sabato 13 febbraio 2021

Negazionismo demografico

Ah, il tecnoteismo, quale fantastico oppio per popoli! Uno dei capostipiti fu proprio Friedrich Engels. Ogni progresso nella tecnica permetterà di superare i limiti fisici, apostrofava Engels contro Malthus. Il tutto peggiorato dalla follia ugualista, prima illuminista poi comunista, ora arcobalenga.

Su segnalazione di Agobit sono arrivato a questa folle presa di posizione di fraidei for fiuciur che, per usare il loro lessico, si potrebbe indicare come negazionismo demografico (quiqui) peraltro sostenuto da un altro di questi sacerdoti al caviale, George Monbiot, nel solito miscuglione tossico di ugualismo - globalismo - razzismo anti - reductio ad hitlerum (cippettio, sul Guardian "Population panic lets rich people off the hook for the climate crisis they are fuelling")

Si tratta proprio dello stesso progressismo comunistoide radical-chic che pensa di ficcare una pastora africana in  valle dei Mocheni o una corrierata di congolesi in un borgo della montagna molisana, globalisti senza se e senza ma che si oppongono con furore ad ogni possibile muro/limite/confine/barriera, che considerano come fasciofascista tutto ciò che si oppone alle loro smanie globalitaristiche, alla loro hybris salvificheggiante, il progressismo che ha adulterato l'ecologia con la puttanata della sostenibilità sociale, escrescenza ideologica che non ha nulla a che fare con l'ecologia e natura che se ne fottono bellamente di questo sinistro assioma bacato.
Agli ambientalisti da salotto, i soliti cocomeri verdi fuori rossi dentro,  nella loro armamentario di chincaglierie e ciarpame da ambientalismo waltdisneyano mancava solo questa chicca.

Era nato come commento ad una presa di posizione di Gaia Baracetti sull'ennesima adulterazione crescitista delle energie green, l'artificializzazione distruttrice della montagna per il mini idroelettrico, energia poi consumata nei tumori urbani che producono questi sacerdoti al caviale e le loro panzane salottiere sì-global.

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28 commenti:

  1. Coso, te la appoggio piano: non hai capito una fava e continui a girare in quei circolini tipo Gaia che dove li metti sono sempre alieni al contesto ma a te sembrano tanto "naturali".

    Storicamente, torniamo alle Tre Categorie, agli Idioti Assistiti e ai Mai Cresciuti hanno sempre venduto l'equivalenza di tutti gli "ultimi" e la promessa non della "uguaglianza", che quella è attributo fondamentale, quanto "nessuno sarà lasciato indietro", cioè qualcosa di tangibile, qualcosa tipo uno stipendiuccio. Nella logica di questo lavaggio del cervello il nostro Idiota Assistiti e il nostro Mai Cresciuto si sentono accomunati al "negro" proberbiale, si sentono schiavi deportati per lavorare nei campi di cotone dell'Alabama immaginaria. Ai tempi sovietici, c'era il racconto di Spartaco lo schiavo ribelle. Poi è subentrato il racconto veltroniano per cui i nostri Comunisti in realtà non sono mai esistiti, come un incubo da peperonata e invece ci sono i "liberal", i "democratici". Una volta eliminata anche l'idea della rivolta degli schiavi, che Spartaco la libertà se la prendeva con la spada in mano, viene comodo il racconto degli "schiavi liberati" grazie alla guerra civile vinta dai "buoni" contro i "cattivi". Eccoci a festeggiare l'elezione dei Presidenti USA come se fossero qui, eccoci ad assumere le Elite USA come se fossero le nostre e ad attribuirgli il ruolo storico dei "liberatori di schiavi".

    Questo ti spiega perché la "base" non solleva obiezioni al fatto che i Prefetti portino gli immigrati nei paesi di notte con gli autobus. Ovviamente fino a che non se li ritrovano sul pianerottolo. Gli Idioti sono convinti che questi immigrati siano gli "schiavi" dell'Alabama e che siano oppressi da quello che una volta era il "Padrone", come i loro babbi e nonni del "Proletariato". Sono convinti che "Black Lives Matter" riguardi indifferentemente la Calabria e la Nigeria e l'Alabama. Ancora prima, nella loro pseudo-cultura di gente che, come Sara, ha studiato sui tomi del professor Pincopalla, sono convinti che la "liberazione" degli schiavi della Calabria e della Nigeria passi dall'Illuminismo e dalla Bastiglia.

    E' come uno di quei film di Cinecittà con Zorro e Maciste, girato in una cava di sabbia in Technicolor ma, torno a dire, non importano ne quanto sia plausibile o anche sensata la storia, non importano contraddizioni, paradossi e plateali menzogne, perché si tratta di uno strumento perfezionato dai "cervelli" delle Elite Apolidi che fa leva su certi meccanismi mentali, psicologici, dei singoli e delle masse.

