giovedì 11 giugno 2015

Docce e ganzi



Ieri il bepidone ha  "rotto" un po'. Ormai sta decine di minuti sotto la doccia. Se la cosa positiva è che quando era piccino non si voleva fare la doccia, ora siamo passati a docce così lunghe che a momenti svuota l'acquedotto. L'altro giorno dopo i suo 20' di doccia io me la sono fatta in 3 o 4'.
Così ho pensato di estendere a lui ciò che io ho appreso da _zzz: d'estate si fa la doccia con la caldaia spenta. Se fai in fretta ti pigli acqua tiepida che diventa, passato qualche minuto via via pià fresca e fredda. Altrimenti te la fai fredda, se lungheggi almeno ti tempri. Non ne voleva sapere e alla fine... non si è fatto la doccia. Prima o poi cambierà idea. Gli ho detto che quando venne in Val Grande fece il bagno in un torrente gelato, non c'è motivo perché non possa fare una doccia tiepida/fresca d'estate.

Dopo un po' gli è passato il muso storto e la buona cena che gli ho preparato (e in parte ha è preparato perché ad un certo punto mi sono tagliato) ha riappacificato gli animi.
Mi confida alcune cose da maschi che... la mamma non deve sapere. Io gli offro il sostegno, lo sprone e anche dei suggerimenti e la serenità del maschile ed egli lo capisce. Voleva andare con amici in bici al torrente in valle alta, ho cercato di dargli un po' una mano sulla logistica. Gli ho detto che la mamma ha ragione e quel pezzo di strada che dovrebbbero fare, quando non ci sono cicliabili o alternative è veramente pericoloso, su quelle rette viaggiano come dei proiettili, basta che un* si distragga col cellulare e lo investe. Il fatto che gli avessi detto quelle cose io, uomo, padre, lo ha convinto. Con i suoi amici e il babbo di un suo amico hanno trovato una stradina alternativa, mi ha detto al telefono.

Ieri sera ha continuato a parlare. Insomma, ci sono dei suoi amici che alla sua età fumano come ... dei turchi. Un pacchetto di sigarette ogni due giorni.
Mah - gli ho detto - sai questi vogliono essere dei ganzi e invece sono dei coglioni. E più vogliono fare i ganzi e più fanno i coglioni. C'è un sacco di gente, non solo i tuoi amici, che fa così.
Probabilmente - ho aggiunto - avranno dei genitori fumatori.
Ci ha pensato un po' e ha confermato in parte. I problemi passano dai genitori ai figli e si tramandano.
Io sono molto felice con mio figlio, a  volte perfino troppo maturo e responsabile.

44 commenti:

  1. minchia, ti avrei ucciso mentre leggevo le tue stronzate sulla doccia. ma perchè vuoi imporgli la tua spartanità? anche io faccio la doccia in 3 minuti, ma è una mia scelta ! oggi l'hai convinto, domani ti sfancula e ha solo ragione

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    1. Ieri mi ha quasi sfanculato.
      Tra quindici anni capirà.

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    2. Esiste una dimensione educativa, Francesco? Oltre a fornire il necessario, i genitori hanno qualche scopo? Quale?

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    3. Anch'io comprendo, visto che le bollette le pago da sola.
      Però non ci si può privare di tutto...

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  2. Toglietemi tutto ma non la doccia.
    Hai idea di quanto ci mettiamo noi donzelle con i capelli super lunghi??

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  3. Anche io sono una da doccia veloce, da rubinetto chiuso mentre mi lavo i denti ecc. ecc. Ma non me l'ha insegnato nessuno né imposto nessuno. Probabilmente in parte viene da me e in parte da un apprendimento per imitazione. Ho notato, in quanto figlia, che molto spesso si ottiene di più con l'esempio muto rispetto all'imposizione/suggerimento.

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    1. Io do l'esempio visto che... mi faccio la doccia con l'acqua fresca, d'estate.

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  4. Perchè la sua dimensioen deve diventare la copia della tua? Io questo proprio non riesco a capirlo.
    Tu hai le tue fisse, lui ha e avrà le sue. Il fatto che non coincidano non signifca che lui è inferiore a te una brutta persona.

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    1. Dove avrei scritto che mio figlio è "inferiore e una brutta persona"?

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    2. Eè il messaggio che veicoli: docce lunghe cattiva persona, tifoso di calcio subumano, credente povero idiota se non pericoloso.
      A sufficienza da tentare in tutti i modi di modificare tuo figlio e tutti quelli che ti capitano a tiro.

