lunedì 18 luglio 2022

Gaia e le dune

Un po' licantropi per la piccola scottatura da sole, siamo usciti tardi. Con tre quarti d'ora di piacevole camminata sul tombolo, via via più deserto, siamo arrivati alle dune e quindi all'estremità, oltre di esse.
Alle 19 i guardiani se ne vanno e i figli delle madri semprincinte hanno libero sfogo.
Ecco che inizia l'assalto al luogo da parte dei bipedi umani. Il classico è per la foto scema per Instagram o il faccialibro. I cartelli di divieto? Cosa sono?
Uno di questi gruppi era... una famiglia, egli milanese, ella bella e più giovane gnocca bionda anglofona.
Dopo aver scorazzato su e giù per le dune non più  protette, scendono a mare coi tre figli.
Gaia, Gaia, vieni che andiamo.
Beh, non male, Eh!? Gaia!
Magari fanno pure le steineriane e bevono il tea biodinamico di Sri Lanka. Non erano dei tamarri, questa volta.
Gaia, il tutto connesso vivente, può pure essere calpestato per il proprio ego.
Mi chiedono perché  io sia sempre più misantropo!?

66 commenti:

  1. Purtroppo con questo caldo ho interrotto le miei passeggiate, è impossibile uscire mi sembra di morire arrostita. Sono d'accordo con te, il comportamento incivile e spesso immorale, mi sta allontanando sempre più dalle persone. Gaia, che significa terra trasparente, evidentemente non "vedeva" ciò che calpestava.

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    1. Oggi abbiamo trovato un anfratto, all'ombra, che ci ha permesso di rimanere tutta la giornata in una cala deserta.
      Senza quell'ombra il sole ci avrebbe ustionati.
      Se potessi verrei in questi luoghi ad aprile od ottobre. Ora è troppo caldo.
      In acqua si sta bene ma... ci si ustiona. La nostra crema solare fattore 30 fa fatica.

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  2. Appunto, tu sei tutto tranne che "misantropo".
    Sei narcisista, vuoi guardare ed essere guardato.
    Infatti, prego notare, sei fisicamente esattamente nel luogo che ti consente di guardare ed essere guardato da quelli che poi "disprezzi".
    Se fossi misantropo saresti a casa tua o in cima ad una anonima montagna tra le tante dove non va nessuno perché non è di moda o su una barca in mezzo al mare. Invece no, sei turista tra i turisti.
    Poi AlaCosa si strappa i capelli perché fai come Bertinotti, che con la erre moscia ti racconta che lui si, frequenta contesse e banchieri indossando il cachemire ma lo fa solo per rappresentare degnamente la Classe Operaia.

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    1. Nono, io accolgo e faccio mio il consiglio di ridere e ridicolizzare questo egocentrismo. Del resto l'ho sempre detto che è un adolescente egoriferito che crede che la linguine del suo ombelico sia un patrimonio universale.
      Io, misantropa sul serio, limito i contatti con la gente al minimo indispensabile: lavoro, commissioni, amici che si contano sulle dita di una mano.

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    2. La parola "filantropo" significa uno che ama gli altri e la parola "misantropo" al contrario significa uno che odia gli altri.
      In entrambi i casi, sono categorie troppo ampie e concetti troppo estremi, per essere realistici.
      La gente che merita odio è veramente poca.
      Per me, la maggior parte, per quanto fastidiosa, merita di essere compatita, perché pensa e agisce condizionata da una ineducazione o diseducazione.
      Poi il numero delle persone che frequenti dipendono, pare, dall'equilibrio tra estroversione ed introversione.
      Le persone prevalentemente estroverse traggono gioia dal contatto con gli altri, quelle introverse invece ne ricavano sofferenza, per cui i primi stanno insieme a più gente possibile e i secondi con meno gente possibile.
      In questo caso, non significa che si "odiano" le persone ma che si spende molta energia nello stabilire una relazione per cui non si riesce a gestirne più di un tanto.
      Viceversa, chi "ama" le persone non investe molto nelle relazioni, rimangono "in superficie" e di solito sono orientate ad un do-ut-des, quindi non solo non è un problema gestirne tante ma se ne ricava anche un quid.

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    3. Tutto molto vero. In effetti non odio la gente, mi fa solo schifo in una netta maggioranza dei casi.

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    4. Potete, naturalmente, credere ciò che volete non è mio interesse farvi cambiare idea.
      Ieri ci siamo recati in quel luogo tardi per evitare sia il sole che la folla, non è stato sufficiente.
      Di farmi guardare, in quel posto, non mi interessa.
      Comunque, oggi, abbiamo compensato: discesa impervia per 40' a piedi, siamo arrivati a csla/baia nella quale, a parte quattro spagnoli, per mezz'ora, all'inizio, siamo rimasti da soli tutto il giorno.
      Ora aspettiamo le vostre congetture e analisi psicologiche pure su questo.
      Una cosa o il suo contrario no vanno comunque bene.
      Evviva! :)

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    5. Coso si vede che dalle tue parti quando uno ti racconta che è "misantropo" perché va in vacanza in Sardegna e non sopporta la vista della famiglia "milanese" lui cosi, lei cosi, i figli cosi, gli amici annuiscono comprensivi, invece di dirti che sembri la parodia di Dolce o Gabbana. Dalle mie parti il magrebino ti risponderebbe "ahallarazaharhar" e il bosniaco "spaco botilia amazo familia".

      Tutto il giorno al mare sulla spiaggia deserta, che due coglioni.
      "Sembra quand'ero all'oratorio, con tanto sole, tanti anni fa.
      Quelle domeniche da solo in un cortile, a passeggiar.
      Ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierar."
      Celentano, "Azzurro".

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    6. > non sopporta la vista della famiglia "milanese" lui cosi, lei cosi,

      Per far polemica a prescindere fate la figura di colui che non capisce un cazzo!
      Il problema non sono i figli o la splendida inglesa, il problema è che questi, appena le guardie se ne sono sndate a casa per fine lavoro, si sono messi a corre, saltare, etc. in un luogo fragile. Colla figlia che... hanno chiamata Gaia.
      Riuscite a capirlo oppure vi devo spiegare, tra gli ambientalisti radical chic, perché quello è un nome di moda!?

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    7. Coso, gli "ambientalisti" sono amici tuoi. Ah no, tu sei un "vero ambientalista", loro sono falsi. Mmm...

      Per me, che non sono ne Coso ne ambientalista, tutto si riconduce al business del "turismo" e della alla moda del "turismo", che sono le due facce della medaglia, per cui si devono muovere milioni di scemi su e giù per il mondo, in fondo al mare e in cima alle montagne, prossimamente nello spazio e questo ha delle inevitabili conseguenze, di cui però non ci si può lamentare. Te lo ripeto, Coso, tu sei li a guardare e a farti guardare dal Milanese Imbruttito con la sua famiglia, dal mio punto di vista sei parte del problema e quindi forse sarebbe meglio smettere di tirarsela.

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    8. Francamente non capisco neppure il termine.
      Eppure il mio sbalordimento è di un... disadattato sociale. Perché il mio ragionamento della gradevolezza di vivere in luoghi lindi, ordinati, belli, già nella pratica delle mie poche conoscenze, viene smentito da case lerce, sciatte, disordinate, orribili.
      Tempo addietro sentii le parole di un volontario "delle ambulanze" che diceva che, intervenendo per urgenze, si trovano a entrare in abitazioni nelle quali il degrado, il sozzume e il disordine, semplicemente, non sono dicibili.

