mercoledì 9 aprile 2014

Poi si sfoga

Mia madre è stata borseggiata ad un mercato. Ovviamente 'sti luridi vigliacchi se la prendono con i più indifesi. Va in questura per la denuncia, parla con un poliziotto, le racconta che sono assolutamente impotenti, hanno centinaia di delinquenti immigrati che si sono aggiunti ai nostrani,ormai pochi gatti pure questi.
La preparazione della guerra tra poveri è già ad un ottimo punto e sta procedendo molto bene.

Ieri, tornando dalla milonga, ho detto al mio maestro che non saprò chi votare alle europee. Si è messo a parlare un po'. Poi gli dico che nessun partito ha una minima idea di come affrontare lo tsunami migratorio che è in corso che ora è il problema più importante.
Tentenna un po', borbotta qualcosa. Poi inizia piano piano, qualche frase a metà... Poi inizia a parlare.
Mi racconta di come gli islamici pesino sulle strutture sanitarie locali. Non solo per il numero (alcune strutture ginecologiche qui a Bologna già in stato di sofferenza per la diminuzione delle risorse sono state messe in crisi dall'afflusso abnorme di donne islamiche, peraltro sottoposte ad elevata "usura" degli apparati riproduttivi per l'aberrante prolificità di quella comunità). Non solo numeri ma anche pretese. Conoscenti gli raccontano che in turni di guardia etc. devono spesso impazzire a trovare una medica perché quando arriva una donna islamica viene rifiutato l'intervento di un medico. Siamo alla follia pura, alla più schifosa regressione a modi sessisti e maschilisti di vivere. Se io ho in mente una società in cui non vivere, la peggiore società possibile, è quella e araba e islamica osservante.
Poi inizia a parlarmi di Oriana Fallaci, mi dice che i suoi figli sono cresciuti con un'educazione non deista (atea), lontana dall'inquinamento religioso.
Inizia a sfogarsi, piano piano esce la sua rabbia. Si trattiene ma sento la sua rabbia per questa orribile regressione teocratica, religiosista del vivere civile: parla del rifiuto di integrarsi, è irritato dal relativismo (che sarebbe grottesco se non fosse assolutamente drammatico nella sua idiozia, scrivere ciò che mi ha raccontato ma la pagina è già lunga). Io lo stimolo, lo fomento, accenno a qualche episodio (e.g. questo, questo) ogni tanto ed egli si lascia andare di più.

Ho notato una cosa interessante. Da un paio d'anni, ora un pochettino meno raramente, ho aumentato la frequenza, fornisco alcuni spunti provocatori sul tema del problema della guerra migratoria e demografica. E' una sorta di giochino che faccio con persone apparentemente "insospettabili", voglio sondare il loro sentire, conoscere la verità.
Accenno al massimo problema interno al massimo problema delle migrazioni di massa, che è il problema della islamizzazione che avanza e riguarda un numero sempre maggiore degli homo che vivono in Italia.
Così, in maniera sorprendente, scopro molte persone che, ufficialmente, non accennano neppure al problema ma che in privato, in ambienti protetti, si lasciano andare, si sfogano. Questa censura delle idee, questa asfissiante dittatura del politicamente corretto è estremamente violenta. Io spero che questa pentola a pressione prima o poi esploda.

Penso che darò un voto estremo, massimamente radicale, specie in Europa, luogo nei quali il peggio del politicamente corretto, ecocida, suicida, masochista, buonista prende forma di direttive educatrici, moraliste, panmixiste.
Solo che io ignoro quasi completamente l'estrema destra, dovrei informarmi sui programmi e selezionare quelli più xenofobi, quelli più ideologicamente e radicalmente contrari alle migrazioni di massa, quelli con le proposte più draconiane, razionali, scientifiche. Alba Dorata od ogni partito che pensi ad una guerra totale, angosciante, anche disumana per il tempo indispensabile, alle migrazioni (mai creduto che ci possano essere guerre non disumane, men che meno che si possa rispondere con umanità alla guerra e quella demografica e migratoria non capisco perché dovrebbe fare eccezione).
Non condivido quasi nulla del resto. Nulla.
Estremo male, estremi rimedi.
Serve una nuova liberazione.


