mercoledì 4 febbraio 2015

Il tramonto dell'euro - 10: external compact

(Il tramonto dell'euro - 9: geoinsania)

Questa penultima pagina va a una delle cose che ho più apprezzato ovvero l'analisi finale dell'autore, che parte da un lavoro del 1957 di James Meade, su come evitare scompensi e patatrac nell'area di libero scambio europea.
Anche in principio di questa sezione del libro Bagnai cede a - come la indico? - alla demagogia? al dirittismo? parlando della questione di libero scambio e del "diritto" all'occupazione.

Obiettivo, quest'ultimo, che oggi suona forse un po' arcaico, abituati come siamo a ministri del Lavoro moderni, per i quali il lavoro non è un diritto.
p. 384

Il lavoro, come ogni risorsa, NON è MAI stato un diritto, non lo è, lo sarà ancora di meno vista la combinazione sinergica di automazione crescente dei lavori e la mefistofelica crescita esponenziale di masse umane (non qualificate). "Non bisogna essere 'grandi economisti' alla Prodi per capirlo" osservava Lorenzo. Questo alternarsi tra osservazioni precise della realtà, terapie sensate e strane assurde teorie demagogico-dirittiste è un filo conduttore di questo libro che mi lascia sempre sconcertato.

Insomma, cosa propone Bagnai riprendendo il lavoro di Meade? Quella cosa straordinariamente sensata che è il pareggio del dare avere economici nei rapporti tra i vari stati dell'area economica europea. Quante volte qui dentro ho osservato che paesi come la Grecia, l'Italia così spaventosamente in deficit di tutto e quindi anche nella bilancia import-export non hanno alcuna possibilità di futuro? Quante volte ho osservato la suicida, nichilista, giuliva, spensierata speculazione inflattiva italiota? E l'import dissennato? Manca solo che Grecia e Italia importino pure greci e italiani al novero delle rispettive dissennatezze "importatorie". Non occorre essere grandi economisti alla Meade o alla Bagnai per capirlo. Questa attenzione ai fondamenti dell'economia è una delle cose che mi è piaciuta di questo libro. Insieme alle osservazioni sulle storture, sul non-sense del mercantilismo (tedesco), sulle asimmetrie idiote nelle leggi comunitarie.

Inoltre il sistema è distorto in senso deflazionistico, cioè si parla sempre e solo di tagli  dei salari per chi è in deficit, e mai di aumenti per chi è in surplus, e questo per un motivo ovvio: il Paese in surplus, per il semplice fatto di essere in surplus, ha messo da parte dei mezzi di pagamento (oro, euro) con cui sovvenire ai propri bisogni. Il Paese in deficit, invece, per il semplice fatto di essere in deficit, è a rischio di esaurimento delle risorse (di oro, di euro) e deve quindi sbrigarsi a recuperare competitività per evitare l'accumulo di debiti insostenibili.
p. 391

Passati 2600 anni da Esopo enonècambiatouncazz. Deficit perenni, debiti sempre più grandi: implementare il proprio suicidio. E chi sono eticamente più responsabili? I debitori, ovvio. Ma se Bagnai osserva l'assurdità delle asimmetrie normative comunitarie non è meno asimmetrico nel condannare solo... i creditori (area crucca).

Come proseguire? Bagnai riprende, a p. 393, tre punti del lavoro di Meade:
  1. Stabilizzazione economica interna volte ad evitare la deflazione nei paesi in surplus e l'inflazione nei paesi in deficit.
  2. Aggiustamenti di cambio in fluttuazione libera e rispettando un principio di simmetria, moneta dei paesi in surplus devono potersi apprezzare, moneta dei paesi in deficit deve potersi deprezzare.
  3. Un meccanismo (fondo monetario) che fornisca valuta ai paesi in deficit per evitare traumi economici.
Due cose sensate e una strampalata. Ma nei condomini che conoscete, i condomini abbienti forniscono valuta a quelli poracci o meno abbienti? Come si può pensare di risolvere i problemi con delle fanfaluche moraliste avulse dalla realtà? In ogni caso le prime due osservazioni sono... al limite dell'ovvio, la prima per il principio di ecologia universale della simmetria, la seconda per il buon senso economico della realtà e per il fatto che strutture complesse sovravincolate sono destinate alla rottura.

