- Al gas stasera c'erano molte cose squisite: [...] pane con farine biologiche macinate integrali a pietra, lievitato con pasta madre e cotto in forno a legna,
(In vista del tonfo)
Ieri se ne e' andato _ltana, uno dei fondatori del nostro gruppo di acquisto solidale. Fu, per vari anni, il nostro fornaio. Il nostro primo progetto, come GAS, fu quello di autofinanziarci/lo e di comprargli un forno per panificazione artigianale a legna: con la somma anticipatagli egli ci preparò per quasi un anno e mezzo il pane settimanale, poi iniziammo a pagarlo. Fui io a portargli il lievito madre che ci fornì un mio amico, anch'egli gasista, con cui feci danza afrocubana.
Viveva lassù, in alta collina, nella casa di campagna che aveva comprato e rimesso a posto con le sue mani, con galline, maiali, asini. Era una casa aperta in cui ospitava i personaggi e i gruppi più disparati, da artisti di strada squattrinati a scienziati, da vagabondi a ricercatori stranieri, da scout cattolici a scrittori, da presidenti di nazione a camminatori.
Comunista convinto, incazzato con Terzani, non era però così allineato: le sue critiche schiette, franche andavano anche con i (per lui) compagni o su varie posizioni politiche, ideologiche della sinistra al caviale, di quella operaia, di quella ortodossa, etc. .
Nella camera dove faceva lievitare il pane, vicino al forno, teneva un motto fascista
Mi stupiva un comunista che riconosceva il valore di quel pensiero, specie considerando che era un motto dei baubau brutticattivicaccadiavolo: qualcuno capace di discernere!
Mi affascinava anche per la sua contadinità, le sue capacità: era norcino e lavorava i suoi maiali, aveva una casa spartana ma in buona parte autonoma (campi solari termici e fotovoltaici, cisterna per l'accumulo dell'acqua piovana, etc.).
Era alcuni anni che non stava bene, era passato anche per un infarto, malconcio aveva smesso di far il pane, al GAS aveva rotto con alcuni duriepurimoltateoriapureanchetroppa e non era più venuto.
Domani le esequie.
Riposa in pace, fornaio!
Viveva lassù, in alta collina, nella casa di campagna che aveva comprato e rimesso a posto con le sue mani, con galline, maiali, asini. Era una casa aperta in cui ospitava i personaggi e i gruppi più disparati, da artisti di strada squattrinati a scienziati, da vagabondi a ricercatori stranieri, da scout cattolici a scrittori, da presidenti di nazione a camminatori.
Comunista convinto, incazzato con Terzani, non era però così allineato: le sue critiche schiette, franche andavano anche con i (per lui) compagni o su varie posizioni politiche, ideologiche della sinistra al caviale, di quella operaia, di quella ortodossa, etc. .
Nella camera dove faceva lievitare il pane, vicino al forno, teneva un motto fascista
"Rispettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio."
Mi stupiva un comunista che riconosceva il valore di quel pensiero, specie considerando che era un motto dei baubau brutticattivicaccadiavolo: qualcuno capace di discernere!
Mi affascinava anche per la sua contadinità, le sue capacità: era norcino e lavorava i suoi maiali, aveva una casa spartana ma in buona parte autonoma (campi solari termici e fotovoltaici, cisterna per l'accumulo dell'acqua piovana, etc.).
Dava certe spazzolate robuste anche ai campatiperariacittadini in visita ai luoghi intorno e che passavano pure da lui (era noto da quelle parti).
Diceva, spesso :- "Voglio incontrare persone con idee diverse dalle mie perché con loro è interessante parlare, non ho molto da dire con chi la pensa come me."Era alcuni anni che non stava bene, era passato anche per un infarto, malconcio aveva smesso di far il pane, al GAS aveva rotto con alcuni duriepurimoltateoriapureanchetroppa e non era più venuto.
Domani le esequie.
Riposa in pace, fornaio!
Una persona genuina, come il suo pane. Grazie dei questo ricordo, Uomo.
RispondiEliminaQuando leggo o sento un adulto con cose come queste:
RispondiElimina"... sarà necessario arrivare a forme di collaborazione economica non monetaristica: ad esempio barattando prodotti con lavoro, coproducendo le trasformazioni ..." Non posso che concludere che la Fine del Mondo non solo è imminente ma in generale ce la meritiamo.
In altre parole, quella sopra è una società decadente descritta da una persona decadente, che non è consapevole di nessuna delle due cose. Il signore "comunista" non era vicino alla "illuminazione" di Osho, semplicemente si trovava nella condizione di tutti i "comunisti", cioè o non sanno niente del marxismo e/o del marxismo-leninismo e pensano che "comunista" significhi "la Mamma-Partito mi tutela", quindi "cambiano idea" appena viene meno la "tutela", oppure come tutti i religiosi, devono dare la colpa a qualcuno del fatto che il Regno dei Cieli non si avveri mai, in questo caso che la collettivizzazione non emancipi il proletariato dal bisogno.