31 commenti:

  1. La misoginia dell'islam è la più radicale tra quelle monoteiste.
    Ricordiamoci di tre criteri di valutazione di una cultura
    - come trattano la Grande Madre (la Natura)
    - come trattano la donna
    - religiosismi delle masse

    Non ho tempo per una migliore ricerca iconografica, più dissacrante nei confronti dell'islam e della sua misoginia.
    Se qualcuno avesse proposte...

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  2. boh, allora con questi presupposti puoi votare solo forza nuova, perchè le posizioni leghiste sono annacquate.

    te l'ho già detto, sbagli completamente prospettiva. la vedi come - forse giustamente - micro-problema: lo zingaro che ti entra in casa e ti porta via la collanina d'oro, i rom che sono un popolo orientato alla microcriminalità, i musulmani bigotti e di decine anni indietro rispetto a noi occidentali (decine, non centinaia, perchè ti ricordo che fino a poco tempo fa c'era il delitto d'onore da noi) ecc ecc....

    poi però visto che parli di stato sociale, ti ricordo anche che esistono extracomunitari, anche musulmani, che versano 7,10, 15 anni di contributi inps e poi tornano nel loro paese, quindi la pensione non la vedranno mai ma un pò contribuiranno alla mia e alla tua.

    detto questo, a me l'islam fa schifo e i rom penso siano un popolo votato alla delinquenza. e quindi? invadiamo il Bahrein? mettiamo gli zingari nelle camere a gas? il problema me l'hai (forse) spiegato, ma la soluzione quale sarebbe? 10 metri di muro intorno ai nostri confini, isole comprese ? quella guerra non mi appartiene, il nostro mondo è pieno di contraddizioni, ma forse alcune non riesci a risolverle

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    1. ovviamente mi spiace per tua mamma e complimenti per la foto

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    2. SE vuoi parlare di Stato sociale, c'è anche uno Stato italiano che da piu' di 10 anni regala pensioni minime ( anzi, qualche euro in piu' della minima ) ai genitori anziani degli extra-comunitari in regola che ne fanno richiesta, anche se non hanno versato 1 euro ...
      Fonte : L'Espresso.

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    3. sono molti di più gli italiani, fidati

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  3. Il problema è macro visto che la scienza considera la crescita demografica tra le prime cause di collasso.
    Ciò che succede in Siria è quello che tu chiami "micro" problema.
    E sono molti gli studi che osservano le chiare cause di quella insostenibilità talmente insostenibile che è ciò che è diventato quello che diventa sempre, la guerra civile.
    Comunque, se ti da sollievo, puoi continuarlo a qualificarlo come "micro".

    In quanto alla credenza che l'immigrazione che è sempre sfruttamento ambo i lati sia un'opportunità economica dovrei recuperare un po' di articoli interessanti.
    Io trovo assolutamente indegno e ingiusto che tutto ciò avvenga. Non devono arrivare immigrati né dobbiamo sfruttarli o essere sfruttati.

    Mia madre è stata borseggiata sabato scorso.
    La conversazione con il mio maestro di tango è di ieri.

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  4. Dovremmo riuscire a sdoganare la parola razzista.
    Non avere nessuna paura nel dichiararci tali, salvo poi subito dopo mettere in bella evidenza la parola tolleranza.
    A me pare che oggi si accetti qualunque cosa, pur di non venir definiti razzisti

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  5. ...ho letto anche i commenti precedenti, e per me sono cose parecchio lontane, non ho competenze di geografia politica tali da poter dire la mia con cognizione assoluta di causa.
    tuttavia ho ribrezzo serio per il razzismo, è la forma più alta di cattiveria, perché si condanna a priori un qualcosa del quale si ha a priori paura.

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  6. In questo caso capisco il tuo stato emotivo e lo comprendo, e mi spiace per tua mamma.
    Del resto flussi migratori di questa portata non li può arginare un Paese europeo da solo: la cosa andrebbe regolata a livello continentale, ed è evidente che si lascia fare.