      Quindi il mio ragionamento "è assurdo pensare di essere attenti all'ambiente in cui vivi,lo considero cosa scontata come pulirsi il culo dopo aver cagato" è... sbagliato.

      Quindi qualcuno si pone la questione "politica" di cosa fare dell'ambiente in cui si vive, come lo si vuole conservare o cambiare, quanto e in che modo.
      Non c'è affatto solo il turismo: avrei dovuto riportare alcune pittoresche ed efficaci vostre descrizioni sui luoghi dove vivete, nelle quali raccontavate l'orrore e il non-senso di scelte demenziali. Avete chiuso e rimosso quei diari, non sono più a disposizione ma io me le ricordo.
      Quindi, anche senza volerlo, pure voi vi poneste la questione.
      Se il termine ambientalista non va bene (ormai fa cagare anche me, visto che lo associo a degli imbecilli artificializzati urbani walt-disneyzzati, affetti dalle più disparate mode e psicosi, dissociati dalla realtà) possiamo usare un altro termine.
      Uo sbaglio sempre a ritenere che ci sia un approccio razionale al problema.
      Del resto cosa dire di coloro che vanno a fare la scampagnata e, per educazione (!?) lasciano la loro sporta di rifiuti appesa ad un ramo di un albero.
      La cosa che non mi capacito è che questi dementi poi, ... tornano in quel posto!!
      Io sono un disadattato sociale e non riesco a capire questi comportamenti.
      Ieri in quel di Modena hanno acciuffato un 44enne che.. lanciava cubetti di "diavolina" accesi lungo la tangenziale per appiccare incendi.
      Il livello è questo.

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    9. Coso, il tuo primo "sbaglio" è che sei costantemente contraddittorio.
      Il tuo secondo "sbaglio" è che non te ne accorgi.
      Il tuo terzo "sbaglio" è che nei rari casi in cui sei costretto a sbatterci il muso, ricorri alla scusa della necessità del "compromesso".

      La situazione attuale è lapalissiana.
      Tu ti sei spostato in Sardegna per il tuo spasso e quello di RosaCosa.
      Non importa se di tua iniziativa o perché un pelo di fica tira più della coppia di buoi.
      Avresti fatto meglio, dal punto di vista della sbrodolata che hai scritto sopra, a rimanere a casa e a fare passeggiate nei paraggi.
      Invece no, hai fatto esattamente come tutti gli altri, cioè hai speso tutte le risorse necessarie a raggiungere lo scopo, senza preoccuparti se la cosa avesse un senso oppure no, perché la priorità era il tuo/vostro spasso.
      Quindi, dal mio punto di vista, perdi il diritto di fare la predica, dato che sei parte del problema di cui ti stai lamentando.

      Se astraiamo il discorso rispetto alle tue contraddizioni, i Sardi si arricchiscono ricevendo milioni di scemi, quindi anche i Sardi non hanno alcun diritto di lamentarsi se poi gli scemi gli pisciano in testa, perché dal punto di vista del "turista", lavoro, guadagno, pago e pretendo.
      Non in Sardegna, ovunque.
      Sono gli stessi scemi, lo dico e lo ridico, che portano il cane a cacopisciare sulla cattedrale come sulla mia motoretta o che fanno su e giù tutti bardati con la mountainbike in mezzo ai vecchietti e alle mamme col passeggino.
      Quando vanno in vacanza fanno le stesse cose che fanno a casa loro, per la stessa ragione.
      Lavorano, guadagnano, pagano e pretendono di fare qualsiasi cosa gli sembri "una figata", si fanno tatuare delle bande nere "tribali" sulla gamba e poi calpestano le tue preziose dune, di cui non gli fregherebbe nulla se qualcuno non gli avesse detto che sono "una figata" e tutti lo fanno e lo faccio anche io.

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    10. Poi, a proposito di Gaia, ne hai una nel tuo "blogroll", te lo ricordi?
      Tanto bella quanto brava.
      Quindi gli "ambientalisti" sono amici tuoi.

      Io flagellerei tutti i "padroni" dei cani, lascerei i Terroni al loro destino, quindi siccome non sono contraddittorio, di certo non pubblicizzo i siti di Sara che propagandano le adozioni dei cani abbandonati in Terronia.

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    11. Gaia Baracetti è una delle poche ecologiste radicali esistenti.
      Non sono mica tutte uguali le Gaie!

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    12. Dai, cosa vuoi che sia questo piccolo pregiudizio di condannare tutte le Gaie dell'Universo solo per il nome.
      Poi certo, qualcuna si salva perché è "radicale".
      Leggere questo blog fa capire come sia possibile che abbiano scritto e prodotto la serie "The Boys", che racconta di una distopia dove esistono dei "supereroi" che però sono tutti psicopatici e amorali e fanno a pezzi la gente per divertimento.

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    13. Peraltro il problema della famiglia radical chic in questione è nei genitori e nella loro ipocrisia, non nella piccola figlia, che da loro ha ricevuto il nome e che né subisce la ipocrisia.
      Potete pure ugualizzare le Gaie, Nessuno.
      Psicopatici e amorale, supereroi... ma voi imbastite tali assurde iperboli quando vedere uno collaudo parcheggiato sul marciapiede dove ci sono le strisce zebrate!?
      Il vigile che multa (se ce ne fossero!) è uno "psicopatico amorale che fa a pezzi gli automobilisti per divertimento"!?

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    14. Avresti fatto meglio, dal punto di vista della sbrodolata che hai scritto sopra, a rimanere a casa e a fare passeggiate nei paraggi.

      Lo vedi ?

      Il timorato anonimo lombardo ha la stessa soluzione per tutti i mali : rimani nel quartierino e risolvi i problemi a km 0, nel caso agisci i metodi del Giustiziere della notte ...

      :)

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    15. Non bisognerebbe mai replicare ai casi psichiatrici perché poi ti si appiccicano sotto la scarpa come la gomma da masticare.

      Il "turismo" è incompatibile con la conservazione.
      E' incompatibile perché trasforma oggetti e luoghi in un "prodotto" che è predisposto per essere consumato, che è esattamente il contrario di conservare.

      Quando Coso esce di casa e si mette in viaggio, nel migliore dei casi fa una scelta.
      Sceglie di consumare cose e luoghi per il proprio spasso, esattamente la stessa scelta che fanno tutti gli altri "turisti".
      Non decido io, mi limito ad osservare che la posa "pseudo-ecologica" e la posa di "superiorità" sono del tutto fuori posto in questo contesto, non è nemmeno ipocrita, è folle, completamente irrazionale e ancora peggio, manca la percezione della contraddizione.

      Di più, quando si prende atto di vivere in un contesto artificiale e basato sul consumo e non "allo stato di natura", ci sono due opzioni, come i bambini ci si fa dire da qualcun altro cosa, quanto, quando e dove consumare, il come di solito è implicito e non fa differenza rispetto al "business" oppure si deve scegliere. Scegliere significa rinunciare a qualcosa per ottenere qualcos'altro e assumere la responsabilità delle conseguenze.