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    3. Appunto ci sono gli stadi intermedi. È la pervicacia di voler a tutti i costi una copia di sé che trovo insostenibile.
      Si è scritto educazione ma questo è decisamente troppo: no macchina (in inverno con la febbre), no riscaldamento, la legna obbligatoriamente da tagliare, ora anche la doccia fredda.
      Capisci bene che tra questo e "volere un figlio indisciplinato, idiota e irrazionale" c'è un abisso. Si può vivere così? Sì. Si deve vivere così? No.

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    4. 1. doccia lunga dopo decine di indicazioni di essere breve indice di mancanza di disciplina
      2. tifo calcistico indice di idiozia (oltre ad un certo limite direi proprio di si')
      3. io sono agnostico visto che, matematicamente, non e' possibile negare l'esistenza di dei e, in generale, le prime leggi sono quelle della realta'. In ogni caso, non ho episodi di divieto.
      Quando volle fare la comunione, io gli chiesi perche' e mi rispose... per i regali. Sulla cresima poi si ruppe il cazzetto di andare a catechismo e non la fece. Su altre credenze come quelle ugualiste o panmixiste io gli espongo i miei pensieri, qualche cenno di storia, riflettere su scienza e conoscenza.

      E' del tutto ovvio che non e' una copia di me ne' lo deve essere.
      Sarebbe altamente assurdo che io non lo educassi o lo educassi in conflitto ai miei ideali, filosofia e valori.
      So che le puslioni masochistiche sono sempre piu' diffuse ma non e' il mio caso.

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  5. Anch'io sono da docce veloci, figurati che non mi lavo mai i capelli sotto la doccia e mentre mi insapono o lavo i denti chiudo sempre l'acqua. A volte, soprattutto in inverno, devo ammettere che qualche doccia un po' più lunga del solito scappa, e va bene così. Nonostante io odi qualsiasi forma di spreco, in generale, devo dire che è una cosa che mi è sempre appartenuta, non c'è stato bisogno che me la imponessero o spiegassero, l'ho capito subito e da sola che era giusto così.
    Un po' di spartanità non fa male.

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    1. > qualche doccia un po' più lunga del solito scappa

      Semel in anno licet insanire.

      Il problema è quando la trasgressione diventa farsi uno a due docce in un anno di qualche minuto invece di venti.
      Ancora, arbitrio e discernimento, uscire dallo schema "devo farmi la doccia da 26'" ovvero, trasgredire, cum granu salis, anche lo schema "devo farmi la doccia da 4'" (fresca d'estate).

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  6. vita da camperista, la doccia si fa chiudendo ogni volta il rubinetto per insaponarsi, quando poi lo riapri per sciacquarti passano alcuni momenti prima che arrivi l'acqua calda e alla fine fai prima a rassegnarti e a farla direttamente con l'acqua fredda

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    1. Grazie Charlie.
      Non lo sapevo.
      Ecco, un altro esempio di "spartanità edonista". :)

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  7. Trasmettere la sobrietà è giusto, prima o poi entra.

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    1. Ho impiegato alcuni anni a fargli capire che i due pezzi di corpo che ha sotto il bacino servono, oltre che per giocare a calcio, anche per spostarsi camminando. Ora va via che è una scheggia! :)

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  8. Invece di accorciare le docce (o, se siete super, oltre ad accorciarle) si può diradarle. Oggi come oggi siamo un po' troppo presi da questo mito del "chi non si lava ogni tre per due è uno zozzone", perché non è detta. Sono molte le variabili che contribuiscono a determinare il grado di zozzeria, e la doccia è solo una di quelle.
    Quel che fanno tutti non è detta che sia la soluzione migliore. Qualcuno un tempo ebbe a dire: "Mangiate la cacca! Milioni di mosche non possono sbagliare." E' sicuramente una stupidaggine, ma fa riflettere.

    Lorenzo, la doccia fredda è più agevole se la affronti all'aperto nelle ore più calde delle giornate più afose. Nelle condizioni giuste diventa perfino un piacere. D'estate mi lavo nell'orto con l'acqua del pozzo, appendendo il tubo ad un ramo dell'albero di prugne -- una figata! Ovviamente senza detersivi, perché avvelenano il terreno. D'inverno poche, pochissime docce e frequenti lavaggi al lavabo e, soprattutto, al bidet.

    Nell'orto, se in estate si vuole una doccia a livello di ustione basta lasciare sotto al sole per un paio d'ore la "canna" per innaffiare prima d'appenderla al ramo dell'albero. Occhio, però, perché esce davvero calda!

