (valgono sempre le osservazioni argute di Massimo Fini) ma anche di cosa possa essere eticamente e anche moralmente democratico visto che la democrazia ha un limite ovvero quello dell'assunzione di responsabilità (puoi decidere e partecipare alla decisione solo quando le conseguenze delle tue decisioni NON ricadano su altri ma su te stesso, altrimenti non hai alcun titolo per decidere).
La pidicrazia dunque ad assetto insindacabilmente variabile che impone con la violenza opere nefaste utili a pochi e che devastano comunità e topos locali, che minano subdolamente i beni comuni come la scuola (che deve essere solamente e semplicemente pubblica). E' espressione di una cultura che, in primis, é priva della morale dell'onore e della respons-abilità e delle responsabilità Nulla viene per caso.
(lettallassembleadeisocidicmc)
Prima lo stato nazionale perde competenze per insolvenza sugli stipendi meglio è : stiamo uccidendo le imprese che esportano ( e ci consentono di importare cosucce come idrocarburi e granaglie ) meglio è..Naturalmente parlo nel complesso di qualche decina di mesi, non anni.Un esempio : per la scuola si spendono 200 miliardi il 97% in stipendi; ancora si fanno comparare libri di carta invece di fornire materiale didattico digitale gratuito (freeware); togliendo completamente agli insegnanti la necessità di valutare in prima persona fra i vari benefici si possono tagliare molti posti in pianta organica..Quanto poi all'asilo sarebbe secondo voi indegno di un paese civile vietarne l'iscrizione gratuita a chi non ha entrambi i genitori che lavorano ?...Mia madre fa la maestra...Quest'autunno niente tredicesima, dall'anno prossimo almeno un'altra mensilità in meno...Voglio che lo stato sistemi i suoli e le linee elettriche e ferroviaria, non faccia inutile assistenzialismo coi soldi che che ancora ci prestano dall'estero che grondano petrolio o peggio carbone.
RispondiEliminaPerfetto, ottimo esempio di come l'ottica prende significato solo in rapporto a questioni personali.
EliminaE sì, sarebbe indegno di un paese civile vietare l'iscrizione gratuita a chi ne ha bisogno, dal momento che un bimbo all'asilo non ce lo si manda per avere tempo libero, ma perchè è una palestra formativa per le sue capacità cognitive, affettive e di socializzazione.
La cosa però è interessante, dal momento che io tutto sono tranne che una che vuole uno stato assistenzialista.
x Francesco:
EliminaHo letto più volte il tuo pensiero che avvoca drastici tagli al personale nella scuola.
Ora citi la questione dei libri di carta.
Io ritengo che la scuola non sia meglio o peggio di altri settori della società. E' espressione della cultura e degli usi e da essi ne è determinata.
Non penso che si possa fare una scuola "iraniana" in Italia o una scuola "ungherese" in Paraguay. In Italia abbiamo una scuola italiana con molte caratteristiche dell'italianità (che io detesto abbastanza).
Uno dei problemi dell'Italia è la pseudointellettualizzazione fighetta per cui tutto ciò che è non intelletualoide non è degno.
Questo produce il fatto che un eccellento operario tecnico responsabile della manutenzione di massicciate ferroviarie, ad esempio, viene considerato di meno di un notaio e di un finanziere parassiti.
x Alahmabra:
La dimensione collettiva è importante ma... semplicemente l'asilo NON è necessarie. Prima di questo welfare abbastanza tossico (per i costi in sosteniblità, per il rimbambimento "dalla culla alla bara" che comporta) i bambini (io tra quelli) vivevano una dimensione collettiva senza alcuna infrastruttura o pletora di persone, specialisti, insegnanti, pefagoghi, infermieri, tate, zie, psiconurse, tate etc. di sostegno, di affianco, di presidio, di attenzione, di presidio, di lavorisocialmenteinutili etc.
Certo che l'alternativa è di avere figli chiusi in casa a pipparsi ore di nintendo, di web e di tv, stiamo freschi.
Verissimo, nelle società rurali di un tempo le cose andavano come dici tu. Solo che noi viviamo in questo mondo qui, con questa società qui. Ergo, gli asili sono decisamente importanti.
EliminaPoi possiamo stare a discutere fino all'anno prossimo dei pro e dei contro dei cambiamenti che sono avvenuti negli ultimi 60 anni, ma non si può ignorarli.
