sabato 27 luglio 2013

Tributo a piedi nudi

Erano le tre e un quarto, mercoledì mattina quando, dopo quasi una mezzora di congetture e messaggi e verifiche del tutto inutili, data l'evidenza, mi ero deciso. Ho suonato la terza volta, ho sentito dei rumori, _bio ha aperto la porta mezzo rinco dal sonno, ha ascoltato, ha ravanato un po' in casa e mi ha consegnato il mazzo di chiavi d'emergenza, quello "quotidiano" lo avevo lasciato in auto, dopo aver chiuso la basculante.
Io odio, io odio stramaledettamente e dover chiedere e dover dipendere da altri.
Penso che sia un certo limite dovuto ad un cattivo approccio mentale. A volte le persone sono molto felici e si rallegrano se possono darti una mano, come lo furono _bio e _aria anche il giorno dopo quando ho consegnato loro il mazzo di chiavi affinché me lo custodiscano ancora. E' meglio che lo scriva anche qui per ripetermelo.

Martedì è stata una serata così, a metà: è un periodo che ballo poco e la ruggine arriva in fretta. Ogni sera di tango dipende da molte cose, da come stai tu, da come stanno loro, dalle combinazioni tue e loro, dalla musica, dalla vibra della serata. Alti e bassi nella stessa serata. In quella milonga all'aperto del martedì la pista è liscia, scivolosa e, dopo tentativi vari, ero tornato a voler riprovare le scarpe da tango. Risultato: due ore di pattinaggio su ghiaccio. Così mi son rotto e ho deciso che ero io, erano le tanghere, era il tango al centro del mondo, non l'etichetta che li dovrebbe coronare. Fanculo le scarpe da tango con la suola in bufalino. Ho calzato di nuovo i sandali di Hugo Boss - questo contrasto tra apparente semplicità e il costo di quel regalo che mi fu fatto - molto gradevole con 'sto caldo e via. I piedi nudi sull'uomo penso che sia quasi una sorta di bestemmia nel mondo milonghero. Ero tornato a ballare, non a dimenarmi in equlibri precari,  non a tentare di stare in piedi, di non crollare addosso alle mie compagne di tanda. Poi un gancho - zacchete! - punito subito, il tacco dieci a stiletto della mia ballerina mi ha asportato un pezzo di pelle sull'alluce destro. Sudori freddi e un male cane, bestemmie mongole in silenzio, ma ho finito la tanda, poi è  passato piano e tutto. Quasi che T abbia voluto restituirmi lo sgarbo fattogli. Vi adoro quando siete sui tacchi, dieci bene, undici è perfezione,dodici eccesso..Pago, come voi, volentieri il mio tributo a piedi nudi.

10 commenti:

  1. Ho apprezzato molto, devo dire complimenti anche per la foto dei sandali. Un uomo che apprezza i tacchi e non ne ha... timore è sempre un piacevole incontro.

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  2. che timore e timore? io voto il tacco eccessivo! fa il 50% del fascino femminile (da vestita, in un altro contesto ovviamente non me ne può fregà de meno)

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  3. è vero, ci sono persone che sia gratificano a rendersi utili. E se un problema non ce l'hai, se lo inventano. Mi è capitato in questi giorni di rendermi conto di questo con un'amica, cioè del suo approccio patologico verso la vita degli altri. Quindi approvo l'autonomia!

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  4. Secondo me hai ftato bene a mettermi comodo, in barba all'etichetta. Non mi intendo di tango ma...ho la sensazione che alle origini fosse una ballo molto popolare, se non addirittura di "bassifondi" e probabilmente si ballasse a piedi nudi o quasi...sia per le donne che per gli uomini. Poi il ballo si e' "imborghesito" e da qui i tacchi e le suole in pelle...o sbaglio?

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    1. Ps.Il caldo mi ha fatto fare un sacco di errori di battitura, scusa! :)

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  5. x eSSe:
    Benvenuta! :)
    Belline le décolleté, eh!? I tacchi nei posti giusti - a volte vedi delle ridicolaggini tipo certi trampoli non dico in spiaggia ma quasi, oppure al supermercato o abbinati ad abbigliamento improbabile - a parte quando... mi scarnificano le zampo. Ahahah.
    Penso che non siano certo pochi gli uomini che li apprezzano. Tu dici che molti siano "timorosi"? Ohibo'. (8|

    x Francesco:
    Dici bene, undici divino, dodici a parer mio eccessivo.
    Dipende anche dalla taglia della zampa della portatrice di vagina. Un dodici su un 43 e su un 36 sono un filino diversi.
    E'molto piacevole anche chiavare (hai sentito l'apologia del termine da parte di Aldo Busi qualche giorno fa da Cruciani a La Zanzara?) con un paio di belle scarpe con i tacchi puo' essere molto piacevole. Io adoro quando per un qualche motivo sento l'orlo del tacco, forse un po'seghettatto, puo' capitare nell'uso, graffia leggermente la mia pelle. Subline!

    x Sara:
    Quello e' l'eccesso opposto al mio.
    Da quando lessi alcune cose dello zio Osho sono diventato sospettoso e diffidenti nei confronti - come li chiamamo? - di altruisti sacrificali fuori di sé. Un sacco di problemi che devono compensare occupandosi patologicamente degli altri. Figuriamoci cosa puo' uscire dalla bottiglie vuote.
    Una di queste che e' diventata un po' suora crocerossina era _una, la tanghera buddista che mi tampino' per un qualche tempo.

    x Spirito Libero:
    Si', il contesto in cui nacque il tango, la milonga, aveva quelle che vengon considerato tra le peggiori connotazioni urbane: ambienti postribolari, miscuglio di immigrati non di rado problematici, persone che avevano poco lavoro, o lavori umili, come scaricatori di porto, marinai, sguatteri, etc. .
    Non ho molte informazioni su vestiario e calzature nei primi tempi. Considera che all'inizio, il tango si ballava proprio nei bordelli nei quali, gli uomnini, cercavano di essere comunque gradevoli e belli. Per quanto poveri - mi diceva un mio grande maestro di tango - per essi quel rito era il massimo e rimase un rito fantasmagorico, quasi sacro, - piu' della messa domenicale - anche fino a tutto anche il periodo d'oro della cultura del tango che furono gli anni Trenta,Quaranta e Cinquanta del secolo scorso.
    Scaricatori di porto e manovali (in realta' questo e'una forzatura, da Germania, POrtogallo, Italia arrivarono anche persone di livello eccelso, ad esempio gli stessi musicisti - il 50% italiani! ) ma..vestiti a modino! Qui trovi alcune immagini.
    Dovrei raccontare il contesto in cui le tue (ex) colleghe e i loro clienti ballavasno il tango.

    Riletto pure io questa pagina e ho corretto alcuni refusi e frasi.

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  6. Uomo hai centrato in pieno la tipa.
    Ogni volta che parla di qualcuno, quello ha "dei problemi" e suo imprescindibile compito è farsene carico.

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  7. Infatti.
    Le salvatrici del mondo che non sanno neppure stare bene con loro stesse.

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  8. Amici miei, mi sento assai fuori luogo. Indosso spesso e volentieri converse.
    Il tacco mi piace, perciò lo indosso poco.
    Sennò smette di piacere e piacermi, se il mio occhio e quello altrui dovessero abituarvisi.

    Saluti

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  9. Oh, questa è una buona strategia edonistica che io spesso applico.
    Moderarsi sul piacere affinché esso non perda efficacia, potere, capacità, fascino, sorpresa.
    Bello bello, Astrolabia! :)

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