Bagnai cita ancora le parole di Meade:

Morale
"Per questa ragione, se non altro, i tassi di cambio fra le valute europee devono restare variabili, se si desidera evitare l'impiego di restrizioni più o meno permamenti delle importazioni come strumento per compensare divergenze crescenti fra i livelli dei prezzi nei vari Paesi."
p. 394

e arriva ad alcune proposte:
  1. Adottare uno standard europeo di salario minimo garantito.
  2. Parametrare i salari alla produttività, in aumento se la produttività è aumentata.
  3. Programmare la spesa pubblica in modo che il deficit pubblico compensi il surplus privato.
Anche qui io sono perplesso: il punto 1 contraddice il noto assioma che... in natura non si mangia gratis, al punto 2 nessuna parola (a proposito di simmetria!) sulla diminuzione dei salari se la produttività cala, al punto 3 rientra dalla finestra il peggior citrocapitalismo al quale io sono filosoficamente ed eticamente ferocemente contrario, ovvero rientra la collettivizzazione dei deficit e le privatizzazioni dei surplus, una delle peggiori malefatte del berlusconismo demagogico e ladresco e dell'assistenzialismo cattocomunista.

Le conclusioni di Bagnai, rimandano al problema della falsa assunzione di un'OCA (ricorsivo, per l''Italia) e del fatto che invece di essere l'obiettivo essa è stata impropriamente assunta come requisito; insomma si è proseguito in verso opposto, lungo quello sbagliato.
Il principio di realtà vuol che sia la flessibilità dei cambi tra monete locali (io vado oltre alle monete nazionali) contenga e prevenga strutturalmente gli sbilanci patologici (compreso quelli a deficit, i debiti cicaleschi così amati nello Stivale, sissignorecheleggi, non solo i surplus crucchi).
Si può pensare in inglesano economichese all'external compact oppure andare oltre, in direzione no global verso un principio di autarchia e di sensata separatezza, di suddivisione netta in componenti robuste e di qualità.


28 commenti:

  1. "i discorsi economici e/o macroeconomici servono a non fare una mazza"

    Diciamo che i discorsi Macroeconomici collidono con i discorsi Microeconomici.

    L'interesse del singolo imprenditore (micro) è di farsi i soldi, per cui se seguo solamente principi microeconomici allora faccio in modo che si possa trapiantare un'azienda in Asia e avere un euro forte che renda conveniente importare tutto e di più.

    Come ? Non si può delocalizzare tutto? E va beh, dai, vorrà dire che trapiantiamo qui la forza lavoro del terzo mondo così abbiamo risolto il problema anche per le produzioni che non riusciamo a spostare all'estero.

    E' evidente che se invece iniziamo a fare qualche discorso macroeconomico, i punti di vista potrebbero cambiare.

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  2. Purtroppo, invece, il terzo e quarto caso non sono inconcepibili.

    Se io faccio il meccanico potrei avere interesse ad avere un motorino in più da aggiustare e convinco che è meglio andare dritto. Poi, beffardamente, succede che tu ci lasci le penne e il motorino viene rottamato, per cui il meccanico resta senza lavoro. In effeti questo è quello che sta succedendo a noi: per seguire interessi di pochi ci stiamo suicidando tutti.

    Le aziende ora non sanno più a chi vendere i loro prodotti perché la gente non ha i soldi per comprarli. Certo: è disoccupata o sottopagata.

    E sai cosa ti dicono i furbacchioni (sinistra compresa)? Di aumentare la spesa pubblica: la qual cosa (oggi sbagliata!!) comporterebbe importare più merci e peggiorare il debito estero!


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  3. Ovvio, Lorenzo, ma ti assicuro che convincere qualcuno ad andare a sbattere non è nemmeno così difficile come si pensa.
    Se ci aggiungi anche il ruolo dell'informazione tutto diventa molto più difficile anche per chi, pur avendo un minimo di buon senso per capire, non ha materialmente il tempo per andare a leggere e documentarsi.

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  4. > Le aziende ora non sanno più a chi vendere i loro prodotti perché la gente non ha i soldi per comprarli.

    Henry Ford diceva che doveva pagare bene i propri operai altrimenti non avrebbero avuto i soldi per acquistare le sue auto.
    Ora però le cose sono decisamente peggiorate.
    Da una parte l'ingegnere Alfa Romeo compra la BMW perché fica o la Subaru perché costa meno.
    Dall'altra i produttori hanno delocalizzato abbattendo i costi ma non solo mantenendo i prezzi ma, con l'introduzione dell'euro, raddoppiandoli.
    Ovvio che economicamente non può funzionare. E infatti non funziona.
    Anche se dal punto di vista ecologico il non funzionare economico è diventato un lieve miglioramento per diminuzione e delle dissipazioni e degli inquinanti.