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    1. Serve a condizionarli come cani col meccanismo del "rinforzo positivo", se ti sdrai per terra ti do un biscotto e te lo faccio ripetere fino a che non ti si fissa in testa il concetto che sdraiarsi per terra ti fa godere, a quel punto lo fai automaticamente, nemmeno te ne accorgi. Diventa NORMALE.

      Invece, la Terza Categoria, o "Classe Dirigente", sa bene che la Alabama, la Calabria e la Nigeria e la Francia del '700 sono cose diverse. Sa bene che tutto il racconto serve a condizionare il "popolino" agli automatismi e ha anche abbastanza chiaro il progetto, tanto che lo dicono senza infingimenti. Lo scopo è cancellare Popoli, Nazioni e Stati, cancellare la Storia, Passato, Presente e Futuro, cancellare gli individui e creare una "nuova umanità" di automi semi-vivi, dove l'essere umano è una "risorsa", un oggetto che si compra e si vende, che si smonta e si rimonta. Sopra questa umanità uniforme e fabbricata in serie dominano loro, i "Dirigenti", che non rappresentano gli altri, non sono eletti. Infatti, la "nuova umanità", come l'antico proletariato e come gli schiavi, non è capace e non deve essere capace di autonomia, è sottoposta alla tutela della "Classe Dirigente", cioè del "padrone". Schiavi inconsapevoli e riconoscenti.

      Il cerchio si chiude.

      TUTTO IL RESTO è solo strumentale. Perché il fine giustifica i mezzi. Agli Idioti e ai Mai Cresciuti puoi raccontare qualsiasi fanfaluca, purché si continui a premere sui succitati bottoni della psiche. Alle stesse persone puoi raccontare della "Classe Operaia" e quindi della necessità che tutto sia fabbrica o raccontare del "Buon Selvaggio" e quindi la necessità che tutto sia foresta. Non fanno una piega. Gli puoi raccontare che Gesu era un franco alto e biondo o che era un ghanese nero e crespo.

      Poi, tutto questo mettilo sopra le note vicende italiane del Novecento e precedenti. Per cui Grillo o Zingaretti oltre ai bottoni psicologici che gli dicono di premere le Elite Apolidi hanno anche la bottoniera atavica.

      Ah, nel tuo caso la cosa spassosa è che non ti rendi conto dei riflessi condizionati. E' spassosa perché i tuoi sono più selettivi e specifici di quelli della "Base".

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    2. Vado a spiegare.

      Il discorso è quello che faceva un tale da Lupolibero. Ovvero, tu hai la tua campagna e la coltivi, benissimo. Però per coltivarla ti serve la tecnologia che tu non puoi auto-produrre. Quindi tagli i rami con la motosega che "appare" nelle tue mani dal nulla. Che è lo stesso discorso dell'auto elettrica, che funziona con una batteria che appare dal nulla e si carica con la corrente che arriva alla presa venendo dal nulla. Cioè si sposta il problema della tecnologia da un'altra parte, non lo risolvi. Vale per tutto, che ne so, compri il pane, dietro c'è tutta una filiera.

      Di più, non solo la campagna tipo-Gaia non fa altro che spostare il problema da un'altra parte ma ne crea un altro, cioè come si fa a pagare la motosega, anche senza considerare da dove viene. Tu tagli la legna, tralasciando certe idee di "trovarla" da qualche parte, la devi comprare. Come la paghi? Per caso tu la scambi con delle pecore? Mi sa di no. Mi sa che tu hai bisogno non solo di quel "luogo" da dove viene la motosega ma hai bisogno di un altro "luogo" dove produrre il "dipiù" con cui paghi la motosega.

      Non è che facendo finta di essere la mite pastorella tu sei veramente una mite pastorella.
      Oltre il problema tuo personale che non sei pastorella, c'è il problema generale che la mite pastorella può esistere in un contesto di miti pastorelle, miti contadini, miti mugnai, eccetera, dove uno fa un lavoro e scambia i prodotti con quelli del lavoro del vicino e tutti sono integrati allo stesso livello tecnologico. Se la mite pastorella vuole la motosega, sono cazzi, perché una cosa (pastorella) esclude l'altra (la filiera della motosega).

      La "Transizione Ecologica".
      Nessuno ride.

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    3. La tecnologia della motosega viene, con Husqvarna, dalla Svezia che, vado a memoria, stima, ha una densita' di popolazione di un decimo rispetto a quella italiana.
      Viceversa, il Bengala, che ha una densita' di costipazione umana tra le cinque e le sei volte quella della scatola di sardine italiana, non mi sembra messo granche' bene con la tecnologia, con la qualita' di vita, etc. etc. .

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    4. Coso, per la miliardesima volta, con chi credi di "parlare"? Con uno del circolino?
      Questi tuoi ragionamentini sono a livello delle medie inferiori e la faccenda è ENORMEMENTE più seria.