    I nostri laureati, i tecnici, i cervelli sono costretti a emigrare e importiamo invece disperati pronti a tutto.

    Hanno deciso che la cintura dei Paesi attorno alla Germania deve diventare come il Sud Est Asiatico: dall'Irlanda sino alla Grecia, una enorme fabbrica-cacciavite a bassa manovalanza e a basso costo, fornitore per l'industria tedesca. E poi si meravigliano del successo di Le Pen in Francia!
    Ma perché delocalizzare in Asia quando puoi delocalizzare direttamente in Europa, dove la qualità e la manodopera sono senz'altro migliori?

    Le guerre moderne si possono fare anche senza sparare un colpo e le nazioni si possono affossare con la finanza.
    Per tutto il resto, ci sono gli istituti finanziari che dettano l'agenda dei ministri-camerieri che, quando non lesti a eseguire i compitini e le letterine, si possono cambiare regolando opportunamente lo spread o applicando ad hoc i parametri di Maastricht.

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  7. Come dicevo da me questo flusso di immigrati prolifici è funzionale a tenere alto il livello demografico dell'UE, reciclare il parco consumatori anagraficamente vecchio e saturo di molti beni di ciò che è necessario, tenere alta la produzione negli stabilimenti che ( per ora ) sono sopravvissuti alla crisi.
    Nel segno retorico dell'Utopia della crescita infinita ( impossibile ) e in quello pratico, fattivo, della imminente Guerra tra poveri di cui gli Usa sono maestri mondiali, e la applicano a casa loro DA 3 SECOLI.

    Il flusso migratorio, che ha tali esplicite premesse, è stato benedetto e protetto dai nostri soliti utopisti della Sinistra : i terzomondisti, i relativisti, i tolleranti di qualunque posizione basta che non sia fascista ...
    etc. ...

    Poi, è chiaro che coloro che non sono stati occidentalizzati nei Paesi di origine ( come molti africani neri, i filippini ... etc. ) portano con sé e ovunque i crismi etnici originali e li conservano nel Paese di approdo, fottendosene delle leggi locali, auto-ghettizzandosi, determinando una quota di ulteriore arretramento della situazione preesistente.

    Chiaro che non tutti i migranti da Paesi islamici ragionano così, e pure io credo che un confronto con le culture xeno sia stimolante e fruttuoso ...
    ma questo è un punto di vista dissimile da quello della Sinistra italiana, sempre scattante a santificare Xeno ( qualunque ) in nome di una tolleranza che in realtà è - ironia della sorte - acquiescenza collaborativa allo schema speculativo yankee.

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    1. No, ma stai tranquillo Marco: ora vedrai che decresciamo, più o meno felicemente.

      L'epoca del benessere diffuso è finita, non perché non ci siano risorse, ma perché non serve, non è più funzionale al potere.

      Decresci pure tranquillo. Se poi ve ne convincete è anche meglio, così nessuno scende in piazza a disturbare.

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    2. Brav* nottebuia ...
      continua a cambiare automobile ogni anno - SE ci riesci - per sentirti un* gran* fig* !

      ^_____^

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    3. I'm a male, bud.
      E' possibile che io e te abbiamo la stessa opinione, ma con sfumature diverse.
      Possiedo la stessa automobile scassata da 10 anni, a cui non tengo minimamente e che uso il meno possibile.

      Volevo solo farti riflettere su un luogo comune errato: economicamente parlando, crescita e PIL non significano consumare e sprecare come degli imbecilli bruciando ogni cosa e lasciando il deserto.

      Crescere significa migliorare, innovare, fare anche la stessa cosa consumando la metà.
      Il progresso è intelligenza.
      Fare una teleconferenza invece che prendere otto aerei da mezzo mondo è crescita.
      Chiunque ti dica tutte quelle cazzate sul PIL non ha capito cos'è l'economia.

      Ora, ti dico questo perché il messaggio della cosiddetta "decrescita" viene strumentalmente utilizzato dai media in maniera molto mirata.