    > E sai cosa ti dicono i furbacchioni (sinistra compresa)? Di aumentare la spesa pubblica: la qual cosa (oggi sbagliata!!) comporterebbe importare più merci e peggiorare il debito estero!

    Infatti.
    Questo fu proprio la "furbata" del craxismo prima e del berlusconismo: affossare le finanze pubbliche con la più becera spesa pubblica E evasione di massa. Cosa hanno fatto le masse italiche? coi soldi sotttratti alle casse pubbliche hanno comprato beni posizionali crucchi fino a diventare il primo mercato europeo per la mercedes.
    E così è anche per la demagogia degli 80euri renziani che il_bobbolo spende in iPhone, viaggi sul Mar Rosso e per comprarsi la nuova Mini.

    Bisogna essere dei demagoghi per non capirlo.
    E infatti...

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  5. > Se ci aggiungi anche il ruolo dell'informazione

    Infatti io leggo sconcertato i riferimenti di Bagnai alla democratizzazione dell'economia.
    Non bisogna essere Collodi o neppure Randers per sapere che il_bobbolo anela al paese dei balocchi da sempre.

    Un po' le stesse credenze di massa, come il dirittismo e altre assurdità che riempiono la testa delle masse e dei capipopolo che le manipolano per sfruttarle.

    Qui si torna sempre al problema delle demagogie democratiche e alle derive e alle peggiori cose alle qauli esse, strutturalmente, portano.
    Manca la responsabilizzazione di elettori e loro delegati, la globalizzazione differisce nel tempo e delocalizza gli effetti di scelte democratiche scellerate.
    Da questo punto Meade intravede una contromisura strutturale ragionevole: la flessibilità di cambio tra le valute. Non appena inizia ad accumulare deficit la tua valuta si deprezza e i beni i consumismi importati diventano più cari, si rompe il gioco al deficit.

    Ma oltre al feticismo fondamentalista pro democrazia c'è anche il credo sì global, oltre ad altre cose (tecnoteismo, crescitismo, etc.)
    Mah. Sembra un mondo di idioti direi.

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  6. Un deficit delle casse pubbliche può essere fatto

    o - diminuendo le entrate (l'incultura dell'evasione berluschina, incultura perché se fosse stato liberale e coerente e non demagogo avrebbe tagliato servizi e impieghi)
    o - aumentando le uscite, col dirittismo cattocomunista, il filomassmigrazionismo etc.
    o - o peggio, con entrambe le azioni combinate e, nell'Italia delle destre e delle sinistre demagogiche questo è ciò che è stato sempre fatto con maggior criminosità dal centro destra che ha spinto massimamente sull'evazione e anche sul "Più tutto per tutti!". Ricordo che il PD con Scelta Civica sono state le uniche forze politiche non ostili all'idea del pareggio di bilancio.

    Comunque è un problema globale in parte non piccola imputabile al nefasto modello "sistema 5" in cui gli USA sono campioni assoluti.
    Lo stesso Bagnai considera - robe da matti, v. qui
    - il debitismo del capitalismo anglosassone come... più affine a quello italico.

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  7. Risposte
    1. ma forse no.

      (credo sia tua e ti cito, perché mi era piaciuta)

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    2. I collassi delle culture solo rare volte hanno portato alla completa scomparsa degli homo che le animavano.
      Diciamo che si può osservare ciò che successe in Ruanda, ciò che succede in Siria, in Bangladesh, nella parte russa dell'Ucraina etc.
      Purtroppo, ecologicamente, lì gli homo non sono scomparsi, non è finita.
      Anche se non è finita non è molto gradevole.

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    3. @ Lorenzo E' quella la cosa che mi preoccupa

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    4. Dubito che i batteri pensino. Se è così, visti gli effetti del nostro gran pensare, la loro è una condizione invidiabile.

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    5. In effetti le credenze più astruse che dilagano nelle masse (crescono anche esse, una delle molte crescite) significa che la nostra intelligenza non è molto distante da quella dei batteri.

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    6. Eh, Lorenzo, non dimenticare che la nostra specie è sapiens sapiens... due, dico due volte sapiens. Vuoi mettere?