"Uno dei problemi dell'Italia è la pseudointellettualizzazione fighetta per cui tutto ciò che è non intelletualoide non è degno."
EliminaE a Bologna, la città più ideologizzata ( fino al bizantinismo ... ma DISPENDIOSO, come insegna il referendum ) d'Italia, ne sappiamo QUALCOSA.
x Alahambra:
EliminaInfanzia e adolescenza mie sempre in città (a parte le vacanze) non in contesti rurali.
Ora gli ambienti sono così artificializzati e omogeneizzati e patologicamente "sicurizzati" che non va bene, io sto proprio pensando e scrivendo questa °società qui° ha limiti notevoli che causano danni gravi e che quindi non può essere lasciata così come è.
x Marco Poli:
Una persona degna deve avere idea, aspirazioni e una buona visione anche teorica, ideale del vivere proprio e della società.
Bisogna essere molto ideali, molto scientifici, e anche molto fisici, molto manuali.
Il problema non è l'essere ideologici. Il problema è essere solo ideologici e campati per aria (o, come scrive Wndel Berry, sradicati dalla Terra e, aggiungio io, dal corpo, dalla Natura, dalla fatica, dai sensi, dalla spartanità).
Massì ... non ti posso dare torto, e io ho scritto da bestia.
EliminaMagari, sul ref. butterò giù un pensiero coerente sul mio blog, e ti linkerò.
dico solo che Fini non è arguto, anzi è un gran figlio di troia che pagava 5 euro gli articoli che una mia conoscente scriveva per lui a nome suo.... sai com'è, la gavetta.... grandissimo pezzo di merda che gioca a fare il moralista e poi è il principe dei fotticulo.
RispondiEliminalo odio Massimo Fini, massimo esponente del girone dei "predica bene e razzola male"
'Azzo !
EliminaBEH ... ''grandissimo pezzo di merda che gioca a fare il moralista e poi è il principe dei fotticulo'' sarebbe un superclassico di ritorno !
Ostrega.
RispondiEliminaNon è bello ciò che leggo. Farsi scrivere dei paperi da altr* a prezzi tipo 5 euro?
Mmh. Il problema è l'onestà dell'autorato ? autorità? autoraggio che così salta. Peraltro pratica assai diffusa anche in ambito di ricerca e accademico.
Non è che la tua conoscente facesse scuola di giornalismo? Solo questo potrebbe giustificare il compenso così basso.
no, avrebbe voluto fare la giornalista. la scuola l'aveva già fatta.
EliminaIntendo: era a bottega?
EliminaIl fatto che tu faccia una scuola con relativo diploma non significa che tu sia pront* per la professione, hai alcune nozioni base ma devi imparare l'arte.
Presente l'apprendistato?
Non mi ricordo se una volta fosse gratuito o addirittura tu dovessi pagare per fare apprendistato.
Quel referendum è stata una presa-per-il-culo colosale, e uno spreco di denaro pubblico notevole, nei tempi che viviamo ... ( ma vabbè, ok, l'amm. pubblica li avrebbe divorati lo stesso, quei soldi ).
RispondiEliminaMa soprattutto : SE il Comune versa ogni anno 1 milione di euro alle scuole parificate ( come ribadito nel video ), quanto costerebbe all'amministrazione pubblica complessiva il lordo dell'iscrizione di tutti i ragazzi che vanno alle "private" ( come si diceva una volta ) negli istituti pubblici ?
Perchè, se di questioni di principio si vuole discutere, è bene ricordare che nel caso in cui si chiudessero gli istituti parificati, quei ragazzi manterrebbero il diritto a un'istruzione scolastica.
...
Poi, io sono per un'istruzione a tempo pieno in tutto il periodo dell'obbligo scolastico, basata su materie teoriche MA ANCHE pratiche, ed uguale per tutti ...
LAICA.
E allora ?
C'E' CHE IL PUNTO E' SEMPRE QUELLO : il settore pubblico va re-ingegnerizzato e di conseguenza dimagrito degli sprechi, PRIMA di affrontare argomenti universali ...
Da "il Post" :
RispondiElimina"Oltre ai circa 36 milioni di euro per le materne comunali, poco più di un milione di euro è destinato, con il sistema delle convenzioni, alle 27 scuole paritarie private riconosciute dal Comune di Bologna, che sono frequentate quest’anno da circa 1730 bambini: una spesa di circa 600 euro a bambino. Per fare un confronto, nelle scuole comunali la spesa media per bambino è di circa 6.900 euro."