      Faccio un ultimo tentativo, perché sono un pirla.
      La motosega è una metafora, perché altro non è che una macchina fatta da tot pezzi di natura eterogenea, ognuno dei quali richiede una filiera smisurata per essere concepito, fabbricato, spostato e collocato nella motosega, che a sua volta ovviamente richiede un'altra filiera per la distribuzione e la manutenzione e, volendo, anche per lo smaltimento. La motosega poi per funzionare richiede un combustibile, che deve essere estratto, trasportato, lavorato, immagazzinato, distributo, eccetera.

      La motosega per esistere ha richiesto trecentomila anni di evoluzione tanto concettuale che pratica, partendo dall'ominide che prende un legno per fare una clava. Tu non ti rendi conto della enormità della cosa perché sei abituato, APPUNTO, PERCHE QUESTO E' IL PROBLEMA FILOSOFICO, a dare tutto per scontato. Prova a metterti in un campo e dire "bene, adesso fabbricherò una motosega". Vedi un po' quanto riesci ad andargli vicino, con le sole tue mani. Se sei proprio bravo ma bravo, al massimo riesci a fare un'ascia di pietra con manico di legno ma dubito.

      Già se consideri il villaggio di Asterix, dove c'era un fabbro e una forgia, ovviamente si da per scontato che esista un traffico di materiale semilavorato, cioè che al fabbro arrivi del ferro estratto da una miniera da chissà chi, raffinato nei pressi, cosa che richiede abbondanza di legname o meglio del carbone e poi trasportato col carretto, che richiede un asino, un carretto e almeno una pista carrozzabile, dal luogo di raffinazione al villaggio di Asterix. Moltiplicato per tutti i villaggi di tutti gli Asterix.

      Un giorno fuori dal villaggio di Asterix si presentano i Romani. I quali erano famosi non tanto per le capacità belliche o per la tecnologia ma per la loro logistica, cioè la capacità di rastrellare, convogliare, trasportare, conservare e distribuire tutte le risorse necessarie ad una armata in movimento. Scommetto che non ti sei mai posto il problema, come per la motosega, di cosa ci vuole per mettere addosso ad un ragazzotto una cotta di maglia fatta con migliaia di anelli di ferro chiusi con dei rivetti, un elmo a scodella e un gladio di un acciaio adeguato a tenere il filo tagliente. Moltiplicato per migliaia, moltiplicato per mesi e anni, in località qualsiasi. E poi gli devi provvedere i sandali chiodati, i calzini, le mutande, la camicia. Farina, lenticchie e pancetta.

      Già ai tempi di Asterix la "mite pastorella" era una idea astratta, perché anche nelle lande remote era necessario il commercio che a sua volta sosteneva la tecnologia. Se tu vuoi fondere il bronzo per fare una statua ad Atene devi fare venire lo stagno dalla Britannia o che ne so, dall'Iran, perché in Grecia non c'è. La mite pastorella attica magari non ha bisogno di una statua colossale di Atena però gli serve un monile o un pettine o dei bottoni. O, ancora meglio, gli serve un coltello, che è come la succitata motosega.

      Perché questa tiritera?
      Perché fintanto che viviamo in un mondo fatato non possiamo fare niente di sensato nel "mondo reale".

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    5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    6. Ho rimosso i contenuti del commento, Progressista.
      Argomentare e discutere anche duramente sì, contumelie e altro del genere no.
      Non è obbligatorio leggere né questo luogo né le discussioni. Se non va bene clic sulla crocetta in alto a dx, andare in altra pagina o altrove.

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  2. eh già, la pastora, la pastora !
    Tutti NOI a chiagne pe' 24 ora bbone e poi il silenzio assoluto, tanto è che ho dovuto aprire er link pe' arinfrescamme la memoria.
    E' proprio vero che l'unica cosa che rimane è la grana e tutto il resto noia, chiacchiere avulse e qualche spesa in più da accollarsi al contribuente

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    1. No, messer Fracatz, non e' solo questione di denari, di grana.

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    2. Infatti, non è la "grana".

      Io ho dieci pecore. Faccio una tavoletta di argilla con sopra 10 pecorelle disegnate, poi ci imprimo il mio sigillo. Do la tavoletta a Coso e coso la mette sotto il letto. Arriva Mario, Coso da la tavoletta a Mario, Mario "possiede" dieci pecore, quelle disegnate sulla tavoletta. Viene da me, mi presenta la tavoletta e io gli do le 10 pecore.

      Piuttosto, tutto il movimento di tavolette d'argilla e di pecore presuppone che la gente abbia la facoltà di possedere e commerciare pecore.

      Io sono l'autocrate e ho 10 sbirri al mio servizio. Vado da Coso che ha 10 pecore e gli dico "Coso, tutto quello che vedi è mio e tu lo puoi usare solo dietro mia concessione". Coso dice "ma le pecore sono mie" e io lo faccio accoppare dagli sbirri. Poi dico "Mario, di chi sono le pecore?" e Mario risponde "sono di vossia illustrissima". Quindi io dico a Mario, "bravo picciotto, adesso bada alle mie pecore, in cambio puoi tenere un agnello".