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    7. Sapiens sapiens

      Aahhahahahahahaaahahhahahhahahah
      Ohahhahahahahahaaahahooahahhahahah
      iihihihihiiioohooahahaho ahhahah

      Tu prendi 'na cassetta di rape marce in cui ci sono 2 rape sane e 76 marce e la chiami cassetta di rape sane sane.
      :)

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  8. Ai tanti interrogativi sull'incertezze del lavoro che non è mai stato un fatto di designazione divina nè umana...dal punto di vista del diritto, e una volta che siamo viventi su questo pianeta, sorge una domanda a mio parere grossa come il pianeta: OK nessuno ha diritto al posto fisso...quando questo lo si ottiene, OK per la professionalità-scolarità adeguata...quando lo status sociale lo permette oltre alla scuola dell'obbligo; e vada anche per il surpluss di viventi sparse in ogni e dove; tuttavia in questo tempo, le cose stanno con en eccesso di surplus in ogni e dove...persino i cani e i gatti sono anch'essi in surplus, quantunque quest'ultimi trovano comunque compassione ecc.
    Ebbene si può continuare a pensare, e a continuare ad alzare muri sociali, contro chi non ha le caratteristiche dei più fortunati socialmente ? Va bene il "liberismo, la deregulation e chi più ne ha più ne mette...ma come si fa a non fermarsi un attimino e riflettere, che chi più e chi meno siamo tutti soggetti e strumentalizzati dalla paura del futuro? Sinceramente, in questa fase preferisco fare letture di sociologia che non di economia, quest'ultima a ben vedere ha fallito in ogni formulazione e modelli da adottare, esai perchè? essa guarda esclusivamente all'accumulo e non tiene conto dell' incombente "morso della fame" pe le moltitudini di esseri viventi ecc.

    Termino, e ti chedo scusa per le esternazioni, ma ne ho pieni i pendoli per le tante cazzate a senso unico...diciamo degli economisti molto modernisti, ma mi spiegate, lasciando per un attimo da parte il pensiero Nietzchiano del "supr uomo", come fareste voi a sfamare chi è stato messo col culo per terra dalle teorie economiche moderniste e politiche? A meno che non si sta diventando tutti invasi dal pensiero di rimettere in funzione i forni crematori di passata memoria, per le massicce eccedenze umane ?

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    1. [...ma mi spiegate ...come fareste voi a sfamare chi è stato messo col culo per terra dalle teorie economiche moderniste e politiche?]

      Applausi. Grazie, Dao.

      Vedi, il problema è che per anni hanno preso giornalisti incompetenti / prezzolati e poi li hanno fatti parlare in TV con un cartello con la scritta "economista" in sovraimpressione. Altri, come dice Uomo, erano invece pagati per non capire e, magicamente, non capivano ma divulgavano...

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    2. > le cose stanno con en eccesso di surplus in ogni e dove...

      Ecco, il punto fondamentale è quello.
      Si chiama impronta ecologica ovvero un deficit planetario già drammaticamente grave che aumenta per ciascuno degli 80 milioni di homo (un paese come la Germania) che si aggiunge alla costipazione umana esistente.

      Gran parte delle persone credono che le guerre siano di natura religiosa, culturale, etnica, politica.
      Ma questo è falso, il risultato di una lettura antropocentrica del mondo.
      Il caso più noto e vicino è quello della Siria che è stato un paese "civile" fino a che la crescita demografica spaventosa non l'ha portata al principio di collasso che vive.

      > a continuare ad alzare muri sociali, contro chi non ha le caratteristiche dei più fortunati socialmente ?

      La mia visione morale del mondo è che le persone e le culture che esse formano debbano essere responsabili delle loro scelte. In primis l'atto attualmente più antiecologico che è quello della riproduzione compulsiva.
      Se il muro serve per difendersi dallo tsunami migratorio del tutto voluto (leggere qui cosa sta succedendo in Egitto, con il piano studiato programmato e in implementazione di prevaricazione numerica degli islamici sui laici, quante decine di milioni di egiziani verranno scaricate in europa?) è un atto ecologico in quanto educativo: assumiti le conseguenze dei tuoi atti.
      Daoist, scrivevo qui abbiamo una cultura marcia che ha tentato di rimuovere Thanatos, Kali, dolore, morte, pena, sofferenza, distruzione, etc. e l'ecologia ad essi collegato.