      Quindi, chiudendo il cerchio, se Coso sceglie consapevolmente di consumare per il proprio spasso, la deve smettere di rompere i coglioni con le prediche e gli atteggiamenti di superiorità, assumendo la responsabilità dei dare/avere del suo vivere. Allora si potrebbe discutere di dove collocare il "dare/avere", cioè che spasso a che prezzo.

      Viceversa, se Coso non sceglie ma si fa dire da altri cosa fare, quindi consuma perché consumano tutti, Coso è un bambino e la deve smettere di fare discorsi da grandi, che poi è il motivo per cui il 99% della gente non dovrebbe usare Internet.

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    16. Ah, il commento sopra di Coso è illeggibile, incomprensibile e quindi non replico, però colgo lo spunto dell'auto parcheggiata dove è vietato.

      A me non viene da invocare lo sbirro che dia la multa perché non fa la minima differenza, anzi, lo sbirro e la multa sono pezzi dello stesso macchinario che produce l'effetto indesiderato, cioè l'auto in mezzo ai coglioni.

      Invece mi viene da pensare che il problema sia il fatto che ci sono troppe automobili e che questo sia uno degli infiniti esempi di consumo parossistico che a sua volta origina dai "bisogni indotti". Una volta che ci sono in giro tante auto quante persone e forse di più, in un contesto come l'Italia dove manca lo spazio, è meccanicamente inevitabile che le auto, tanto che si muovano quanto che stiano ferme, siano sempre tra le palle, che ci tolgano l'aria da respirare e lo spazio per muoverci.

      Quindi per me ho deciso tanti anni fa di non possedere un'auto.
      Pago il prezzo e assumo la responsabilità delle conseguenze.

      Poi guardo gli altri e vedo che per loro l'automobile è una "necessità", cosa che soltanto con l'esistere io provo essere falsa, quindi questa necessità è il risultato di una manipolazione del pensiero, della percezione. Pensare alle dimensioni del problema che origina da questa manipolazione, a partire dal fatto che lo Stato finanzia l'industria dell'auto per pompare il PIL e arrivando alle conseguenze "urbanistiche" del vicolo sotto casa, fa girare la testa. Avendone una e nell'ipotesi che non sia infilata nel culo, ben inteso.

      Coso una volta ci raccontava di averne due, di automobili.
      Io nessuna e già allora gli dissi che forse non era il caso di fare le prediche.

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    17. Sì, il vacare delle vacanze (il turismo) ha una componente di consumo inevitabile, intrinseca.
      Però Nessuno dimentica che
      o - ci sono modi e modi, quantità e quantità
      o - l'esplorazione con la ricerca di un tornaconto, reddito, utilità personali sono vecchi come il mondo solo che... sono progrediti con la tecnica.
      Io lessi, in adolescenza, tutto il resoconto, fantastico, del Pigafetta del suo circumnavigare il globo con Magellano.
      Stupore, interesse, fastidio, sorprese, accidenti.. un diario di una vacanza assai lunga e pericolosa.
      Nessuno dimentica che... fino a pochi decenni fa la popolazione era poca, ancora 3G negli anni Settanta. E' la scala, la dimensione numerica che rende tutto via via più insostenibile.
      Cerchiamo di farlo nel modo migliore (o meno peggiore) possibile. Certo, ciò nonostante consumiamo.
      L'atto più ecologico possibile sarebbe il suicidio. Ma non siamo... così radicali.

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    18. Ho due auto, delle quali una così vecchia che... con mia grande soddisfazione è diventata storica.
      Cerco di usarle meno possibile (il chilometraggio complessivo annuo mi dà una qualche soddisfazione, pure).

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    19. Nessuno, voi siete un campione di decrescita, per alcuni aspetti. La decrescita, per quanto intelligente, NON è perseguibile su larga scala. La maggior parte delle persone intendono consumare fette più grandi possibile nel minor tempo possibile.
      La diminuzione, invece, del numero di consumatori, è GIA' una REALTA' nei paesi evoluti se non fosse che, diminuendo il volume della piramide parassitato dalle castalie ai vertici di essa, da queste è contrastato in tutti i modi possibili con le grandi migrazioni sostitutive. La xenofilia imposta è utile almeno per due cose:
      o - l'aumento dei consumi e del volume economico complessivo
      o - il "Dividi et impera!" col quale le castalie ottengono il motore a scoppio sociale che utilizzano come propulsore.

      Dalla padella... alla brace.

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    20. Conosco dei gente pazza e carogna, gente insopportabile e in ultimo pericolosa, sul serio, per me e per l'Umanità, per cui non riesco a prendermela davvero con Coso, che avrai anche una nerchia tanto, non so ma alla fine sei un bambinone.

      Gli esploratori erano finanziati perché trovassero nuove risorse, che fossero terre coltivabili, foreste, minerali e anche persone da mettere sotto. Il risultato delle esplorazioni fu l'egemonia coloniale europea. In passato vedere una vela all'orizzonte significava sempre cazzi acidi.

      Tu invece, essendo bambinone, non sei tra gli esploratori ma, come tutta l'Umanità del cosiddetto Occidente, sei da annoverare tra i poveretti della Crociata dei Bambini.

      Questa faccenda della "decrescita" non si può leggere/sentire. Stereotipo abusato, è una retorica minuscola e inutile, il fatto è che tu vuoi i tuoi agi e i tuoi spassi e per averli spendi tutto il necessario. Tu non dirai mai "non vado più a ballare il tango perché non ha senso muovere le automobili su e giù, riscaldare/raffreddare la sala per consentire a quattro scemi di fare cosi con la gambina", non dirai mai "non ha senso prendere l'automobile e il traghetto e l'automobile per andare a guardare un torrente in Sardegna quando ce ne sono un tot sull'Appennino", ti aspetti che sia il resto del "teratoma" a fare delle rinunce cosi da fare spazio a te ed alla gente che vuoi attorno a partecipare ai tuoi agi e spassi. Te sei uno che prende la stufa a legna senza domandarsi da dove venga la legna. Delle due automobili abbiamo detto e vedi bene che non ti passa nemmeno per l'anticamera del cervellino di non tirare fuori come esempio la macchina parcheggiata sulle strisce, in quanto tu sei causa del problema e non soluzione, non sei capace di collegare le due cose.

      Ripeto per la milionesima volta, a me non interessa se vai in vacanza in Sardegna o se balli lo Ska, se vai a mignotte o se ti fai monaco, qualsiasi cosa, quello che mi preme è che non c'è niente di accidentale, niente di inevitabile, niente di necessario e, soprattutto, niente di romantico. Viceversa è una variante del solito lavoro - guadagno - pago - pretendo, uguale, allineata e contemporanea a tutte le altre, però rivestita da una insopportabile glassa di pose e predicozzi.

      Nel frattempo, va tutto a rotoli.
      Va a rotoli perché non siamo, mi ci metto anche io, capaci di immaginare niente di diverso.
      Quindi non siamo capaci di fare niente di diverso.