      Al momento, siccome i nostri conti con l'estero sono in forte disavanzo (occhio: debito privato e non pubblico), urge fare 2 cose: disincentivare i consumi e abbassare gli stipendi.
      E come fai a convincere quello che tu chiami il "Bobbolo" evitando che si incazzi troppo?
      Uno dei metodi è rincoglionirlo da mattina a sera con il fatto che bisogna essere virtuosi e decrescere felicemente.

      Oh, non fraintendiamoci: se si può andare a piedi, è meglio ! Ma attenzione all'uso del concetto di decrescita ! Spero che tu riesca a cogliere la sottigliezza e fare i giusti distinguo...

      E poi ricorda: è molto probabile che ciò che tu abbia in testa come "decrescita" sia invece "crescita", naturalmente facendo un discorso con un economista serio (lascia stare gli idioti: la laurea oggi come oggi non sempre qualifica)

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    4. La decrescita felice, edonista e bella che io vivo quotidianamente non è la "crescita negativa" acquiescente che tu descrivi.

      Dall'avvento del consumismo, la cui teorizzazione si potrebbe fare risalire agli anni 50 del secolo scorso, vi hanno rincoglioniti da mattina a sera col fatto che bisogna crescere, aumentare i consumi, gli sprechi, fare più figli, crescere demograficamente, avere 4 televisori per famiglia, cambiare dalla Polo alla Golf per stare meglio e più ore fermi nel traffico, che lo yoghurt fintoartificiale ci fai l'amore e altre baggianate del genere.

      Per dirla, alla Kenneth Boulding, gli economisti sono quei dementi che credono che una crescita esponenziale possa continuare all'infinito in un mondo finito.

      Quella dell'economia neoclassica è un nuovo oppio che ottunde le menti.

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    5. Se ce l'avevi con me, temo che la risposta non sia pertinente. Avrai anche dato la risposta giusta (sempre secondo te), ma alla domanda sbagliata...

      Nel momento in cui tu hai aumentato il tuo benessere personale, in qualsiasi modo tu lo abbia fatto, vuol dire che tu sei cresciuto.

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    6. nottebuia, c'è un inquinamento anche linguistico dovuto a decenni di mistificazione
      crescita = sviluppo = benessere
      Io non sono affatto cresciuto, io sono evoluto e, per molte cose, sono decresciuto.

      Questo inquinamamento concettuale è così grave che ha riguardato persino la traduzione di uno dei libri più interessanti del secolo scorso, The Limits to Growth tradotto del tutto impropriamente in italiano in "I limiti dello sviluppo" invece che in "I limiti della crescita".
      Non esiste alcun fenomeno di crescita continua né in biologia né in fisica.
      Non esiste la crescita continua.
      Capisci?
      Ogni sistema passa per dei cicli di
      nascita - crescita - stabilità - invecchiamento - morte ovvero di crescita - decrescita.

      In principio era il verbo...

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    7. Infatti, stavo rispondendo a Marco proprio questo!
      C'è una forte strumentalizzazione dei termini, chiaramente finalizzata da chi se ne serve, in momenti diversi e per scopi diversi.

      Per semplificare, parliamo di "miglioramento".

      Immagino (magari sbaglio) che tu, oltre a nascere-invecchiare-morire, ambisca anche a "migliorare" la tua vita, nel senso di essere più felice (magari questo per te coincide con leggere da mattina a sera, o camminare per i boschi piuttosto che dipingere o suonare il cembalo, non ha importanza).

      L'economia si pone il problema di massimizzare ciò che tu vuoi ottenere, qualsiasi cosa essa sia. Tu tendi al "massimo" rispetto ai tuoi obiettivi. Ecco perché si parla di "crescita", si cerca cioè il massimo di una funzione e non il minimo.

      Per dirla come piace a te, l'idea invece che ciascuno debba avere 4 televisori a testa, massimizza spesso solo gli obiettivi del produttore di televisori. Non c'entra. ;-)

      Non te lo dico per volerti contraddire, eh! Voglio solo chiarire la questione, perché il Bobbolo sta sfracassando anche me (oltre che te, come leggo qui e come immagino) e occorre che almeno chi vuole riflettere cerchi di stanare chi fa disinformazione.

