domenica 8 marzo 2020

Sempre quello

La situazione sanitaria è pesante in alcune zone del paese. C'era stato il caso, in regione, di un evento "spalmacorona". Oggi parlavo, al telefono, con un'amica tanghera che abita in quella zona della bassa lombarda afflitta da 'sto corona virus. Era arrabbiata per le persone che continuano ad affollarsi nelle vie della città dove abita, anche in  alcuni incontri tangheri clandestinamente organizzati. Io non ho mai pensato che il mondo del tango fosse meglio o peggio di quanto al di fuori di esso. Molte persone non riescono mentalmente a cambiare, sia pur di poco, le proprie abitudini. Cazzo di importanza ha il tango, ora!? Zero, oh babbeo! Leggevo di folla in fila agli impianti di risalita in Trentino. Lo sci, il tango, questo e quello. Mah.
Non è necessario stravolgersi la vita ma adottare alcune misure, rinunciare ai luoghi affollati.
La società ha scarsa resilienza ma ciò che manca è proprio l'attitudine mentale delle persone, avere una cognizione anche vaga delle priorità.
Se ci pensi bene; alla fine, il problema è sempre quello, lo horror vacui.


19 commenti:

  1. Evitare i posti affollati... in Italia?!? Ha, ha, ha! Perfino se stai in casa sei in un posto affollato, a meno che tu viva da solo. Ti faccio un esempio concreto: una mia collega che vive in un piccolo paesino ha due nipoti, che vivono a Voghera e che visita regolarmente anche in questi giorni passando con loro interi pomeriggi in veste di "nonna bambinaia". Il figlio (papà dei due nipoti) lavora in una banca a Milano come sportellista, e ci va tutti i giorni viaggiando in treno. Non so che mestiere faccia la moglie. Orbene: La mia collega convive con i due genitori rispettivamente di 99 e 92 anni e li tiene rigorosamente segregati per "tutelarli". Già, molto razionale.

    MrKeySmasher

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    1. Messer Pigiatasti, come animali sociali non possiamo vivere isolati. Intensita' e qualita' dei contatti sociali non sono pero' concetti binari 0/1 niente/tutto.
      Insomma tra stare delel ore abbracciati in una pista fitta in una milonga affollata e entrare in un esercizio con alcune persone in coda a debita distanza (successo a me stamani) c'e' della differenza.
      Io negli ultimi tredici giorni saro' andato in posti frequentati da altre persone tre quattro volte.
      Certo, qui arrivano UnBipedinone e anche Rosa Canina, ma anch'essi hanno ridotto del 90% i contatti con altre persone.
      Speriamo che almeno sia ... meno irrazionale.

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    2. > persone tre quattro volte
      Una volta per lavoro, una volta per salute, un paio di volte per spese.

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  2. Gli italici ?
    Bobbolo di ipocondriaci senza palle, dementi, cui lo scoppio di un sacchetto di carta fa liberare tosto il contenuto dell'intestino direttamente nelle mutande già lercie.

    ===

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    1. Öllapepa. Signor Poli, siete proprio arrabbiato.
      Io sono un po' misantropo, non ho molte armi e convinzioni per smentirvi. Non sarei cosi' sicuro che altre popolazioni siano molto meglio. Cio' che sembra pro comporta pure dei contro, variano gli uni e gli altri.

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    2. Copio-e-incollo quanto risposto minuti fa a miei contatti faccialibreschi, e poi ripostato come status :

      La “spagnola” così come TUTTE le grandi epidemie del Passato incisero sulla demografia perché la popolazione era GIA' frustrata da guerra, fame e malattie assortite.

      Non è il caso di 0039 né dell'Occidente OGGI.

      Questa Big Fake della “pandemia di SARS-CoV-2” sta dimostrando una grande Verità : alcuni popoli occidentali stanno fisicamente bene, ma hanno il raziocinio miniaturizzato nanometricamente ( ma senza l'efficienza di un processore di ultima generazione ), lo spirito enormemente indebolito, e meritano di estinguersi.
      Tra questi, gli italici.

      Felicitazioni.


      +++

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    3. P. s. : Öllapepa è niente male.

      :)

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    4. I miei dalla Lombardia mi dicono che le sale mortuarie sono "al completo".
      Signor Marco, mi potrete dire che non sia vero, etc. .
      Per avere un tasso di letalita' preciso bisognerebbe avere un denominatore preciso (molte persone sono affette senza che lo si sappia perche' e', in molti casi, asintomatico).
      Comunque, il decorso per coloro che entrano in ospedale non e' esattamente una "passeggiata".
      Austriaci, cinesi, giapponesi, italici... tutti in preda al raziocinio miniaturizzato nanometricamente?!

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    6. Dopo MESI in cui un virus definito in ogni angolo mediatico come “eccezionalmente contagioso” e “assassino” circola in un Paese di 60 M abitanti, abbiamo 1800 vittime circa DA VERIFICARE : perché nel 99+% dei casi, si tratta di persone che soffrivano già di 1, 2, 3 patologie.
      Pertanto, il numero dei deceduti verrà probabilmente rivisto al ribasso.

      Ma c'è poco da fare : devo inscrivere Uomo nella lista degli apocalittici gaudenti della narrazione mainstream in atto, della rovina di quel che rimaneva dell'economia italica e dello stato di polizia realizzato con due firmette e molti media, senza neppure menare una manganellata.

      Felicitazioni.