[ http://www.ilpost.it/2013/05/21/il-referendum-sulle-scuole-a-bologna/ ]
Ora.
Metti che il Comune avesse cancellato il finanziamento di 1 milione di euro agli asili gestiti dalla filiera CEI, e la CEI avesse iniziato a piangere miseria ( bugiardi, lo sai e lo so, ma chi glielo impedisce ? ), e con le lacrime agli occhi avesse annunciato la chiusura, diciamo, di un terzo dei suoi asili ( come sopra : chi glielo impedisce ? ) ...
facciamo due conti.
Chi ha, in questo contesto, il coltello dalla parte del manico ?
Fini mi ispirò un post dal titolo "chiatte alla deriva".
RispondiEliminahttp://noidelteatro.blogspot.it/2012/04/chiatte-alla-deriva.html
Letto.
EliminaBEH ... Massimo Fini è un noto misogino, adoratore del macho.
( tutta invidia per quello che voi donne avete, e stizza per l'essere nato con il tratto sessuale sbagliato ).
x Sara:
RispondiEliminaInizio da te.
Quanto scritto qui sotto lo avrei scritto come commento alla pagina del tuo diario, Chiatte alla Deriva, che hai indicato sopra e poi lo avrei collegato da qui, ma i tempi lunghi della moderazione da te non lo consentono e quindi là posterò il collegamento a questo commento.
Preciso, per chiarezza, che mi piacciono molti pensieri e posizioni di Massimo Fini, questo non toglie che io... rinunci alla mia capacità di osservazione e di critica (non sono c'accordo con Fini su varie questioni, io NON sono Massimo Fini ed egli non è un dio).
Come sai, Sara, penso che uno dei massimi problemi della nostra cultura sia l'assenza e perfino l'astio per le soluzioni radicali che affrontano i problemi alla radice.
Questo riguarda pure la violenza di un genere su un'altro, compresa quella fisica degli uomini sulle donne.
Ciò non toglie che... Massimo Fini in questo caso abbia non poche ragioni.
Il fatto che il patriarcato machista e violento sia uno dei problemi del mondo (e in particolare nelle società religiose) non significa che... il problema non esista.
Massimo Fini ha sbagliato la metafora: ogni donna ha diritto di andare in giro sculettante e sexy e il 99% degli uomini sani non potrà che gioire per la femminilità esibita e della quale godono con magno gaudio.
Penso che sia una cosa meravigliosa dell'eros, esibire la bellezza per le donne e guardarvi con desiderio e farvi sentire desiderate per noi uomini.
Però io sarei ben chiaro con mia figlia, la mia amica, la mia amora, la mia zia, la mia ex: NON andare vestita così in certi posti: stazioni, non luoghi urbani, enclavi islamiche (Femme de La rue fu l'eccellente lavoro di video denuncia di Sofie Peeters (vedi qui oppure qui, ad esempio) sui problemi delle donne non a Il Cairo, a Herat o a Riyadh ma a Brussel !!), luoghi appartati) perché semplicemente rischi la vita oltre che la violenza fisica.
Pessimo, no!?
Ma assolutamente reale e attuale purtroppo.
Anzi, io lo farei a mo' di lotta civile: utilizzare donne vestire sexy come esca in quei luoghi, in certi orari con una squadra di forze dell'ordine appostata e poi fermare ed arrestare i violenti che le attaccano .
Fosse per me poi io rimpatrierei al volo o butterei via la chiave.
Purtroppo la strisciante arcaizzizazione patriarcale della società è uno dei risultati delle immigrazioni di massa da paesi nei quali le donne sono ancora considerate proprietà degli uomini e sottoposte (coercitivamente) alle loro volontà e capricci.
Massimo Fini condannò cbiaramente il gesto ma pure (e qui egli sbagliò il luogo e quindi in parte la metafora) le possibili imprudenze che espongono le donne alle ignobili pulsioni e "filosofie" machiste di molti uomini.
x Marco Poli:
RispondiEliminaIn questo contesto (qui e ora, in Italia, 2013) io ritengo che sia pure con prospettive probabilmente agghiaccianti, sia necessario limitare drasticamente il potere dei partiti con meccanismi diretti e diffusi di controllo, revoca, inibizione e proposta da parte di paesani e cittadini.
Quindi Sì senza se e senza ma a referendum SENZA quorum (anche propositivi) compreso ovviamente questo.
