sabato 16 luglio 2022

Che bella, che bella!

L'Arcobaleno Atlantico della Sera non cessa mai di stupirmi.
Non esiste alcun limite alla stupidità e al fatto di esibirla con gaudio.
Si noti che il tabloid, poco sopra, riporta(va) i 42 gradi, ieri, nella bassa sahariana modenese. Dopo due anni di siccità i raccolti saranno scarsi o nulli.
Ma che bello essere in otto miliardi e, possibilmente, trasferirli poi tutti in Italia ed Europa.
Ma che bello, ma che bello!
Anzi, raggiungiamo quanto prima i 9G così inizieremo prima a mangiare lombrichi e scarafaggi arrosto.
Ah la crescita... che bella, che bella!

14 commenti:

  1. Citano Keynes per fare i fighi, che a quest'ora si starà rivoltando nella tomba: lui individuava prioritario, già ai suoi tempi, il problema della crescita demografica.

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    1. La questi
      One che sotto, sopra, avanti, indietro, a dx, sx, in centro RIFIUTANO in tutti i modi possibili è che il pianeta ha limiti fisici e NON è possibile che in un pianeta finito esista una crescita demografica esponenziale infinita.
      Sono talmente scemi che mettono due articoli, essi estintore e lanciafiamme, uno vicino all'altro.
      Che bello essere in 8G e urca abbiamo avuto 42 gradi nel Sahara modenese.
      Le .adri sempre incinte hanno fornito.anchr molti pennivendoli all'Arcobaleno Atlantico della Sera.

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  2. Keynes non sapeva di cosa parlava, assunto a profeta dalle Tre Categorie della Sinistra per l'ovvia interpretazione in termini di stipendiucci e pensioncine degli "investimenti pubblici". Anzi, voglio essere più preciso, gli Economisti tutti, a prescindere, non sanno di cosa parlano, è una enorme menzogna, un bluff apocalittico. A dispetto di tutte le formule nella loro pseudo-matematica, non c'è niente di "scientifico" nelle varie teorie economiche, sono tutte una montagna di balle indimostrabili e indimostrate, che, quando inevitabilmente si dimostrano tali, si risolvono ne "nel frattempo ho cambiato idea".

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    1. Comunque, Coso, te l'ho detto, il problema dei problemi non sono le profezie a livello planetario, è che non sappiamo cosa fare con l'Italia che abbiamo ereditato dal "Boom Economico", che andrebbe demolita, ricostruita la dove serve e sostituita con la riforestazione dove non serve. Quando dico "demolita" non intendo solo le murature ma anche i "modelli", per esempio quello della "Mobilità" che è necessariamente funzione dell'eventuale "Transizione Energetica" e di una cosa di cui non si parla più, la "Gestione Territoriale" con i famosi "Piani" ai diversi livelli. Viviamo in un cesso malcagato ma ci comportiamo come se fosse un museo e una cristalleria. Ovvio, mancano competenze e talenti, manca una morale ma c'è anche questa idea strisciante che bisogni attaccarsi ai "benefici" acquisiti che sono irripetibili.

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    2. Gli economisti dono degli strani stregoni che applicano le loro pozioni come tentativi di rimedi alle dinamiche economiche a loro volta caratterizzate da comportamenti gregari assurdi, diciamo alla "così fan tutti!".
      Ad esempio questi strampalati individui, in genere, tendono ad apprezzare deficit (e quindi debito).
      Le madri... sempre incinte.

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    3. Profezie un bel par di balle.
      L' Egitto arriverà presto a 120M di esseri umani... nel deserto!
      Vogliamo parlare di Pachistan o Nigeria!? Tumori demografici in ottima salute. Così buona che la loro metastasi è già arrivata qui.
      In questi ultimi anni si è aggiunta, ogni anno, la popolazione della Germania: 80M in più OGNI ANNO!
      Follia pura, reale, altro che "profezie".

