mercoledì 3 giugno 2015

Gambe acciughette

Avrebbero dovuto essere cinque giorni di ferie, poi scesi a quattro per questioni di scadenze professionali. Uscita in Piemonte annullata a dieci ore dalla partenza per questioni meteo.
Così al volo ho organizzato due giorni nelle Alpi Apuane, lì dove il meteo sarebbe stato migliore e stabile. Un angolo di Bella Italia che mi seduceva da tempo e che non  conoscevo. Uscita più facile, tempi ridotti, il gruppo è perfino aumentato.
Gli amici scarpinatori sono stati contenti e i grazie non sono mancati. In effetti è solo egoismo, io godo della loro presenza, degli stimoli, dei confronti. Organizzo per loro per organizzare per me. Penso sia un caso di egoismo intelligente, quello che A-Woman poi mi rinfacciò. Ma io non ho alcuna pretesa di essere così grande, figo, magnanimo da essere altruista, disinteressato centrato_sul_prossimo.
Ecco, sento le gambe un po' acciughette, ora. Non so perché mi viene questa espressione che, come sensazione, ritengo efficace.
Con il nostro allenamento da ufficio è stata piuttosto impegnativa l'uscita di lunedì. Ora sento un po' la stanchezza. Poi ieri via ancora, in un angolo di Emilia che non conoscevo. C'è un'Italia minore, rurale-naturale, che conserva la Grande Bellezza che preferisco e per la quale l'Italia è(ra) nota.
Ancora alcuni giorni nei quali non avrò molto tempo per il diario, il lavoro è intenso. Dovrei finire di leggere i commenti.
Mi sono giunti echi di elezioni, dell'astensionismo. Già, la questione dei "menù fissi" dei quali ti piace un solo piatto su dieci. Si meraviglierebbero se in quelle condizioni i ristoranti fossero vuoti?

Arco di Monte Forato

14 commenti:

  1. Risposte
    1. Per quanto mi riguarda la questione dei menù fissi è uno dei problemi più rilevanti.
      Il mio programma politico è sparso, sui punti più importanti, su tutte le forze politiche, praticamente, da Casa Pound a Sel.

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  2. Egoismo intelligente. Mi piace.

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    1. Vabbe' dai, prima caritas ab ego incipit (e facciamo prima) :-)

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    2. Prima charitas incipit a me ipso significa La prima carità comincia da me.
      Il problema è che parte rilevante (o la maggior parte?) di coloro che si occupano di problemi altrui sono pieni di problemi e trovano mitigazione nell'occuparsi di altri. Questo comporta, non di rado, vari altri problemi.

      A me piace molto di più "egoismo intelligente" perché meno chiesastico.

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    3. 'nfatti

      La mia caritas è qualcosa di molto materialista i solito, ma va sempre bene

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  3. Quel che si dice #unire l' utile al dilettevole# ...
    Bravo walker!

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    1. Devo sistemare un po' di foto (tante ) e poi le pubblico, Silvia.
      Buongiorno!

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  4. C'era perfinoquella vecchia canzone, quella che a un certo punto evocava un ossimorico "gregario triste e solitario"... era ben "gregario", no?

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  5. x Lorenzo:
    > Siamo animali gregari quindi tutti stiamo meglio quando siamo con altra gente.

    Hai scritto una... scemenza.
    Il problema è il tutti. Aggiungo che l'essere sociali e la piacevolezza dello stare insieme non può prescindere dalla solitudine e dalla piacevolezza di stare da soli.

    Egoismo intelligente è corretto: una persona egoista E intelligente non può che curare l'ambiente in cui si trova, anche quello umano, sociale.

    x MrKeySmasher:
    Gregario triste perché... sarebbe solitario e gli tocca stare costipato? ;)

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  6. > Lo stare soli non è piacevole
    Io dopo alcuni giorni o ore in cui sto nel casino ho proprio il piacere di stare da solo.
    Dopo un po' che sto da solo ho "voglia di gente". Più o meno funziona così, per me.
    Il parassita intelligente? Esistono parassiti intelligenti?
    Su scala macro i parassiti più pericolosi sono quelli umani e sono sostanzialmente stupidi sul medio e lungo periodo. Su scala più piccola non si può parlare di intelligenza.

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  7. > non può passare per la condivisione dell'utile,

    Esistono molti rapporti win-win ovvero a somma positiva. Non esistono solo i "giochi" a somma zero.
    Aggiungo, inoltre, che se si introduce la dimensione e la variabile del tempo, i bilanci cambiano radicalmente se considerati in tempi diversi.
    Direi che lo scambio - commercio - baratto è uno di quei casi comuni di egoismo intelligente: io ho la legna, tu hai il ferro, commerciamo, ti vendo un po' di legna, mi vendi un po' di ferro e ciascuno ha un ambiente e vita migliore.

    L'esempio massimo di tornaconto che su tempo zero potrebbe essere considerato la massimizzazione dei risultati è uno dei molti crimini comuni in tutti i codici morali e penali: furto, frode, rapina, etc. Su tempi che non siano a breve termine sono fallimentari.

    Ancora l'esempio del bombolone: se io vedo un invasore che viene e mangia i miei bomboloni, perché il fornaio ne ha preparati 10 e sono arrivati, oltre a noi 7 altri 11 da fuori, certo che sarebbe estremamente stupido rendere sistematico il non mangiare il bombolone.
    Considerando tempi diversi (1' 1h, 1giorno, 1anno, 10 anni, 50 anni) tu devi affrontare il problema in modo diverso.


    Non c'è contraddizione.
    La stessa "morale" è un tentativo di risolvere i problemi su scale di tempo molto lunghe o... infinite (da qui il fatto che siano fallimentari su tempi... non infiniti).

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  8. Ma no Lorenzo. È che fa molto fico dirlo, come i ragazzetti con la sigaretta ci si sente più importanti e vissuti.

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  9. > L'egoista che scambia la legna per il ferro o non è egoista o è un egoista scemo,
    > perché se fosse un egoista intelligente punterebbe a massimizzare l'utile quindi a prendere legna o ferro senza dare niente in cambio.

    Secondo la tua definizione l'utile non prevede(rebbe) le reazioni della persona alla quale "prelevi" e legna e ferro senza alcun corrispettivo e i danni che ne potrebbero derivare?

    Il 'crimine non paga': tempo addietro su Repubblica, se non erro, erano state pubblicate le foto di un orribile tugurio in cui viveva un capo camorrista e una specie di rimessa ancora peggiore in cui 'sto tizio teneva due ferrari.
    Vita da braccati, in ambienti di merda, però con le Ferrari. Eppure sono tipi che "massimizzano" l'utile vivendo proprio solo prendendo e nulla dando.
    E' intelligente? E' egoista?

    La morale sarà esempio tanto lapalissiano di egoismo quanto innaturale. Infatti i moralisti e i morali sono i più grandi corrotti, spesso.
    Un egoista non può che essere a-morale. Cercherà di essere etico ovvero di considerare il qui e ora e, se è intelligente, le conseguenze nel tempo dei suoi atti e trarne un bilancio.

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