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    1. Lorenzo, senza minimamente volerti prendere in giro (anzi, con la massima solidarietà), ti dirò che provo compassione per te. Nel senso che sapere di gente costretta a vivere senza avere accesso a "orti, pozzi, alberi di prugne" o cose similari mi intristisce davvero, perché la considero una condizione disumana.

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    2. pensa che a me degli alberi di prugna non me ne frega un cazzo

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    3. abbreviarle...
      La cosa buffa è che se l'era fatta il giorno prima e il giorno dopo (ieri) sarebbe andato in bici a fare il bagno in un torrente in valle alta.
      Solo che ora ha 'sta fissa adolescenziale "degli odori".

      Francesco, io apprezzo la tua franchezza.
      E quando mi rendo conto che ci sono miliardi di persone a cui degli alberi (da frutta) non frega un cazzo, mi rendo conto che siamo proprio fottuti.

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    4. Lorenzo, tuo fratello, in qualche angolino del cervello, conserva evidentemente alcune cellule sane. Penso che per lui ciò sia in qualche misura fonte di sofferenza o, come minimo, di malessere, di inquietudine. Francesco vive sicuramente meglio.

      Hai presente cosa succede agli arti cancrenosi? Inizialmente dolgono maledettamente, è il meccanismo col quale l'arto cerca di segnalare al cervello la necessità di fare qualcosa per sottrarsi al danno. Dopo, quando i centri nervosi sono completamente andati, si dissolvono nella putredine senza dare altri segnali a parte la puzza di cadavere. Ecco...

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  11. Ahime'… io sono una da doccia lunga e quando rimprovero mio figlio che mi copia mi sento un verme. Lui mi dice "ma tu stai mezzora perche' io non posso? "… cosi' gli dico che la bolletta la pago io… e vuole la doccia lunga, gli ho spiegato, contribuisca anche lui. Ma ha solo 13 anni e che soldi puo' darmi, mica posso requisirgli la paghetta. Sono un pessimo esempio, lo so.

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    1. Anche i nostri figli ci educano.
      Io ora dovrò dare l'esempio, non potrò esimermi. E così è sempre stato.
      Io non gli ho mai detto "Vai a lavarti i denti" ma mi sono lavato i denti con lui.
      Non gli ho mai chiesto di fare dei lavori di casa stando seduto o polleggiando, ma gli ho sempre chiesto una mano, "visto che sono incasinato/indietro/non ce la faccio".

      Educare i figli con l'esempio ci permette di educarci.

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  12. Quando abitavo tra i mitteleuropei di lingua tedesca, c'era in casa un sistema tale che lo scaldaacqua (a corrente) si accendeva e scaldava l'acqua solo di notte. Poi, quello che uno usava usava. Il marito mi usava quasi tutta l'acqua per la sua doccia? Io dovevo fare con l'acqua tiepida o fredda (fastidio!) Lavare i piatti? Lo fai con l'acqua fredda, visto che l'acqua calda non basta per due docce, e devi anche fare il bagno ai bambini e a loro, poco più che toddlers, non puoi fare il bagno con l'acqua fredda.
    Ti diro': la questione dell'acqua, che si poteva scaldare solo di notte per il sistema imposto, mi ha reso la vita più difficile, in quel periodo in cui dormivo poco e badavo solo a casa e bambini, non avevo tempo per nulla. Mi sono adattata, certo, lo facevo anche egregiamente, ma, se ci penso, mai più, mai più.

    Ora, qui l'acqua calda e' quanta ne voglio e non la pago nemmeno. E' bella calda come piace a me, volendo posso metterla tanto calda da farmi diventare rossa la pelle (a me la doccia piace calda, calda).
    Faccio docce lunghe? No. Se voglio sono rapidissima. Di solito, visto che non ho tempo, sono rapidissima. A volte pero' ci metto un po' di più. Ovviamente chiudo l'acqua quando non serve che stia aperta, ma, se mi devo lavare i capelli, so che non c'e' quella sensazione brutta di lavare con acqua fredda.

    Semplicemente, la limitazione forzata mi e' andata di traverso.
    Certo, a volte non c'e' altro sistema, ma anche, se uno e' scrupoloso e responsabile di suo, che gli venga imposto qualcosa come se fosse uno scemo fa fastidio.

    E, da ultimo, sbagliando si impara. Soprattutto nel caso dei ragazzi.