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    8. No, io non tendo al massimo.
      Tendo all'ottimo complessivo e l'ottimo complessivo non di rado passa per dei... minimi.
      Sembra un paradosso e non lo è affatto.

      Questa è una delle molte differenza tra i due paradigmi.
      Io ritengo che sia importante non solo decostruire l'immaginario tossico, come osserva Bonaiuti, ma anche depurare il linguaggio, iniziare a renderlo più preciso e a togliere le ambiguità e la povertà che sono stati, glottologicamente, i frutti avvelenati di questo culto fondamentalista della crescita, dell'economia neoclassica.

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    9. LOL, siamo quasi al trollaggio ;-)

      Guarda, detesto pure io l'economia neoclassica, oltretutto è superata da un secolo. E' triste, ma c'è ancora qualcuno che spaccia modelli neoclassici, che decenni di studi successivi hanno dimostrato (e sottolineo: dimostrato) essere inappropriati.

      Ciò detto, mi sembra che tu ti stia scontrando più con la matematica che con l'economia (che, in realtà è matematica applicata)

      Direi che la tua è una lotta contro il marketing e la comunicazione pubblicitaria. E io su questo sono anche d'accordo con te.

      Lasciamo perdere matematica e economia, i punti di massimo, di ottimo e di minimo. Sono definizioni e rischiamo di graffiare gli specchi. Oh, certo: poi a Stoccolma un nobel da dare lo cercano sempre, se salta fuori un Einstein...

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    10. Nel XIX secolo poteva forse avere un senso pensare alla crescita e al liberismo ingordo come futuri radiosi per l'umanità.
      Ma già a quel tempo si conosceva tutto sulle caratteristiche della curva esponenziale, si sapeva che, per quanto grande il mondo era una sfera finita.
      Infatti Malthus che aveva capito tutto, venne offeso pesantemente dai seguaci di Smith e poi pure da Engel (e qui ci sono le radici del cancro accrescitivo e tecnoteista,progressista della sinistra).
      Il Club di Roma è oltre quarant'anni che, con l'aiuto dei migliori tra scienziati e ricercatori, cerca di avvisare dei pericoli e il lavoro di ricerca, di modellistica sistemica (che non sono autorevoli e molto ben fatti, rivelatisi molto precisi anche a distanza di decenni) sono urla inascolate e dalle masse e dalle classi pseudodirigenti di mestieranti del potere che esse esprimono.

      Mi permetto di sottolineare che anche tu cadi nel colossale errore di massa che individua nel sistema antropocentrico (la finanza, la sperequazione, i sistemi politici, economici, di governo) le cause della crisi che sono invece deficit di risorse fisiche, reali, biologicamente indispensabili per la vita.
      I sistemi non sono in crisi perché ci sono risorse e c'è ingiustizia.
      I sistemi sono in crisi perché la portanza è stata gravissimamente superata, non ci sono più risorse (leggi ad esempio partendo da qui sulle cause della crisi in Egitto, in Italia, etc.) e ciò desta chi ha la panza vuota (spesso prima causa della carestia) che pensa che sia colpa degli accapparratori, del mercato nero, degli stranieri, dei fascisti, dei comunisti, delle banche, dello stato, dell' euro, della Merkel (insomma è comunque colpa e complotto di altri).

      Alla massima
      - se vaticancro
      - se gli USA
      - il PD±L
      indicano un rimedio ed una direzione
      e tu non hai altri strumenti a disposizione
      allora quasi certamente il rimedio è nello spazio dei problemi (è una delle cause del problema) e la direzione per risolvere è quella contraria.
      Ecco, a questa linea strategica di massima si dovrebbe aggiungere
      - gli economisti

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  8. Quando si fa terrorismo verbale al bar è facile trovare terreno fertile. Sentivo Salvini ieri e le sue teorie sui respingimenti in mare aperto. A prescindere dal fatto che uno di quelli che sbarca borseggerà mia madre al mercato, saremmo comunque capaci di rimandarli indietro? A morire chissà dove?