      Allo stesso tempo Mario potrebbe anche radunare i clan e rivendicare l'indipendenza, appunto la Storia è fatta da questo andirivieni. Anche ora.

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  3. ciao

    in tema di demografia/sovrappopolazione potrebbe interessarvi questo mia sintesi:
    https://www.iconaclima.it/sostenibilita/sovrappopolazione-risorse-e-clima/
    nel quale ho cercato (per quanto mi è stato possibile) di utilizzare un approccio scientifico ad una questione così delicata.

    Grazie per l'attenzione
    Lorenzo

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    1. Grazie per la segnalazione, Lorenzo, che ho appena letto.
      Come scrissi in passato, natura ed ecologia se ne fregano delle quantit' "pro capite", i probelmi ambientali hanno il valore assoluto come regolatore, indicatore.
      Che siano una persona o siano cento a fare un disastro, cambio un tubo.
      Aggiungo, inoltre, che e' ormai noto e rinoto (a parte i razzisti anti che non lo vogliono sapere) che la popolazione nei paesei emergenti e' biecamente consumistica, anche peggio che qui, considerata e la fame di consumismo e che esso e' realtivamente nuovo (essi non sono stati educti per anni a qualche blanda forma di risparmio, di sobrieta' come si tenta di fare qui alle scuole).
      Infine, la decrescita demografica sarebbe realta' nei paesi consumisti se non fosse annientata e ribaltata in crescita dall'afflusso di invasori che, ovviamente, una volta qui decuplicano il loro tenore di consumi e cercano di spingerlo piu' in alto ancora.
      Infine, indirizzare le varie nazioni ad una qualche forma, sia pur mite, di autarchia, riporterebbe all'unica giustizia possibile che e' quello della sostenibilita' di un popolo nella propria nazione.
      Non ha alcun senso che un bovaro del Texas mangi un decimo della carne che mangia perche' un bengalese ha fame. I problemi dei bengalesi si risolvono in Bengala.

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    2. grazie a te per aver letto.

      premesso che non sono entrato qui per polemizzare, mi sa che a volte tendi a semplificare un po' troppo. Ti assicuro che nemmeno a me piacciono i fetidi addensamenti umani (o piuttosto disumani?) che caratterizzano molte parti del mondo. Ma resta il fatto che la globalizzazione è una realtà fisica prima ancora che economica.
      Mi spiego meglio: il bovaro texano non deve mangiare meno carne perchè la sottrae al bengalese (per quanto, una maggiore equità dovrebbe convenire a tutti, e non solo per una questione morale: le diseguaglianze generano tensioni, rivolte, guerre). Deve mangiare meno carne perchè la sua produzione a questi livelli è insostenibile e i gas serra generati (metano, CO2, N2O) non si fermano ai confini del Texas. Il mondo è fisicamente interconnesso e tali sono i suoi guai. Se compro una bistecca in Italia è piuttosto probabile che stia comprando anche un pezzo di deforestazione amazzonica... (ecc, altri esempi a richiesta).
      Inoltre è vero quanto tu affermi: per l'ecosistema a contare è la somma e non i singoli addendi, ma quando si tratta di individuare la soluzione, da dove pensi sia più facile, oltre che più equo, iniziare? Dal poveraccio (sì lo so che se potesse il SUV se lo comprerebbe anche lui) o dal tipo che di SUV ne ha tre e sgasa impunemente dal mattino al sera? Sorry, qui sono io a semplificare troppo.
      Penso anche io (e lo credono anche molti economisti ecologici) che serve puntare verso una maggiore autosufficienza, anche per ridurre l'attuale insostenibile movimentazione delle merci.
      Infine, capisco che l'idea di sigillare i confini e tenere fuori il resto del mondo possa essere suggestiva. Idea suggestiva, ma purtroppo fuori dalla realtà. Del resto del mondo abbiamo bisogno e cmq prima o poi, un paese impigrito e di vecchi come il nostro verrebbe comunque sopraffatto, sarebbe solo questione di tempo. (a scanso di equivoci, non sono certo a favore dell'immigrazione incontrollata e sgangherata bandiera della peggio sinistra).
      Un saluto, mi sia perdonata la lunghezza di questo intervento.
      L.