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    21. Che solfa con il vostro sinistro ugualismo.
      > di non tirare fuori come esempio la macchina parcheggiata sulle strisce
      Le solite sparate, come se fossero tutti dei cretini o ebeti incapaci di utilizzare l'auto come uno strumento quando non ha alternative, con parsimonia, secondo le regole del buon senso di convivenza e della strada.
      Sono lustri che non prendo una multa per divieto di sosta o sosta sulle strisce o sui marciapiedi e queste altre cazzate da deficienti incapaci di camminare o usare altri mezzi pubblici, la bicicletta o i piedi.

      A me non interessa se volete vivere eremita nel vostro quartiere come un autentico misantropo incapace di stare nel mondo secondo un minimo di raziocinio.
      Sarebbe come se io mi mettessi a ugualizzarvi a quei dementi che girano con le loro moto smarmittate, d'estate, rompendo i timpani, di notte, a migliaia di persone nelle città incubo. Non mi metto a sparare dei prediconi sulle barbarie dei motofracassoni, perché esistono anche dei centauri che non lo sono.
      Su codesta misantropia,devo dire, provo una certa ammirazione.

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    22. Può essere che non conosciate la Sardegna.
      Questa regione è una vera e propria dimostrazione del famoso "Poca brigata vita beata!".
      E' l'esempio di quando intendo come il fatto che essere nel numero decente, intelligente, NON essere come sardine stipate in scatole, fornisce una alta qualità di vita.
      Ci sono ampie possibilità.
      Oggi e domani lasciamo le coste un poco più affollate a coloro che se le possono godere solo il fine settimana e, appena passato il sol leone delle ore centrali, usciremo di qui e torneremo in montagna.
      Con un po' di intelligenza si può vivere bene e senza sprechi demenziali e senza diventare eremiti pauperisti.

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    23. " come se fossero tutti dei cretini "
      Tu come definisci uno che da solo possiede due automobili in un mondo dove palesemente ci sono troppe automobili?
      In Italia nel 2021 c'erano circa QUARANTA MILIONI di automobili, più circa DODICI MILIONI di altri veicoli, totale CINQUANTADUE MILIONI di veicoli. L'unica risposta che mi puoi dare è sempre "lavoro, guadagno, pago, pretendo", tu hai due automobili non perché ti è capitata questa maledizione ma perché ti piace e te lo puoi permettere.

      Nota che la automobile non l'ho tirata fuori io ma è una delle tue solite litanie che servirebbero nelle tue intenzioni inconsulte a distanziarti dal "volgo", perché l'incivile parcheggia sulle strisce e tu invece nell'apposito spazio. Perché tu non hai preso la contravvenzione e le regole della convivenza. Che non fanno la minima differenza rispetto al fatto che tu sei il problema, non la soluzione ma nemmeno neutro. Sei proprio il problema, insieme a tutti gli altri del "teratoma".

      Circa andare a guardare il torrente in Sardegna invece che un altro torrente uguale e forse più bello vicino casa, se vuoi ti ci porto io, per me è una forma di malattia mentale. Posso capire Lupolibero che in Sardegna ci va fuori stagione a cercare i rari luoghi disabitati o poco abitati d'Italia nella sua versione del "survival", in bici con la tenda. Tu ci vai, non importa con che scusa che lo rendono "necessario" e che ti distanziano dagli altri "incivili", esattamente come tutti quelli che conosco, ci vai in "vacanza". Quindi ti serve tutto il macchinario "estivo-vacanziero" che ti porti li e che ti tenga in vita, poi che ti riporti a casa, insieme a migliaia o milioni di altri come te. Non fa differenza se poi quelli guardano altre cose invece del torrente, come non fa differenza per le automobili dove parcheggi e la tua percezione della "necessità".

      Il resto dei tuoi commenti è un repertorio che tu definiresti "polemico" che è visto, risaputo, infantile e questo non si può evitare e infine inutile perché non cambia i fatti.

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    24. Ah, mi diverte questa tua falla logica evidente.
      Tu potresti dirmi che sono come quelli con la motoretta smarmittata SE io prima avessi detto che loro sono incivili e sono il "teratoma" e invece io sono il Marchese del Grillo. Quello sei tu, non sono io. Non ho mai scritto niente di quanto siano incivili gli altri con la motoretta e di quanto io invece sia figo, di quanto loro vadano su e giù senza scopo e io invece solo per comprovata "necessità", idea che mi riporta alla "autocertificazione" partorita da uno con la tua stessa testa.

      Sei tu che ti scavi la fossa da solo, ogni volta che sbrodoli pseudo-moralismo.
      Non ci puoi mettere me nella fossa che hai scavato per te stesso, ho una forma diversa.

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    25. > perché l'incivile parcheggia sulle strisce e tu invece nell'apposito spazio

      Continuo a pensare che queste sparate rischiano di farvi apparire, quando preso dalla vis polemica, un cretino.
      Aboliamo i coltelli da cucina perché è il problema, l'incivile li usa tra le costole della vittima e io per la dadolata di carote, sedano e cipolla nel ragù vegetale.

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    26. Il motociclo smarmittato oppure la bicicletta con le tenuta da campione del mondo di rampichino (MBK). Le vs. lamentele erano su questo ultimo aspetto, in alcuni commenti. Cosa faccio? Vi ugualizzo a questi campioni del mondo di MBK nel parco urbano, quando uscite in bici? O di quei coglini che sfrecciano sulla bici sotto i poritici, tra i pedoni? Come se non esistessero modi diversi di usare e abusare anche di quella.

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    27. Poi guardo gli altri e vedo che per loro l'automobile è una "necessità", cosa che soltanto con l'esistere io provo essere falsa,

      Raccontaci un po' come si svolge una giornata tipo di un giorno feriale del signor lorenzo, così scopriamo perché vive bene anche senza automobile.

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    28. Ti racconto la giornata tipo del mio amico X.
      Si alza, piscia caca si lava si veste, scende prende la motoretta e va al lavoro in centro, la sera torna, piscia caca si lava, guarda la tele e va a dormire.

      In tutto possiede due auto e due motorette, le auto rigorosamente in strada dato che ha un box singolo e ci stanno a fatica le due motorette e le dieci bici scassate.

      Una auto la usa la moglie, l'altra auto il figlio maggiore, una motoretta il figlio minore, quello in mezzo non so, si attaccherà al tram.

      Prego notare, il figlio maggiore lavora a 1km da casa, potrebbe andare a piedi, col bus, in bicicletta, potrebbe farsi portare dalla mamma o dal babbo.

      La moglie boh, non so cosa faccia, presumo che andrà al lavoro e a fare la spesa al centro commerciale che incidentalmente è a 500 metri da casa sua.

      Il figlio minore va ancora a scuola e usa la motoretta per fare il ganazza con le ragazze, su iniziativa della moglie preoccupata che non sia fico come gli altri. La motoretta in origine era del babbo, che ne ha dovuto comprare una seconda altrimenti il figlio non limona.

      Noi, io e il mio amico X, veniamo da una generazione i cui babbi, quando avevano l'auto, la tenevano in strada sotto il telo con la targa scarabocchiata sopra e la tiravano fuori solo alla domenica. Che più o meno è quello che fa oggi il mio amico X, solo che invece di togliere la macchina da sotto il telo deve farsela ridare dal figlio o dalla moglie.

      Altra prova che si vive senza auto, perché tutti facevano la loro vita negli stessi posti di cui parlo adesso.