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    4. Nessuno, non iniziate, per favore, anche voi con la sinistra menata della sobrietà.
      La stragrande maggioranza dei bipedi umani vuole consumare scemamente il più possibile nel minor tempo possibile.
      Ovvero vogliono avere la fetta della torta (che ha dimensione e qualità finite) più grande possibile.
      Non può funzionare!
      I mangiatori di torta, se vogliono fette grandi, devono essere pochi!

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    5. > demolita, ricostruita
      Ad esempio con quali carburante, inerti, cemento, pannelli solari?

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    6. ui è solo questione pratica, che dovrebbe essere ovvia a tutti.
      Non farmi incazzare con le tue frasi fatte e i tuoi riflessi condizionati.

      Qualsiasi manufatto, che sia una sedia, una automobile, una casa, una linea ferroviaria, una autostrada, eccetera, ha un suo "ciclo di vita" e poi deve essere demolita e sostituita con un manufatto nuovo. Oppure può essere restaurato e trattato come reperto da museo, quindi conservato per quanto possibile. L'idea di "ristrutturare" e di trascinare avanti il manufatto indefinitamente è una fantasia che si traduce in spreco di soldi e peggioramento progressivo delle condizioni di vita.

      Nel caso dei "modelli" la questione è semplicemente una derivata, se tu sostituisci le automobili col motore endotermico con quelle a motore elettrico, ne consegue non solo che devi ripensare alle specifiche tecniche del veicolo e quindi alle sue modalità di uso ma di conseguenza devi ripensare tutte le cose collegate, dalla produzione e rete di distribuzione dell'energia ai luoghi, modi e tempi per l'interscambio tra mezzi di spostamento differenti. Anche se non sostituisci i veicoli per il motore, li devi comunque sostituire per il semplice invecchiamento e devi anche gestirne quantità, qualità e distribuzione, ovvero la faccenda del "traffico" e dello "inquinamento".

      Il discorso della Italia del "Boom" è altrettanto evidente. Se tu vieni a Milano e guardi la mappa, scopri che è costruita per anelli concentrici e la grande parte è stata tutta costruita tra gli anni Sessanta e Settanta. Questo include ovviamente i "modelli" che dicevo, quindi gli assi stradali, gli assi ferroviari, le linee sotterranee, eccetera. Nel momento che tutti questi manufatti sono a "fine vita", perché un edificio di quegli anni non è pensato per durare più di 50 anni, si tratta semplicemente di ripensare tutta Milano tranne gli edifici di interesse storico e/o artistico e, datala struttura a "galassia", anche tutti i Comuni dell'area metropolitana. In questo puoi aggiungere tutte le "aree industriali dismesse" che sono state convertite semplicemente in supermercati, uffici e palazzi, senza preoccuparsi di tutto il resto. A parte Milano, ogni singolo Comune ha le sue aree dismesse da riconvertire e ha anche le zone "intercomunali" che tipicamente sono terra di nessuno, inaccessibili e inutilizzate se non marginalmente. Nel mio Comune hanno scoperto che non c'è modo di fare uscire ed entrare le auto dei pendolari in direzione Milano se non facendole passare per due vicoli che sono stati pensati per i carretti e sono larghi appena quel tanto che consente il passaggio degli autobus. Immaginati il traffico di una città di 70 mila persone che viene compresso in un imbuto del genere, ogni mattina e ogni sera.

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    7. In generale è tutto cosi. La A1, detta "autostrada del sole", tra Milano e Napoli, è stata inaugurata nel 1964.
      All'epoca la gente andava in giro a piedi, in bici, qualcuno con la motoretta e pochi con la agognata 600 FIAT. Metti fianco a fianco una 600 e un SUV di oggi, moltiplica per i numeri dei veicoli circolanti e capisci che questo solo fatto, senza considerare tutti i discorsi al contorno, tipo il fatto che il calcestruzzo non è eterno, ha delle ricadute sull'obsolescenza della infrastruttura.