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    3. Lorenzo, io condivido e sostengo il vostri articolo con lucide e precise osservazioni.
      Eccetto il finale.
      Sostanzialmente rigetto ogni cosa che vada verso abolizioni di limiti/barriere/confini.
      Non c'è nessuna ragione (sensata) per la quale un nigeriano o un pachistano o congolese (magari una figlia di trentotto, v. caso C. Kyenge) debba venire qui, decuplicare o ventiplicare la propria impronta ecologica, acquistare un SUV e poi, facendo i "lavori che gli italiani non vogliono più fare" (ad esempio mafia, papponi, spacciatori, commercio dicschiaci, etc) comprarsene altri due, poi una Bugatti, etc. .
      E' una follia dal punto di vista ecologico.
      Non è "giusto", direbbe un sinistro/cattolico ugualista.
      Qui si esce dalla ecologia e si entra nella ideologia.
      Assumendo valori diversi, ad esempio radicamento, disuguaglianza tra autoctoni e alloctoni, etc. non solo è giusto ma anche doveroso.
      Infine la riduzione pauperistica dei consumi è una chimera moralisticheggiante mentre la decrescita demografica una realtà in molte nazioni sviluppate.
      Quelli che "non è giusto" hanno il dovere di trasferirsi nei paesi a tumore demografico e contribuire ad emancipare le donne, alla contraccezione, alla educazione.
      Invece, dai loro salotti, dopo un Ca' del Bosco, dalla terrazza a Portofino, trombonano che tipi come quello nella immagine a corredo devono venire qui a decine di milioni.

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  4. "in tema di demografia/sovrappopolazione potrebbe interessarvi questo mia sintesi:
    https://www.iconaclima.it/sostenibilita/sovrappopolazione-risorse-e-clima/ "

    Scusa, ma questa sintesi è tua? Perché il pezzo è firmato da un certo Lorenzo Danieli (il cui profilo potrebbe essere benissimo il tuo). Comunque complimenti per questo articolo, davvero equilibrato e obiettivo. Da raccomandare a Coso alias UUIC.
    Lo stesso un'obiezione. Come pensi di bloccare o frenare la pressione demografica sul nostro continente o in genere sul primo mondo? L'invasione è certamente voluta, ma non vedo ormai come si possa fermare. Certo basterebbe affondare qualche barcone e passerebbe la voglia ad altri di affrontare il mare, ma come si fa a sparare a donne e bambini o "poveracci" (scarti, dice il papa) in cerca di una vita migliore?

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    1. La pressione migratoria e' una forma di guerra, attualmente a intensita' medio bassa.
      E' sufficiente copiare cio' che fanno altre nazioni che hanno successo nella difesa dei propri condini (Australia, Giappone, Israele, Ungheria, etc.).
      Questo pero' comporta una inversione politivca di 180 gradi: ad esempio l'attuale Taxi Costiero deve tornare a fare la Guardia Costiera e quindi pattugliare le acque nazionalial loro limite.
      L'ingaggio, ovviamente e' progressivo: diffida audio in varie lingue ripetute alcune volte, poi raffiche di mitragliatrice in aria ripetute p volte, poi raffiche in acqua ripetute x volte poi...
      Arrembaggio e traino al limite delle acque nordafricane, etc. .
      Come scrissi in passato questo comporterebbe certamente qualche vittima ma decisamente di meno di quelle dovute alle migrazioni di massa su scafi inadatti, foraggiate da schiavisti nordafricani e dagli scafisti al caviale nostrani. Quindi il numero di vittime si ridurrebbe.
      Ovviamente questo comporta di disfare tutto il sistema di ONG scafiste, sequestro e demolizione degli scafi, arresto degli equipaggi, etc. .
      Questo non potrebbe prescindere da normative severe e dalla questione magistratura rossoarcobalenga golpista (v. Palamara etc. che sovrordina con le proprie sentenza sabotatrici di ogni resistenza all'invasione con presunti e fumosi diritti internazionali I poteri esecutivo e legislative, svuotando la democrazia).
      Il problema e' enorme perche come osserva da tempo il nostro signor Nessuno, ampiamente voluto e preparato.

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    2. Le prospettive sono cupe: o una guerra civile con la parte di Italia scafista, massmigrazionista, razzista anti oppure di progredire nella guerra interculturale, quotidiana, dovuta alla banlieuizzazione d'Europa.
      Prendete i radicali, ad esempio: sono passati, con la euroscafista Bonino da emancipazione, contracccezione, etc. alla im/deportazione di massa di africani e asiatici.
      Qualcuno ha sentito la Bonino affrontare quei problemi nei paesi nei quali i problemi esistono?
      Essendo nel board di Open Society ovviamente ella ha una visione politica nella quale la migrazione di massa deve essere sostenuta e apologizzata in ogni modo possibile, ogni resistenza ad essa ferocemente repressa.

      Come osserva da tempo chip 65C02 la probabilita' di nuove guerre puniche e' sempre piu' alta (non e' che se giovani delinquenti marocchini con i loro tentativi di rapina in piazza San Carlo fanno tot morti non sia un'azione di guerra, eh!? oppure le risorse di Molenbeek quando fanno i tagliagola, etc., ad Atocha, etc. le azioni di guerra punica esistono gia').
      Siamo gia' nella cacca fino al collo.
      Le vittime sono gia' una realta', non ipotesi di remota fantascienza distopica.
      Sappiamo gia' tutto, da Jared Diamond, dalla storia (vedere, ad esempio Dalle migrazioni all'invasione: Adrianopoli 378 d.C., piu' chiaro di cosi'!?).
      Del resto e' proprio la storia che viene abolita, da questo progresso oscurantista verso la barbarie, perche' non conforme alla merda del politicamente corretto, la storia rifatta per lavaggio del cervello con Giovanna D'Arco etiope o un Alessandro Magno peruviano, per garantire le quote agli attori di razza superiore (non bianca).