La questione dei costi dei referendum è risibile rispetto ai costi della partitocrazia, di questa strana forma di governo lobbycratico e ai disastri che fa di giorno in giorno. Pensare di spegnere il mozzicone di sigaro ha senso solo se prima non hai spento il rogo che sta divorando lo stabilimento o il fienile, no!?
Scuola pubblica senza se senza ma.
E' una posizione certamente ideologica, considerato che la prima cosa è da non solo abolire ma addirittura vietare le scuole confessionali, anche alla luce dell'ondata di immigrazione islamica (ma anche cinese anche se in questo caso la religione non è quelal di allah ma del denaro) di comunità che fanno della loro identità religiosa il primo bastione contro l'integrazione e della formazione religiosa (l'inquinamento religioso) dei bambini una delle loro armi.
Alcune di queste questioni le avevo già affrontate in Scuole paritarie? No grazie. Invece sì (ora aggiorno la pagina con un collegamento esplicito).
Massimo Fini e l'eros.
In qualche modo si riconduce al pensiero del maschio e della femmina selvatici. Idealmente ritornare alle identità di genere che, purtroppo sono state via via diluite da una serie colossale di cazzate.
L'eros del Maschio Virile e della Femmina Femminile è esattamente opposto alla misoginia, esalta la differenza e la complementarietà. Infatti questo principio dell'esaltazione delle differenze nella complementarietà è il principio anche di Shiva e di Shakti, dell'Uomo e delle Donna nel tantra.
Qui potrei scrivere molto altro ma rischierei di finire a demolire le idiozie politicamente corrette che lavorano per annullare le differenze di genere e identitarie.
Ma cos'hai risolto, con il referendum ?
EliminaCome ha detto quella faccia-di-gomma nel consiglio comunale, c'è una faccenduola chiamata Legge Berlinguer ( approvata dal Governo D'Alema II ) ... e la patata tiepida è passata alla Corte Costituzionale.
Quando il Governo D'Alema II invalidò DI FATTO l'articolo 33 della Costituzione ( con l'artificio verbale della parificazione delle scuole private, che divennero quindi SERVIZIO PUBBLICO davanti alla Legge e al Popolo ) ...
che fecero, i compagni ?
Scesero in Piazza incazzati ?
No.
Perchè il Governo era di centro-Sinistra.
Mica c'era Berlusconi ...
''In questo contesto (qui e ora, in Italia, 2013) io ritengo che sia pure con prospettive probabilmente agghiaccianti, sia necessario limitare drasticamente il potere dei partiti con meccanismi diretti e diffusi di controllo, revoca, inibizione e proposta da parte di paesani e cittadini.
[ ... ]
Scuola pubblica senza se senza ma.''
Quoto e riquoto.
Ma nel Sistema dei massimi Poteri cablati nel quale viviamo, c'è solo la strada della protesta fisica, se vuoi raggiungere l'obiettivo.
E poi ...
dare Potere a questo Popolo bovino, che non capisce un cazzo ( = che percepisce la realtà attraverso il fondo spesso e lurido dell'ideologia più astratta, e viene comandato a bacchetta come un essere idiota, v. le reazioni di Piazza che cambiano diametralmente se al Governo c'è il maledetto B. oppure un omino PD ) ?
MAH.
Secondo me, ci sono speranze pressocchè nulle, che l'Italia possa cambiare in meglio.
Il PEGGIO deve ancòra arrivare.
=
Meglio emigrare.
^_____^
In fondo, Massimo Fini s'è arrapato torrido con la storia del pastore macedone, e ne ammira le virili gesta.
Elimina''La questione dei costi dei referendum è risibile rispetto ai costi della partitocrazia''.
EliminaVabbè.
Qui dissento.
A parte che 450.000 € ( o 500mila ) per un Comune delle dimensioni di Bologna non sono pochini ... cos'è stato il referendum ?
Un grosso spot per le belle anime di SEL, che hanno potuto lanciare strali scenografici in Consiglio comunale PER NULLA.
Uno spot costato 450.000 €.
Bravi.
Il referendum scardina varie convenzioni.
EliminaIl teatrino della democrazia ad "interpretazione variabile".
Il teatrino del pateracchio dell'istruzione privata fatta coi soldi pubblici e di questo liberismo statalista del cazzo.