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    1. Allora, si fa la doccia prima una volta tu ed una volta io.
      Mantenendola breve.
      Gaurda, la limitatezza di risorse è la più grande e straordinaria occasione educativa per l'umanità. E' per quello che gli homo sono sempre stati ostili alla realtà e ai suoi limiti.
      Adesso c'è l'ostilità al pareggio di bilancio, oppure l'ostilità alla reazione allo tsunami migratorio, ma sono sempre ostilità ai limiti e alla realtà.

      Come ecologista non concepisco che esista acqua calda quanto se ne vuole.
      Come è prodotta? Se tu usassi 6mc di acqua calda, quanta ne rimane in cisterna, falda? etc.
      Una volta ogni tanto è bello e giusto e persino ecologico se ti fa stare meglio, sfinirsi e lessarsi usando mille mila litri d'acqua.
      Ecco, una volta ogni tanto.

      > E, da ultimo, sbagliando si impara. Soprattutto nel caso dei ragazzi.
      Non ho capito.
      Quale sarebbe lo sbaglio?
      Quali le conseguenze (nel caso di docce lunghe)? come esse permetterebbero a loro di imparare cosa?

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    2. 1) Io non uso 6mc di acqua calda. Stimo che, al massimo, utilizzo 1x0.4x0.15 m^3 ogni volta, ovvero: 0.06 m^3 (=60 litri) quando lavo i capelli e indulgo un po' di più'. Come lo so? Ma metto il tappo nella vasca, e guardo quanto si riempie, e stimo ad occhio... ma potrebbe anche essere molto meno.

      Mettete i tappi quando fate la doccia e misurate, gente, misurate! ah ah ah ah!

      2) Come e' prodotta l'acqua calda? Dalle caldaie del condominio, suppongo. Ignoro come venga riscaldata ma credo non a corrente. Forse, gasolio? Pannello solare? Una combinazione di entrambi?
      Posso fare altrimenti? No, sto in un condominio, tutto centralizzato.
      Quindi, che io consumi tanto, poco, ... non conta. C'e' una quota fissa.

      Sono d'accordo che non bisogna sprecare, e io sensibilizzo i miei bambini, le persone che mi sono accanto, etc. Io stessa cerco di ottimizzare.

      Poi: Dove starebbe lo sbaglio?

      Non in tutte le cose si ha un meccanismo in cui l'errore, il disagio, la cattiva conseguenza viene vista subito.
      Inoltre, essendo io figlia, oltre che madre, so benissimo che i figli hanno un periodo di opposizione a quanto dicono i genitori. E' comune a tutti, e' probabilmente qualcosa di intrinseco alla crescita e alla maturazione.

      Quindi sta a te: o idei un meccanismo tale che se fa la doccia lunga ha conseguenze brutte, disagi, subito, oppure (secondo me) fai bene a puntualizzare, ma il risultato più' efficace si ha (sempre secondo me) non obbligandolo, se non per ragioni davvero verificabili in modo contingente (ovvero: ti lascia senza acqua) e non cose fumose come "il bene comune".
      Il bene comune di chi? Il suo e' sicuramente quello di farsi una doccia gradevole.Magari accetterà' di accorciare i tempi per lasciarti acqua, per farti pagare di meno, etc... qualcosa che involva te, non "il futuro, l'umanità'..."

      Questo e' il mio parere.
      E, essendo stata una che da piccola si beveva le favole "umanità', bene comune, etc" e poi vedo che do' molto più' di quello che prendo, penso che ai miei figli devo insegnare ad essere pratici a a volere il loro bene, prima di tutto, e poi quello delle persone che sono vicine e sono legate a loro. Alla fine, "la famiglia", "il clan", etc.

      Ma, appunto, e' la mia opinione.
      Tu, con tuo figlio, non devi rendere conto a me, ma a te stesso e a sua madre e a lui.

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    3. Aveo usato il congintivo

      > Se tu usassi 6mc di acqua calda

      Prendi un sistema e cerchi di capire cosa succede al contorno.

      > Il bene comune di chi?
      Questo è il più grande paradosso, proprio il fallimento dei commons, storicamente noto.
      Il suo corrispondente viene detto, economia dell'estinzione (si basa sul modello di disponibilità di risorse sempre più limitate, come rinoceronte o tonno rosso) e cosa succede ad esse, al loro mercato.

      Come responsabilizzare le persone? Le persone come si responsabilizzano? il fatto che l'acqua calda finisca e poi sia fresca/fredda oppure che sia fresca fin dall'inizio è una responsabilizzazione piuttosto efficace.