      Poi, facciamo una ipotesi di scuola, diciamo che il mio amico X si trasferisca a Salcazzago o Fanculate, nel nulla. A quel punto gli serve la macchina per qualsiasi cosa, se qualsiasi cosa è almeno 10km da casa ed in particolare gli serve per farsi quelle due orette di macchina ad andare e a tornare dal lavoro, perché tutti vengono convogliati sulla Provinciale. Allora se va sulla Luna gli serve un razzo. Non è obbligatorio però, andare a vivere sulla Luna.

      Quelli che vengono da Salcazzago e lavorano in centro Milano appena arrivano in fondo a viale Zara si imbattono nel pedaggio e nella sosta a pagamento. Cosa essere il pedaggio e sosta a pagamento? Il tentativo di dissuadere quelli che vengono da Salcazzago a Milano in macchina. Non fa ridere in questo discorso nel momento in cui bisogna spiegare come si fa senza la macchina? A me si. Certo, sono cose che richiedono un cervello che non sia quello di una cocorita.

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    29. Coso, non sono io il cretino.
      Lasciamo perdere il fatto che tu possiedi da solo due automobili, che fa ridere nel contesto dei 52 milioni di veicoli.
      Torniamo alle strisce.
      Dove vivo io se ti fai il sangue amaro per i "parcheggi creativi" muori presto.
      I "parcheggi creativi" sono una conseguenza inevitabile del fatto che ci sono MILIONI di automobili ferme o in movimento. Cosi come gli incidenti e tante altre cose ma soprattutto il CONSUMO DI SPAZIO, DI ARIA e il RUMORE.

      Le città ormai sono ambienti inabitabili in cui la gente è estranea, c'è posto solo per le automobili.
      Ce ne sono cosi tante e il consumo che impongono è cosi asfissiante che ogni tanto parte una campagna di "disincentivi" all'uso dell'automobile, che non può che fallire per via del fatto che prima del "disincentivo" come pedaggio, sosta a pagamento, divieto di circolazione, eccetera, si incentiva l'acquisto dell'automobile e una volta che ce ne sono 40 milioni, non c'è verso di rimettere tutto dentro il Vaso di Pandora.

      Il discorso delle mountainbike è esattamente lo stesso.
      Sembrava una moda americana innocua, poi tutti gli impiegatuzzi microcefali hanno comprato la mountainbike e l'abbigliamento tecnico e hanno cominciato ad uscire nel fine settimana per andare su e giù al parchetto. Il parchetto viene devastato e diventa inaccessibile per tutti gli altri, quindi partono i "dinsincentivi" all'uso della "mountainbike", che non possono che fallire perché se vai a Decathlon c'è la rastrelliera piena di "mountainbike", le vendono come il pane e certo il commesso non chiede al cliente "scusi ma poi dove pensa di andarci con 'sta bici?". I babbi impiegatuzzi portano i figli col la loro mountain-biciclettina a fare "offroad" al parchetto e il ciclo si rinnova. Ci sono anche quelle elettriche, che presumo siano usate non al parchetto ma in montagna, tipo sotto il ghiacciaio che poi ti crolla in testa. Che cazzo, anche li, mica puoi andare a piedi in un posto anonimo, devi andare con la e-bike tutto bardato sulle Dolomiti, previa auto-strada, funivia e a seguire terrazza panoramica col gamberone.

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    30. Vediamo se riesco a farmi capire.
      Se tu mangi il gamberone sulla terrazza belvedere in cima alla montagna, puoi usare tutte le maniere del galateo (le tue "regole") ma non fa la minima differenza. Se rutti, scorreggi, tiri le bucce in giro, ti scaccoli, ti gratti le palle, fai più schifo ma sei sempre li che mangi il gamberone in cima alla montagna, il prezzo che si paga è identico. Venendo alle automobili, se tu parcheggi bene o male non fa differenza, complessivamente la tua automobile consuma spazio, aria e fa rumore come le altre, nello stesso mucchio di milioni di altre automobili. Fai attenzione a questo passaggio: cosi come non c'è modo di fare passare il gamberone in montagna, cosi non esiste uno spazio, dell'aria e del rumore che l'automobile legittimamente o convenientemente consuma. E' sempre una perversione con delle conseguenze nefaste.

      Davvero non capisco il ragionare "io posso il gamberone e tu no", se Fantozzi va in vacanza è "teratoma" se ci va Coso è "cultura" o quello che ti pare. Che poi è sempre il solito "io so' io e voi nun siete un cazzo" del Marchese. All'epoca c'era un solo Marchese, oggi sono tutti marchesi, milioni, ognuno convinto di essere intitolato a godere i propri agi e sollazzi.

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    31. Eccoci, siccome pecunia non olet, il Ventrella che raccontava della sua baita e del suo vivere "minimal" e il fai da te e tante belle cose, si presta alla marchetta per la e-bike. Necessarissima a chi "ama la natura", non è ovvio?

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    35. Possibile che non si arrivi a capire che esiste una PIANIFICAZIONE e che i quartieri di villette a schiera e il centro commerciale di Salcazzago esistono perché le famiglie DEVONO dipendere dall'automobile e non il contrario? Che è tutto previsto, disegnato a tavolino e che avete la testa cosi ficcata a fondo nel culo che un scelta consapevole, un intento, diventa una legge della fisica o un comandamento divino?

      L'attuale modello altro non è che la trasposizione di quello americano e basta parlare con gli Americani per capire come loro vedono noi, che una delle principali differenze che notano è che noi dipendiamo molto meno dall'automobile di loro, anche nelle condizioni attuali. Dipendiamo meno perché molti italiani non vivono nei "nuovi insediamenti" di tipo salcazzaghese, tipo "base lunare" ma in quelli vecchi o antichi che non erano concepiti in funzione dell'automobile. Ripeto, non esistevano IN FUNZIONE DELL'AUTOMOBILE. Questa dipendenza dall'automobile ha una cinquantina di anni o meno, infatti, ancora, quando ero bambino la gente aveva più o meno gli stessi problemi e necessità di oggi ma l'auto, chi la possedeva, rimaneva sotto il telo per uscirne solo la domenica e alle feste comandate. E' una dipendenza voluta, pianificata e indotta.

      Il resto, la bava alla bocca, i digrignare di denti, nelle farmacie vendono anche i prodotti veterinari.

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    37. Il signor lorenzo deve avere cambiato le sue convinzioni politiche dal momento che le sue idee in tema di mobilità sono le stesse della sinistra più estrema. Per chi ha voglia di approfondire la questione suggerisco la lettura del seguente articolo.

      https://www.quattroruote.it/news/ecologia/2021/12/14/politica_e_ambiente_l_assessora_grandi_nel_2050_milano_citta_senz_auto_neppure_elettriche_.html

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    38. Non so chi sia questo Lorenzo, però il problema delle auto in entrata a Milano non l'ha scoperto la attuale Giunta.

      Il famoso "Ecopass", cioè il pedaggio sulla soglia dei Bastioni, è stato introdotto dalla Moratti nel 2008 e riconfermato da Pisapia, cambiato nella forma della Area C, nel 2011.