In parole povere, la "collaborazione economica non monetaristica" è un concetto dei fighetta che non hanno bisogno di niente perché hanno abbastanza "economia monetaristica" da avere tempo e modo di andare in giro a cercare le prelibatezze del "contadino". Notoriamente, in tutto il mondo, i poveri mangiano da MacDonalds e comprano al discount. Nello stesso momento il "fighetta" immagina che un'ora del suo lavoro abbia un valore di mille euro invece che di dieci centesimi, perché nessuno di questi manda i figli a ravanare nelle discariche o nelle miniere.
Che scemi i povevi, non hanno capito che se non hanno soldi possono istituive una collabovazione non monetavistica.
Fantascienza.
Grazie Dio per non avermi fatto in modo che andassi in giro per gli Appennini con 'sti personaggi.
Prova a pensare che non esistono solo il bianco ed il nero. Un aneddoto che riguarda il mio modo di interpretare il concetto di "collabovazione non monetavistica" narra di uno scambio tra passaggi in auto da e per il lavoro e interventi di manutenzione domestica a vantaggio "passaggiatrice". Cosa ci vedi di strano o impossibile? Neppure un euro è stato movimentato nel processo, eppure io ho risparmiato alcune centinaia di euro (la maggior parte dei quali sarebbero stati vaporizzati in tasse), lei ha risparmiato quel che avrebbe pagato per giardiniere e/o colf, ovviamente con ulteriori "vaporizzazioni" dovute al fisco. I fighetti definirebbero questo stato di cose come una tipica situazione win-win. Io lo chiamo "scambio di favori". Tra persone con un minimo di senso dell'onore e del decoro (un tempo, più sinteticamente, avrebbero detto onestà), funziona.
Elimina[...] a vantaggio della "passaggiatrice".
EliminaI bambini immaginano. Gli adulti progettano.
EliminaVediamo se riesco a fare capire la differenza in questo contesto surreale.
L'immaginazione non ha alcun vincolo perché può spaziare nell'irrazionale. L'inconveniente è che alla sfera cosciente tutte le cose "immaginarie" appaiono sbagliate. Tranne le rarissime eccezioni in cui una idea apparentemente irrazionale si può razionalizzare a posteriori, per esempio quando si "intuisce" la soluzione di un problema senza avere tutti i dati necessari.
Quindi "immagina" significa "pensa una cazzata qualsiasi".
Invece progettare significa immaginare il futuro all'interno dei vincolo stringenti della logica "se questo, allora quello, oppure quell'altro". E' un meccanismo cosi vincolante e razionale che riusciamo a farlo ripetere pari pari alle macchine, cioè è la famosa "Intelligenza Artificiale". Ho scritto "ripetere" perché le macchine ripetono un percorso noto a priori.
Quindi "progetta" significa "dimmi come si risolve questo problema".
Nel contesto di questo post risolvere il problema della mancanza di denaro con "forme di collaborazione economica non monetaristica" è un RIFLESSO CONDIZIONATO di gente che ripete come le macchine, non immagina niente. L'idea di fondo è sempre quella della COLLETTIVIZZAZIONE che nella Storia ha dato vita a infinite forme "comunitarie" dove in teoria ognuno contribuisce secondo le proprie capacità e in cambio riceve secondo le sue esigenze.
Anche senza conoscere la Storia, cioè i risultati di tutte e ognuna di queste forme "comunitarie", il nocciolo della questione è che si tratta di una CONTRADDIZIONE IN TERMINI perché la parola "economia" sta a dire "decidere in casa propria" o in termini più diretti "farsi i cazzi propri". Ergo, l'idea che ognuno contribuisca come può e riceva quanto gli necessita è ANTI-ECONOMICA, perché presuppone che esista una entità divina che garantisca amorevolmente la TUTELA degli interessi (o dei cazzi) di tutti e di ognuno. Nelle comunità spontanee, questa entità non esiste e quindi queste comunità esplodono per la spinta centrifuga della ambizione di ognuno. Ognuno pensa di faticare più degli altri e di ricevere meno di quanto gli spetta. Nelle comunità organizzate, la entità sarà una classe di funzionari/burocrati alla quale risponde una forza militare e che col tempo si costituisce in aristocrazia.
Siccome so che il discorso è troppo complicato per il lettore medio, riassumo dicendo che qualsiasi Gruppo di Acquisto Solidale è destinato a saltare per aria per via della parola "solidale", dato che NESSUNO è veramente "solidale" con gli altri ma, economicamente, pensa ai cazzi propri. Potrebbe funzionare se fosse un Gruppo di Acquisto Obbligato, come era per mia nonna che comprava allo spaccio della fonderia dove lavorava mio nonno, che in sostanza è essere servi della gleba.