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  9. Ricordi quando qualche commento fa ti feci osservare la stessa cosa? In una discussione pubblica (bastano tre persone) pochi ammettono la loro vera opinione in merito alla cosiddetta accoglienza. In una discussione a due è assai più probabile che uno dica quel che davvero pensa. In assenza di testimoni e se si lascia intuire la propensione alla massima riservatezza, la percentuale di chi ammette d'averne abbastanza si alza a livelli estremamente maggioritari. Eppure, guarda cosa fanno le dirigenze, e come ci rimpinzano di propaganda di segno opposto.

    Tutto ciò mi riporta alla mente una frase del defunto ex Presidente Pertini che ho letto poco fa: "Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo va cacciato anche con mazze e pietre."

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    1. Confermo, anche per mie esperienze personali.
      Da 20 anni, sull'argomento immigrazione è in atto un condizionamento mediatico di massa.
      Ci dobbiamo sentire in colpa, noi ex-ricchi occidentali ma comunque sempre colpevoli, quindi sull'argomento dobbiamo stare zitti.
      Che atteggiamento da coglioni.

      ...

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    2. * zitti in pubblico, s'intende.

      ^_____^

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  10. Prendo spunto dal commento di Charlie Brown e Patalice, poi risponderò al resto che dal furbofono è una fatica.
    Per formazione e vita liberale e internazionale io sono di quanto più lontano dal razzismo. Giudicare le persone per le loro origini o per le loro caratteristiche fisiche è abominevole oltre che idiota.
    In altre parole preferisco mille mila volte un ateo ecologista egiziano radicale senza figli ad un cattolico altoatesino prolifico.
    Poi c'è la dimensione statistica, i comportamenti delle masse che sono connotati culturalmemte. Il_bobbolo è SEMPRE tremendo perché le pecore sceme quando sono 10000 nei loro movimenti di massa ondivaghi, ti travolgono e poi quando sopra di te sono passati 4 x 8000 zoccoli di tenere e osservanti pecorelle condotte dal loro pastore rabbino imam di te rimane solo una tartare sanguinolenta.
    Tu sei razzista con i tuoi amici? No.
    Allora da domani te ne mando venticinque che si fermeranno a casa tua per sempre.
    La tua reazione come sarà?
    Dopo diciamo al più 13? 20? 24h idrofoba.
    Ma non è questione di razzismo. Cazzo c'entra la razza? Se sono di Domodossola o Stresa o Brescia o Sarezzo.
    Mi sono spiegato?
    Entrare nel tuo spazio vitale, violentare te e la tua "casa"., sfruttarti fino in fondo... anche inconsapevolmente, anche solo per il problema che essendo in 25 al secondo pasto to hanno svuotato dispensa e cantina, ti hanno intasato di merda e assorbenti igienici la tazza del cesso, rotto 4 piatti del servizio preferito e così caro.

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  11. Il numero è violenza in sé.
    Ora potremmo peggiorare molto il quadretto emotivo.
    'sti amici non vengono da Piemonte o Lombardia, hanno rimosso o tuoi ricordi, hanno istituito un angolo rivolto alla mecca, insultano, molestano e poi schiaffeggiano la tua (tromb)amica che è arrivata con te, una di queste dei 25 è incinta del quarto figlio, partorirà a casa tua domani, sarete quindi in 26 ha le doglie e ha rifiutato sdegnosamente l'ostetrico che ti eri affannato a trovare...
    Tu sei razzista?

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  12. Che ne dici uomo..., se prendessimo in considerazione il fatto che le tante paure, le tante incertezze, le tante... ecc. verso le altre culture, razze,colore ecc. le incanaliamo nelle "Paure nostrane di dover riconsiderare la nostra povertà di società capitalista e reazionaria, oltre che ladra...che queste genti e tutto ciò che sono in se e per se,ci sbattono in faccia arrivando nell'occidente spocchioso, narcisista, drogato dall'informazione "...in che bel mondo viviamo, ah,ah,ah"

    Già, ma noi siamo l'occidente che spreca tonnellate di alimenti, senza neanche sentirne l'odore...così per il gusto-abitudine allo spreco; senza neanche pensare a chi viene sfruttato per creare tale spreco, o NO!