      L'introduzione dello "Ecopass" fu conseguenza della annosa polemica sulle "polveri sottili" che a sua volta causava regolarmente le giornate di blocco della circolazione o delle "targhe alterne". Pedaggi e soste a pagamento non hanno risolto il problema, allora si è fatto come si fa con l'inquinamento dell'acqua potabile, cioè si è "pulita l'aria per decreto" e si è smesso di pubblicare i valori del "particolato". Una volta era tutto un pubblicizzare le "centraline" adesso silenzio di tomba.

      Trovo veramente demenziale che si citi Quattroruote.
      Demenziale che Quattroruote ripeta il ritornello già letto sopra dell'automobile come "strumento necessario alla vita quotidiana".

      Lasciando da parte l'idea di chiedere alla Faina cosa ne pensa del Pollaio, il punto qui è che se l'auto è necessaria alla "vita quotidiana" si finisce per concludere che la "vita quotidiana" è un inferno. Non solo nei termini di mancanza di spazio e di consumo dell'aria respirabile, anche in termini di tempo passato ogni giorno chiusi dentro la scatoletta di lamiera ad inveire contro gli altri milioni di automi chiusi nelle loro scatolette di lamiera. Non si capisce la ragione per cui qualcuno vorrebbe quel genere di vita, a meno di essere impazziti.

      Un'altra cosa assurda dell'articolo di Quattroruote è la "cementificazione di Milano".
      Come tutti dovrebbero sapere, i Bastioni sono le mura spagnole, costruite alla fine del Cinquecento.
      La parte di Milano oltre i Bastioni è stata costruita in massima parte nel solito "Boom Economico", quando Milano da "paesone" ha cominciato il processo che l'ha fatta diventare "Metropoli Cosmopolita", per via della sostituzione etnica degli abitanti e della architettura che non aveva e non ha nessun rapporto col "genus loci", cioè con la "natura del luogo". Il problema della fine vita dei manufatti del "Boom Economico" è ovunque in Italia e chiaramente è più evidente a Milano dove c'è la concentrazione, che include tra l'altro tutti i luoghi della "archeologia industriale". La sostituzione di questi manufatti e la "riqualificazione" delle industrie però non può che avvenire sempre lungo le linee del "Cosmopolitismo" e questo è il risultato, cioè manufatti che si ispirano alla architettura che trovi identica a Dallas, a Singapore o negli Emirati Arabi.

      Se non ti piace, devi andare a vivere da un'altra parte, semplicemente perché non solo questa è la "normalità" milanese, ci si vanta proprio del fatto che le speculazioni immobiliari siano fondate sulla separazione netta tra "dentro" e "fuori". Quindi preferibilmente non trasferiamoci in una villetta a schiera di Salcazzago per poi votare "Lega" contro la "sinistra dell'Ecopass" e cercare di venire in automobile a lavorare dentro una torre di acciaio e cemento a Milano, perché torniamo punto e a capo. Non solo nell'ingresso a Milano ma lungo tutta la strada da Salcazzago, su cui convergono tutte le scatolette di lamiera come i salmoni che risalgono la corrente. Uguale se si cerca di attraversare in orizzontale da Salcazzago a Fanculate, per dire, tagliando la strada ai salmoni.

      Chi sarebbe il "povero cristo"?
      Il giorno che mi farò spiegare la vita da Quattroruote sarà il caso di impiccarsi.

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    39. "Non so chi sia questo Lorenzo"

      Ma ancora con queste idiozie? :D
      Ma pensi veramente che la polizia postale abbia del tempo da perdere con uno come te?
      Tu sei già oltre la corda e lo sgabello...

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    40. Signori, voi non lo sapete ma lorenzo è già avanti anni luce, lui rappresenta "l'avanguardia del nostro futuro stile di vita" (cit.): tutti con le pezze al culo, tutti disoccupati, niente vacanze,cancellata ogni forma di svago e divertimento. L'unico a essere felice sarà lui che finalmente non dovrà invidiare più nessuno.

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    41. È l'uomo del futuro, è già nel Metaverso.
      Che bisogno c'è di andare di persona a vedere le Dolomiti quando si possono guardare benissimo su Google Earth?
      La Sardegna? Ma va, lui va al Parco di Monza che tanto è uguale, è la stessa cosa. Al limite chiude gli occhi e immagina come può essere Stintino.

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    42. Vediamo se ho capito, caro il mio bambino.

      I signori qui presenti si dovrebbero preoccupare di questo Lorenzo, non sappiamo chi sia, il quale LI INVIDIA e li vorrebbe tutti con le pezze al culo, disoccupati, niente vacanze. Una vera minaccia esistenziale.

      Lor signori NON si dovrebbero preoccupare delle ragioni per cui da quindici anni tutte le Giunte che si sono succedute a Milano hanno provato a scoraggiare i pendolari ad usare l'automobile e delle ragioni per cui i Governi europei adottano le direttive della Commissione circa la famosa "Transizione". Cioè NON si dovrebbero preoccupare delle conseguenze in termini di spazio, qualità dell'aria, rumore di quei quaranta milioni di automobili e oltre cinquanta milioni di veicoli in generale che ricoprono l'Italia. Non si dovrebbero preoccupare di dove vanno a finire ogni anno sessanta milioni di tonnellate di combustibili venduti in Italia, più i vari consumabili, gomme, olii, freni, frizioni, batterie, vetri, lamiere, plastiche e infine non si dovrebbero preoccupare dello smaltimento di tutta la montagna di preziosi.

      A me pare che, se è vero che l'automobile è strumento essenziale della vita quotidiana di questi signori, dato che il signor Lorenzo sicuramente non conta nulla e non decide nulla e quindi non è certo in condizione, PER FORTUNA, di determinare il loro destino, bisognerebbe farsi sentire nelle sedi dove si prendono le decisioni.

      Quindi, come si diceva, convincere le Giunte di Milano di smettere di vessare i poveri automobilisti con pedaggi, soste vietate, telecamere, corsie preferenziali e tutto l'armamentario. Convincere il Governo a incentivare PIU CHE MAI la produzione e la vendita di automobili, convincere la Commissione Europea che vogliamo parcheggiare l'auto in soggiorno, che ci piace l'odore di napalm alla mattina e che il rombo dei motori è musica per le nostre orecchie, quindi che si faccia gli affari suoi.

      Per le questioni più generali, per esempio circa il fatto che "appaiano" le villette a schiera e i centri commerciali dal nulla nei campi di Salcazzago, oppure che ci sia la terrazza belvedere sulla cima del Monte Bianco con il gamberone del sudest asiatico nel menu e che a fianco ci sia il noleggio delle "e-bike" o che Coso debba e possa andare a guardar l'acqua che scorre in Sardegna, ebbè, risolto il problema dell'automobile, che è essenziale per collegare villette a schiera, centri commerciali, Monte Bianco e interno della Sardegna, il resto è tutta discesa.

      Ai posteri l'ardua sentenza.
      Coso è stato vittima della sua "hubris" ma prima o poi tornerà, speriamo.

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    43. Ma ogni tanto capisci quello che leggi o a furia di stare davanti al PC ti sei bruciato completamente il cervello? Hai fatto un polpettone di cose assurde, sembri uno di quei predicatori di strada un po' suonati che girano per le strade americane.

      Ad ogni modo, vuoi vedere realizzare tutti i tuoi desideri in termini di mobilità? Il 25 settembre vota PD o qualsiasi altro partito della sinistra radicale, sull'argomento avete le stesse idee.