Il teatrino del Partito Democristiano più o meno creduto a "sinistra" e che invece è parte attiva del "centro" (a volte della "destra") con una frode politica e falso ideologico sempre più colossali, Partito Democristiano che ormai ha completamente perso quasi ogni aggancio con i valori del Partito Comunista da cui derivavano.
Il teatrino delle scuolte private cattoliche sì (poi cosa facciamo, finanziamo le scuole islamiche? ma manco per il cazzo soldi a questi inquinatori di menti!!).
E' un'azione di modifica dello status quo. Da questo punto di vista perché lo osteggi se poi affermi che non ci sono speranze che l'Italia possa cambiare in meglio?
Sì, il_bobbolo, non è certo meglio di questa classe dirigente, dici popolo e io che osservo le cose in piccolo, come la vita nei condomini, nelle frazioni, mi metto le mani nei capelli.
Comunque, il problema è certamente più culturale che partitico.
Sui costi mi sono già espresso. Un comune che si incrania a spendere 12M€ per lo sgombero demagogico delle strade dalla neve, che dopo il fallimento con il Civis si incrania a dilapidare un centinaio di milionate di euro per la demenza del People Mover quando con un decimo dell'importo (è proprio questo il problema) potrebbe realizzare in tempi assai più brevi un eccellente collegamento ferroviario via strutture esistentI (e da potenziare in brevi tratti) non può permettersi 450k€ per un referendum?
Sono in completo disaccordo. E' bene che una qualche forma di democrazia venga implementata, sostenendone i costi necessari.
Ripeto: non ha senso porre l'attenzione sul mozzicone non spento quando hai un edificio intero in fiamme.
Uomo i violentatori non appartengono a un'etnia o a un credo religioso, sono dei deviati : lo stesso istinto che un uomo normale ha verso le donne, loro ce l'hanno verso la violenza, poi vai a vedere i fattori per cui uno magari è nato perverso o ci è stato educato. Ma non è la minigonna a provocare la violenza, tant'è che ci sono donne/ragazze violentate dai mariti, dagli educatori, dai consanguinei.
RispondiEliminaI luoghi degradati sono pericolosi per tutti, mica solo per le donne!
Anche le tragedie quotidiane che hanno le donne come vittime, andiamo a vedere chi le uccide: è un uomo della "nostra" cultura, non tiriamo in ballo religioni altrui! il nostro linguaggio è impregnato di maschilismo. E noi donne che ci litighiamo ancora il premio del pomo delle Esperidi alla più bella.
Vero.
Elimina9 volte su 10, l'omicidio avviene nel centro-Sud, o cmq. l'autore è di origini meridionali.
Torniamo all'arretratezza culturale, patriarcale sommaria, ch'è pure in casa nostra.
Torniamo alla questione meridionale MAI risolta, perchè MAI questa Repubblica ( nata da un patto tra Usa, Vaticano e Mafia ) l'ha voluta affrontare.
Un problema tra i tanti grossi, nel puzzle già incasinato.
Su questo concordo, Sara.
RispondiEliminaI luoghi in cui ci sono più soprusi sono le famiglie e le coppie, il mostro non è alieno ma assolutamente noto.
Però c'è una sottile e pericolosissima pseudo giustificazione morale in molte culture sostanzialmente misogine che fornisce l'alibi ideologico e un substrato in cui certi pensieri crescono, fermentano, trovano giustificazioni, anche parziali.
La nostra cultura cattocattolica non era certo meno misogina di quella mussulmana o ebraica.
Ma, qui e nelle comunità ebraiche - ma solo in piccola parte anche in quelle mussulmane - la secolarizzazione e l'affrancamento dall'inquinamento religioso ha prodotto ed è stato conseguenza di una emancipazione delle donne e di rapporti meno gerarchici, più liberi e rispettosi.
Quindi la prima accondiscendenza nei confronti delle violenze sulle donne è anche il politicamente corretto che non censura con massima energia questa orrenda regressione culturale e religiosa (si va a toccare il tabù dei problemi dovuti alle immigrazioni e questo supera perfino quello della violenza alle donne - siamo ancora una società profondamente religiosa e la prima solidarietà è sempre tra i religiosi, come dimostrano le frequenti turpi alleanze tra cattolici e mussulmani (ad esempio qui).
P.S.
Anche se ho ravanato un po' non ho trovato la pagina originaria in A-Woman A-Man, il collegamento in "qui" era sbagliato.
> il collegamento in "qui" era sbagliato.
RispondiElimina-> il collegamento in "qui" del commento che ho eliminato era sbagliato.