      In In Contenimento prima, riduzione poi ci sono alcune osservazioni su una politica di contenimento prima e di riduzione poi dell'invasione.
      La cosa peggiore che potra' succedere e' di affrontare le guerre puniche con basi ovunque in Europa di moltitudini di magrebini, ad esempio.
      Una politica di contenimento e riduzione NON puo' NON sostenere paesi africani ed asiatici che attuano la politica del figlio unico.
      Le rimesse dei lavoratori ospiti causa divieto di ricongiungimento, vanno ad aiutare i paesi di origine, e non alimenterebbero il becero consumismo che contraddistingue anche gli immigrati.
      Siamo agli antipodi della narrazione e delle sinistre politiche preparatrici della polveriera multiculturale e della balcanizzazione d'Europa.
      Da sempre sottolineo le pulsioni masosadiche dei cattolici e quelle sadiche dei sinistranti.

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    3. Ricordo che i paesi di Visegrad offrirono un aiuto concreto per pattugliare i confini marini europei ottenendo un no secco da Gentiloni. Piu' chiaro di cosi'!?
      L'Europa e' in mano a questa castalia progressista autoreferenziale che ha la migrazione di massa e l'ugualizzazione meticciata al minimo peggior comun denominatore (v. la demolizione dell'unico ascensore sociale, la scuola, con la narrazione dello inclusivo riformulazione del sei politico) come obiettivo politico principale.

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    4. grazie Sergio per aver espresso apprezzamento del mio articolo.

      Non so se la domanda che fai fosse rivolta a me: in ogni caso io di mestiere faccio il meteorologo, non mi occupo di politiche migratorie, e meno male :)
      Da profano credo che forze così potenti (mi riferisco alle pressioni demografiche) siano sostanzialmente fuori dal nostro controllo, quanto meno sul medio lungo periodo.
      Nell'articolo, come suggerito dal titolo, volevo evidenziare che:
      abbiamo un problema gigantesco, certamente, che si chiama sovrappopolazione. Ma anche che i nostri guai con l'ecosistema ed il clima dipendono in modo spropositato dalle scellerate abitudini consumistiche di una parte (per ora minoritaria) della popolazione totale. Questo è un dato di fatto, non un inno al pauperismo. Insomma, se anche la popolazione mondiale fosse la metà, ma questa metà consumasse le risorse al ritmo folle con cui le consuma il cittadino americano medio, le cose non sarebbero molto migliori.
      Lorenzo

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    5. L'immigrazione ha solo lo scopo di realizzare la sostituzione etnica.

      Su una scala più ampia, la globalizzazione ha lo scopo di realizzare una umanità uniforme, un nuovo proletariato.

      Non capisco come si fa ad immaginare di affondare i "barconi", quando gli immigrati arrivano su delle navi con o senza la commedia del finto affondamento che avviene nel punto di incontro prestabilito con la nave che "salva delle vite". Il problema non è affondare, che tra parentesi non serve basta arrestare le persone e sequestrare i natanti, il problema è che milioni di minchioni formano la "base" che sostiene la "classe dirigente" composta da psicopatici e delinquenti che lavorano per cancellare gli Italiani e l'Italia, usando ogni strumento possibile. Per esempio, vedete bene la funzione della Magistratura, che da un lato "legalizza" l'immigrazione e i reati conseguenti e dall'altra elimina ogni tentativo di divergenza dal "progetto della sinistra europea" come definito da Scalfari.

      Le altre cose di cui parlate sono fanfaluche che ripetete a macchinetta che risalgono agli Anni Settanta. Conformemente, vi immaginate immersi nella natura con attorno una comune dell'amore e non vi vedete in una favela o in un falansterio. Perché le fanfaluche degli Anni Settanta se le raccontavano gli studenti universitari americani che giocavano alla mite pastorella in versione "hippie", non gli operai delle acciaierie dell'Est, i quali sognavano una arancia.

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    6. x Lorenzo:
      Meta' degli amwericani consumerebbero la meta'di quanto consumano gli americani "tutti". Ci sono limiti fisici al consumo: una persona non puo' essere su due elicotteri contemporaneamente...

      x Nessuno:
      Piu' che affondare i barconi (nessuno ha scritto qualcosa del genere) bisogna demolire le navi scafiste e chiudere le relative ONG.
      A quali fanfaluche vi riferite?
      Suppongo emancipazione delle donne/femmine e contraccezione. La prima si fa in molti paesi, alcuni dei quali lungi dall'essere opulenti. Si tratta di cultura (nel senso piu' ampio antropologico e in quello cognintivo) da una parte e di utilizzo distorto di tecnica e tecnologia (antibiotici si' ma pillola no, se prendi i primi puoi prendere pure la seconda).

