lunedì 29 marzo 2021

Mi vien da...

Hanno acceso l'aria condizionata in treno.
Il 29 marzo con 23 gradi fuori (la temperatura  perfetta)!!! Devo stare col piumino e nessun cazzo di controllore si vede.

Magari sta consumando l'energia "verde" prodotta con gli alberi che hanno massacrato, a casa.


Mi vien... 

 da bestemmiare.

8 commenti:

  1. Se ti dà sollievo, bestemmia senza ritegno alcuno. Male non fa, che figurati se un Onnipotente, per quanto ipotetico, può risentirsi per gli improperi di un uno qualunque come te, me e i nostri numerosissimi simili. Se la bestemmia solleva lo spirito del bestemmiatore, dunque, ben venga -- il rapporto tra danno e benefici è estremamente vantaggioso.

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    1. Qualche volta capita, in qualche scatto d'ira.
      Un lenimento di scarsa durata che non contribuisce in alcun modo a risolvere le cause del problema.

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    2. Non le risolve e non le peggiora. E' del tutto ininfluente, dunque perché darsene pensiero?

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  2. La climatizzazione dei treni è sempre il contrario della ragionevolezza.

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  3. I vecchi treni regionali sono sistematicamente troppo caldi o troppo freddi. Fortunatamente le cose vanno meglio con le carrozze più moderne.
    In ogni caso in un tempo non troppo lontano, fine marzo sarebbe stato più un periodo da stufetta che da condizionatore e infatti (almeno qui al Nord e in pianura) la regola è di spegnere il 15 aprile. Combinazione vuole -chi l'avrebbe mai detto?- a fine marzo si registrano già temperature da pieno maggio e anche di più ... nella fornace di Firenze da due giorni si sollazzano con 28 gradi. Ventotto gradi a fine marzo!
    Il clima sbarella e per tutta risposta noi continuiamo a deforestare, asfaltare e a bruciare alberi morti milioni di anni fa. Magari per fare andare a palla un condizionatore, magari in marzo.
    Scrivevo mesi fa da qualche altra parte (dati da fonte affidabile) che:
    "Attualmente nel mondo sono in esercizio 1.6 miliardi di condizionatori che consumano ben il 10% dell’energia elettrica mondiale; inoltre le proiezioni, secondo uno scenario business as usual, stimano una crescita fino a 5.6 miliardi di questi impianti nel 2050, specialmente nei paesi emergenti".

    Lorenzo

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    1. Questo era un treno nuovo di trinca che la tecnologiao meravigliao del condizionamento senza se e senza ma. Qullo che rimane vecchio, decrepito, demente e' la testa delle persone, quelle che come automi non si accorgono che 23 gradi (poi 19 all'arrivo) NON richiedono NESSUN rafffrescamento, essendo i 23 al limite inferiore della temperatura perfette (19gradi con raffrescamento producono 16 o 17 gradi che NESSUNO sopporterebbe in inverno quando vogliono 22, 23 o 24 gradi).
      Disponibiloita' di tecnologia e di energia per fare cose nefande, assurde, demenziali. Persone lobomotizzate che accendo l'aria condizionata a data invece che a temperatura, che passano dal riscaldamento (stamane) al condizionamento (il pomeriggio) come se 3 o 4 gradi di differenza non potessero essere in nessun modo sopportati.

      Un coglione con uno strumento e' un coglione peggiore.

      Ho citato il vs. commento, Lorenzo, nella pagina odierna.
      XCamminare in 'sta roba mi fa sempre piu' schifo.

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  4. I treni sono certo particolarmente colpiti dal "fenomeno" della climatizzazione selvaggia, insensata, ma non sono l'unico àmbito nel quale detto fenomeno si esprime.

    Nella scuola vedo intrecciarsi gli effetti combinati di diversi disposti normativi: 1) la normativa che vuole gli impianti di riscaldamento accesi fino al 15 aprile, 2) la normativa che vuole le finestre aperte ininterrottamente per garantire l'aerazione per il contrasto al contagio, 3) la normativa che vuole le aule vuote per attuare la "didattica a distanza. Il risultato? Finestra spalancate e termosifoni "a palla" per riscaldare stanzoni praticamente all'aperto nei quali non ci sta alcuno. Fantastico! Specialmente nel contesto della millantata svolta ecologica che si vorrebbe in fase di virtuosa e attiva implementazione.

    Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.

    P.S. Ho fatto notare che tenere accesa l'illuminazione delle aule (vuote) e dei corridoi in giornate di sole splendente è assurdo. Non so con quale gradi di attendibilità, mi è stato risposto che così prevede una presunta normativa sulla sicurezza nei luoghi aperti al pubblico. Spero che si tratti di una stupidaggine, perché se davvero esistesse anche una norma del genere significherebbe che non abbiamo solo toccato il fondo, ma che stiamo attivamente raschiando per scavare e sprofondare ancor di più.

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    1. Ecco, la climatizzazione a data, fino al 15 aprile, dal 21 marzo etc. .
      A me pare una scemenza completa: se, come successo, ci sono 24 gradi, cazzo tieni acceso il riscaldamento? O il raffrescamento?
      Alla stupidità della pletora normativa si aggiunge il fatto che molte di esse sono evidentemente contraddittorie a breve, medio o lungo termine.

      Molte di 'ste robe hanno scopo difensivo, togliere rogne e responsabilità. A cosa può portare in sistema che toglie responsabilità? (Ad un paese nel quale sempre più "soluzoioni" / infingimenti/ trasformazioni dei problemi sono basati sulla) irresponsabilità.

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