      Incidentalmente, tornando al mio Comune, è circondato su tre lati da tratti autostradali. Quelli recenti li hanno scavati in trincea ma quelli del "Boom" sono tutti "fuori terra" e nel tratto in mezzo alle case, passano sopra i terrificanti cavalcavia. Ridagli con la obsolescenza e col fatto che fai passare milioni di veicoli appena fuori dalla finestra di tutte le case. Perché quando hanno fatto il cavalcavia ci passava una 600 ogni dieci minuti, adesso ci passa la qualunque a getto continuo, notte e giorno, con ovvie punte del pendolarismo. Sopra e sotto i cavalcavia.

      Se vai da Milano a Lecco c'è la Valassina, idem con patate con la complicazione ulteriore che è una Statale con uscite ed entrate praticamente in ogni Comune che attraversa, ognuno con la sua bella area industriale. A fianco della Valassina c'è una linea ferroviaria, che è quella su cui sono cresciuti i centri maggiori della Brianza e quindi stazioni e altre aree industriali.

      E via via. Non è che se fai il gioco delle tre scimmiette e ti vai a nascondere sull'Appennino tutte queste rogne si risolvono da sole, eh.

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    8. Vorrei sottolineare una cosa importante.
      La domande su quale tecnologia usare per ottenere un determinato risultato sono RIDICOLE.

      Perché oggi non solo non abbiamo le risorse economiche per fare una roba delle dimensioni della A1 o per ricostruire Milano ma NON SIAMO NEMMENO CAPACI DI IMMAGINARLO. Oggi siamo a livello del "bonus monopattino":

      Se non sei capace di immaginarlo ovviamente non puoi nemmeno farlo, a prescindere poi dallo studiare i centomilamilioni di singoli problemi e soluzioni "locali".

      Che poi è il solito discorso sull'avere mandato persone sulla Luna dentro barattoli di pelati che oggi ci sembra inverosimile, da cui teoria complottista. NON SIAMO CAPACI DI IMMAGINARLO e quindi per noi è impossibile.

      Il guaio è che, come ho detto, facendo le tre scimmiette otteniamo solo che ci crolli tutto addosso. Dovrai pur uscire dal nascondiglio prima o poi.

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    9. Sentite, Nessuno: io sono in gran parte d'accordo con voi: il ciarpame edilizio costruito negli anni 70, '80, ancora in parte neo '90, nel boom speculativo edilizio pre sgonfiamento bolla del 2009 è di qualità PES-SI-MA.
      Ora siamo alla canna... del gas perché l'energia è diventata molto cara. Non ci sono semilavorati e materie prime (eccesso di richiesta per lavori "110%"), abbiamo un debito che già era spaventoso e che, negli anni di pandemia, da sbalorditivo è triplicato o quadruplicato.
      Quindi: con debiti ormai indicibili, senza risorse, senza energia, con cosa rifacciamo il ciarpame edilizio attuale?
      Scrivendolo qui a parole!?

      (tra parentesi, il debito è il deficit finanziari sono solo un aspetto, quello finanziario, di deficit e debiti molto più estesi e gravi, come quello ecologico, per cui, per mangiare del mare, dobbiamo IMPORTARE il 75% del pescato, per fare le pizze e per scaldare importiamo il 75% della legna, per i pannelli solari li importiamo per il 75% dalla Cina, etc. etc.).
      Come un tale che per vivere ha a disposizione solo il 25% di ciò che gli serve e per tutto il resto chiede, nelle varie botteghe di "segnare che pagherò".
      Secondo voi, questo tale, si sta arricchendo o si sta impoverito?
      Cosa succede se ogni giorno mangia più torta di quanta ne ha a disposizione, segnando il 75% a debito dal fornaio che gli rifornisce il resto!?

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    10. Io ormai sono ai titoli di coda, la palla passa a tuo figlio e a suo figlio.
      Chiedi a lui cosa pensa di fare.

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    11. Il primo fanculo che potrei ricevere è dovuto allo starordinario debito che lasceremo loro in groppa.
      Figli ai quali non solo abbiamo svuotato la cambusa ma abbiamo fato tabula rasa tutto intorno dissipando non solo tutto il possibile ma andando pure a debito.

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