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    7. Le fanfaluche a cui mi riferisco sono quelle che attaccano il cosiddetto "Occidente" o magnificando il "Buon Selvaggio" oppure sognando futuri bucolici de-industriali o post-industriali. Con tutti i corollari soliti, patriarcato, razzismo, specismo, consumismo, esaurimento petrolio, riscaldamento, ozono, bla bla. Come ho detto, ricordo da bambino me lo sentivo ripetere ogni momento e c'erano film, cartoni e fumetti sull'argomento.

      Non voglio nemmeno questionare sui dettagli tecnici e sui paradossi, sto dicendo una cosa diversa e OVVIA. I tuoi amici compagni sono quelli che quando conviene sono "ecologisti" e quando conviene sono "tecnoteisti", sono quelli che la Costituzione è il faro nella notte e nella stessa frase carta da culo, insomma sono il problema e si vendono come la soluzione.

      In particolare, ripeto, il futuro che stanno realizzando non è quello che ti immagini, consiste invece nel ricoprire il pianeta con una unica immensa baraccopoli abitata da un unico uniforme proletariato, che vive per lavorare e lavora per vivere, in sostanza consuma se stesso. NON è il modello USA, che fino a qualche tempo fa le Elite vendevano come i Campi Elisi, è più il modello del Mondo Nuovo e infatti vedi bene che anche negli USA sono alla guerra civile, perché l'inganno è disvelato.

      Se ti domandi perché le Elite hanno questo progetto, la risposta è semplice, vogliono essere Dei. Se ti domandi perché i nostri compagni si prestano con entusiasmo, ancora, semplice, vogliono essere i cani da pastore o pecora, non hanno altro modo per dare un senso alle loro vite.

      Quando mi tiri fuori gli ftalati, mi girano le palle, perché è come se mentre hai la testa sotto la lama della ghigliottina tu ti lamentassi che la vernice non è atossica.

      Poi, non ho più la pazienza di sorridere quando l'ennesimo "intellettuale" scrive l'ennesimo saggio sull'aumento demografico, la crisi del capitalismo e una o tutte le cose sopra citate. Dopo cinquant'anni adesso mi sono venuti a noia. Cinquantanni sempre le stesse cose e ogni ripetizione come se fosse una invenzione, una novità.

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    8. Ah, poi ti farei presente che tu e i "mandingo" di turno avete la stessa idea, cioè che si viva per scopare e che l'apice della evoluzione umana sia la eliminazione della responsabilità. Ovvero, che si possa e si debba scopare senza risponderne. Quando la soluzione del problema demografico non sono i contraccettivi, volontari o obbligati, piuttosto il fatto che chi scopa venga chiamato a risponderne. In altre parole, che possano scopare solo gli uomini e non i bambini. Che è il contrario di oggi, in cui siamo tutti bambini e quindi solo i bambini scopano.

      Negli USA, torniamo a bomba, c'è il ben noto fenomeno delle famiglie senza padri. Per i neri, dipende dal fatto che ricevono i sussidi e per gli altri dipende dalla infantilizzazione e dalla de-strutturazione per cui vengono eliminati i ruoli e la morale. Scopano tutti, scopano e vivono come molluschi, persi nell'infinità del mare, in balia delle correnti. L'ultimo ostacolo da abbattere è la dipendenza dall'utero, scoporato anche quel passaggio, avremo la perfezione.

      Più invecchio e più vedo la profonda saggezza di quel racconto di fantascienza che all'epoca mi era sembrato una parodia del militarismo che oggi direbbero "fascista", di maniera, Starship Troopers. In sostanza per avere i diritti della cittadinanza dovevi prima guadagnartela col servizio militare. La profonda saggezza la vedo nel tuo modo di pensare, che poi non è il tuo, che tuo figlio diventa uomo quando impara ad usare il pisello. Siamo molto molto lontani, perché il pisello, in una forma o l'altra, ce l'hanno tutte le specie con la riproduzione sessuata, non è attributo degli uomini.

      Lo so, questo ragionamento è fuori dal tempo/spazio. Se lo devo scrivere, essendo una cosa evidente, significa che manca o è stata rimossa la capacità di comprenderlo.

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    9. Avete fatto un mescolone di tutto e il contrario di tutto.
      Il fatto che degli uomini abbiano ingravidato nei secoli moltitudini di donne alzando e chiudendo le braghe e andandosene via è un fatto. Tutto ciò è antecedente al compagnesimo ma a voi piace rimuoverlo.
      Vi piacciono le iperboli e l'antagonismo per cui arrivate a mettere il consumismo tra quanto demonizzato.
      Ora, sapendo della vs. vita spartana, leggo e tiro un sospiro: pazienza!