      ===

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    7. Avevo cancellato il mio commento precedente, ma il reiterato rimarcare del personaggio qui sopra mi fa dire che avevo fatto bene a scriverlo la prima volta, quindi ecco qui.
      Io spero che tu ti faccia male, ma tanto male, che tu abbia bisogno di personale medico e di macchine per tenerti in vita. E spero che tu non le trovi, che i medici diano soccorso a quelli che il virus che tu trovi inesistente, che i respiratori e le terapie intensive siano al completo per le vittime, quelle vere.
      Lo spero proprio tanto, con buona pace del fatto che non si augura il male agli altri.

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    8. Signor Poli: in questo commento un tale Guido sottolinea due strategie:
      o - quella collettiva/zootecnica (come in Italia/Cina/Corea Meridionale)
      o - quella faunistico/ecologica (quella che si pensa di adottare in Regno Unito).

      Entrambe hanno pro e contro. Insomma, voi sareste per la seconda.
      Oggi Il Manifesto della Sera passa una notizia che sembra pessima e che invece e'/sarebbe buona:

      "A Milano è allerta per i casi sommersi:Sono una marea, nessuno sa quanti"

      Il lato positivo e' che aumenta il denominatore, il tasso di letalita' diminuisce.
      Il lato negativo e' che, comunque, per coloro che necessitano di ricovero, la mattanza e' elevata: il tasso di coloro che entrano "caldi" in ospedale e che escono "freddi e orizzontali" e' molto alto. Un mio caro cugino che vive in Lombardia mi dice che sua figlia, che lavora al reparto terapie intensiva dell'ospedale, vede una mattanza. Ella toglie i respiratori dai pazienti considerati piu' a rischio dai triage per spostarli su quelli a meno rischio. I primi muoiono.
      E' mmolto piu' grave rispetto ad una "normale influenza" che non comporta picchi del genere di malati gravi. Chi di noi ha visto qualcosa del genere nelle "normali influenze"?
      In poche settimane siamo al 50% di morti, rispetto a quelli dell'influenza che pero' sono su base annuale ovvero, per essere rpecisi, da autunno fino a primavera.

      Una cosa che DIMINUISCE le nostre capacita' di reazione e' un cattivo approccio mentale. Certamente io cerco di mantenere lucidita' e di valutare gli aspetti positivi di questa grave crisi. Soffermarsi solo sugli aspetti negativi sarebbe peggiorativo e masochistico. Bisogna mantenere lucidita' e serenita'. Immaginatevi se coloro che devono gestire situazioni emergenziali (vigili del fuoco, chirurghi, forze del'ordine, etc.) si facessero prendere da cupezze/panico/sconforto/panico: sarebbe solo danno su danno.

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    9. Signora Alahambra
      I moti di ira e odio, di rancore fanno parte della natura umana. Chi non odio non ama, chi non vuole il male non puo' volere il bene.
      Non solo e' da pazzi credere di poter censurare/eliminare le emozioni ma e' anche un approccio pessimo che non fa che acuirle, che aumenta le ipocrisie, che dstogloie dalla realta' (che dal punto di vista filosofico e', per me, una nefandezza).
      Io odio (neppure cosi' raramente, ad esempio la vicina indegna) e pure auguro morte e sofferenze alle persone che odio. Non e' che facendo finta che non succeda cio' non avvenga. Anzi...
      I coglioni sinistranti delle campagne di odio contro l'odio trasudano di odio da ogni poro, sono poracci dissociati.

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    10. Non è nè odio, nè ira nè rancore. E' proprio una cosa razionale: spero che venga eliminato dalla società perchè è un danno, e spero che provi sofferenza nel farlo per catarsi e buon esempio per gli altri.

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    11. Siete molto arrabbiata, Alahambra.

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    12. Ancora. No, non sono arrabbiata. Sono schifata dalla pochezza, non arrabbiata. Quello che dico è frutto di un ragionamento, non di un'onda emotiva.

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    13. UnUomo, ti cito: Un mio caro cugino che vive in Lombardia mi dice che sua figlia, che lavora al reparto terapie intensiva dell'ospedale, vede una mattanza. Ella toglie i respiratori dai pazienti considerati piu' a rischio dai triage per spostarli su quelli a meno rischio. I primi muoiono.

      Cosa diceva il "Signor Connor", come lo chiami tu?
      Il profeta di sventura, novello Cassandra, che tutti gli avete dato addosso?
      "Oh, dai, speriamo che ci sia una bella epidemia, che così si leva di culo un bel po' del teratoma umano!!!"

      Bah.
      Rileggetevi, per favore, e siate intellettualmente onesti.
      E se viene il vostro turno in cui vi viene tolto il ventilatore, pensate che ve lo siete augurato (per gli altri però).

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    14. Io!, certamente posso essermi sbagliato. Come ho scritto più volte, finché i numeri non sono chiari e corretti, è difficile fare affermazioni definitive.
      Supponiamo (sarebbe bello),che tra una settimana finisca tutto con "soli" 3k morti: sarebbe "meno," di un'influenza, anche se con un picco assai alto (l'area della curva il suo integrale da-a sarebbe comunque nettamente inferiore).
      Mi potreste, per cortesia, indicare (con un URL) dove io avrei augurato di morire di corona virus a chi? Grazie.

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    15. I ns. sistemi sono fragili non per il corona virus ma per un numero patologicamente alto di punti critici che non solo sono stati coglionamente ignorati ma che sono nel DNA di un paradigma scemo (potrei mettere crescitista, tecnoteista, progressista, dirittista, etc.) che ignora/disprezza i limiti.

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