Per la mia esperienza I Gruppi di Acquisto Solidale
Elimina(GAS) schiatttano non per il solidale ma per le dinamiche dei gruppi. I gruppo sono tutti degli psicogruppi e quelli di acquisto solidali non fanno eccezione.
Il solidale (che significa un po' di impegno personale, di tanto in tanto e scelta dei prodotti e di produttori secondo alcuni criteri e rifuggire dalla pestilenziale e nefasta pratica del presso piu' basso possibile) presenta dei punti deboli.
Ma e' la caratterizzazione di gruppo il punto piu' fragile.
Ho assissistito alla dissoluzione di innumerevoli gruppi di innumerevoli tipi per le piu' disparate ragioni.
Come osservate giustamente, signor Connor, queste comunità esplodono per la spinta centrifuga della ambizioni di ognuno e di conflitto con interessi di altri.
Coso, la parola "solidale" significa "corpo unico". Se io e te siamo "solidali" significa che costituiamo una unità, un solo ente, se io mi muovo, tu ti muovi, se io sto fermo, tu stai fermo, se io godo, tu godi (questa è la parte problematica).
EliminaCi sono due modi per realizzare un "gruppo solidale".
Uno è immaginare. Con l'immaginazione rimuovi la distinzione tra vero e falso quindi il "gruppo solidale" esiste solo perché te lo sei immaginato.
L'altro è cancellare gli individui. Il gruppo diventa "solidale" non come conseguenza di una scelta e del prezzo connaturato ma perché è una gelatina indifferenziata, il famoso "meticciato", del Popolo Unico, dove tutti sono ugualmente e catastroficamente ricondotti al Minimo Comune Denominatore. Voglio dire, gli antichi "proletari", cioè persone a cui era stato tolto tutto tranne la prole, vivendo nelle medesime condizioni disumane erano necessariamente "solidali" e si potevano ricondurre al concetto astratto di "Classe". Nel caso del tuo GAS non si tratta/va di una "Classe" di oggetti privi di qualsiasi attributo quindi "uguali" nel non avere nulla, si tratta/va di persone che recitavano una parte, il solito giochino della "mite pastorella" nella Reggia di Versailles.
Il "marxismo" ha evoluto il "leninismo" proprio perché non si riesce a creare una "Classe" di uguali senza uccidere l'Uomo, una "Classe" che si muova come un "corpo unico", quindi necessita imporre ai "quasi uguali" un potere soprastante, il Partito, che applica la forza militare per "equalizzare" i riottosi. Incidentalmente, il Partito si incarica anche di essere la coscienza della "Classe", di pensare e decidere al posto degli individui e cosi rimuove l'unico senso che si può dare alla vita, riducendo l'essere umano a lumaca.
Se dico che la "sinistra" è una malattia mentale, un corollario è che i GAS sono una malattia mentale, per via della "S", che rappresenta un ovvio paradosso. Mi dici che nella tua esperienza i "gruppi" danno vita agli "psicodrammi"? Per forza, i partecipanti sono dei malati di mente, per definizione, altrimenti non sarebbero dentro il GAS.
Signor Connor, ogni tanto vi fate prendere dal vostro antagonismo e, a furia di pigiare sull'acceleratore dell'antagonismo, finite fuori strada iomprecando contro le curve che non sono dritte.
EliminaSe non vi va bene solidale usate un altro termine che indichi acquisti ed economia che non siano quella del prezzo piu' basso possibile per beni e serviizi consumat
per beni e servizi consumati nel minor tempo possibile.
EliminaMa cosa scrivi?
EliminaLa parola "solidale" non è un accidente, fa parte del lessico di un certo tipo di persone affette da un certo tipo di disturbo mentale.
A me non importa niente se usi una parola o l'altra, mi importa cosa fai. In questo caso la parola "solidale" è come la scritta "dinamite" sulla scatola che arriva a Willy il Coyte spedita dalla famosa azienda A.C.M.E., non è la scritta in se, quanto il fatto che la scatola salta inevitabilmente per aria, qualsiasi cosa faccia Willy.
Questa però è una cosa che è inutile che io ti dica, perché se non ci arrivi da solo, non ci puoi arrivare. Infatti, Willy il Coyote continua a comprare armamenti dalla A.C.M.E. e continua a saltare per aria tutte le volte. Oppure precipita nel burrone, oppure entra nella galleria e arriva il treno. Tutte le volte.
A peggiorare il tutto c'è la ragione. Willy il Coyote vuole catturare Road Runner (detto Bip Bip) e tu invece vuoi scopare.
Leggere qui.
EliminaBel ritratto.
RispondiEliminaBel motto.
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