      Grazie bulutn per i tuoi interventi. Molto apprezzati! :)

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  13. A mio figlio lo avrò detto venti volte quest'anno, che deve abbreviare i tempi.
    Una soluzione di mezzo potrebbe essere... spegnere la caldaia dopo 4'.

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  14. Quando la caldaia arriverà a fine vita, monterò un campo solare termico e caldaia integrati.
    Questo, ovviamente, risolve parte del problema.
    Visto che la abnorme crescita edilizia della frazioncina ha messo in crisi il sistema dell'acqua potabile.
    Sabato, caldo torrido, la massa di coglioni idioti sio è messa ad irrigare i propri praticelli all'inglese che vengalorouncancro e siamo rimasti, mezza giornata senz'acqua.
    Il sistema ordinario è collassato per eccesso di richiesta.

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  15. Bravo Uomo che ti impegni a fargli apprendere il valore delle comodita' che diamo scontate!

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    1. Cara fiera Apuana.
      Mi fa piacere che ottenga sostegno da te. :)
      Baci!

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  16. A Francesco che non frega un kazzo degli alberi gli darei da mangiare un tocco di cemento!

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    1. Purtroppo esistono miliardi di persone che ormai sono completamente sradicate dalla terra.
      La cosa buffa e' che tali persone non si nutrono, ad esempio, di proteine del petrolio, di granuli di polietilene, non vanno in vacanza in una raffineria o in uno di quei non luoghi artificiali che creano o nei quali lavorano.
      Questi desiderano la marmellata di albicocche nel cornetto, oppure di andare in vacanza in una cala o in un mare pulito, mangiano un pollo invece delle petroproteine, desiderano farsi una doccia con l'acqua trattenuta da ontani, carpini etc. .
      Magari chiedi loro da dove viene la bistecca, ti risponderanno :- dal supermercato!

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  17. Ma vivere cosi è come vivere una non-vita, una vita artificiale, l'apoteosi dell' ipocrisia!
    Faccio fatica a crederci, ci credi?
    Perché se dovessi convincermi farebbe troppo male!

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    1. A cosa ti riferisci, Silvia?
      Non capisco.
      Credere a cosa?


      Il soggetto sottinteso... eleganza e ambiguita'.
      -> Perché se [io] dovessi convincermi farebbe troppo male!
      oppure
      -> Perché se [tu] dovessi convincermi farebbe troppo male!

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    2. Disamina esauriente ed esatta, grazie Lorenzo.

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    3. Il discorso che fa Lorenzo si rifa alle parole dell'architetto Salingaros che nei suoi scritti diceva che l'alienazione umana inizia dai luoghi dive viviamo e dall'inserimento nei meccanismi della società consumistica. Lui criticava in particolare i grattacieli. Inoltre Salingaros rivaluta giustamente il ruolo della città tradizionale con la piazzetta, la chiesa e il parco come centro di aggregazione umana. Da li Salingaros considera l'ordine architettonico moderno come uno strumento di dominio delle elite mondiali , dominio che si è sviluppato da una parte con il comunismo e la sua logica architettonica e dall'altra con quella dell'attuale societa capitalistica consumistica. ( Lui odia Le Corbusier, l'ideologo delle periferie delle grandi città). Il fine dell'architettura moderna è quella di creare un sistema spaziale che riduca al minimo le relazioni sociali creando individui nevrotici e isolati, creando una cultura basata sul consumo sfrenato e allontanando l'individuo anche dall'ambiente,la logica del pollo da batteria.

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    4. Io provo un razionale odio per il (post)modernismo che consiste nel detestarne l'(anti)estetica modulare (interessante l'articolo di Ugo Bardi
      su estinzione vs. termitai eusociali per la specie.

      Avevo postato titolo esplicito, Pronto per il tuo funerale - 2, immagini di uno dei molti casi di eucostipazioni cinesi, Kowloon.

      Ma questo, per tranquillisti, benaltristi, crescististi senza se e senza ma, non si può dire.
      Il tumore cresce, cresce, ma non si può criticare che cresca e che sia un tumore.

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  18. Povero giovine FigliodiUomo che molto probabilmente usa le lunghe docce per masturbarsi. Così mi inibisci del sano onanismo, Man! (e benritrovato) Marco

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    1. Ueilaz, Marco.
      Come stai?
      Va bene la tua attiivita' bella in Romagna? :)
      Le pugnette, dici!?
      Ahaha

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