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    10. Coso, a me basterebbe instillarti il dubbio che le cose che credi di sapere, che per te sono "normali" o "datodifatto", in realtà sono balle che ti hanno raccontato con uno scopo.

      Detto questo, torno a dire. Da che mondo è mondo la gente ha fatto tutto e il contrario di tutto, nel bene e nel male. Quindi, sulla base di questa logica, ti hanno instillato l'idea della "infinita complessità", delle idee e delle azioni che sono contemporaneamente un po'giuste e un po' sbagliate, per arrivare infine alla anti-morale, che non è a-morale, è mirata a demolire la morale scientemente.

      Racconterò una delle storielle che avrò raccontato cento volte. Il babbo di Leonardo era un notaio a cui piaceva la fica, compatibilmente con l'Italia del Quattrocento. Si accompagnò a questa vedova, se ricordo bene e dalla frequentazione nacque Leonardo. Si decise di mettere il bimbo, una volta svezzato, nel podere dei nonni paterni. Dato che era figlio bastardo, gli era preclusa la professione di famiglia e quindi, dato che al tempo non c'erano scuole ma precettori privati per i ricchi o qualche forma di collegio religioso, il padre decise di fargli frequentare una "scuola professionale", che imparasse in mestiere, all'epoca si diceva "arte". Quindi lo mise a convitto presso la bottega del Verrocchio. Se ricordo bene Leonardo aveva sorellastre e fratellastri da matrimoni e frequentazioni del babbo.

      Ora, dov'è la differenza tra il Quattrocento e la ultima parte del Novecento?
      Quella che ho detto, cioè che lo "uomo" è stato sostituito dal "giovane", siamo giovani fino alla morte. Il "giovane" è un eterno fanciullo che può anzi deve fare come il babbo di Leonardo ma senza tutte le complicazioni che derivano dal ruolo nella famiglia prima e nella società poi. Ripeto, la faccenda della contraccezione non esiste per regolare la popolazione umana nell'insieme, esiste per togliere dalla attività sessuale le responsabilità conseguenti e quindi "infantilizzarle", cioè spostarle dalla "età adulta" alla "eterna infanzia". E' un meccanismo che si ripete uguale in ogni aspetto del vivere.

      Prego notare che tu puoi essere "eterno fanciullo" solo se deleghi a qualcun altro. Cosi come ti dicono che i "Paesi deboli" devono cedere la "sovranità", allo stesso modo ti dicono che per goderti la vita o per vivere godendo, devi cedere la tua libertà, che come abbiamo detto e ridetto, esiste solo se esiste la responsabilità.

      Il consumismo è solo una derivata del godere, serve a riempire il vuoto che si crea nella gente quando gli togli tutto tranne le pulsioni infantili. Non è strettamente indispensabile, per esempio vedi in questi giorni che il godere è stato sostituito con il terrore. Funziona uguale, ottiene lo stesso risultato.

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    11. Poi te dici "iperboli" perché sei abituato ad avere intorno dei minorati che o ripetono degli stereotipi a macchinetta oppure possono elaborare idee a livello di un ragazzino delle medie. Capisco che sia rassicurante, rimanere nei binari, cosi a nessuno è chiesto uno sforzo, nessuna sorpresa, nessuno ci resta male. Un po' come Sara che bella tranquilla posta delle aberrazioni enormi che per lei e per tutti quelli come lei sono "cose normali".

      Non è che non capisco da dove viene e dove va tutta la farloccata sul "futuro".
      E' che da una parte, come ho detto e ridetto, quelli che la propalano sono il problema e non la soluzione, dall'altra a me non interessa il consenso degli astanti, fare bella figura dentro un circolino di ritardati convinti di saperla lunga perché ripetono gli stereotipi "pro" o "anti", a seconda.

      A me interessa rallentare il più possibile la catastrofe, non mi illudo nemmeno di fermarla o addirittura di invertirla. La catastrofe non è il "datodifatto" ma la realizzazione di un progetto massonico di ingegneria sociale su scala planetaria e NIENTE SUCCEDE PER CASO, è tutto pianificato con decenni o secoli di anticipo. Non si spegne il fuoco buttandoci sopra la benzina, non ti passa la sbronza bevendo la grappa. Qui bisogna chiarirsi le idee su cause ed effetti oppure su effetti e cause.

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  5. "Aggiungo, inoltre, che e' ormai noto e rinoto (a parte i razzisti anti che non lo vogliono sapere) che la popolazione nei paesei emergenti e' biecamente consumistica, anche peggio che qui, considerata e la fame di consumismo e che esso e' realtivamente nuovo .."
    E' proprio così UIC. I neofiti del consumismo sono proprio quelli del terzo mondo. Guarda che hanno fatto i cinesi, che fino a pochi anni fa vestivano con la tuta di Mao e andavano in bicicletta

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