    E non voglio neanche prendere in alcuna considerazione i cosiddetti chiacchieroni: TUTTI ! che si ergono a rappresentanti del popolo o dei cittadini, come si usa definirci di questi tempi.

    Finisco col dare solidarietà a Tua madre, questo però poteva essere consumato anche da italiani...Condivido la tua riflessione-richiamo ai rischi della guerra tra poveri...ma cosa ti spaventa di poter perdere?

    Buona giornata

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  13. x franco battaglia:
    A me sembra che questa antipolitica dell'accoglienza senza se e senza ma sia una roba da bar.
    Ogni volta che arrivano 1000 clandestini è un intero paese (un comune piccolo italiano) con scuole, fognature, acquedotto, case, cibo, ospedale, medici, discariche, fornitura di energia elettrica, ... da rifare da zero ogni giorno.
    Con quali soldi? con quali risorse? dove? con quale spazio?
    Come definiresti una persona scalcagnata e piena di debiti che invita e offfre da bere a 1000 persone al bar, ogni giorno?
    Un ubriacone da bar.
    Da questo punto di vista ho ripetuto fino alla noja che la nostra morale anacronistica che non ci permette di riconoscere e di affrontare la guerra in corso è ciò che ce la farà perdere.
    Ubriachi senza esserlo.
    Se qualcuno si illude che si possa uscire in qualche modo "non cruento" da questa situazione sta credendo alla favoletta del buon elefante nella stanza.

    x Marco Poli:
    A me piace molto la tua posizione.
    Io sono molto attratto dalle altre culture, tanto il xeno di massa mi repelle e provoca il mio odio tanto il xeno in piccolo mi affascina e lo ritengo occasione di ricchezza, di cultura, di miglioramento reciproco.
    Gli USA hanno capito che l'unico modo per controllare la polveriera etnica è di usare il pugno di ferro. Prima di questo tsunami mi illludevo che Terzani avesse ragione nella sua critica alla violenza della cultura USA ma ora capisco che il panmixismo è il più straordinariamente fantastico humus per la crescita e la proliferazione della violenza.

    x Daoist:
    Devo tornare sulle tue osservazioni che condivido.
    Io sono schifato ogni volta che vedo immigrati a fare lavori umili, schifato e inorridito dai mille sfruttamento parassitario dei lavori umili, dei salari, della condizione, dello sradicamento che questo comporta.
    Gandhi si puliva il cesso e dovette smarugarsi i coglioni fino a quasi crepare di fame perché la moglie (anch'ella di casta braminica) voleva che lo facesse un poraccio della caste basse. Capisci?! Siamo ancora e sempre lì.

    In ogni caso io egoisticamente voglio vivere sereno nella mia semplicità di vita edonista e felice e non essere invaso da decine di milioni di homo che non hanno altra aspirazione che quella di una crescita religiosa, consumista, demografica.

    Non voglio la Siria qui e neppure il genocidio del Burundi-Rwanda qui.
    Prevenire è meglio che curare.

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    1. Comprendo...tuttavia siamo figli della società globalizzata; e che molto concretamente non se ne potrà più uscire.

      Comunque, tutti penso, aspirano ad un modello di vita vivibile al meglio per se stessi; tuttavia i conti si fanno giorno per giorno con ciò che ci circonda e che anche noi, volenti o nolenti abbiamo contribuito a edificare così com'è.

      Ecco, per dirla con un famoso film...L'erba del vicino (lo dico io) non è vero che sia sempre più fresca, forse lavorandoci su lo potrebbe essere; che so...una esistenza anarcoide ?

      Buona giornata.

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  14. Daoist
    Ritengo che la globalizzazione, qui ed ora, sia uno dei problemi più gravi del pianeta.
    Appartenendo allo spazio dei problemi deve essere contrastata in tutti i modi possibili.
    Noi (noi? io no! >;) ... essi hanno contribuito a divulgare un modello pessimo.
    Insomma, io cercherò di fare qualcosa nel mio piccolo per contrastare l'assalto e la distruzione della scialuppa sui cui sono imbarcato.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.