      Questo è un colossale e drammaticamente insano lasciapassare ai comportamenti di massa più irresponsabili e forieri delle più nefaste conseguenze.
      Thanatos viene messo alla porta e rientra decupllicato dalla finestra.

      > come fareste voi a sfamare chi è stato messo col culo per terra dalle teorie economiche moderniste e politiche?

      Allora, in questi giorni passa alla radio una campagna da parte di quei marci corrotti parassiti di Unicef (ancora una!!) per ottenere le tue risorse per lavorare ad aumentare il problema.
      Non si lavora per campagne come questa in Uganda.
      No, abbiamo i papponi moralisti, gli aumentatori di problemi dell'Unicef (che se ricordo bene sono tra le associazioni peggiori in termini di quante risorse trattengono per il funzionamento della loro macchina).

      I forni crematori?
      Osservare cosa succede nei paesi in collasso, come Iraq, Siria, Ruanda, cosa successe in Cina durante le carestie a botte di decine di milioni di morti in cui avvennero le cose più orribili che possono succedero nella specie, fino al punto di spingere il PCC al "Mai più!" e alla saggia e lungimirante, politica di giustizia coercitiva del figlio unico.
      In confronto a queste cose i forni crematori sono delle bazzecole.

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    3. @Lorenzo

      Nei tuoi discorsi sul Ristorante c'è sempre il conto del Debito Pubblico ma non c'è mai quello del Debito Privato.
      Facciamolo completo il conto, se lo vogliamo fare. Altrimenti finisce che ce la prendiamo (giustamente) solo con quello che si è bevuto il vinello del 1914 ma non ce la prendiamo con quello che si è addirittura preso uno Yacht da 50 metri e dispone di tutta la cantina dei vini a fiume per lavarsi anche i piedi.

      Vedi, tu ti incazzi e c'hai ragione (solo a metà), ma l'amante del mare ti ha trovato un facile nemico in modo che lui possa continuare a stare con la panza al sole mentre voi combattete una guerra tra poveri...

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    4. Il problema è che il 99% de la_ggente ("poveri" compresi) non anela ad altro che avere il panfilo da 50 metri e di metri cubi di barolo per sciacquarsi la uallera o i piedi.
      Essi non hanno alcuna distanza ideologica, culturale, operativa dal paradigma, essi SONO il paradigma capitalista e lo animano coll'aggravante della sofisticazione ideologica di presunti egualitarismi pseudo sinistresi.

      Rimando al mio commento sopra.

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    5. @Lorenzo

      Da quando tu eri bambino la produttività è enormemente aumentata. Per fare il lavoro che fai tu oggi erano necessarie due o tre persone come minimo.
      La proporzione tra la produzione REALE è quello che tu reputi "ininfluente" è questa (in un paese come la Germania!!)

      Se tu nella colonna di sinistra metti a posto il problema dell'inefficienza pubblica tagliando o rendendo efficiente il fannullone tu comprenderai bene che comunque non ne avresti a sufficienza per ripianare la colonna di destra.

      Poi, io non credo nemmeno che la Finanza sia da demonizzare e non voglio fare discorsi ideologici o preconcetti. Però i conti sono conti, come dici tu ed è bene guardarli in faccia, altrimenti poi non si spiega perché la crisi ci sia anche in Olanda e Germania, dove lo spreco è inferiore all'Italia.

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    6. Siamo alle solite...qualcuno dei tuoi commentatori usa ingiurie,offese e altro e tuttavia, poichè riutengo il tuo blog un luogo di libera espressione, inviterei quel signore a riservarere un certo linguaggio, per i suoi compari di bar o altro luogo. Non vado oltre, UUIC, per non metterti in difficoltà... Grazie per la tua ospitalità, e buona giornata.

      ALT !, per il linguaggio scurrile e offensivo utilizzato da qualcuno...per questi provo colo compassione per i problemi di solitudine e frustrazione verso il prossimo.