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    44. Ah, dimenticavo: pure i cinque stelle che ti piacciono tanto, mi raccomando...

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    45. Allora te lo rispiego.

      1. Questo signor Lorenzo non è un problema per nessuno, dato che presumibilmente non conta un cazzo.

      2. Invece di aizzare le folle sul blog di Coso, dovresti andare davanti a Palazzo Marino chiedendo che la smettano di vessare gli automobilisti, dato che secondo te e secondo Quattroruote non si vive senza automobile. Vai ad aizzare le folle contro l'assessore che promette "auto zero" nella Milano del futuro. Usa il megafono. Preoccupati delle prossime elezioni.

      3. Poi dovresti andare a Bruxelles e fare lo stesso, manifestare davanti alla sede della Commissione UE per chiedere che la smettano con tutta la faccenda della "Transizione", perché non solo non si vive senza automobile e lo dice Quattroruote, Parola di Dio ma non è affatto vero che ce ne siano in giro troppe, che inquinino e che facciano casino. E' tutto un complotto mondiale di invidiosi per renderci tutti poveri, disoccupati e senza vacanze.

      4. Nello specifico, te lo ripeto ancora, lo "Ecopass", cioè il pedaggio per entrare a Milano con l'auto fu introdotto dalla Moratti, che non era ne PD ne CinqueStelle ma candidata/eletta del "Polo delle Libertà", coalizione facente capo a Berlusconi, nel lontano 2008.

      5. Lo "Ecopass" fu un espediente per fingere di volere risolvere il problema annoso del particolato e più in generale della qualità pessima dell'aria, che risultava dai rilevamenti delle centraline sparse ovunque e che veniva sanzionato dalle direttive della solita Commissione UE. Ha funzionato, tanto che da allora il traffico è ulteriormente aumentato, non si parla più dell'aria "padana" e il Corriere non pubblica i valori del PM10 ma si piange per questioni più vaghe come il "global warming" o le "microplastiche".

      6. La cosa bella è che tu scrivi in questo blog il cui titolare, Coso, sostiene che siamo tutti cellule cancerose che con il nostro consumare risorse e riprodurci in maniera indiscriminata, stiamo corrodendo l'organismo di Gaia. Siamo il "teratoma umano". Epperò, siccome Coso poi fa le cose che fanno tutti o peggio, te lo senti affratellato, non è un problema per Quattroruote, anzi, potete discutere di cinghie di distribuzione.

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    46. Non si parla più di PM10 per un semplice motivo che tu, da ignorante, non sai: le auto moderne producono una quantità di PM10 che è praticamente irrilevante (circa 0,005 g/km per i motori euro 6).
      Infierire sulla mobilità privata per ridurre l'inquinamento ha portato a risultati quasi nulli, chiedere alla tua amica Raggi cosa è successo quando a Roma ha bloccato tutte le auto, comprese quelle dei poveracci che dovevano ritirare la macchina nuova dal concessionario. Zero assoluto. Anche durante i lock down, nonostante il traffico dimezzato o addirittura azzerato, i miglioramenti dell'aria sono stati risibili. E queste non sono mie invenzioni (vai a farti la "ricerchina" che tanto di tempo da perdere ne hai), sono cose che chiunque può verificare.
      Un'altra cosa: da quanto tempo senti parlare del problema della CO2? Ai tempi del PM10 nessuno se ne occupava, adesso è diventato il problema principale. Addirittura ci sono "scienziati" che vogliono eliminare gli autobus a metano per via della CO2 per sostituirli con gli elettrici, quando fino a l'altro ieri incentivavano le amministrazioni comunali ad acquistarli. Proprio dei cervelloni, non c'è che dire.
      Prova a chiedere a cina e india cosa intendono fare per risolvere il problema della CO2: ti rispondono coi rutti. Mi fa ridere la gente che sbraita "ci libereremo della schiavitù del petrolio" quando stiamo regalando un settore strategico come l'automotive ai cinesi, forse nemmeno loro riescono a credere alla quantità di babbei che vivono in europa.

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    47. Ma tu non avevi promesso di non scrivere più?

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    48. Dai Alahambra, non ti dicevo che non poi prenderli sul serio?
      Se invece di goderti lo spettacolo del circo pensi di essere nell'agorà, prime ti viene una gastrite e poi concludi che andrebbero coperti con una gettata di cemento spessa cinque metri come le scorie nucleari.
      Puoi aggiungere alla lista dei difetti di Coso anche che è un pusillanime, visto come non-modera il blog.

      Quattroruote, se vai sul sito dell'ARPA ci sono i dati, che prenderemo per buoni perché tanto siamo qui per ridere.

      Il valore limite ARBITRARIO del PM10 per la media annua è di 40 µg/m³ mentre il blocco della circolazione scatterebbe se si superassero 50 µg/m³ per un mese.

      Nella giornata di ieri il PM10 nella città di Milano non era zerovirgola, era 15 µg/m³.
      Il 25 luglio era 33 µg/m³.
      La < b>media annua nel 2019 nelle quattro zone di Milano che Arpa considera, è stata 29, 29, 34, 35 µg/m³.

      Siamo d'accordo che la polemica sul PM10 all'epoca è stata una moda e strumentale, è un ciclo che si ripete. E' come il divieto dei piatti di plastica perché ci sono le microplastiche nel mare. Già adesso, vista l'inondazione di mascherine e altri dispositivi "sanitari" tutti di plastica, non se ne parla più. Ci sono mille mila inquinanti che arrivano da tutte le direzioni e di cui non si parla eppure sono molto più letali di quelli di moda. Lo dicevo tempo fa proprio qui da Coso e anche nel blog di Gaia prima di rompermi le palle, fa ridere ma c'erano contadini preoccupati della "immagine" che dichiaravano di non volere usare i legacci di plastica per le viti quando poi gli stessi contadini spargono cosi tanti prodotti chimici sulle vigne che per centinaia di metri attorno la zona è virtualmente inabitabile e tutta quella roba viene dilavata, va nel fiume che poi alimenta l'acquedotto. Nel mio Comune la falda è cosi inquinata nei livelli superficiali che devono andare a prendere quella che è sotto da trecentomila anni per essere sicuri che sia bevibile.

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    49. Quello su cui non siamo d'accordo è sul fatto che le automobili non solo siano "necessarie" ma che siano anche una cosa bella e buona. Lo so che per te è qualcosa di inconcepibile e infatti non scrivo a te ma l'ho detto e lo ripeto, le automobili sono parte di un fenomeno più ampio che ci vede asserviti alla macchina, che noi consumiamo mentre lei ci consuma. Questo fenomeno non è affatto accidentale, l'ho detto mille volte, è pianificato a tavolino e il caso delle automobili è lapalissiano visto che le "autorità" le incentivano in tutti i modi, sia direttamente finanziando i fabbricanti e elargendo "bonus" agli acquirenti, sia indirettamente investendo nella viabilità e disinvestendo in altri mezzi di spostamento, oltre che provvedere alla loro "gestione punitiva" in modo da renderli disagevoli e infine "sposta-poveri". Il meccanismo che ti rende asservito alla macchina non è tanto sottile o astuto, anzi, è palese. Anche questo l'ho detto e ridetto, se chi redige i Piani territoriali decide di costruire insediamenti residenziali in mezzo alla campagna di Salcazzago, che è come sulla Luna o se decide di costruire centri commerciali nelle aree intercomunali meno accessibili, dove per "decide" si intende "mani in pasta nella speculazione immobiliare", sa bene che cosi facendo costringerà la gente a dipendere dall'automobile. Gente che ha la testa cosi infilata nel colon che, come vedi bene, è ben felice di vivere cosi e che non obbietta al fatto di essere poi tassata per finanziare il meccanismo coercitivo che la asserve.

