lunedì 16 maggio 2022

Api vax

Giovedì notte, tornando dalla lezione di tango, ho viaggiato colla cappottina aperta, le prime sere d'estate non riesco a resistere a quel piacere. A tratti fendevo vere e proprie nuvole intense di odori profumi sentori di robinia (pseudo)acacia.
Da casa, in valle, ci sono intere zone bianche nel bosco: alcune robinie sono solo grappoli di fiori bianchi. Miliardi di milioni di fiori! Quest'anno non ci sono state gelate e, dopo anche sole poche piogge, tutto è una deflagrazione floreale.

Rosa Canina, martedì, ha avuto un serio incidente colle api: ancora lontana dalle arnie, si era tolta il cappello con la nota reticella protettiva quando un'ape si è fiondata kamikaze per pungerla. La seconda volta in pochi giorni, ha avuto una forte reazione allergica, al pronto soccorso flebo di cortisone e antistaminici.
Una delle due famiglie è in sofferenza e così, sia pur da lontano si era tolta la reticella per osservarne i voli di arrivo e partenza. Si è spaventata della reazione, è anche demoralizzata.
Ieri, dopo un po' di ricerca, ella ha scoperto che esiste una vaccinazione contro le punture da imenotteri. Deve passare per un allergologo: alla USSL locale le hanno detto: solo dal 3 novembre in poi! Arrivaderci, cari!  Andrà privatamente.
L'api-vax è contro gli effetti (del veleno) delle punture efficace e, tuttavia, quasi sconosciuta. 
È inquieta: la stagione pare promettente, una famiglia sembra abbia problemi, ora non può intervenire.
Imparerò qualcosa almeno per poterla sostuire in alcune attività apistiche semplici (anche se da parte di mamma ho precedenti notevoli di reazioni allergiche).

13 commenti:

  1. delle api ho solo il ricordo di mio nonno col cappellaccio ed una rete metallica fina da zanzariera arrotolata a mo' di cilindro che era cucita sotto il cappello. Io mi meravigliavo di come facesse a non avere paura mentre rubava tutto quel miele alle sue amiche, miele che girava per la casa tutto l'anno e che la nonna usava nel fare mostaccioli duri come sassi

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    1. Uh, mi sono letto un po' su questo dolci del Meridione, Abruzzo e Campania, non solo.
      Conosco tali "croccantini" detti impropriamente di Benevento (sono invece di San Marco dei Cavoti - BN) che se capisco bene, sono parenti dei mustaccioli. Sono delle... delizie!

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  2. A me viene un po' da ridere.
    Sei no-vax per il covid, che è ormai stato testato su miliardi di persone, e corri a far fare a Rosa Canina l'immunoterapia per il veleno d'insetto, per cui ci sono alcuni studi, ma non su un volume di popolazione paragonabile a covid, o altri "vaccini di massa".
    gli studi che vedo sono su insiemi di 1000 pazienti massimo...
    Quando si dice la razionalità.

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    1. Sei no-vax per il covid, che è ormai stato testato su miliardi di persone.

      Quindi, adesso ammettete che è stata una sperimentazione di massa ?

      Una roulette russa.

      Una follia.

      E mica è detto che problemi derivati, sinora silenziati oppure enormemente e volontariamente sottostimati, non insorgeranno a distanza di mesi oppure anni dall'iniezione del Sacro Siero.

      Auguri.

      +++

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    2. È stata Rosa Canina, cercando, a trovare la api-vax, non io.
      Pare che si tratti di una somministrazione di veleno di imenotteri in quantità via via maggiori.
      A differenza del CoViD qui il rischio di lasciarci la pelle, data la reazione allergica (non in generale, ms già avvenuta in concreto) è alto.
      Anche la "tecnologia", conosciuta dai tempi dei filosofi greci, è semplice (rudimentale), nota.
      _mozzi,l'esperto bioapicoltore, gasusta, che ci vendette le due famiglie, a furia di essere punto ha sviluppato immunità. Esiste, tuttavia, un 8 - 10% di persone che invece di immunizzarsi si allergizzano.
      Costi - benefici (alti), libera scelta, no psicosi, etc. etc. .

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    1. Ora acquisteremo tuta e cappello pure per me per poterla assistere in situazioni di emergenza per le cose più semplici.

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  4. Interessanti, le traversie nelle colonie di insetti. Non esiste comunità tranquilla, o quasi.

    Umana o animale.

    ===

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    1. Esistono molteplici e noti problemi per le api: parassitosi (varroa), malattie (peste), veleni ambientali (neonicotinoidi e altri). Non è facile né per loro né per gli apicoltori.

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    2. Ma le api sono cruciali, nel ciclo biologico vegetale.

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    3. La natura non è le cazzate melense alla Walt Disney che vanno di moda dal secolo scorso e colle quali hanno definitivamente rovinato la già scadente mente di molte persone. La natura è una marmitta che sobbolle di una continua selezione che, colla nostra visione ideologica e "morale", per dirla alla Nietzsche, definiremo "feroce".
      Che l'uomo sia specialista nel tentare di modificare a proprio vantaggio la marmitta è certo come pure gli effetti catastrofici di molti suoi interventi.
      La natura proseguirà nella sua evoluzione continua anche quando ci saremo (aito)estinti.

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