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    7. Per quanto con qualche venatura socialdemocratica, quello tedesco è un "sistema 5".
      Non solo, già dai tempi di Hitler esso si basa sul mercantilismo per ovviare con l'ingegno e la qualità alla mancanza di risorse rispetto a quelle richieste dall'impronta ecologica.
      Come scrive Bagnai, se da una parte noi abbiamo il problema dell'import compulsivo a debito, essi, su questo tentano di camparci, segando il ramo su cui sono seduti ed ingrassati.
      Non bisogna essere grandi economisti alla Scheuble per capirlo.
      E' del tutto ovvio che se io faccio debiti per acquistare le tue Golf, Carrera e Birkenstock, prima o poi se devo rientrare dal debito, non acquisterò più Golf, Carrera e Birkenstock.
      :)
      Ecco l'importanza di questo moderato accenno al bilancio del dare avere (external compact) , che ancora non ci siamo rispetto alla quasi autarchia a cui si deve puntare considerate le pessime prospettive di medio e lungo termine.

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    8. Daoist, qui tendiamo un po' al sanguigno, non di rado.
      La passione e l'impegno comportano a volte anche eccessi di tipo verbali.
      Sii sereno e pacifico e ben radicato nella tua terra, quelle raffiche di vento non potranno sradicarti. Le tue qualità non possono dipendere da giudizi esterni, no!?
      :)

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    9. Scusa, Lorenzo, ma tu lo hai visto il grafico che ti ho linkato?
      Guardalo bene in faccia. Se nella colonna di sinistra tu eliminassi tutti gli sprechi, di quanto riusciresti ad aumentare il PIL (somma di tutta la "produzione nazionale")?
      Vuoi aumentarlo del doppio? Ok, poi confrontalo con la colonna di destra e tu capisci che dovresti vivere schiavo per una dozzina di vite prima di pareggiare i conti...

      Il problema dello spreco pubblico è un problema e non ce lo nascondiamo, ma la sua soluzione non basta ! Iniziamo a fare quello? Beh, io se avessi un cancro non so se mi concentrerei a combattere il raffreddore...

      Oltre a questo discorso, che mi sembra molto "pratico e cinico", c'è l'ideologia, correggimi se sbaglio, naturalmente. Se ci fai caso, in TV ti martellano solo con lo spreco_pubblico (che è un problema, e non ce lo nascondiamo), ma domandati anche a chi risponde l'informazione...


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    10. Visto come i discorsi semplici diventano complicati?

      Risemplifico alla tua maniera. Uno produce 100, l'altro non produce e mangia 20 e l'altro ancora non produce e mangia per 10000. Non ti piace far lavorare quello che si fotte 20? E va bene allora tagliamolo pure. Ti rimane quello che mangia per 10000. Chi lo mantiene ???


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    11. > Io non sono "decrescitista" nella eccezione estrema di UomoCoso ma è solo questione di buon senso.

      Io non sono così radicale nella decrescita.
      Ci sono persone molto più coerenti e radicali.
      Ad esempio Gaia Baracetti che io ammiro e stimo moltissimo.

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    12. > Uno produce 100,
      > l'altro non produce e mangia 20
      > e l'altro ancora non produce e mangia per 10000.
      > Non ti piace far lavorare quello che si fotte 20?

      Una volta era uscita la notizia che i milionari in Italia siano circa 100k. Mi ero divertito a calcolare, di massima, quante persone potessero vivere sobriamente col loro reddito. Se ricordo bene era uscito 'na roba tipo: qualche centinaia. Per 100k milionari arriviamo a 10? 20? milioni.
      E gli altri 50/40 (+ 10 di clandesitini)?
      Il problema delle demagogie anticasta, comuniste, antiricchi etc. è che l'ammontare dell'impronta ecologica delle parti "medio basse" della piramide sociale è molto più grossa di quanto si pensi.

      L'austerità e il taglio di privilegi verso l'alto numericamente sono relativamente risibili (ma questo taglio è il più importante perché lo è dal punto di vista concettuale, motivazionale, elimina transfer e alibi).

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  9. > proletariato con casa gratis, barca, casetta abusiva in campagna su terreno demaniale,
    > lavori in nero, prepensionamento, invalidità presunta

    ovvero lo squallido e viscido mestierante pidino ex comunista pensionato baby ex ferroviere in BMW e ora Mercedes nuove di trinca ogni due o tre anni etc etc.

    Una delle colossali sofisticazioni ideologiche della religione sinistra è un presunto anelito all'uguaglianza, alla comunanza "proletaria" non escluso pauperista. Questo è contraddetto dalla realtà come ogni fanfaluca moralista e ipocrita.
    Ma Mao stesso osservava che gli operai comunisti non erano altro che piccoli borghesi mancati (forse anche per questo non era granché inviso ai comunisti europei).

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