      Tutta questa discussione è partita da Coso che "si indigna" perché un "incivile" parcheggia sulle strisce. Io gli ho risposto che come sempre è tutta una posa, perché dove abito io ci sono cosi tante automobili che si parcheggia in qualsiasi maniera e nessuno ci fa più caso e perché in questo contesto parossistico in cui c'è una automobile a testa, lui da solo ne possiede due, il che lo rende più del doppio "teratoma" rispetto alla media e infinitamente più "teratoma" di me che non ne possiedo nessuna.

      Non voglio maramaldeggiare su come è andata poi a finire la sua vacanza in automobile.
      Una specie di pena del contrappasso, da Marchese del Grillo a Fantozzi, che poi è il filo conduttore delle avventure del "Milanese Imbruttito".
      Certo, anche lui è inconsapevole, come i suoi lettori.
      Infatti si bamboleggia con l'espressione "cringe" - "la mia vecchietta ha la bua", che umanizza la macchina e che mette "in bocca" ad un uomo maturo che si affaccia alla vecchiaia parole da infante prescolare. Gli fanno pure i complimenti per tanta arte letteraria. A riprova che dai nemici mi guardo io ma dagli "amici" mi deve guardare Dio.

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    50. Ah certo che non serve, solo che mi diverto a dare una sottolineata ogni tanto, sai mai uno si dimentichi i pregressi.

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    51. Siamo brutte persone.

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    52. Il problema dell'inquinamento da traffico veicolare e' relativamente il meno grave. Un collega lombardo mi ricorda che durante il blocco duro (2020) per il virus corona, gli inquinanti (NOx, polveri fini, etc.) scesero solo del 6% ca. , tutti dati ufficiali pubblicati dal locale bollettino ARPA o quel che e' .
      Il problema, come rimarca Nessuno, e' che c'e' un intero paradigma per cui l'urbanistica e' impazzita, costruendo tutto e il contrario di tutto ovunque, visto che ci sono... auto e TIR.
      Questo e', in prospettiva, MOLTO piu' grave: distruzione del settore primario, aumento della gia' grave dipendenza dall'estero su quanto e' piu' strategico, ovvero cibo, impermeabilizzazione dei suoli, distruzione delle residue aree verdi (fotosintetiche), impazzimento delle "strutture logistiche" che significa piu' Amazon, piu' importazioni dalla Cina, distruzione del trasporto merci su ferro, gia;' residuale, etc. .
      E' come se in casa, un tale, mettesse cessi da tutte le parti perche' "estremamente utili in quanto se mi scappasse la cacca". Forse e' il caso di imparare a governare i propri sfinteri piuttosto che piazzare due tazze del cesso in soggiorno, una in corridoio e due in cucina... ;)

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    53. Messer Mark, giustamente, rimarca che rispetto alle dimensioni di India e Cina... stiamo diventando quantitativamente irrilevanti.
      Gia' ora l'inquinamento della Cina, in assoluto, ' superiore a quello degli SUA.

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    54. L'ecologia se ne fotte della sinistroide interpretazione uguaglieggiante del "pro capite": sono i valori assoluti che contano, come sottolineai in passato.

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    55. @alahambra: hai ragione, faccio sempre il solito errore di leggere i commenti di lorenzo. Ci casco sempre nonostante so benissimo di non resistere quando leggo certe corbellerie, infatti gli ultimi commenti qua sopra li ho saltati tutti. Del resto la sua tattica è sempre la stessa: bombardare l'interlocutore con centinaia di migliaia di caratteri in modo da sfinirlo, perché nessuno, tranne lui, può passare le giornate qui davanti a rispondergli. E poi dice agli altri "bambino" quando lui si comporta esattamente allo stesso modo.
      Comunque, visto che ho il vago sentore di dar fastidio anche a te, tolgo definitivamente il disturbo. Prometto di non leggere per non cadere in tentazione.

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    56. Appunto: "maestra, non sono io, è lui che mi disturba".
      Quanto sarebbe bello se fosse ironia consapevole invece di piaga esibita.
      Se la capacità di pensare non si leggesse nella qualità dello scrivere.

      A me non dai fastidio, quando ti esibisci intrattieni e diverti.
      L'ho detto, sono una brutta persona.

      Alahambra ti prende in giro.
      Se solo avessimo a che fare con degli adulti.

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  3. Oltre alle escursioni sulle spiagge potresti fare qualche puntata all'interno. Ad esempio la selvaggia valle di Oridda punteggiata di antiche miniere. La Sardegna è meravigliosa. Sempre piena di sorprese anche dove sembra non ci sia "nulla". Il massimo è recarvisi ad aprile - ma hai scritto che non puoi/potete.

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    1. Ho studiato una puntata all'interno qui ma... non siamo attrezzati per quel tipo di sentiero (12km).
      I nostri sandali "da escursione" (una contraddizione in termini, servirebbero scarpon(cin)i!) non vanno bene.
      Dovremmo essere a settembre/ottobre.

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  4. Non ho capito ... quali erano le azioni vietate dal regolamento della spiaggia ?
    Fare le facce cretine per i selfie ( magari, mi viene da scrivere d'acchito ) ?

    ===

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    1. Le dune sono luoghi relativamente fragili che... diventano fragili per due motivi
      o - l'azione di calpestio esasperata dal numero delle occorrenze causato dal turismo di massa
      o - modifica relativamente recente dei venti dominanti (mi dicono che il fresco maestrale ha soccombuto allo scirocco e al levante)
      o - la vegetazione pioniera che tenta di stabilizzarle è fragile per le proibitive condizioni (salinità, temperature, regime delle piogge)

      Esiste un divieto di accesso alle dune ribadito da numerosi cartelli e da guardie che, purtroppo, presenziano il luogo solo fino alle 19.
      A quell'ora smontano, chiude la strada di accesso ma... hanno via libera coloro che fino a quel momento hanno sofferto indicibili sofferenze per non poter salire su 'ste dune e poterci fare ogni cosa che vin loro in mente, in genere, per le femmine, farsi fotografare fichissime dal moroso per il "buuc" o la galleria da topmodel su instagram dal moroso di turno, per altri per rotolarsi, saltare, e avere la grandissima soddisfazione di avere infranto un divieto.
      PAssate le 19 un vero e proprio assalto con un paio di decine almeno di persone giàin grave crisi di astinenza.

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    2. Non lo sapevo.
      Grazie della risposta.

      ...

      Il divertimento a ogni costo : più che spiegare e fare circolare la sensatezza di certe regole, non possiamo fare.

      SE l'individuo-atomo della massa non vuole evolvere ma gradisce vivere giocoso correndo nella ruota preparata per lui, possiamo fare poco.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.